Un Natale alle Canarie un pò particolare

Natale Alle Canarie?

 

Questa mattina, come mio solito mi sono svegliato di buon ora, ma qualcosa era cambiato… Ho volto lo sguardo alla finestra… I vetri bagnati d’umidità facevano appiccicare la tende e creavano uno strano gioco di luci.

Al di là del cristallo opaco vedevo scendere pioggia e fuori in strada gente imbacuccata che camminava frettolosamente a testa bassa.

Ad ogni espirazione emettevano una curiosa nube di condensa dalla bocca, ogni tanto si ascolta un secco colpo di tosse e sullo sfondo il rumore del traffico.

Voler di cambiare vita, pensando a un posto come le Canarie, avrai sicuramente bisogno di tante informazioni per capire se stai facendo la scelta giusta. Scarica il webinar gratuito che trovi di seguito e scopri quello che ti serve sapere.

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Nel frattempo in televisione passa un notiziario… Parlano di una rapina in appartamento in cui i proprietari sono stati selvaggiamente picchiati, sono terrorizzati sotto shock e non riescono a parlare spiega il giornalista.

Mi alzo, mi vesto e scendo, sono circondato da facce grigie, nessuno saluta: tutti vanno di fretta guardandosi le spalle ogni volta che girano un angolo, poi li vedo sparire su un bus schiacciati come sardine all’interno dei loro giubbotti umidi.

 

Qualcuno impreca perché non è riuscito a salire; parte correndo nella stessa direzione dell’autobus praticamente paralizzato in mezzo al traffico… Cerca di raggiungere la prossima fermata a piedi prima del mezzo che lo porterà al lavoro.

 

Chiedo un’informazione a un passante, alza appena gli occhi, non mi risponde e gira la testa… Prosegue frettolosamente il suo percorso.

 

Dopo qualche minuto, trovo da solo quello che cercavo, compero la colazione mi accingo a rientrare e raggiungere la mia famiglia; un’auto sfreccia attraversando l’incrocio col rosso, sono agile nel tirarmi prontamente indietro ma non abbastanza per evitare il getto d’acqua che le ruote dell’auto sollevano attraversando una pozzanghera, bagnandomi completamente.
Il primo istinto è stato quello di mandargli un accidente, poi mi sono fermato a riflettere sulla differenza tra le persone che ho incrociato questa mattina e la mia famiglia.

 

Nel caso non lo avessi capito in questo momento non mi trovo alle Canarie ma in una città del Nord Europa: Londra.

 

Avevo promesso a mia figlia Martina che l’avrei portata a visitare la città; approfittando delle vacanze di Natale, è quello che stiamo facendo.

 

Porteremo a casa moltissimo da questa visita, e non parlo di souvenir. Quello che mi e accaduto questa mattina è stato per me spunto di riflessione e mi ha fatto capire come prendere decisioni importanti possa migliorarti la vita.

 

Nel mio lavoro alle Canarie incontro spesso italiani che si scervellano perché la loro pensione non è defiscalizzabile… Ignorano i vantaggi fiscali e dicono: “no la mia pensione non è defiscalizzabile allora non mi conviene spostarmi alle Canarie!”, come se tutto fosse ridotto al mero aspetto economico, non capiscono cosa significhi qualità di vita; però sono i primi a lamentarsi dell’immigrazione clandestina della delinquenza del clima del traffico, dei servizi che non funzionano.

 

Mi pongono veramente tante domande e per questo ho realizzato una mini guida gratuita che trovi qui. Scaricala, avrai anche tu le risposte che cerchi.

 

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Vedo imprenditori preoccupati solo dell’aliquota Irpef che gli toccherà pagare e che non è così differente da quella italiana (ignorando i benefici fiscali che verranno applicati a posteriori) ed ecco che concludono che per loro e le loro famiglie non ci sia via d’uscita, ma allo stesso tempo si lamentano costantemente delle tasse, della corruzione dei politici non efficienti delle rapine e furti…

 

Mi pare di capire che oggi in un mondo frenetico, si riduca tutto al puro aspetto economico e che le persone non pensino più alle  cose semplici che ti cambiano la vita:
  •  il valore di un incontro
  • un saluto per strada con i passanti
  • un sorriso di chi ti incontra
  • poter uscire senza guardarsi le spalle
  • poter mandare i figli da soli al parco senza preoccupazioni
  • il piacere di provare l’arietta che di notte ti accarezza perché puoi permetterti di dormire con la finestra aperta anche al piano terra (e senza zanzare)
  • il piacere d’avere un’attività economica che paghi un equo livello di tasse senza quel clima di polizia fiscale che strangola gli imprenditori
  • il piacere di contare su servizi e infrastrutture che funzionino
  • Il piacere di avere del tempo di qualità da passare con la propria famiglia e amici.
A proposito di figli… Spesso le persone che decidono d’informarsi veramente a fondo e partecipano al corso in aula che teniamo alle Canarie mi chiedono: “ma tu pensi d’aver investito sul futuro dei tuoi figli spostandoli alle Canarie?” La mia risposta è sempre la stessa:

 

“Sono sicuro d’aver investito sul loro presente, passo del tempo di qualità con loro, li educo, regalo loro la presenza di un padre e una madre in momenti che li formano e li fanno crescere “sani mentalmente”, educati, fiduciosi in se stessi, preparati, speranzosi in una vita in cui la maggior parte delle persone non credono più…

 

Al futuro, con questi strumenti che gli forniamo nel presente, ci penseranno loro stessi e sono certo faranno le giuste scelte.

Bene, sono giunto in hotel, è finito il tempo per le riflessioni, ora mi aspetta una doccia calda, dei vestiti asciutti e una bella colazione con Martina, Matteo e Amalia… Ma la cosa più bella sarà vederli svegliare, aprire gli occhi e dirmi: “ciao papà!”

 

Se stai leggendo quest’articolo e vuoi anche tu provare a cambiare vita, agisci con determinazione. La prima cosa che ti suggerisco fare è organizzare una vacanza esplorativa che ti aiuti a capire se le Canarie sono il posto che fa per te. Di seguito trovi i dettagli per ricevere un preventivo senza impegno.

 

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Ti auguro un sereno Natale e un nuovo anno pieno di riflessioni anche per te.

 

Buone Feste

 

Marco Misto

El Hierro: Viaggio Canarie 7 isole in 7 giorni – Parte 3

Canarie 7 isole in 7 giorni. Parte 3 el Hierro.

Ti sei perso altre puntate precedenti su Los Lobos, Tenerife, Fuerteventura, La Gomera? Clicca qui.

charcos los sargos el hierroEl Hierro è la mia isola preferita! Atterriamo provenienti da Tenerife, nel pomeriggio e noleggiamo un auto. Fai attenzione alla politica sul carburante della compagnia con cui affitti.

Noi abbiamo utilizzato Cicar e la loro politica è di riportare l’auto con la quantità di benzina con cui la trovi.

Ci dirigiamo verso Valle Verde e poi da li visitiamo l’albero Sacro, considerato tale dagli antichi Herreñi perché gli forniva acqua anche quando nella maggior parte dell’isola non pioveva. In pratica succedeva che sotto questo albero ci fosse una costante caduta di acqua anche quando splendeva il sole. Loro attribuivano questo fenomeno (oggi giorno spiegato scientificamente con il nome di pioggia orizzontale) a un intervento divino, una sorta di miracolo che gli permetteva di avere acqua elemento di primaria importanza vitale (insieme alla televisione e ad internet… Scherzo.

Comunque in passato, grazie anche alla impermeabilità delle rocce sottostanti l’albero sacro (Il Garoè), gli antichi abitanti dell’isola del Hierro, hanno potuto immagazzinare l’acqua in dei pozzi artificiali che utilizzavano come riserva idrica. Visita l’albero sacro è molto suggestiva come situazione.

Ti consiglio di acquistare il passaporto del turista che ti permette di visitare tutti i luoghi turistici dell’isola pagando solo sul costo del passaporto che viene 9,90 euro a persona.

Spostandoci tra un luogo e l’altro dell’isola, ci sono come sempre tanti punti “belvedere come li chiameremmo in Italia” qui chiamati miradores; ti consiglio di fermarti a ognuno di quelli che incontri perché ne vale veramente a pena quindi prenditi il tempo che serve.

Il mirador de la Peña per esempio lo abbiamo visitato 2 volte: nel pomeriggio con il sole e poi siamo tornati anche in serata dato che questo mirador è anche un ristorante in cui è possibile cenare guardando uno dei tramonti più spettacolari che io abbia mai visto, grazie a delle vetrate sapientemente poste dall’architetto Cesar Manrique in una delle sue opere che permettono di mangiare a strapiombo sul mare godendo di una vista mozzafiato.

Dallo stesso mirador è possibile vedere il Roque Grande e il Roque Chico, residui di una delle ultime eruzioni avvenute sull’isola del Hierro nel versante nord sono simili ai nostri faraglioni per intenderci.

A proposito isola di el Hierro significa isola del Ferro, e puoi immaginare i colori stupendi che assumono le rocce ricche di diversi minerali quando sono illuminate dal sole.

Spostandoci tra un punto e l’altro dell’isola vediamo paesaggi agresti stupendi con contrasti di colori che ci colpiscono molto (io ci trovo similitudine con la campagna Sarda lungo la costa) incontriamo diversi alberi di frutta che crescono spontaneamente lungo le strade, approfittiamo per raccogliere qualche prugna gialla e qualche prugna rossa; hanno un sapore indescrivibile appena colte dalla pianta.

Approfittiamo anche di qualche albero mi mandorle lungo il cammino per gustare delle squisite mandorle fresche e anche degli alberi di pere che però vista la stagione sono un pò indietro.

Arriviamo al Piñar dove visitiamo il centro d’interpretazione di Geologia all’interno del quale ti spiegano la differenza tra le varie rocce createsi con le diverse eruzioni, le formazioni dei tubi vulcanici e mostrano dei filmati sull’isola del Hierro.

Domani andremo a visitare un tubo vulcanico che si trova nella zona nord nei pressi di Punta Grande dove si trova anche il “Lagartario“. Vale la pena visitarlo e unire alla visita anche il centro vulcanologico dove ti portano addirittura in escursione in esterna a toccare con mano e vedere fisicamente le formazioni rocciose che costituiscono le meraviglie dell’isola di el Hierro.

Probabilmente lo scopo della tua vacanza per conoscere questa e altre isole dell’arcipelago sarà anche quello di esplorarle per capire quale potrebbe fare al caso tuo pensando a un trasferimento. T’invito a scaricare il webinar gratuito che trovi qui. Scoprirai tante informazioni utili allo scopo.

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Rientriamo verso sera e ci fermiamo come già ti accennavo, a cenare presso “el mirador de la Peña” un ristorante a picco sul mare dove potrai ammirare dei tramonti spettacolari seduto a mangiare di fronte a una vetrata di 18 metri di lunghezza che si affaccia sul golfo di Guaracoza, davanti a Punta Grande e al pueblo de la “Frontera” che con le prime luci della sera s’illumina come un presepe. Questo edificio è un gioiello progettato da Cèsar Manrique, il grande architetto delle Canarie che ha dedicato la sua vita alla creazione di spazi organici.

A La Peña, Manrique ha utilizzato molte piante, ampie finestre e soffitti in muratura per creare un ambiente accogliente e fresco, dove cenare o pranzare diventa veramente qualcosa d’inusuale, se riesci a visitarlo in ora di pranzo o cena sarebbe il massimo, te lo consiglio vivamente. Rientriamo in hotel al Parador del Hierro, spostandoci nella zona est dell’isola ed è ora di andare a dormire.

La mattina seguente, ammiriamo una fantastica alba dal balcone del nostro hotel sul mare, poi colazione e partiamo per vedere in Valverde e visitiamo la Casa de Las Quinteras un’esposizione di oggetti e vestiti tipici di el Hierro che venivano utilizzati in passato dagli “Herreñi” oltre a contenere una mostra di oggetti di artigianato locale nel caso volessi portarti a casa qualche souvenir.

Questa visita non mi ha entusiasmato molto, anche perché la cittadina di Valverde è un grande paesone e a livello turistico offre poco da vedere. Comunque non buttiamo via niente perché passando per il centro incontriamo casualmente Luciano, una vecchia conoscenza che avevamo in Gran Canaria che ora qui all’isola del Hierro è consigliere comunale e vicepresidente al cabildo del Hierro (com’è piccolo il mondo).

Proseguiamo per il Lagartario, un rettilario centro di riproduzione del Lagarto gigante. Il lagarto gigante è una specie di lucertole in via d’estinzione che oramai si trovano presenti solo sull’isola del Hierro, gli ultimi esemplari li hanno trovati sulle 2 rocce Roque Grande e Roque Chico ( i 2 faraglioni) dopo che questa specie fosse già data per estinta negli anni 70, quindi li rintrodussero nel territorio di el Hierro.


el hierro
Qui visitiamo anche un tubo vulcanico aperto al pubblico e la guida ci conduce al suo interno. Un tubo vulcanico altro non è che un condotto lungo centinaia di metri dove la lava che a suo tempo scorreva fluida come un fiume che discende la montagna; al raffreddarsi al contatto con l’aria la superficie di questo “fiume di lava” ha formato una crosta rocciosa al di sotto della quale però la lava ha continuato a defluire svuotando il condotto e lasciando vuoto questo “tubo” all’interno del quale è possibile camminare e percorrere il tragitto normalmente arrivando fino al mare, se il percorso non si interrompe prima.

Visitiamo nello stesso sito anche l’eco museo di Guinea, un villaggio antico di costruzioni in pietra che furono abitazioni di persone che vivevano in maniera rurale; interessante vedere all’interno delle case come gli interni si siano evoluti col passare del tempo fino ad arrivare al XX secolo in cui addirittura vi è presente una cucina, mentre gli esterni e le costruzioni sono sempre rimaste inalterate nel tempo; è come fare un viaggio nel tempo all’interno dell’isola.

hotel più piccolo del mondo el hierroGià che ti trovi a Guinea visita Punta Grande dove ci troverai delle casette tipiche turistiche in riva al mare, inoltre trovi quello che fino a poco tempo fa è stato l’hotel più piccolo al mondo; ci troverai dei bei scorci da fotografare, molto curioso e pittoresco come posto.

La parte più bella deve ancora arrivare quindi attento attenta seguimi perché ora vedrai le vere bellezze naturali dell’isola di el Hierro. Dato che ti trovi sulla HI550 (che poi cambierà in HI551, ma non fa niente rimani su quella “carrettera” (strada) visita in successione:

1) La Maceta (piscine Naturali più area attrezzata ristoro)

2) Charco los Sargos (piscine naturali)

3) Charco Azul (piscine Naturali e grotte sommerse)

4) La Laja (piscine naturali e zona attrezzata con barbecue)

5) Pozo de la salud (scorcio pittoresco)

6) Las Arenas Blancas (spiaggia di sabbia bianca)

7) Il Santuario de la Virgen de los Reyes (lo so non è una bellezza naturale ma ti assicuro che il percorso che porta a esso lo è, ed è anche notevole)

8) L’albero del Sabinal (albero simbolo del Hierro piegato dai forti venti)

9) La scogliera di punta Orchilla e il faro

10) Il tubo vulcanico

È impossibile non restare incantati davanti a queste bellezze della natura e probabilmente starai pensando: Mi trasferisco subito! Poi però ti poni tanti quesiti che, ti assalgono incertezze… Informarsi bene è la prima cosa da fare. Per questo può esserti utile scaricare la guida gratuita che trovi qui. Una raccolta di domande e risposte divisa per categoria che ti scioglierà la maggior parte dei tuoi dubbi.

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la maceta el hierro1) Partiamo con la Maceta, è un congiunto di piscine naturali, una zona molto curata in cui è possibile arrivare comodamente in macchina parcheggiare e scendere delle scalinate / un sentiero pietroso per circa 200 metri e godere di un buon bagno nelle acque dell’oceano turbinose e impetuose protetti però da queste barriere che fanno in modo che tu possa nuotare tranquillamente tra le rocce e gli scogli senza correre il pericolo di venire risucchiati dalla forza dell’oceano.

Impressionante da vedere. La zona attrezzata poi ti permette se lo desideri di fare un pranzo al sacco all’ombra di alcune capannine costruite in legno e paglia direttamente sul mare. La zona è molto curata e pulita e se ci vai in mattinata e nei giorni feriali ti puoi trovare praticamente da solo in mezzo a tutto questo splendore. Interessante come sono stati curati gli accessi alla spiaggia con protezioni, ringhiere e sentieri battuti.

2) Charco los Sargos (piscine naturali)

charcos los sargos el hierroIl Charco Los Sargos, è una formazione d’insenature e scogli tra i quali potrai nuotare in tuta tranquillità in acque cristalline e tranquille, il paesaggio nell’intorno e mozzafiato, scogliere altissime a picco sul mare grotte semisommerse e piattaforme in legno sulle quali sdraiarsi comodamente a prendere il sole.

Ci fermiamo un attimo seduti sugli scogli e Amalia comincia ad sbucciare qualche mandorla fresca colta la sera precedente. Il rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia è intervallato da colpi secchi di pietra che ad Amalia scaglia sulle “povere mandorle”: prima toglie la buccia verde esterna pelosetta e liscia, allo stesso tempo poi, rompe con una pietra il guscio durissimo e infine ci offre delle squisite mandorle fresche bianchissime, molto saporite.

La curiosità del Charco de los Sargos è che c’è un barretto ristorante, quello che tutti gli italiani sognano in riva al mare (leggi questo articolo) giusto sopra la scogliera all’arrivo nel piazzale del parcheggio. Di mattina è chiuso apre alle 19:00 fino alle 04:00 di notte e si può mangiare tipico canario. Abbiamo conosciuto Jose, il proprietario del Kiosco perché lo abbiamo visto arrivare col suo furgone carico di frutta e verdura, al momento di scaricare ci ha voluto regalare 4 ananas tipiche delle coltivazioni dell’isola di el Hierro.

Dato che non sapevamo come sbucciarle, ne ha estratte altre 2 e ci ha insegnato come sbucciarle alla maniera Herreña e ci ha fatto mangiare quella che definisco l’ananas più buona in assoluto che io abbia mai assaggiato, succosissima dolcissima e molto fruttata e soprattutto gustata su una scogliera a strapiombo sul mare insieme alla mia famiglia! Che bello!

Ci spiega Jose che a lui piace regalare la frutta alle persone e gli piace ascoltare le loro storie da dove vengono cosa fanno. Una persona molto gentile umile e disponibile, sembra uscito da “altri tempi”. Salutiamo Jose e ci sentiamo molto arricchiti, non per le ananas ricevute, ma per avere conosciuto una persona tanto speciale. Risaliamo in auto e dopo pochi minuti tornando sulla HI551 arriviamo al:

3) Charco Azul,

charco azul el hierro

anche in questo caso si tratta di piscine Naturali e grotte semi sommerse tra acque verdi turchesi blu con sfumature bianche di spuma tra gli scogli…Insomma da rimanere a bocca aperta. Attenzione per scendere e soprattutto poi per salire dovrai fare una decina di minuti in pendenza considerevole, il sentiero è come sempre e come tutti i sentieri della rete de senderos dell’isola di el Hierro ben segnalato e protetto con parapetto, devi comunque considerare che nel caso di persone difficoltà motorie il percorso sarebbe un pò impegnativo, il suolo in materiale lavico rende un pò difficoltosa la discesa ma arrivati alla spiaggia ne sarà valsa la pena.

Puoi tuffarti attraversare una grotta semi sommersa e riemergere dall’altro lato in una spiaggetta isolata non visibile dal punto in cui sei partito. Molto bello e caratteristico, inoltre la temperatura dell’acqua in queste vasche naturali createsi fra le rocce (dette appunto piscine naturali) è di temperatura ancor più gradevole rispetto all’acqua dell’oceano esterna alle piscine naturali. Risaliamo con un pò di affanno al parcheggio dove ci trovi anche bagni e un punto informazioni, risaliamo in auto e raggiungiamo

4) La Laja ( piscine naturali e zona attrezzata con barbecue). Fai attenzione perché

La Laja el hierronon è segnalata benissimo, ci troverai un cartello in legno sulla destra che indica la direzione subito dopo una grande discesa molto pendente sulla HI551. Questa zona è un pò particolare perché oltre alle piscine naturali sono presenti anche in un punto ristoro dei tavoloni con degli sgabelli fatti di tronchi di albero riparati in una grotta naturale in cui puoi stare fresco e prendere un po’ d’ombra durante le ore più calde.

La zona è attrezzata anche con dei barbecue e una fontana con dell’acqua e pochi passi più in basso un’altra piscina naturale semi sovrastata da un’altra grotta dentro la quale potrai nuotare tra acque veramente trasparenti e cristalline.

Lo scenario nell’intorno è pur sempre incantevole con rocce a strapiombo sul mare e onde impetuose che vi si infrangono creando il classico sciabordio che a furia di ascoltarlo ci è diventato veramente familiare e conciliante per schiacciare un pisolino all’ombra della grotta. Qui abbiamo fatto uno splendido bagno e poi ci siamo mossi nuovamente in auto per raggiungere.

5) Pozo de la salud,

pozzo de la salud el hierrouno scorcio pittoresco dove abbiamo anche pranzato con del pesce cucinato alla maniera tipica Canaria e di el Hierro. Il pozzo della salud era un pozzo di acqua salmastra che aveva principi curativi e lo utilizzavano in passato gli abitanti di questo borgo per curarsi da tutto.

Non si tratta di una leggenda, addirittura una guida giovane dell’isola ci racconta che in passato sua madre a seguito di un’infezione intestinale le aveva fatto bere un bicchiere di quelle acque e in un paio di giorni tutto era scomparso, compresi i vermiciattoli che aveva nello stomaco.

Ora il pozzo è stato chiuso perché i turisti, scoprendolo poco a poco, avevano cominciato a inquinare l’acqua tirando monetine nel pozzo stesso e quindi l’acqua è diventata rischiosa per la salute…No comment! Al termine della visita di questo borgo dove abbiamo trovato casettine quasi in bilico sul mare molto pittoresche fatte in pietra vulcanica, molto carine da vedere.

Oltre a el Hierro ti potrebbe interessare visitare altre isole? Scaricando la guida gratuita che trovi di seguito scoprirai le 8 zone del sud di Gran Canaria da poter scoprire o scegliere in caso volessi trasferirti.

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Ripartiamo in auto e proseguiamo sulla HI551 che diventa sempre più isolata e attraversa paesaggi lunari ricchi di pietre che si ergono in maniera irregolari con una vegetazione tipica dell’isola, a tratti si dirige verso il mare e a tratti verso la montagna, è un piacere guidare lungo questa strada. Ci fermiamo in una spiaggia un pò atipica:

6) Las Arenas Blancas (spiaggia di sabbia bianca)

las arenas blancas el hierroIl contrasto tra la sabbia bianca, la vegetazione un pò verde e un pò color sabbia perché seccata, si stagliano in un contrasto incredibili con i colori all’orizzonte, l’azzurro del cielo e il blu del mare solcato da onde impetuose. Attenzioni qui a fare il bagno non ci sono protezioni naturali come nelle piscine di cui sopra.

Questa spiaggia è frequentata da qualche naturista e data la sua situazione abbastanza isolata si presta a tale scopo.

È chiamata spiaggia di sabbie bianche (anche se siamo su un’isola vulcanica dalle spiagge tipicamente nere) perché questa spiaggia è costituita da minuscoli frammenti di conchiglie (bianche) portate dal mare… A proposito della forza dell’oceano in questo angolo d’isola. Attenzione a fare il bagno qui. Risaliamo in auto per dirigerci al


santuario virgen d elos reyes7) Il Santuario de la virgen de los reyes,
un santuario della matrona dell’isola el Hierro che si trova a uno dei massimi estremi est verso la fine del antico mondo conosciuto. Proseguendo poi su una pista di terra comincerai a vedere le indicazioni per el Sabinal.

8) L’albero del Sabinal è albero simbolo di el Hierro piegato dai forti venti, ce ne sono vari piegati e di conformazione simile ma quello è il più conosciuto e famoso ed è veramente particolare, non ho mai visto un fenomeno simile, i rami arrivano a toccare il suolo e il tronco è fortemente inclinato verso sud a causa dei forti venti che battono in quota.

albero el sabinal el HierroOltre all’albero Sabinal molto caratteristico, prenditi il tempo per dare uno sguardo alla campagna circostante, muretti in pietra vulcanica tra i quali vi trovi diverse coltivazioni di frutta e mucche e Cavalli che girano allo stato brado. Attenzione se sei con auto a noleggio, uscire dalle strade asfaltate, in caso di guasto l’assicurazione non risponde, così come il carro attrezzi che servirà per recuperare il mezzo in caso di avaria.

Già che parliamo di auto ti voglio ricordare di rifornirti di carburante perché i benzinai sono veramente molto scarsi sull’isola. Tieni conto che noi abbiamo percorso circa 300 km sull’isola el Hierro, quindi compatibilmente con la politica di carburante della tua compagnia di noleggio, cerca di rifornirti bene all’inizio del viaggio (40 euro di benzina saranno più che sufficienti).

Nel tornare indietro incontrammo delle mucche sul nostro cammino, una delle quali stava allattando un vitellino e decisero di non spostarsi dalla strada fino a quando finì di poppare…e non immagini quanto poppi un vitellino.

Scendendo dalla montagna arriviamo all’incrocio dove un cartello indica la direzione per il faro del Orchilla. Da li in una decina di minuti sei arrivato.

9) La scogliera di punta Orchilla e il faro el Hierro.

faro punta orchilla el hierroNoi abbiamo preferito prima entrare nel tubo vulcanico che si trova in zona dato che abbiamo lasciato il faro come ultima tappa per poter gustare all’imbrunire un magnifico tramonto sull’oceano atlantico a una latitudine dove oltre non vi è più niente se non il continente americano molto più in la in direzione ovest.

Il faro fu costruito negli anni 20 con pietra proveniente da Arucas (Gran Canaria) è situato cartograficamente parlando esattamente sul meridiano zero. Fu acceso per la prima volta nel 1933 ed è il faro più a ovest di tutta Europa.

Attenzione dato che la strada del ritorno sulla HI 552 è molto tortuosa, stretta e con tornanti, senza protezioni, consiglio di affrettarsi al ritorno appena comincia a imbrunire per evitare di dover fare quella strada con il buio.

10) Il tubo vulcanico, è stata una situazione avventurosa molto affascinante (che ti consiglio di fare se vai a El Hierro) e improvvisata dato che non la avevamo programmata.

tubo vulcanico el hierro

Un tubo vulcanico, come accennavo prima, è la rimanenza di un letto di lava che raffreddandosi in superficie ha continuato a scorrere al di sotto della crosta fredda fino a svuotare il fiume stesso, lasciando posto quindi a un tubo vuoto al suo interno il cui tetto era la crosta di lava solidificatasi in precedenza in superficie.

Ai nostri occhi appare come uno stretto budello lungo e buio entrare al suo interno è stato molto affascinante e ha dato un tocco di avventura alla nostra vacanza.

È stato stupendo vedere l’agitazione dei ragazzi che si apprestavano a infilarsi dentro questo tubo di roccia oscuro che scendeva sempre più verso il basso senza sapere esattamente cosa ci aspettasse, eravamo non organizzati perché come ti ho accennata prima abbiamo scoperto questo tubo vulcanico grazie a una confidenza che ci ha rilasciato una guida locale, quindi non avevamo ne caschetti ne luci, avevamo solo 2 cellulari dotati di applicazione Torcia quindi immagina la difficoltà: viaggiavamo a coppie, dove una persona vedeva a terra l’altra doveva “immaginare” dove appoggiare i piedi su rocce vulcaniche abbastanza affilate, con il rischio di guardare solo a terra e prendere una testata tra i vari spuntoni di roccia che scendevano dal soffitto; ogni tanto giungevamo a una Burbuja, in Italiano lo tradurremmo come una “bolla”, ovvero un ambiente più ampio, una sorta di piccola caverna, che si è creata grazie alla pressione della lava che non riusciva più a scorrere verso il basso e quindi si è espansa formando una bolla in altezza dando origine alla volta della grotta.

A quel punto solitamente ci fermavamo per vedere che tutti fossimo a posto e riprendevamo subito dopo dando un occhiata per vedere se ci fossero altri cunicoli e stando attenti a non infilarci in quello sbagliato.

Abbiamo fatto anche un video del tratto che abbiamo percorso, si vede veramente poco nel video, a sprazzi si vede qualcosa, ma forse se chiudi gli occhi e ascolti il calpestio dei nostri passi sulle rocce e l’affanno nel risalire la pendenza del tubo vulcanico potrebbe essere che ti senta con noi in quel cunicolo buio ma molto affascinante.

La cosa che ci ha sorpreso molto è stata dove ci ha portato questo tubo vulcanico: siamo arrivati nel mezzo di una parete rocciosa a strapiombo sul mare tipo Harrison Ford nel film il fuggitivo quando esce da quel tunnel che lo porta alla libertà…ecco lui li salta nel vuoto per tuffarsi nelle acque sottostanti, noi invece abbiamo deciso di non tuffarci e tornare indietro per il tunnel dato che non avevamo portato il costume.

Alla fine risaliamo all’aria aperta e commentiamo eccitati l’avventura, abbastanza rapidamente perché comincia a calare il sole e vogliamo andare a vedere il tramonto dal faro del Orchilla.

Se vuoi anche tu provare a cercare l’entrata del tubo vulcanico, arriva fino alla porta del Faro e lasciatela alle spalle, volgi lo sguardo a sud ovest e vedi una croce di legno: rispetto a questa posizione cammina per un cento metri a ore 10:00 ci trovi un buco nel terreno con dei massi appoggiati a mò di scaletta. Quello è l’ingresso.

Tieni conto che poi il ritorno la strada è abbastanza tortuosa (siamo in montagna sull’oceano e dobbiamo perimetrare tutta l’isola per tornare al nostro hotel, farla col buio non è una buona idea se non sei più che tranquillo /tranquilla a guidare in montagna di notte in strade tortuose e senza parapetto.

Pensando di visitare anche le altre isole, come Gran Canaria, di seguito trovi i dettagli per richiedere un preventivo gratuito per la tua vacanza.

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Domani partiamo per rientrare da El Hierro a Gran Canaria e poi ci aspetta Fuerteventura.

Marco Misto

LA GOMERA Canarie 7 isole in 7 giorni: Vacanze alle Canarie – Parte 2

La Gomera

La Gomera

Ti sei perso altre puntate precedenti su Los Lobos, Tenerife, Fuerteventura, La Gomera? Clicca qui. Ci troverai indicazioni e premesse doverose.

La GomeraIn questa seconda parte di vacanza alle Canarie ti parlerò ancora di Tenerife ma soprattutto dell’isola de La Gomera, come ti dicevo in precedenza qui ci sono tracce del periodo Terziario dove milioni di anni fa vivevano i dinosauri e si conservano ancora intatte le foreste vergini che in quel periodo grazie al clima caldo e umido si estendevano in tutto il sud Europa. Ti segnalo che La Gomera è un’isola “tutta natura” lo scopo è visitare posti meravigliosi e parchi nazionali Parco del Garajonay), fare splendide camminate in mezzo a boschi incantati, ci troverai veramente poco di vita mondana, solo pura natura e relax, quindi valuta se questo è quello che cerchi.

Noi arriviamo in tarda serata al porto di San Sebastian de La Gomera e sbarchiamo. Ci dirigiamo subito attraverso la GM2 verso il centro dell’isola per poi restare in costa sul cratere alto e ridiscendere tramite la GM 3 fino a Tecina vicino a la Playa de Santiago. Fai attenzione a calcolare bene gli spostamenti se verrai a La Gomera perché la conformazione dell’isola è molto particolare e a volte per spostarti di una decina di chilometri in linea d’aria puoi impiegare anche un’ora, questo perché la notevole presenza di scarpate e “Barrancos” fa sì che per muoverti in senso orizzontale sull’isola tu debba prima risalire fino al centro dell’isola nella parte alta per poi ridiscendere scavalcando la scarpata e trovarti alla fine, magari a solo 10 km di distanza da dove eri partito. Ti allego la foto di un plastico che fa capire bene quanto la conformazione dell’isola de La Gomera sia diversa dalle altre.

plastico la Gomera

Arriviamo all’hotel Jardìn Tecina nell’omonimo paese, giusto il tempo di prendere le stanze e ci dirigiamo alla vicina Playa de Santiago a soli 5 minuti d’auto, in questo periodo c’è una festa di paese e abbiamo approfittato per ascoltare un pò di musica e mangiare qualcosa dalle bancarelle in riva al mare nel porticciolo di playa Santiago. La mattina successiva colazione in hotel con yogurt naturale bacche di goji, datteri canari, noci, zenzero e aloe vera, un pò di papaia e frutta fresca e ci mettiamo in cammino. Si risale la GM3 fino a incrociare la GM2 in cui prendiamo direzione ovest e cominciamo a visitare diversi punti panoramici a cui consiglio di fermarsi per scattare delle foto molto suggestive; incredibile come le montagne si intreccino e scendano a mare creando giochi di forme e colori suggestivi, fantastico il contrasto del blu del mare, il verde intensissimo delle foreste, il rosso della terra vulcanica ricca di ferro e l’azzurro del cielo, un contrasto di colori come non lo avevo mai visto prima. Giriamo a destra sulla CV14 e dopo 5 minuti a sinistra per al parco dei cedri. Ci infiliamo in auto fino a giungere a un camping / ristorante molto rustico dove ci prendiamo del succo d’arancia in un contesto molto primitivo e isolato, non c’è internet non arriva neanche il segnale dei cellulari, solo qualche persona con bastone e zaino in spalla che ci saluta con uno stentato hola con accento tedesco.

Probabilmente lo scopo della tua vacanza per conoscere questa e altre isole dell’arcipelago sarà anche quello di esplorarle per capire quale potrebbe fare al caso tuo pensando a un trasferimento. T’invito a scaricare il webinar gratuito che trovi qui. Scoprirai tante informazioni utili allo scopo.

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Ci incamminiamo nei boschi e prendiamo il sentiero numero 2 (L’ermita de Lourdes) una camminata di mezz’ora che ci porta dentro la selva fitta e a tratti buia con raggi di sole che penetrano di tanto in tanto tra la folta vegetazione. Raggiungiamo l’eremo sostiamo un attimo sulla riva di un fiumiciattolo (cosa rara da trovare nelle altre isole Canarie) e poi ritorniamo all’auto. Proseguiamo sulla GM2 fino ad arrivare a la Laguna Grande una area di sosta ben attrezzata con barbecue, bagni, punto informazione da cui partono diversi sentieri per poter fare altre escursioni sempre all’interno del parco nazionale del Garajonay. Sentieri curatissimi e a cadenza regolare ci sono pali di riconoscimento che riportano un QR Code che rimanda a un’audioguida che spiega quello che vorresti sapere in quel punto esatto; notevole l’organizzazione di questi canari, addirittura hanno realizzato itinerari per disabili su sedia a rotelle. Questa è veramente civiltà!

sentiero per disabili la gomera canarie

Ci ristoriamo e beviamo acqua da una fontana (cosa che non facevo da qualche anno vivendo a Gran Canaria SUD dove l’acqua può invece essere bevuta solo in bottiglia) e ripartiamo per dirigerci al “centro de visitantes” de Juego de Bolas. Usciamo dalla Laguna Grande torniamo leggermente indietro circa 500 metri poi a sinistra sulla GM2 fino a svoltare a sinistra sulla CV14 ovest. In circa venti minuti di tragitto (sempre fermandoci nei vari “miradores“) raggiungiamo il Centro de visitantes. Sempre parlando di organizzazione, che si sono inventati sti canari? Un centro informazioni “evoluto” dove ci puoi vedere anche audio visivi, poster plastici dell’isola, dove ci trovi materiale endemico e dove una persona può spiegarti quello che ti serve sapere.

La gomeraDa lì ti consiglio d’imboccare una stradina subito alla destra del Centro de visitantes che costeggia un barreo e proseguire per 5 minuti in auto fino a al mirador de Abrante una piattaforma in cristallo che si estende per 7 metri nel vuoto e dalla quale puoi ammirare una splendido paesaggio della costa a nord de La Gomera sopra a Punta de Jurado (Agulo) e anche il Teide di Tenerife. Quel mirador è anche un ristorante per cui se scegli non mangiare alla Laguna Grande puoi farlo a questo mirador sospeso a 600 metri di altezza a strapiombo sulla vallata.

Da qui volendo puoi seguire per Valle Hermoso (che neanche a farlo apposta c’è una festa di paese anche qui; hai notato che sti Canari sono sempre a fare feste? Decidiamo di rientrare facendo il percorso inverso questa volta però prendiamo la GM3 ovest che scende fino al’aeroporto e attraverso Playa Santiago ci porta a Tecina dove rientriamo in hotel alle 18:00 per un paio di ore di piscina e relax. La sera mangiamo rapidamente qualcosa e assistiamo alla proiezione di un film in spagnolo con sottotitoli in inglese). Poi a nanna.

La mattina successiva ci dedichiamo un pò di relax sul terrazzo vista mare che ci hanno assegnato, poi un pò di piscina, un massaggio, un pranzo rapido e ci mettiamo in cammino verso San Sebastian de La Gomera verso le 15:00 arriviamo e visitiamo la cittadina:

Per rilassarvi un attimo potete andare a Playa de la Cueva in attesa che arrivi il traghetto da qui la vista al Teide di Tenerife è notevole, inoltre ci trovi 2 ristorantini carini: el Charcon e il Club nautico. In fondo a la playa de la cueva c’è una bella zona scogliosa con acqua azzurrina e trasparente, se volete fare il bagno ci sono 2 possibilità: o entrare dalla spiaggia sabbiosa, oppure percorrere la passeggiata fino alla fine e passare sugli scogli per entrare nella zona dove l’acqua è più cristallina.

Imbarchiamo in serata sempre con Fred Olsen che in poco più d mezz’ora e ci portiamo a Los Cristianos a sud di Tenerife per poi portarci a Nord verso Santa Cruz de Tenerife con la TF1 dove domani prenderemo un aereo che ci porterà all’isola del Hierro.

Consiglio di visitare se ti è possibile nel pomeriggio/ sera la città de La Laguna centro storico di notevole rilevanza (in passato è stata la capitale delle Canarie) e Santa Cruz de Tenerife passando per plaza de España, e i vicoli storici adiacenti. Noi alloggiavamo sulla rambla e proprio fuori dal nostro hotel abbiamo trovato un ristorantino molto caratteristico “Cucina urbana” mangiato molto bene con 21 euro a persona.

La mattina seguente ci siamo diretti ad Anaga. Anaga è un massiccio di montagne dai bordi affilati e gole profonde, in stretta successione, per raggiungerla in auto preparati a fare una guida esperta di montagna. Tutta la zona è coperta da un incredibile manto verde. Visitare Anaga ti porta indietro nel tempo, magari portati un ombrello o sicuramente felpe e cappuccio perché il clima anche se ti trovi a solo 45 minuti da Santa Cruz o dalla Laguna, (città patrimonio dell’Unesco) può cambiare notevolmente con presenza di nubi basse e temperature che scendono di 10-12 gradi rispetto a valle (come è successo nel nostro caso). Scendendo puoi passare per San Andrès e mangiare qualcosa lì, oppure puoi optare per un bagnetto nella palya de la Teresita (ci troviamo nella zona estrema est dell’isola di Tenerife. Da qui rapidamente ci dirigiamo sulla TF5 per l’aeroporto nord di Tenerife dove prendiamo un volo di binter Canarias che ci porta a Valverde sull’isola di el Hierro (circa mezz’ora di volo).

È impossibile non restare incantati davanti a queste bellezze della natura e probabilmente starai pensando: Mi trasferisco subito! Poi però ti poni tanti quesiti che, ti assalgono incertezze… Informarsi bene è la prima cosa da fare. Per questo può esserti utile scaricare la guida gratuita che trovi qui. Una raccolta di domande e risposte divisa per categoria che ti scioglierà la maggior parte dei tuoi dubbi.

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Nella prossima parte ti parlerò di el Hierro, isola vulcanica la curiosità che nell’ottobre 2011 avvenne la nascita di un nuovo vulcano sottomarino a soli 80 metri al di sotto del pelo dell’acqua e questo evento richiama sull’isola praticamente tutti i più illustri vulcanologi e geologi del mondo. Fra l’altro ti farò vedere come in una isoletta (la più piccola delle Canarie) sperduta in mezzo all’oceano atlantico ci sia copertura wifi gratuita per tutti in tutta l’isola e come arrivi una fibra ottica da 300Mb per gli utenti finali. (km percorsi 280).

Pensando di visitare anche le altre isole, come Gran Canaria, di seguito trovi i dettagli per richiedere un preventivo gratuito per la tua vacanza.

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Spero averti dato consigli utili per visitare anche La Gomera. Ci sentiamo nel prossimo articolo.

Marco Misto

Canarie 7 isole in 7 giorni: Vacanze alle Canarie Tenerife – Parte1

Tenerife

Vacanze Alle Canarie TenerifeCiao in questa serie di articoli che chiamerò: Canarie! 7 isole in 7 giorni! Ti spiego il nostro viaggio nell’arcipelago (costi, tempi e tragitti). Partendo da Gran Canaria e visitando posti fantastici e molto suggestivi, ti parlero di Tenerife , La Gomera, El Hierro, Fuerteventura, Los Lobos, La Graziosa, Lanzarote. A dire il vero queste 7 isole le visitiamo in 12 gg ma il titolo non sarebbe stato abbastanza accattivante: ti immagini 7 isole in 12 gg? Noooo non mi piaceva proprio! Del resto hai mai sentito parlare di 7 Chili in 12 giorni? Oppure 7 spose per 12 fratelli? Vabbè dai partiamo subito che abbiamo tanto da raccontare. Volendo visitare a scopo turistico le isole Canarie potrai seguire questa traccia ti sarà molto utile, se invece pensi a un viaggio con scopo esplorativo allora leggi fino in fondo che ti passo il collegamento al materiale più adatto a questo scopo.

Prima di continuare la lettura t’invito a leggere le altre “puntate di questa rubrica “Viaggio alle Canarie”, puoi trovare gli altri articoli qui di seguito

Viaggio alle Canarie:  Lanzarote (7 isole in 7 giorni)
Viaggio alle Canarie: La Gomera parte 2 (7 isole in 7 giorni)
Viaggio alle Canarie: El Hierro parte 3 (7 isole in 7 giorni)
Viaggio alle Canarie: Fuerteventura parte 4 (7 isole in 7 giorni)
Viaggio alle Canarie: Los Lobos parte 5  (7 isole in 7 giorni)

Il nostro viaggio comincia da Gran Canaria zona Sud (Maspalomas), già dalla sera prima c’era frenesia in casa, tutti che si adoperavano per preparare i bagagli le attrezzature i documenti etc… Si fanno le 2 di notte e alle 5 suona la sveglia: direzione porto di Agaete nel Nord di Gran canaria (dopo Las Palmas). In questo frangente mi è sembrato di rivivere, come in un deja vu, i tempi passati, in cui mi trovavo in autostrada in Italia alle 6 di mattina con camion (però qui ne abbiamo incontrati solo 3) che si dirigevano verso la grande città, persone stressate nelle auto che sorpassavano a destra e suonavano al minimo rallentamento, addirittura nel tratto Gc2 verso Santa Maria de Guia incontriammo un pò di nebbia, proprio come ai vecchi tempi (in realtà era una nube bassa ma l’effetto è stato lo stesso e molto suggestivo dopo anni che non vedevo la nebbia), la differenza è che non ho dovuto però pagare l’autostrada perché alle Canarie è gratis.

Arriviamo al porto di Agaete e ci sorprende un forte vento freddo. Sono le 7 di mattina siamo a metà luglio ma ci infiliamo le felpe e i cappucci e ci dirigiamo al bar per fare colazione. Tortilla di patate e panino con pata asada (una sorta di porchetta locale) niente male come colazione per essere le 7 di mattina, ma qui le cose funzionano così, funzionano in maniera diversa dall’Italia. Postiamo qualche foto su Facebook e prontamente mi fanno notare gli amici in Italia che abbiamo addosso le felpe (mi racconteranno poi che stanno boccheggiando con oltre 38 gradi e livelli di umidità indecenti).

Oltre Tenerife ti potrebbe interessare visitare altre isole? Scaricando la guida gratuita che trovi di seguito scoprirai le 8 zone del sud di Gran Canaria da poter scoprire o scegliere in caso volessi trasferirti.

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Salpiamo con la Naviera Fred Olsen express, meno di un paio d’ora di navigazione e attracchiamo a Santa Cruz de Tenerife. Ci dirigiamo verso il centro di Tenerife attraverso l’autostrada TF5 e poi la provinciale TF24 sono circa una sessantina di chilometri. Appena imboccata la provinciale dopo una ventina di minuti incontriamo il parco avventura nella foresta dove è possibile camminare a diversi metri di altezza sugli alberi grazie a piattaforme e funi sapientemente fissate alle piante. Diamo un rapido sguardo e proseguiamo per il Parador Nacional del Teide, durante tutta la salita ai 2350 metri incontriamo diversi punti panoramici in cui potersi fermare a scattare foto oltre all’osservatorio astronomico in Izaña. Le strade sono molto ben curate e il viaggio è piacevole.

Arriviamo all’hotel El Parador prendiamo possesso della stanza e subito usciamo a fare una prima escursione tra le vette: prendiamo il sentiero 3 (los Roques de Garcias) una camminata poco impegnativa di 2 ore, scattiamo diverse foto, ci divertiamo con Martina e la mamma a cercare forme di animali nelle rocce: identifichiamo una rana, un criceto, un cammello, addirittura Martina ci trova la sagoma della Sagrada Familia.

Rientriamo in hotel, un bagno in piscina con spettacolare vista alle montagne e poi sauna, doccia fredda, nuovamente sauna e si fa ora di prepararsi per andare a fare cena. Sorpresa: usciamo a cercare un ristorante in quota ma tutto chiuso, dobbiamo scendere oltre 30 km a valle verso la Valle de la Orotava per trovare qualcosa aperto e approfittiamo per scrivere queste due righe mentre aspettiamo una grigliata accompagnata da insalata con ananas e patatine fritte con origano (te lo avevo già detto che alle Canarie le cose funzionano diversamente che in Italia?).

Rientriamo in quota a las cañadas del Teide domani ascendiamo a quasi 4000 metri (3718 metri per la precisione essendo la montagna più alta di tutta Spagna). Il panorama di notte è mozzafiato, impressionante, non ho mai visto così tante stelle in vita mia tutte insieme, il cielo era un’esplosione di luci più o meno brillanti di diverse dimensioni, stelle più o meno vicine visibilissime, a occhio nudo si distinguono le forme delle galassie, siamo rimasti diversi minuti a testa in su e a bocca aperta finchè il fastidio al collo ci ha invitato ad abbassare lo sguardo (a malincuore e andare a riposare).

La mattina alle 09:00 siamo già in coda per prendere il biglietto della funivia. Ti consiglio di arrivare presto se vuoi evitare code e attese per salire al Teide. Importante il NIE verde e la residenza, se ne sei in possesso portala con te e risparmi parecchio, come al solito ci sono sconti per residenti, se invece sei in procinto di trasferirti e devi ancora ottenere la residenza, di seguito trovi delle informazioni utili per essere assistito/a per tutto il percorso burocratico. Eviterai di commettere fastidiosi errori ottenendo il tuo NIE verde in tutta sicurezza.

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L’ascesa dura pochi minuti, assicurati di portarti felpe o maglioni in pile in quanto in vetta troverai temperature molto basse (oggi noi avevamo 12 gradi mentre a valle oscillava tra i 24 e 30 gradi a seconda della zona che abbiamo percorso in Tenerife Nord).

Una volta sul Teide scegli il sentiero che più ti ispira e goditi un paesaggio mozzafiato. Noi abbiamo cominciato con il sentiero 12 chiamato il caos dei blocchi. Immagina nell’ottavo secolo cosa doveva essere quel fiume di lava con blocchi che si solidificavano, si irrigidivano, diventavano rigidi e fragili come ceramica e infine si rompevano con forti rumori che si ascoltavano fino a valle. Attenzione se scegli di fare il sentiero numero 10 che porta in vetta è necessario ottenere prima un permesso per accedervi essendo zona parco nazionale.

Impressionante come siano curati i sentieri praticamente è impossibile perdersi o sbagliarsi, i sentieri sono tracciati con pietre su cui camminare e delimitati da altri ammassi di pietre ordinate o di catene che ti indicano il cammino. Dalla cima del Teide è possibile vedere sul versante sud l’isola di Gran Canarie, Fuerteventura e Lanzarote mentre da quello a nord ovest si vede nelle immediate vicinanze La Gomera e poi el Hierro e La palma (la più lontana); oggi non siamo stati fortunati per la presenza di Calima la visibilità era ridotta.

Alle 12:30 siamo scendiamo a valle verso la Orotava, seguiamo per Icod de Los Vinos, ci sono diversi punti panoramici in cui potersi fermare a fare foto. Fermati e prendila con calma ne vale la pena.

Curiosità: prima di scendere attraverserai una zona di foresta verdissima e fittissima dovuto al fatto che vi sono frequenti precipitazioni (siamo sul versante Nord di Tenerife) queste precipitazioni non superano quasi mai i 2000 metri di altezza ragion per cui si assiste a una zona secca alla base del Teide una umida tra i 1500- 2000 metri e poi un’altra zona molto arida più in alto. Al di sopra di tale quota infatti è facile che osservare una situazione curiosa: un mare di nuvole, di “soffice cotone bianco” sotto di te, molto pittoresco soprattutto al tramonto.

Proseguiamo sul versante nord dell’isola e ti consiglio di fermarti per un bagno o anche solo per qualche foto al Charco Verde o al Charco de Laja, o al Charco del viento, sono piscine naturali formatesi con l’eruzione del 1706.

Proseguiamo poi per, antica capitale di Tenerife prima che si succedessero La Laguna e infine l’attuale Santa Cruz de Tenerife. Ti consiglio di prenderti del tempo per visitare Parque puerta de Tierra che risale al XVI secolo, Antigua casa de Aduanas del secolo XVIII, Iglesia de Santa Ana del XVI secolo, Palacio Condes de la Gomera del secolo XVII, il convento e la iglesia Franciscanos del secolo XVI, il Castillo di San Miguel del secolo XVI, La casa Molino de Agua secolo XVII, e in fine l’Ermita de San roque del XVII secolo.

Il Garachico a differenza delle zone turistiche di Tenerife e delle Canarie in genere ha la sua storia, ha un centro storico e la curiosità relativa a questo centro storico è che nell’antichità il pavimento era tutto lastricato in marmo; solo i nobili e i ricchi potevano attraversarlo, mentre i poveri potevano passarci sono una volta all’anno (non ricordo bene in quale occasione) e solo a piedi scalzi. Il paese era stato raso al suolo dall’eruzione del Teide del 1706, vi è ancora traccia a inizio paese dove una casa antica porta i segni del fiume di lava che ha per metà sepolto la casa lasciandone fuori solo un pezzo a testimonianza di quanto accaduto.

Ad al Garachico è anche possibile mangiare del buon pesce in riva al mare. Vi segnalano delle piscine naturali anche vicino al castello di san Michele.

Si fa tardi pomeriggio e ci mettiamo in cammino per spostarci al sud di Tenerife (Los Cristianos) per prendere la nave che ci porterà in serata a la Gomera. Il tragitto è molto pittoresco, attraversiamo delle zone verdissime che ci fanno dimenticare le zone secche e aride del sud delle Canarie, un esplosione di fiori e verde lussureggiante ci accompagna attraverso El Tanque poi successivamente Santiago del Teide, Los Gigantes (dove ti consiglio di fermarti e vedere le impressionati scogliere de Los Gigantes viste dal versante nord) infine raggiungiamo Adeje, Los Cristianos (se hai tempo ti consiglio di passare una giornata al Siam Park, un immenso parco acquatico, dove se sei capace potrai addirittura fare surf sulle onde (artificiali). Proseguiamo poi per il porto di Los Cristianos dove la Naviera Fredo Olsen ci attende per traghettarci a la Gomera.

Ti segnalo che il tragitto è abbastanza breve circa 40 minuti ma attento perché imbarcano anche i mezzi che proseguono per l’isola de La Palma (che si devono sorbire 2 ore di navigazione in più) quindi fai attenzione a incanalarti nella giusta corsia. Ti ricordo che questa serie di post è dedicata a chi volesse fare un viaggio turistico di piacere alle Canarie toccando 7 isole esattamente come ho fatto io. Se invece stai pensando a un viaggio esplorativo perché pensi che venire a vivere alle Canarie sia una possibilità per te e la tua famiglia o la tua impresa di seguito trovi i dettagli per ricevere un preventivo gratuito senza impegno.

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Bene il prossimo articolo ti parlerò del’isola de la Gomera verdissima dove si conserva ancora la Laurisilva , ovvero un tratto di foresta del periodo Terziario dove coesistono ancora le caratteristiche della selva così come era milioni e milioni di anni fa (nell’epoca dei dinosauri ) con alberi che raggiungono i 40 metri di altezza (13 piani di un palazzo!). Te ne parlo nella parte 2 di questa rubrica Canarie! Sette isole in Sette giorni!

(Km percorsi 320 in 2 giorni). Leggi  il prossimo articolo della serie Canarie 7 isole in 7 giorni : parleremo della Gomera

Marco Misto

Canarie: Lanzarote vs Gran Canaria; clima e servizi scuole Marco risponde

lanzarote vs gran canaria scuola e istruzioni clima

Canarie: Lanzarote vs Gran Canaria

Ciao e benvenuti alla rubrica Marco risponde. Oggi leggiamo la mail che mi hai nviato Silvia. Silvia scrive:

D: “Mi sembra di capire che Gran Canaria sia quella che offre il meglio in termini di istruzione per i figli e per quanto riguarda i servizi in generale. Che cosa ne pensi di Lanzarote? A me attira molto l’ambiente incontaminato e ho letto che il clima è ottimo però ho una bimba di quattro anni e mezzo a cui pensare. A breve faremo…

un primo viaggio esplorativo aspetto una tua risposta grazie.”

R: Intanto ti dico subito che hai cominciato con il piede giusto nel senso che un viaggio esplorativo è quello che ti permetterà veramente di capire se Lanzarote fa al caso tuo o se è più adatta Gran Canaria.

Nel caso non ti fossi già organizzata di seguito trovi delle informazioni per richiedere un preventivo gratuito senza impegno.

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Il punto su cui vorrei concentrare l’attenzione è tua figlia di quattro anni e mezzo. Sono d’accorto con te: Gran Canaria offre molto di più di Lanzarote in termini di servizi, questo è indubbio! Potrai, a Gran Canaria, far accedere tua figlia a diversi studi, addirittura puoi arrivare fino all’università! Un altro aspetto non secondario è il clima.

Sia per il clima, sia per i servizi dovresti toccare con mano e per questo ti consiglio di pensare di prolungare il tuo viaggio esplorativo, se possibile, e vedere entrambe le isole: Lanzarote e Gran Canaria.

Sarà importante anche la scelta della zona in cui doverti insediare. A tal proposito ti invito a scaricare la guida gratuita che trovi di seguito. Ti aiuterà nella scelta della zona migliore, più adatta alle tue esigenze.

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Per quanto riguarda i servizi puoi capire tanto anche a distanza. Per capire, invece, come si vive su un’isola piuttosto che su un’altra sicuramente venire a vedere di persona è la cosa migliore, dopotutto ci dovrai passare tanto tempo quindi è fondamentale trovarsi a proprio agio.

Parli anche di natura incontaminata, ovviamente Gran Canaria è molto meno selvaggia di Lanzarote ma ha anche spazi verdi incontaminati che si trovano per lo più all’interno dell’isola. Per questo motivo sconsiglio, nel tuo caso, la zona sud, sfruttata e turistica, e la capitale Las Palmas.

Puoi fare un “viaggio virtuale” della capitale dell’isola di Gran Canaria scaricando la guida gratuita che trovi qui.

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Quindi complimenti per il discorso del viaggio esplorativo che andrai a fare, per cui ti consiglio di vedere anche Gran Canaria e sono sicuro che troverai la soluzione più adatta alle tue esigenze.

Ti consiglio, nel frattempo, di dare un occhio anche al webinar gratuito che trovi di seguito. Sono informazioni preziosissime per cui mettiti in un posto tranquillo per vederle, mettiti le cuffie non farti disturbare prendi appunti, perché ti torneranno veramente utili.

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Grazie per la tua domanda Silvia, contattaci per qualsiasi informazione!

Marco Misto

Venire alle Canarie preparati

Vuoi venire alle Canarie? Preparati per non commettere errori.

 

Ciao e benvenuto alla rubrica Marco risponde, oggi leggiamo la email di Luca che mi dice:

“Ciao Marco, grazie per i tuoi consigli e per la tua guida che ho ricevuto, io e un mio amico veniamo a Gran Canaria e ci fermiamo per 10 giorni per approfondire meglio le info necessarie, spero che possiamo passare a disturbarti per avere ulteriori delucidazioni grazie attendo una tua gentile risposta Luca”.

R: Allora Luca, certo voglio confermarti che sarà possibile incontrarci qua a Gran Canaria di persona, c’è proprio un momento organizzato in cui io mi sono organizzato per ricevere le persone che vogliono venire qua a parlare con me, ma soprattutto volevo farti i complimenti perché hai scaricato la guida alle 8 zone del sud di Gran Canaria.

Questa guida è il primo passo diciamo che è corretto fare per poi riuscire ad arrivare a raggiungere l’obiettivo di trasferirsi alle Canarie.

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Spero di averti risposto, nel senso che certo ci incontreremo senza problemi, dobbiamo solo trovare il modo d’incontrarci nell’arco di tempo che dedico proprio a queste situazioni d’incontro con le persone, ma sicuramente ci vedremo di persona.

Voglio però approfittare della tua e-mail e ti ringrazio per averci scritto, per consigliare anche a tutti quelli che ci stanno seguendo, innanzitutto di fare come ha fatto l’amico Luca, che ha scaricato immediatamente la guida e quindi fatto il giusto passo nella giusta direzione, ma poi soprattutto continuare con questo percorso, perché è un vero e proprio cammino che dobbiamo seguire se vogliamo arrivare a farci la cultura necessaria per poter venire a trasferirci a vivere alle Canarie, quindi i passi successivi sono, quelli di leggere le email che vi verranno inviate perché nell’email che si ricevono volta per volta, ci sono informazioni, altre guide, altri contenuti che sicuramente saranno necessari pera acquisire tutta quella sicurezza, necessarie per acquisire quella cultura che ti serve per poi venire qui a fare un ulteriore passo, che sarà magari quello del viaggio esplorativo, perché io consiglio anche a tutti come  avete visto nelle mie precedenti risposte di venire anche a toccare con mano, a capire perché.

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Ti dico però di venire preparato prima perché quando verrai e ti assicuro che sarà un passo obbligatorio da fare quello di venire a vedere di persona io sinceramente non ho conosciuto persone che siano venute a trasferirsi alle Canarie senza neanche aver almeno mai visto una volta 1 una delle isole, e senza aver capito come funziona qua le cose alle Canarie.

Assolutamente ti sconsiglio di farlo in questa maniera perché è il miglior modo per sbagliare tutto ma ti dico perché dovrai venire qua preparato. Perché quando verrai a fare il tuo viaggio esplorativo sarai più incisivo, sarai più focalizzato e sarai più concentrato non vorrei che tu facessi come la moltitudine di persone che mi è capitato di incontrare qua che vengono, ci incontriamo di persona e fanno delle domande talmente ovvie e talmente scontate che, a parte che si denota che non hanno fatto il percorso che gli era stato proposto per il loro bene per riuscire a trasferirsi poi correttamente alle Canarie, ma soprattutto hanno buttato via un sacco di tempo.

Quindi io mi auguro che anche tu non voglia fare come hanno fatto queste persone, perché in una settimana che sono state qua nelle isole Canarie hanno capito veramente poco perché non avevano una alfabetizzazione previa, non conoscevano niente di quello che gli era stato proposto prima quindi sono venuti un pò così a la spera in Dio.

Turista fai da te, no.

Ecco, hanno fatto un pochino come quel famoso spot, quindi io ti invito nuovamente a leggere tutte le informazioni che ti vengono proposte, seguire bene il blog di www.trasferirsiallecanarie.info e poi quando ci vedremo in un tuo prossimo viaggio esplorativo avremo modo di buttar giù le basi per concretizzare quello che veramente stai cercando.

Ti farai sicuramente tante domande e avrai tanti dubbi che ti potrebbero frenare. Essere ben informati è fondamentale per un trasferimento di successo. Quindi comincia ad arricchire il tuo sapere. Per questo ti potrà essere d’aiuto il webinar che potrai scaricarlo gratuitamente. Lo trovi di seguito.

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Bene allora io ringrazio Luca per questo email saluto tutti, a presto ciao.

Marco Misto

Il lavoro del giardinaggio alle Canarie

Lavorare come giardiniere alle Canarie

 

27 Luglio 2015 – Ciao e benvenuto alla rubrica marco risponde oggi leggiamo l’email di tre amici Ilaria Daniela e Marco che mi scrivono: ciao Marco siamo tre ragazzi di Torino di età compresa tra i 27 e 22 anni vorremmo trasferisce alle Canarie per ragioni lavorative la vita è qui a Torino è difficile ultimamente si lavora veramente per pochi mesi all’anno quando si riesce a trovare e poi si rimane di nuovo a casa vorremmo fare delle nuove esperienze disposti a qualsiasi lavoro si possa trovare le nostre esperienze lavorative sono nel campo del giardinaggio come giardiniere, scaffalista eccetera spero che tu possa aiutarci a trovare un impiego ed eventualmente un appartamento ti ringraziamo ti auguriamo un buon lavoro a presto

Ilaria Daniela e Marco.

Allora cari ragazzi voglio aprire dandovi subito una buona notizia e che per quanto riguarda i giardiniere a livello pubblico il Cabildo di Gran Canaria da qui a pochi mesi ha dichiarato di dover assumere almeno 400 giardinieri perché qua a livello pubblico i parchi e giardini sono sempre più curati.

Vogliono mantenere alto il livello e la qualità del servizio di conseguenza stanno curando sempre più la zona addirittura urbanizzando con zone pedonali nuove zone ciclabili di conseguenza intorno a questa zona si sviluppano sempre dei bei giardini e quindi ecco il motivo per cui stanno assumendo questi nuovi giardinieri, un consiglio però come in ogni cosa bisogna sempre essere un pochino più bravi degli altri se si vuole trovare lavoro.

Io nello specifico non mi occupo di trovarti personalmente lavoro ma posso darti tante informazioni che ti invito quindi a leggere, ecco per esempio se hai visto la guida alle 8 zone del sud di Gran Canaria, hai già visto le zone dove ci possono essere più servizi e più necessità quindi capisci dove puoi andare a battere un pochino più il chiodo e dove puoi andare a cercare lavoro in una direzione o nell’altra.

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Sono informazioni come in questo caso passate a livello generale però vi voglio consigliare di guardare sempre l’email, perché ci sono informazioni di tipo generale, specifiche sul lavoro, ci sono informazioni sulla sanità, ogni e-mail che vii arriva contiene una perla che può veramente farti percepire la situazione nella maniera in cui tu più hai bisogno di percepirla, in cui più hai bisogno di muoverti, quindi attenzione aprite sempre l’email leggete sempre l’email perché li ci troverete informazioni interessanti.

Per esempio nel report gratuito che puoi scaricare gratuitamente, trovi di seguito scopri le informazioni utili su come muoverti per poter cercare lavoro alle Canarie.

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Quindi per quanto riguarda il discorso del giardinaggio ti ho appena passato questa notizia interessante, ma l’invito è a fare sempre qualcosa di meglio rispetto agli altri quindi essere veramente preparati avere tutte le informazioni che ci vogliono, anche in questo caso ti dico come giardiniere devi essere preparato quindi essere siete bravi, lavorare nella maniera giusta ma soprattutto ricordiamoci di pensare in maniera canaria e non in maniera italiana;  faccio un esempio tu pensi che il giardiniere italiano abbia le stesse competenze di un giardiniere canario io chiudo con questa domanda perché non sono un tecnico non sono esperto di giardinaggio però credo che a livello botanico le Canarie seno leggermente diverse da alcune zone d’Italia quindi vedi tu se devi prepararti meglio in una certa direzione o nell’altra questo è uno spunto con cui io voglio lasciarti.

A ogni modo spero farti cosa gradita informandoti che a seguito delle tante richieste di persone abbiamo studiato un servizio dedicato alle persone che voglio cercare un impiego alle Canarie. Se hai deciso di cercare lavoro, ti mettiamo in condizione di poter essere assunto subito dopo il tuo colloquio di lavoro. Dovrai avere i documenti necessari e ottenerli in breve tempo. Di seguito trovi tutti i dettagli.

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Contattaci per qualsiasi ulteriore informazioni. A presto.

Marco Misto

Scuole elementari medie e scuole superiori canarie

scuole Canarie

Vediamo come funziona il sistema scolastico alle Canarie.

 

20 Aprile 2015 – Abbiamo parlato già in passato in genere di scuole alle Canarie soffermandoci prevalentemente su quelle elementari, oggi vediamo strumenti e mezzi a disposizione di chi frequenta scuole medie superiori o cicli formativi. Innanzitutto la cosa che più incuriosisce è la disponibilità di lavagna elettronica in ogni classe. Siamo entrati con le telecamere in una scuola in Maspalomas a sud di Gran Canaria e abbiamo verificato che tutte le classi a partire dai bambini dell’asilo di 4 anni hanno questa lavagna a disposizione, si tratta di una sorta di ipad gigante:

Abbiamo poi notato che le scuole a partire dalle elementari hanno un computer portatile a disposizione di ogni bambino a partire dalla quarta elementare, mentre i bambini dell’asilo hanno un solo pc in comunità da utilizzare in aula.

I computer portatili sono forniti a ogni studente dal progetto Medusa che collega in rete tutte le strutture scolastiche; ogni ragazzo utilizza il computer a scuola riponendolo poi nell’armadio predisposto a tale scopo lo collega in rete, gli vengono verificati i compiti e vengono corretti dal professore che può collegarvi al computer dello studente e analizzare come stia operando (questo a partire dalle elementari).

Sicuramente sono tante le domande che ti stai ponendo. Quando si hanno dei figli in età scolare non è facile prendere la decisione di un trasferimento. Può esserti utile la seguente guida gratuita, una raccolta di domande più frequenti. Sicuramente troverai anche le tue risposte.

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Mano a mano che saliamo con l’età aumentano i mezzi a disposizione e le iniziative; abbiamo visto come per esempio ai bambini delle elementari gli venga già parlato in inglese durante lo svolgimento delle normali operazioni routinarie non durante la spiegazione delle materie. La cosa interessante è che, in via sperimentale, nella scuola frequentata da mia figlia (prima media) hanno cominciato a spiegare una materia interamente in inglese, quindi in una scuola canaria dove la lingua ufficiale è lo spagnolo si comincia addirittura a spiegare (per ora una sola materia) in lingua straniera (inglese).

Come avrai capito alle Canarie l’importanza delle lingue è fondamentale. Sono luogo fortemente frequentato da turisti, e i ragazzi vengono preparati anche a questo; nell’esempio specifico dei bambini dell’elementari si tenga conto che studiano: 2 lingue straniere (Inglese e Tedesco) poi ovviamente studiano lo Spagnolo, che non è considerata straniera, e si presuppone che mantengano la conoscenza dell’italiano dato che lo parlano in casa.

Dunque dei bambini che già dalle elementari padroneggiano più o meno bene 4 lingue…che te ne pare?

Veniamo ai ragazzi più grandicelli: a 12 anni dopo aver fatto 6 anni di elementari vanno alla scuola ESO l’equivalente delle nostre scuole medie, la cui durata per tutti e 4 anni; ci troviamo ancora nell’ambito della scuola obbligatoria.

Ecco l’insegnamento riportato nello schema qui sotto; fino alla 4a ESO si tratta di scuole obbligatorie

3,4,5 Infantil

1,2,3,4,5,6a Primaria

1,2,3,4a ESO di cui il terzo e cuarto anno di specializzazione

Bachillerado: 1, 2

Ciclo formativo medio 1,2,

Ciclo formativo superiore 1, o, 2

Università.

Veniamo nel dettaglio degli studi medi superiori: i primi 2 anni di scuola ESO sono uguali per tutti, al terzo anno ESO (15 anni) i ragazzi alle Canarie si troveranno di fronte a una prima scelta: l’indirizzo che prenderanno per i prossimi anni dovrebbe essere quello che poi proseguiranno nei corsi successivi anche se non è sempre così poi vedremo meglio.

Dalla prima alla quarta ESO le scuole rientrano ancora nella fascia delle materie obbligatorie ; a partire dalle terza si scelgono le direzioni da prendere: musica, arte classica o tecnologia, in quarta media si è chiamati a effettuare un’altra scelta ancor più mirata: indirizzo scientifico o umanitario. A seconda della scelta che lo studente farà ci saranno da studiare materie diverse che cominciano già dalle medie a prepararti.

A seguire gli studenti alle potranno scegliere se andare a un ciclo formativo oppure il bachillerado che essenzialmente li preparerà all’università.
Nel primo anno di bachillerado si trovano ancora di fronte a un’ulteriore scelta: materie umanitarie pure, scientifiche pure, oppure un mix delle due, poi nell’anno successivo si dedicheranno quasi essenzialmente alla scelta fatta l’anno precedente quindi una formazione molto specifica.

Latino greco economia storia, storia dell’arte, inglese sono materie tipicamente a indirizzo umanitario (ci vedo la somiglianza con il nostro liceo classico) mentre biologia, fisica, chimica, matematica, tecnica di laboratorio, informatica, educazione fisica, sono materie tipicamente ad indirizzo scientifico (una sorta del nostro liceo scientifico).
Terminato il bachillerado lo studente ha la possibilità di frequentare o un ciclo formativo superiore per aprirsi le strade al mondo del lavoro canario, oppure frequentare l’università.

Le cose da sapere sono tante. Per approfondire puoi scaricare il webinar gratuito che trovi di seguito.

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Ci sono diversi tipi di cicli formativi: amministrazione gestione d’impresa cucina alberghiera, elettronica, giardinaggio, receptionista, parrucchiere, informatica, meccanica navale, perfino robotica sottomarina (ci sono circa 150 diverse scelte di ciclo tra cui scegliere e aprono le porte al mondo del lavoro).
Nel momento in cui i ragazzi sono usciti dalla scuola media (ESO dopo 4 anni) potrebbero anche scegliere d’iscriversi direttamente al ciclo formativo medio (2 Anni) e successivamente al ciclo formativo superiore (1 o 2 anni a seconda della specializzazione).

Nel caso che dopo il ciclo formativo superiore lo studente scelga d’iscriversi all’università, sostiene un semplicissimo esame (facoltativo per chi vuole aumentare il punteggio d’accesso all’università) e può già accedere per esempio alla facoltà d’ingegneria nella materia scelta esempio un elettrotecnico accederà a ingegneria elettronica.

La differenza per accedere al mondo universitario dal ciclo formativo piuttosto che dal bachillerado sta nel fatto che chi proviene da questa seconda scuola a giugno sarà chiamato a sostenere un esame molto più specifico della durata di 3 giorni (Pau, preparaciòn al accesso universitario facoltativo, mentre chi proviene dal ciclo non lo necessita se non vuole aumentare il suo punteggio; a tal proposito sta cambiando la legge ovvero la Pau diventerà obbligatoria entro 2 anni e definisce se si passerà oppure no il titolo di bachillerado (si chiama Revalida), mentre se adesso serve per aumentare punteggio di accesso all’università dopo diventerà parte integrante del corso bachillerado e se non viene superata la revalida non si potrà accedere alla facoltà specifica oltre a non aver superato l’ultimo anno di bachillerado.

Per quanto riguarda l’accesso universitario alle Canarie ci sono essenzialmente 2 università: a Las Palmas de Gran Canaria (https://www.ulpgc.es/node) e a Tenerife (San Cristobal de La Laguna (Santa Cruz de Tenerife) http://www.ull.es/).
A Tafira ci sono le materie di diritto e tutte le scientifiche (biologia fisica chimica ingegneria medicina). Nella sede dell’Obelisco nel centro di Las Palmas ci sono le materie di lingua, magistrali (per diventare insegnati) e la maggior parte delle facoltà umanitarie.
A San Cristobal sempre in Las Palmas troviamo indirizzi artistico e scienze dello sport. Ad Arucas (nel nord i Gran Canaria) ci sono invece veterinaria e altre facoltà tecniche.

Fai un viaggio “virtuale” nella città di Las Palmas, scarica la guida gratuita che trovi qui.

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A Tenerife (La Laguna) ci sono varie facoltà tra cui psicologia, architettura, artistica, medicina, e diverse altre che possono essere superate anche senza obbligo di frequenza, ci si può iscrivere via internet pagare il corso relativo, seguire gli appunti le slides previste per gli esami e darli via internet.

Attenzione i punteggi di accesso alle facoltà possono essere diversi a seconda dell’università: per esempio a Tenerife, di norma, sono richiesti punteggi meno alti che a Gran Canaria per entrare quindi al momento in cui lo studente dà l’esame Pau, per aumentare il suo personale punteggio è conveniente che già abbia chiaro esattamente cosa vuole studiare e soprattutto dove; potrebbe essere Las Palmas de Gran Canaria come La Laguna in Tenerife oppure Salamanca o Madrid ma è chiaro che dovrà essere già deciso in fase di realizzazione dell’esame Pau che si sostiene intorno al 15 giugno dell’ultimo anno di frequenza del bachillerado.

In conclusione ho notato che fin dale scuole elementari alle Canarie cominciano a formarli molto specificamente sulle lingue, informatica e sport all’aria aperta (canottaggio, surf, arrampicata etc.). A partire invece dalle medie cominciano a prepararli in maniera molto specifica a seconda delle scelte fatte dallo studente. I mezzi tecnologici sono ad alti livelli e li utilizzano fin dall’asilo (lavagna elettronica e computer in rete).

La preparazione al mondo del lavoro avviene attraverso cicli formativi ampiamente variegati e dura in media 4 anni dopo le scuole medie, che durano un anno in più delle nostre medie italiane.
Se state pensando di venire a vivere alle Canarie e avete un figlio in età scolare credo che queste informazioni possano certamente fare al caso vostro.

Stai pensando che trasferirti potrebbe essere la scelta giusta per te e per i tuoi figli? Organizza un viaggio esplorativo che ti metta in condizioni di fare questo passo in tutta sicurezza senza commettere fastidiosi errori. Di seguito trovi maggiori dettagli, puoi richiedere un preventivo gratuito.

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Ci sentiamo in un prossimo articolo. Contattaci!

Marco Misto

Pasqua alle Canarie

La Pasqua alle Canarie è stata per me spunto di molte riflessioni.

 

05 Aprile 2015 – Nell’augurare a te, alla tua famiglia, amici parenti una serena Pasqua alle Canarie e ovunque mi sono soffermato un momento a pensare al significato della Pasqua e a vedere come alle Canarie è stato applicato; non ti nascondo che è sopraggiunta qualche delusione. Ho notato locali affollatissimi, pieni zeppi di persone che “celebravano” (si ma cosa? Questo è il punto), ho visto spiagge affollatissime, aeroporti stracolmi di famiglie che arrivavano con valige al seguito, oltre 1,5 milioni di presenze alle Canarie solo nella “settimana Santa”.

Stai pensando anche tu di organizzare un viaggio alle Canarie per le prossime vacanze di Pasqua? Ti lascio di seguito una guida gratuita per scegliere le zone del sud di Gran Canaria dove poter soggiornare ma anche per capire dove potresti insediarti se stai pensando di trasferirti.

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Questo dal punto di vista turistico ma anche dal punto di vista “indigeno” ho avuto poco incoraggiamento soffermandomi sul vero significato della Pasqua; anche gli abitanti e comunque chi sia venuto a vivere alle Canarie festeggiano la Pasqua, e ho capito che per la maggior parte di essi la settimana Santa è veramente sacrosanta per passare vacanze svago e prendersi una pausa, ma poco a che a che fare con il vero significato.

Niente di male in tutto questo non vorrei essere frainteso, anche noi oggi andremo a un ristorante e saremo circa una 40 tra amici e conoscenti, ognuno ha diritto a prendersi un meritato periodo di riposo o ferie ed è normale che approfitti del periodo delle feste di Pasqua per farlo, ma il tutto si è ridotto oramai a questo e niente più, alle Canarie come credo oramai ovunque.

Mi sono trovato proprio ieri a fare queste riflessione e oggi Domenica di Pasqua alle Canarie ho deciso di scriverti; ho riflettuto sull’opulenza che ci circonda su quanto benessere ci sia qui, su quanto siamo fortunati a vivere alle Canarie, possiamo godere di un clima fantastico tutto l’anno di tempo di qualità di relazioni tra le persone eppure c’è qualcosa che non mi torna.

Ho notato un certo distaccamento tra le persone, mi spiego meglio: quando si decide di trasferirsi alle Canarie si va incontro a una necessità: “quella di socializzare” si formano dunque gruppi e gruppetti d’improvvisati amici che in men che non si dica si trovano a festeggiare con le proprie famiglie, si abbracciano e si giurano eterna fedeltà, aprono locali insieme fanno società al 50% il modo miglior e per paralizzare un’impresa, ma purtroppo alla prima difficoltà, se l’amicizia non ha radici profonde, tutto questo s’incrina e alla fine si rompe lasciando alle persone un pò di amaro in bocca e un senso di delusione nei confronti di chi ti aveva giurato eterna fratellanza.

Come al solito quando esprimo un concetto lo faccio perché io le cose le sperimento e le provo di persona, non parlo per sentito dire e in passato è capitato anche a me, sono molte le delusioni che ho ricevuto, ma il fatto positivo è che oltre ad aver fatto crescere me e la mia famiglia mi hanno insegnato a riflettere e valutare meglio le persone.

Ecco l’augurio che vorrei trasmetterti per questo giorno di Pasqua alle Canarie: “ti auguro serenità in famiglia innanzi tutto e ti auguro di saper cogliere le piccole sfumature che ti porteranno a scegliere le giuste persone con cui intrattenere relazioni sane durature e gioiose.

Pensando di trasferirti sarà comunque importante fare un viaggio ispettivo per conoscere il territorio verificare di persona, prendere e pianificare il tuo nuovo progetto di vita in tutta tranquillità e in sicurezza. Di seguito trovi i dettagli e puoi richiedere un preventivo gratuito.

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Un caro abbraccio e buona Pasqua alle Canarie.

Marco Misto

In auto alle Canarie

Auto alle Canarie

Come arrivare in auto alle Canarie

 

19 Marzo 2015 – Spedire l’auto alle Canarie in traghetto con container o andare alle Canarie in auto dall’Italia richiede conoscenze per evitare spiacevoli errori.

Vediamo intanto come un amico sia appena arrivato e come abbia affrontato il viaggio in auto alle Canarie.

Dalla Romagna a Gran Canaria, considerando il vantaggio di poter portare con se parte dei vostri effetti personali senza dover spendere soldi per spedire voluminosi pacchi e inoltre potrete pensare di fare il viaggio in auto anche se avete un cane o gatto da portare con voi e non volete fargli fare il viaggio in stiva dell’aeroplano.

Ecco com’è andata al nostro amico da poco venuto a vivere alle Canarie:

Il percorso in auto è di circa 2100 km. Io ho stabilito di farlo, essendo da solo, in due tappe. Io ho fatto Reggio Emilia – Valencia di circa 1500 km e poi Valencia Huelva (porto d’imbarco per Gran Canaria) di circa 700 km.
Primo errore, poco equilibrio tra le due tappe: meglio fermarsi a Tarragona
(1250 km) e poi fare il balzo fino a Huelva (950 km); vi stancherete di meno con miglior dosaggio delle energie.

Suggerisco di programmare bene i rifornimenti, in quanto il carburante ha prezzi decrescenti e non di poco, man mano che ci si allontana dall’Italia, per cui tenersi la maggior parte da rifornire per la Spagna, imbarcandosi con lo stretto necessario per poi approfittare dei prezzi canari! Benzina a meno di 1 euro e Diesel a 0,94.

Molto comoda e confortevole la sistemazione a Huelva all’hotel AC by Marriot, subito all’entrata della città, con garage privato a 9 euro la notte e ad un passo dal piacevole e caratteristico centro, con movida e ristoranti di buon livello prezzo qualità.

Pianificando il tuo trasferimento alle Canarie, dovrai anche decidere dove insediarti. Di seguito trovi la guida gratuita delle 8 zone del sud di Gran Canaria, può aiutarti a scegliere la zona giusta che fa per te.

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Suggerisco, una volta arrivati a Huelva, di recarsi al porto Ferry per rendersi conto della strada, dei tempi di percorrenza (dalla città) e di fare il check-in per poter essere poi con calma, entro le 11 al porto il giorno dopo, senza necessità di fare file dalle nove in avanti.

Il traghetto poi offre sorprese piacevoli; naturalmente trattandosi di traversata di 33 ore, invito a non lesinare sul costo ed a riservare una cabina, per non arrivare sfatti alla meta. Le sorprese a bordo sono: personale gentilissimo, staff di animazione (molto adatto a chi viaggia con bimbi), parco giochi bimbi, piscina, bar con prezzi minimi, duty free a prezzi veramente convenienti e non ultimo con 30 euro in “totale”, ho fatto due cene, due pranzi e una colazione, veramente discreti.

Suggerisco di caricare bene il baule dell’auto, senza avere altre cose visibili, così da evitare noiosi controlli alla dogana e dover giustificare oggetti di proprietà con funzionari correttamente un pò rigidi.

Come percorso stradale, ricordo che dopo Murcia, scegliendo a destra per Cordoba / Granada, entrerete nell’autovia (provenendo dall’autopista), ricordandovi che l’autovia è una superstrada gratuita, per cui tutta l’ultima parte, almeno 500 km sono gratis!

Ricordatevi che in Spagna il limite di velocità è di 120 km ora e sono molto attenti, e che le luci, di giorno, vanno accese solo nei tunnel (limite 100 km ora). Ora godetevi la vostra auto alle Canarie e relativo soggiorno, spero il più lungo possibile. N.b. Spesa totale: circa 1250 euro tutto compreso (per una sola persona).

Bene ma vediamo dopo aver portatola vostra auto alle Canarie che passi dovrai fare per regolarizzare la presenza della tua macchina.

Prima di tutto, dovrai sdoganare l’auto e fare una vera e propria importazione del bene visto che c’è un regime d’imposte speciale, quindi non si paga l’Iva ma l’Igic (Impuesto General Indirecto Canario). Per i veicoli superiori agli 11 cavalli fiscali si paga il 13% di Igic, mentre per quelli con meno cavalli è il 9%.

Nel momento in cui farete la pratica Dua per il trasferimento definitivo o comunque superiore ai 6 mesi, bisogna pagare l’imposta generale indiretta corrispondente, a meno che non prendiate la residenza Nie verde etc, in questo caso si dovrà chiedere il Dua exento (con cui non pagherete le imposte), presentando i seguenti documenti:

  • Essere titolare, cootitolare o guidatore abituale dimostrabile durante più di sei mesi prima di trasferirsi alle Canarie.
  • Essere stato residente più di 1 anno fuori dalle isole Canarie
  • Realizzare il cambio di residenza alle Canarie,
    certificato dove si indica la data di registrazione e il luogo di provenienza.

Tieni conto che i requisiti per prendere la residenza e venire a vivere alle Canarie sono diversi (guarda qui) e difficilmente riuscirai a prenderla nei primi 45 giorni in cui arriverai a meno che tu non abbia già cominciato prima le pratiche per ammortizzare i tempi tecnici, quindi nella maggior parte dei casi sarà necessario pagare un “requerimento” per aver sforato i tempi dovrete metterlo in preventivo (circa 150 euro).

Penso possa farti piacere sapere che abbiamo un servizio che ti consente ottenere la residenza assistendoti per tutto l’iter burocratico. Di seguito trovi i dettagli.

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Se viene concessa l’esenzione dell’Igic non si potrà vendere o cedere il veicolo prima di 1 anno dall’entrata alle Canarie, dovrai produrre una dichiarazione giurata con la quale t’impegni a non rivendere la tua auto prima di un anno. Portati dietro:

Fotocopia della Carta di Circolazione
Fotocopia della patente
Fotocopia del NIE del titolare
Fotocopia Alta en el Padròn Municipal con indicato la data e il luogo di provenienza
Copia del biglietto con cui si è arrivati con la macchina
Firma del documento dove si dichiara che non si venderà il mezzo (esenzione IGIC).
Per fare questo passo, il primo di una lunga serie, si ha un tempo determinato, ovvero 45 giorni per realizzare la dichiarazione Dua, è importante rispettare i tempi altrimenti è possibile perdere l’esenzione e ottenente invece sanzioni per “fuori tempo”.

Mi raccomando conserva il biglietto della nave con cui hai portato la tua auto alle Canarie che attesti la data d’ingresso, da esibire nel caso si venga fermati dalle forze dell’ordine.

Buon viaggio!

Marco Misto