Natale alle Canarie. Un consiglio cambia mentalità o lascia stare

Natale Alle Canarie

Natale alle Canarie. (Deluso!)

24 Dicembre 2016 – Ciao, anche per questo Natale alle Canarie, volevo cogliere l’occasione per fare un augurio fuori del normale a te e famiglia. Non so se mi stai leggendo in questo momento dalle Canarie o sei in Italia. Oramai questo è il mio ottavo Natale che passo alle Canarie e mi piacerebbe raccontarti alcune storie che ho vissuto (e mai raccontato) affinchè tu possa evitare di fare gli errori che molti italiani fanno quando cambiano vita: cambia, o adegua la tua mentalità! (per capire leggi fino in fondo).

Sicuramente sono tante le domande che ti starai facendo. Per questo ti invito a scaricare la mini guida gratuita che trovi di seguito.

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Nessuno ha una mentalità sbagliata, ma semplicemente qui è necessario approcciare una nuova vita con una visione diversa.

La mentalità italiana va bene in Italia e meno bene alle Canarie, la mentalità tedesca, va bene in Germania e meno bene alle Canarie, la mentalità inglese… Avrai già capito dove voglio arrivare.

Ricordo un episodio che fa sorridere…o forse no.

Era il Dicembre 2009 ed eravamo a Fuerteventura, c’era molto fervore i piccoli Matteo e Martina erano eccitati perché facevamo il pranzo di Natale in pantaloncini e maglietta a bordo piscina. Decido di acquistare un dolce in pasticceria per l’occasione e ci vado col piccolo Matteo, mentre Martina aiuta mamma Amalia in cucina a terminare gli antipasti.

La scelta ricade su una specie di soffice ciambellone con frutta candita e zucchero in superficie farcito con molta panna. (ho scoperto solo un anno dopo che è il dolce tipico natalizio Canario che si chiama “Roscòn de Reyes”.

Rientro a casa e facciamo il pranzo in famiglia in un clima per noi innaturale, bordo piscina tra le palme e le sterlizie in fiore all’aperto in maniche corte, una stupenda tovaglia di carta colorata e piatti in plastica invece del solito servizio “bello”, una tranquillità fuori dal comune, un silenzio rotto solo dal canto degli uccellini, finchè finalmente arriva i momento del dolce!

Amalia porziona le prime fettine di torta e le serve… Buonissima! Matteo è il più rapido ad azzannare la sua fetta quando…Dannazione! Tra un morso e l’altro gli capita sotto i denti una statuina di porcellana!

“Porca vacca dico io”, meno male che non si è rotto un dente o non lo ha ingoiato, ma che cavolo di standard igienici qui alle Canarie, se fosse stato in Italia non sarebbe successo, poi io che lavoravo nell’alimentare ero particolarmente sensibile.

Vabbè proseguiamo tra dissensi e considerazioni negative sul “fare canario”. Matteo fa il bis e gradisce un’altra fettina di dolce; è Natale possiamo concedercelo. Sembrava un PacMan che azzannava la ciambella quando a un certo punto, proprio come un PacMan cambiò di colore in volto ed espressione e schifato tira fuori di bocca una pallottola di cellophane con dentro una fava cruda! ” Blheeee che schifo papà!”

Bhe questo è troppo dico, che schifo ma come cavolo lavorano alle Canarie, ora glielo vado a dire vado a protestare, Matteo addirittura disse che avremmo potuto “denunciarli”, e giù ancora a disquisire sul livello di preparazione d’igiene e di servizio canario. Morale ci siamo rovinati il Natale auto contaminandoci il cervello con messaggi negativi”.

Pensa come mi sono sentito idiota per come mi sono comportato quando l’anno successivo ho scoperto il significato della statuina e della fava e che quello è il dolce tipico canario e dal tempo dei tempi viene sempre preparato in quella maniera e che non c’è Natale ed Epifania  senza Roscòn de Reyes…

Come vedi ci sono tante cose da scoprire quando si decide vivere in un altro posto. Nel report gratuito che trovi qui, scoprirai tutto quello che nessuno ti dice.

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Mi sono sentito idiota non perché non ne conoscevo il significato, ma per come avevamo reagito, come ci eravamo “avvelenati” inutilmente il giorno di Natale e che Matteo avrebbe dovuto essere festeggiato come il Re della festa e che avevamo vissuto una bella tradizione come una incazzatura “Regale”. Per cosa?

Altra situazione che più che sorridere fa molto riflettere, mi si presenta una signora (cantante lirica che si è trasferita nel nord di Gran Canaria, diceva di essere insoddisfatta, nei suoi toni traspariva sempre rancore, verso i canari, secondo lei erano chiusi, l’avevano “fregata per la casa” facendole pagare dei mesi di anticipo perché lei non aveva ancora una busta paga x garantire il pagamento dell’affitto, col cambio stagione aveva 80% di umidità in casa e non poteva cantare, faceva tutto schifo, addirittura mi raccontava che avevano cercato di manipolarla “di convertirla”: mi disse

” Pensa dove sono arrivati, un giorno mi sono presentati con un vestito canario e volevano addirittura che mi vestissi come loro! Gli ho detto no io sono italiana e resto italiana!” Hai capito Marco hanno tentato di convertirmi!”

Bene va detto che quel giorno era “el dia de Canarias” una festa bellissima in cui tutti vanno in giro per strada a ballare cantare e spensierati sfilano e ridendo, e volevano semplicemente coinvolgere la signora che come immagini stava facendo un pò di fatica a integrarsi… (la festa popolare che trasmettono anche in televisione), ma a parte il non sapere cosa succede in quella giornata, la cosa che è molto triste è vedere sempre tutto nero, tutto negativo, sentirsi manipolati, pensare che alle Canarie siano tutti indietro, pensare che siano sempre li a fregarti, vivere eccessivamente prevenuti, criticare per il mare che “in Sardegna è molto più bello”, criticare come “guidano i canari…

“Questi canari non sanno guidare, in Italia questi non durerebbero neanche un giorno in tangenziale a Milano”.

Il cibo è diverso dall’Italia, ci sono molti piatti tipici veramente buoni ma come al solito troviamo chi si ferma dopo qualche giorno solo nella zona turistica a livello superficiale giudica e pensa di aver già capito tutto, anche sul cibo ovviamente:

” Che schifo!  In Italia si mangia meglio, vuoi mettere come si mangia in Italia! Qui alle Canarie fanno sempre le stesse cose, non hanno idea di come si cucini!”

Non so perché ma sotto Natale divento un pò malinconico, forse perché penso di più che in altri periodi dell’anno… Se ricordi bene  lo scorso Natale 2015 mi trovavo qui. Noterai un velo di malinconia, anche lo scorso anno mi è successo qualcosa di simile… Forse perché mi fermo a riflettere; forse dovrò smetterla di pensare (come mi dicevano al militare i superiori).

Concludendo: mi ricollego al mio augurio per quest’anno: mi auguro che se tu hai intenzione veramente di venire a vivere alle Canarie oppure ti sei appena trasferito, possa passartela veramente bene, è necessario però pensarla in maniera un pò diversa da come la maggior parte degli italiani pensano: basta lamentarsi perché non trovi i biscotti del Mulino Bianco o perché la pasta Barilla costa di più che in Italia, basta lamentarsi che qui i canari sono “indietro” (secondo loro), basta lamentarsi per le case che non sono come quelle in Italia.

Per vivere quindi un Natale diverso, o per scoprire le Canarie a scopo di trasferimento, organizza un viaggio esplorativo che ti metta in condizioni di pianificare il tuo progetto con tranquillità e sicurezza. Di seguito trovi i dettagli per ricevere un preventivo senza impegno.

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Cerca di pensare a una nuova vita alle Canarie solo se veramente ami questa terra, se ti trasmette sensazioni positive, cerca di pensare non se le Canarie vanno bene per te ma piuttosto se tu puoi andare bene per le Canarie, perché ricorda: non potrai cambiare facilmente le Canarie ma le Canarie quasi sicuramente cambieranno te!

Ti auguro buon Natale, buone Feste e buona vita, ovunque tu sia.

Marco Misto

Viaggio Canarie 7 Isole in 7 giorni: Isola de Los Lobos

Viaggio Canarie 7 isole in 7 giorni. Parte 5 Isola de Los Lobos

 

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Isola de los lobos

Decidiamo di prendere la barca che ci porta all’isola de Los Lobos, da Corralejo sono circa 20 minuti di navigazione, imbarchiamo dal molo in fondo al pueblo di Corralejo li trovate diverse compagnie marittime che offrono passaggi per l’isola de los Lobos, se scendete in auto consiglio di fare il giro largo e passare dal centro di  “Urgencias di Corralejo” e scendere fino in fondo seguendo la strada che costeggia il mare. In una di quelle strade laterale sarà semplice trovare da parcheggiare.

Abbiamo contrattato un passaggio barca con imbarcazione “el Majorero” della compagnia Bottom Glass Ferries, vi consiglio di prendere solo il passaggio per los lobos e non fare l’escursione col fondo di cristallo per 2 motivi: il primo perché ci impiegate molto di meno e il secondo perché osservare il fondo del mare attraverso il vetro della barca. A moltissime persone fa venire la nausea e si rovinano la giornata. È possibile per pochi euro portare con se una bicicletta con la quale girare l’isola se siete appassionati di questo tipo di escursioni.

Oltre a Fuerteventura ti potrebbe interessare visitare Gran Canaria? Scaricando la guida gratuita che trovi di seguito scoprirai le 8 zone del sud di Gran Canaria da poter visitare o scegliere in caso volessi trasferirti.

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isola de los lobos canarieIl nome Isla de los Lobos deriva dal fatto che in passato l’isola fosse abitata da numerosi leoni marini in spagnolo conosciuti come “lupi marini” (la traduzione di Lobos in Italiano è lupi), oggi a rischio d’estinzione. I pescatori eliminarono tali animali, credendo che la loro voracità riducesse notevolmente i pesci nelle acque circostanti, dal momento che ciascuno di questi animali necessita fra i 30 e i 40 kg di pesce al giorno per sopravvivere.

Arrivati sull’isola scendiamo (consiglio una visita al centro de visitantes per farsi un’idea di cosa potete vedere), noi siamo andati subito alla playa El Puertito, (6 minuti a piedi il sentiero è ben segnalato), si tratta di un agglomerato di qualche baracca di pescatori, un ristorantino molto modesto e un “centro de descanso” del cabildo di Fuerteventura, dove potrete appoggiarvi per riposare e ripararvi dal sole nel caso fosse necessario.

isla de los lobos el puertitoSull’isola de Los Lobos non c’è elettricità: i più intraprendenti hanno dotato la propria baracca di un mini impianto eolico. Troviamo un posto dove stenderci al sole ma è impossibile resistere alle limpide e cristalline acque delle piscine naturali a El puertito: Martina è la prima a tuffarsi dal pontile, Matteo la segue a ruota e io non posso esimermi dovendo dare, come buon padre di famiglia, un buon esempio. Mangiamo al sacco sulla spiaggia e anche qui, sempre per la serie com’è piccolo il mondo incontriamo l’amica Cecilia 3000, che si è trasferita anche lei alle Canarie (vive a Gran Canaria). L’isola è piccolina, sono circa 7 km di sentieri, da percorrere la puoi girare tutta a piedi o in bicicletta, si tratta essenzialmente di natura incontaminata, non ti suggerirò cosa vedere, guardati a destra e a manca e rimarrai sempre più sorpreso.

Probabilmente lo scopo della tua vacanza per conoscere questa e altre isole dell’arcipelago sarà anche quello di esplorarle per capire quale potrebbe fare al caso tuo pensando a un trasferimento. Ti invito a scaricare il webinar gratuito che trovi qui. Scoprirai tante informazioni utili allo scopo.

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isola de los lobos 04 Playa de la Concha Tuttavia noi in questa giornata abbiamo optato per riposare un pò sulla spiaggia e ci siano recati solo a un’altra playa: la playa de la Concha sul versante che da Los Lobos da verso Fuerteventura, una grandissima spiaggia a forma di Caletta, puoi godere delle 2 spiagge che si trovano sui 2 versanti a seconda di come vuoi orientarti verso il sole dato che sono opposte l’una all’altra. Trascorsa la giornata al sole, abbiamo preso l’ultima barca di ritorno dall’isola per Corralejo. All’attracco ci siamo fermati direttamente al porto dove abbiamo fatto un apericena prima d’imbarcarci alle ore 20:00 con Armas per Lanzarote.

Nella prossima parte di questa rubrica Canarie 7 isole in 7 giorni parleremo appunto di Lanzarote terra dei vulcani, dove ci troverà ad attenderci un ristorante un pò particolare…Pensa che cuociono direttamente sulla lava!

Pensando di visitare anche le altre isole, come Gran Canaria, di seguito trovi i dettagli per richiedere un preventivo gratuito per la tua vacanza.

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Marco Misto

Fuerteventura viaggio alle Canarie 7 isole in 7 giorni

Cofete fuerte ventura

Fuerteventura

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fuerteventura viaggio alle canarie

Canarie 7 isole in 7 giorni. Parte 4 

Di Fuerteventura decidiamo di visitare in questa occasione solo la parte sud, dato che l’organizzazione prevede di vederla in 2 volte, sfrutteremo il ritorno da Lanzarote per tornare a visitare la parte nord; spiagge fantastiche anche lunghissime e isolate, acque cristalline, è quello che ci aspetta: inizialmente visitiamo il sud con Jandia e il parco nazionale, Cofete, e altre spiagge del sud, poi risaliamo verso nord dove pernottiamo per poi visitare l’isola de Los Lobos (l’isola dei Lupi). Fai attenzione ai tempi calcolali bene perché questa giornata a Fuerteventura è stata abbastanza pesante visto i 250 km che abbiamo percorso (60 dei quali in pista sterrata). Ti ricordo come al solito di verificare se la politica di noleggio dell’auto permette di uscire fuori dalle strade asfaltate e copre l’assicurazione e il traino con carro attrezzi (normalmente non lo copre fai attenzione quindi).

Dunque quest’esplorazione per noi parte dal porto di Gran Canaria dove imbarchiamo con la Naviera Armas; presta attenzione che questa compagnia esige i biglietti (carte d’imbarco) stampate quindi se hai prenotato per internet non basta mostrare solo i documenti come abbiamo sempre fatto in precedenza con Fred Olsen, ma devi stampare la carta d’imbarco fisicamente, cosa che comunque puoi fare anche al porto allo sportello Armas calcolando d’arrivare con un pò di anticipo. Sbarchiamo alla punta estrema a sud di Fuerteventura (Jandia), in questa attraversata che dura circa 3 ore ti consiglio di fare una colazione “solida” senza assumere liquidi per evitare di soffrire il mal di mare dato che l’oceano in questo tratto si fa sentire. La naviera Armas dispone di un servizio ristorante aperto anche la mattina presto per cui puoi approfittarne.

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Una volta sbarcati al porto di Jandia dopo meno di 5 minuti di auto trovi subito la deviazione a sinistra che riporta “Cofete”, ti aspettano circa 15 km di pista sterrata da percorrere in auto, devo dire che nonostante siano di terra sono veramente ben percorribili, in molti casi meglio di alcune strade asfaltate italiane, ci muoviamo a una media di 40 km/h quindi arriviamo presto a destinazione.

Nel momento in cui tocchi il punto più alto del passo, prima di ridiscendere a Cofete, prenditi 5 minuti di tempo per fermare l’auto e approfittare della splendida vista che puoi godere da quel punto (fra l’altro hanno attrezzato la zona del mirador con una piazzetta per parcheggiare e cannocchiale per osservare le splendide spiagge nella sua interezza). Occhio al vento in quei punti… Siamo pur sempre a Fuerteventura e stiamo girando sul versante esposto ai venti del nord io consiglio di portare una felpa anche d’estate, magari non la userai ma se si annuvola sarà di tuo gradimento.

villa winter cofete fuerteventuraDiscendiamo e approfittiamo per proseguire un attimo oltre il paesino di Cofete (4 case e un ristorantino / Bar) per giungere a villa Winter. È situata solo a 1 km dalla spiaggia di Cofete ma la strada è poco praticabile quindi vacci piano e con precauzione se sali in auto.

Lasciamo alle nostre spalle villa Wintere ci dirigiamo al parcheggio, scendiamo dall’auto e diamo un occhio a quella che per me è la curiosità numero uno di Cofete: Il cimitero sulla spiaggia!

cimitero Cofete fuerteventura

Hai capito bene! Dato che Cofete è molto isolata in passato decisero di seppellire i propri abitanti proprio in spiaggia sotto la sabbia, sono visibili le tombe molto rustiche delimitate delle pietre e scombussolate dai forti vendi che spostano in continuazione cumuli di sabbia.

fuerteventuraGiusto il tempo per una riflessione profonda e ci concediamo un bel bagno nelle splendide acque verdi / azzurre di Cofete; onde molto impetuose, divertimento assicurato a lottare contro muri d’acqua alti anche fino a 3 metri in alcuni casi. Divertente ma attenzione che l’oceano in questi casi è molto “traditore” usa precauzione.

ristorante cofete fuerteventuraCi asciughiamo e andiamo al ristorantino molto rustico che si trova “in città a Cofete” se siete un pò schizzinosi lasciate perdere e optate per portarvi un pranzo al sacco già dalla mattina… Comunque mangiamo una buona carne di Capra e del formaggio machorero che sono le tipicità di Fuerteventura e di Cofete. Risaliamo in auto e percorriamo nuovamente la pista sterrata questa volta diretti a Punta Jandia (ci aspettano 18 km quindi evitiamo di fermarci durante il tragitto per non allungare troppo i tempi).

Importante quando arrivi a un bivio trovi indicata la via a destra per el Puortillo (non puoi perderti). Giunti a Punta Jandia sulla sinistra troverai un pueblito di pescatori di una decina di case e altrettante roulotte stanziali, li ci trovi dei modesti bar e ristorantini se ti servisse fermarti. Sotto questo pueblito (appena comincia la strada asfaltata sulla sinistra c’è una bella spiaggetta che vale la pena visitare. In fondo alla strada asfaltata arriverai al faro di punta Jandia punto panoramico dove vedrai scorci impressionanti soprattutto guardando la costa alla tua destra.

Probabilmente lo scopo della tua vacanza per conoscere questa e altre isole dell’arcipelago sarà anche quello di esplorarle per capire quale potrebbe fare al caso tuo pensando a un trasferimento. T’invito a scaricare il webinar gratuito che trovi qui. Scoprirai tante informazioni utili allo scopo.

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La curiosità di questo posto è che in fondo a una strada sterrata inizia un piccolo tratto d’asfalto che costeggia un paesino le cui strade all’interno sono tutte sterrate, ovvero hanno asfaltato un pezzo di strada fuori dal paese ma dentro no! Vabbè contrasti tipici rurali.

playa Misto FuerteventuraAttenzione! Tornando dal faro verso Cofete, poco prima del paesino di pescatori sulla sinistra della strada principale trovi una pista sterrata che ci ha portati a una spiaggia fantastica, nella quale ci siamo fermati a fare il bagno. La spiaggia non so come si chiami ma dato che era tutta per noi la ho soprannominata “Playa Misto”.

Playa Misto fuerteventura jandiaScendiamo in questa spiaggetta da un ripido sentiero, la sabbia è intonsa, non ci sono impronte o orme di altre persone sembra che i primi a calpestarla siamo noi  in realtà il vento ripulisce abbastanza in fretta le tracce precedenti) ma sta di fatto che questo pomeriggio c’eravamo solo noi  e siamo a fine luglio); alle nostre spalle una parete di roccia striata con sfumature di marrone rossiccio e beige e nero, la roccia lisciata dal vento che ha creato diverse mini insenature nella parete stessa; di fronte a noi oceano turchese alla nostra destra un piccolo “faraglione in colore nero che stacca di netto col colore della sabbia bianca, e per finire dei gabbiani che volteggiano su di noi emettendo il classico verso che tanto mi fa ricordare le vacanze che facevo al mare da piccino. La temperatura è gradevole il vento fresco e il sole caldo. Decidiamo di tuffarci e goderci le chiare acque di “Playa Misto”.

Risaliamo in auto proseguiamo sulla pista di terra fino in fondo e arriviamo ad un altro mirador, un paio di foto e facciamo marcia indietro fino a incrociare nuovamente al piccolo tratto di strada asfaltata e ci dirigiamo a sinistra per Jandia. Anche in questo caso percorriamo diversi chilometri di sterrato, attenzione a svoltare ancora a destra quando incontri il bivio per Cofete; ci immettiamo alla fine della strada sterrata, giunti a Jandia girando a sinistra sulla strada che dal porto adduce alla FV2 che percorriamo in direzione Puerto del rosario.

Playa del Mattoral fuerteventuraCi fermiamo a Playa del Matoral una spiaggia lunghissima e attrezzata in zona centrale (qui siamo tornati alla civiltà) che è situata dietro una zona di interesse scientifico e ripopolazione della fauna endemica, infatti ci accoglie uno scoiattolo (ardilla) che ci richiama con il suo insistente squittio, vi è anche un faro e sotto il faro un bar ristorante direttamente sulla sabbia, nel caso volessi approfittare per prenderti una pausa.

playa barca fuerteventuraProseguiamo sempre in direzione Nord sulla FV2 per Puerto del Rosario e decidiamo anche di fermarci un attimo in una spiaggia molto bella e caratteristica: Playa Barca. Ti ho salvato le coordinate GPS nel caso tu voglia visitarla. È una spiaggia vastissima dalle acque cristalline.

È impossibile non restare incantati davanti a queste spettacolari spiagge e probabilmente starai pensando: mi trasferisco subito! Poi però ti poni tanti quesiti che, ti assalgono incertezze… Informarsi bene è la prima cosa da fare. Per questo può esserti utile scaricare la guida gratuita che trovi qui. Una raccolta di domande e risposte divisa per categoria che ti scioglierà la maggior parte dei tuoi dubbi.

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ecco dove si trova Latitudine: 28° 8′ 12,835″ N
Longitudine: 14° 14′ 36,9″ W

origomare corralejo fuerteventuraRipartiamo sempre in direzione nord verso Puerto del Rosario e successivamente Corralejo dove abbiamo prenotato il pernotto all’hotel complesso Origomare (ecco dove si trova Latitudine: 28° 43′ 50,046″ N
Longitudine: 13° 56′ 54,966″ W) . La caratteristica di questo complesso è che è molto adatto alle famiglie dato che sono tutte unità / villette famigliari in una realtà molto curata. La nostra villetta con giardino e porticato esterno ha per esempio un salone, cucina al piano terra, una camera da letto matrimoniale, altra camera singola e un bagno, mentre al piano di sopra altra camera matrimoniale altro bagno e una grande terrazza. Noi siamo in formula pernotto e colazione dato che durante il giorno giriamo molto.

majanichio fuerteventuraLa mattina successiva ci alziamo con calma e uscendo dall’hotel deviamo a sinistra e visitiamo il pueblito di Majanichio (Latitudine: 28° 44′ 20,412″ N  Longitudine: 13° 56′ 16,692″ W) il solito agglomerato di 4-5- casette di pescatori su una baia dalle acque azzurrissime. La curiosità di questa baia è che con la bassa marea scompare e le barche vanno completamente in secca e si posano a terra per tornare poi a galleggiare in acque limpide non appena la marea torni ad alzarsi, è curioso vedere come il mare rientri di centinania di metri. C’è veramente poco da visitare il tempo di 2 foto e ci dirigiamo verso il molo a Corralejo nel nord di Fuerteventura e ci prepariamo per la prossima tappa.

Pensando di visitare anche le altre isole, come Gran Canaria, di seguito trovi i dettagli per richiedere un preventivo gratuito per la tua vacanza.

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Nel prossimo viaggio ti parlerò dell’isola de los Lobos. Torna a visitarci.

( km percorsi in questa tappa in Fuerteventura tra Cofete e Corralejo 285 di cui 60 di sterrato).

Marco Misto

Disoccupazione Canarie

Com’è la disoccupazione alle Canarie?

 

03 Febbraio 2016 – Me lo chiedono spesso. Certo che c’è ma bisogna saper leggere bene tra le righe. I dati di disoccupazione alle Canarie infatti includono anche i vari ammortizzatori sociali come mobilità o cassa integrazione che in Italia vengono trattati separatamente almeno statisticamente. Di conseguenza i dati sulla disoccupazione risultano diversi rispetto quanto vediamo nel bel paese e risulta difficile confrontarli.

In aggiunta ci mettiamo che la percentuale di disoccupazione nell’arcipelago è spesso stagionale, ovvero gli hotel e le grandi strutture turistiche assumono da ottobre a maggio e poi durante l’estate (bassa stagione) invitano i lavoratori a farsi qualche mese d’interruzione lavorativa e andare al mare tutta l’estate dandosi appuntamento per fine estate alle 8 e mezza!

Pensi di fare un’esperienza lavorativa alle Canarie? Per avere una situazione reale e verificarla direttamente, ti suggeriamo fare un viaggio esplorativo che ti metta in condizioni di capire che possibilità possono esserci per te. Per avere un preventivo senza impegno trovi maggiori informazioni qui di seguito.

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Risultato il lavoratore fa la campagna stagionale alta e poi si rilassa 4 mesi al mare pagato dallo stato…mi piace poco questa cosa perché è troppo comodo; però di fatto funziona così. Ti ricordo che il lavoro alle Canarie non è abbondante ma la situazione è sicuramente diversa dall’Italia. Settimana scorsa facendo colazione a un bar mi sono soffermato a leggere un articolo che diceva:

CANARIE IN TESTA ALLA CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO IN SPAGNA; L’impiego stagionale cresce più che mai alle Canarie. La quantità di lavoratori canari impiegati torna ai livelli del 2008 (prima della crisi). La Spagna raggiunge la maggior riduzione di disoccupati della sua storia.

disoccupazione Canarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Detto questo non voglio dire che verrai qui a trovare un impiego in quattro e quattr’otto, perché il lavoro da dipendente al giorno d’oggi scarseggia ovunque. Personalmente ritengo che il lavoro come dipendente oramai sia cosa d’altri tempi. Però, capire come muoverti ed evitare di commettere errori, scarica la mini guida gratuita che trovi di seguito.

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Resta da aggiungere che il PIL spagnolo, nel penultimo trimestre 2015, ha continuato a crescere di quasi un punto portando la crescita annuale al 3,4%. Dato abbastanza significativo se si pensa che la Germania si piazza con + 1,7% pari periodo, Regno Unito con + 2,1%, la media della zona euro è cresciuta dell’ 1,6%.

Comunque se vuoi vedere cosa abbiamo scoperto riguardo la disoccupazione alle Canarie e soprattutto lavorare alle Canarie dai un occhio a questi link. Clicca qui.

Contattaci pure per qualsiasi ulteriore informazione.

Marco Misto