7 mesi fa

Il settore immobiliario alle Canarie chiude il 2022 con il boom di vendita di case e prezzi simili al 2007

L'anno si è chiuso con 31.440 operazioni e con un prezzo al metro quadrato edificato di 1.771 euro, cifre simili al 2007. Solo il 40% degli acquisti è stato fatto con un mutuo. Coloro che parlavano di "Canarie spianate" ormai definitamente sbugiardati.

Le Canarie hanno chiuso l'anno 2022 con un totale di 31.440 acquisti di abitazioni, una cifra che significa tornare ai livelli di 15 anni fa, in pieno boom immobiliare e prima dello scoppio della Grande Recessione.

Secondo i dati del Consiglio Generale del Notariato pubblicati ieri, nel 2007 erano state acquistate 39.304 abitazioni, dato poi crollato a 14.664 nel 2011.

Lo scorso anno la crescita delle vendite è stata del 26,9%, la più alta su base annua dal 2007, se si trascura l'aumento di quasi il 44% nel 2021 e che è stato una conseguenza dell'accumulo di operazioni che erano state bloccate a causa del covid nell'anno 2020, quando le vendite sono diminuite del 32%.

Anche il prezzo medio a metro quadrato si è collocato nel 2022 in cifre simili al livello precedente alla Grande Recessione del 2011. Secondo i dati elaborati dal Consiglio Generale della Notariato, si è attestato a 1.771 euro, con un incremento dello 10,4%. La cifra è superiore ai 1.745 euro del 2007 ed è leggermente inferiore ai 1.794 euro del 2008, quando è stato raggiunto il massimo storico. Il prezzo più basso è stato toccato nel 2014, quando il metro quadrato sulle isole era di 1.238 euro.

Insomma, le Cassandre dello "Canarie spianate" devono ingoiare ancora questo duro (e presumibilmente ultimo) colpo alla loro molto discutibile competenza, dopo che anche il turismo è tornato ai livelli pre-Covid.

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