Pensionati all’estero: tutti i dettagli burocratici [Parte 1]

La fortuna di essere pensionati all’estero.

 

Per tutti coloro che non riescono più ad andare avanti e vogliono trasferirsi in un altro paese, lo possono fare senza alcun problema. I pensionati all’estero non dovranno far altro che dirigersi presso il proprio ente pensionistico, dichiarando se vogliono mantenere la loro pensione in Italia oppure trasferirla nel nuovo Paese. Una volta presa questa decisione, attraverso il servizio online oppure dirigendosi direttamente all’INPS bisogna compilare una domanda: qui si deve specificare il C/c (Istituti di credito esteri) su cui verrà accreditata la pensione.

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Riscossione della pensione in Italia

 

Nel caso in cui fossimo domiciliati nel nostro Paese e risiedessimo all’estero tutto ciò che dovremo fare sarà accreditare l’importo della pensione su di un C/c postale oppure bancario; di conseguenza tutte le informazioni verranno inviate presso il domicilio.

 

Detrazioni fiscali per redditi da pensione

 

L’esecutivo Italiano per permettere alle persone di poter spostare la propria pensione all’estero, si è impegnato di redigere degli accordi bilaterali con molti paesi facente parte dell’Europa. Per vedere le convenzioni dovremo collegarci direttamente sul sito dell’Agenzia delle entrate.

 

Pensioni statali all’estero: come richiederle

 

Per richiedere la pensione in uno dei tanti paesi dell’Unione Europea, sarà necessario avere tutti i requisiti. Una volta che dovremo richiederla, la domanda sarà rivolta presso l’ente pensionistico del paese in cui si vive se si è lavorato altrimenti la domanda andrà presentata nel paese in cui lavoravamo. Rivolgiamoci direttamente all’INPS e sicuramente riusciremo ad avere tutte le informazioni necessarie. Inoltre dovrebbe arrivare a casa dal paese in cui si è lavorato, il modulo di richiesta quindi se non lo ricevessimo sarà meglio contattare l’ente. Ricordiamo che per ogni paese cambia l’età di pensionamento quindi sarà meglio andarsi ad aggiornare.

 

Pensioni all’estero: calcolo

 

Il calcolo della pensione si baserà a seconda delle normative stabilite all’interno di ogni singolo paese, prendendo conto quindi dei contributi versati. Successivamente l’importo verrà adeguato alla “prestazione pro-rata”. Prima di una pensione definitiva si metteranno a confronto le due e di conseguenza, verrà stabilita ricevendo così una remunerazione più elevata.

Esempio

Francesca ha lavorato per 20 anni nel paese A e per altri 20 anni nel paese B.

Sommando le quote pensionistiche nazionali, riceverebbe 800 euro al mese dal paese A e 900 euro dal paese B, per un totale di 1700 euro al mese.

In realtà, tenendo conto dei periodi contributivi all’estero (“quote pensionistiche UE”), Francesca dovrebbe ricevere mensilmente 1000 euro dal paese A e 1150 euro dal paese B.

Francesca ha diritto a questa pensione più elevata, pari a 2150 euro al mese.

Per sapere però esattamente quante tasse andrai a pagare nel nuovo paese di residenza, sbaglia chi pensa che è possibile fare un calcolo “fai da te”. Per ottenere un conteggio preciso è necessario che venga fatto da un commercialista in loco. Per questo abbiamo ritenuto opportuno offrire un servizio specifico. Ti permette di conoscere con molta precisione quanto risparmieresti di tasse alle Canarie rispetto alla tua situazione attuale e viene svolto da un professionista canario proprio in base ai tuoi dati. Di seguito trovi i dettagli del servizio.

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Per quanto riguarda le pensioni d’invalidità e di reversibilità, ecco maggiori dettagli: nel primo caso la persona si deve sottoporre a degli esami per controllare il suo status d’inabilità mentre nel secondo non si ha accesso alla pensione di reversibilità (determinati paesi dell’UE non li remunerano).

Come abbiamo potuto vedere sino a qui i pensionati all’estero non dovrebbero riscontrare molti problemi, ma sarà loro dovere richiedere entro un determinato tempo la loro pensione. Nel senso che prima di andarci, se lavorato in un altro paese dovranno far richiesta entro sei mesi; i tempi di burocrazia sono assi lunghi.

Parlando invece di tasse, se sei un pensionato che già vive alle Canarie e se non l’avessi già fatto,  ti può sicuramente interessare ottenere la residenza fiscale. Per questo e dopo le numerose richieste di tanti pensionati, abbiamo deciso di offrire il servizio dedicato a questa pratica. Sarai seguito per tutto l’iter burocratico che ti permetterà staccarti dall’Italia e risparmiare molti soldi. Di seguito trovi i dettagli.

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Spero esserti stato d’aiuto anche oggi con quest’articolo.

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Marco Misto

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