Cannabis: le Canarie entrano in un mercato da 1200 Milioni di Euro
La Commissione di Agricoltura, Pesca e Alimentazione del Congresso ha approvato una Proposta Non di Legge (PNL) per regolare la coltivazione di cannabis a scopo Terapeutico.
A livello imprenditoriale è una ottima notizia in quanto questo tipo di attività di coltivazione può essere annoverata tra le attività esercitabile nella ZONA ESPECIAL CANARIAS (ZEC) che prevede una pressione fiscale del 4% ( IS impuestos de sociedades) con l’esenzione di pagare igic con altre aziende ZEC, esenzione dal pagamento di AJD ( actos juridicos documentados)
La proposta, presentata dal gruppo confederale di Unidas Podemos – En Comú Podem – Galicia en Común, per regolare la coltivazione in Canaria della cannabis non psicoattiva e con alte concentrazioni di CBD (cannabidiolo) e la canapa a fini industriali, è stata approvata con 22 voti a favore e 15 contrari.
In Francia a dicembre 2023 il consiglio di stato ha autorizzato la coltivazione la produzione e l’utilizzo di tutte le parti della pianta di canapa, comprese le sue infiorescenze e l’estrazione di CBD.
A febbraio 2024, con una risoluzione del Tribunale Regionale del Lazio, anche in Italia si sta prendendo la stessa direzione di Francia e Spagna
In Spagna, attualmente i prodotti di cannabis non psicoattiva principalmente con contenuto di CBD possono essere commercializzati e diffusi in farmacie tabaccherie, negozi specializzati e tramite canali di marketing come social network, siti internet.
Attualmente il mercato europeo pesa per oltre 1200 milioni di euro e si stima che saranno più che raddoppiati nel 2026.
Il fatto di poter imprendere in questo settore proprio alle Canarie dove il clima sarebbe favorevole e la tassazione abbattuta al 4% grazie alle agevolazioni ZEC fa si che sempre più imprenditori stranieri approdino alle isole Canarie costituendo società che generano ricchezza e opportunità di lavoro per sempre più persone.
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Buon lavoro!