Le Canarie leader del recupero del turismo in Spagna post-pandemia: nuovi 344.358 posti di lavoro

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Il Governo delle Canarie e Exceltur hanno reso pubblici i risultati dello Studio Impactur 2022, nel quale si evidenzia il leadership dell’Arcipelago sia in termini di volume di attività che nel suo contributo all’economia delle Canarie e all’occupazione.

Impactur indica che nel 2022 il turismo ha stimolato la creazione di posti di lavoro nelle Canarie generando 344.358 occupazioni, pari al 39,7% del totale della Comunità autonoma.

Le Canarie hanno guidato la ripresa turistica spagnola nel 2022, anno in cui il Prodotto Interno Lordo (PIL) dell’Arcipelago legato al turismo ha raggiunto il 35,5% dell’economia delle isole, arrivando a 16.961 milioni di euro, superando i livelli pre-pandemia e segnando un massimo nella serie storica, una tendenza che si è accelerata durante l’anno in corso.

Questo emerge dallo studio Impactur 2022, che raccoglie l’impatto economico del turismo nelle Canarie, realizzato congiuntamente dal Governo delle Canarie e dall’Alleanza per l’Eccellenza Turistica, Exceltur.

Il vicepresidente del Governo delle Canarie, Manuel Domínguez, la consigliera per il Turismo e l’Occupazione, Jéssica de León, e il vicepresidente esecutivo di Exceltur, José Luis Zoreda, hanno presentato venerdì i dati e le conclusioni del documento che mostra una performance eccezionale nel settore turistico e conferma l’importante ruolo del turismo nelle Canarie, la cui ripresa nel 2022 è stata superiore alla media spagnola, con un aumento del 9,3% rispetto al 2,2% nazionale.

Il turismo rappresentava il 39,7% dell’occupazione totale nelle isole, che si è attestata a 344.358 posti di lavoro, anche oltre i livelli pre-pandemici, dati che dimostrano che il settore turistico è un importante motore per la creazione di posti di lavoro.

Il rapporto indica che per ogni 100 euro generati direttamente dal turismo, se ne aggiungono altri 44,9 euro in altre attività, e per ogni 100 posti di lavoro direttamente collegati al turismo, se ne generano altri 38 in modo indiretto in altri settori dell’economia delle Canarie.

Il turismo ha anche consentito di raccogliere 3.441 milioni di euro nel 2022 attraverso imposte, con un aumento del 17,5% rispetto al 2019.

Il vicepresidente del Governo delle Canarie ha affermato che “le Canarie hanno dimostrato la loro forza e resilienza, guidando la ripresa turistica nazionale, con intensi volumi di investimenti privati in linea con l’impegno del Governo delle Canarie e delle altre istituzioni locali per il miglioramento continuo del settore”.

Inoltre, ha sottolineato che “i livelli più elevati di attività economica legata al turismo si sono verificati in un contesto di margini molto erosi dall’aumento dei costi operativi del 2022”, citando l’energia con un aumento del 28,9%, i carburanti con un aumento del 27,7%, i fornitori con un aumento del 17,1% e i salari con un aumento del 19,8%, secondo il rapporto.

“Questo fatto dimostra”, secondo il vicepresidente, “l’continuo impegno imprenditoriale e istituzionale per consolidare la ripresa dell’attività, superando il contesto geopolitico del conflitto in Ucraina e quello economico dei mercati emittenti europei, la rallentata economia, l’ascesa inflazionistica e l’aumento dei tassi di interesse che riduce la capacità di spesa turistica delle famiglie e delle imprese”.

La consigliera per il Turismo e l’Occupazione, Jéssica de León, ha sottolineato che “questo leadership è stata possibile grazie al risparmio delle famiglie durante la pandemia, al desiderio di viaggiare e anche al posizionamento internazionale della nostra destinazione frutto di un intenso lavoro svolto da Promotur Turismo de las Islas Canarias”. “A questi fattori si aggiunge l’investimento da parte di operatori internazionali e nazionali nelle isole e l’alta connettività, oltre alla fedeltà del mercato spagnolo e canario”, ha affermato.

Inoltre, ha sottolineato che “è ora il momento di riprendere il percorso per passare a un modello turistico in equilibrio con la sostenibilità socioambientale e con il massimo ritorno e prosperità per la società canaria, affrontando sfide chiave come la regolamentazione dell’uso turistico delle abitazioni o avanzare nella diversificazione dell’offerta”.

Il vicepresidente di Exceltur, José Luis Zoreda, ha condiviso come i risultati mostrano l’intenso grado di resilienza del turismo nelle Canarie e ha affermato che in questa ripresa è stata fondamentale l’impegno imprenditoriale evidenziato dagli elevati livelli di investimento nel riposizionamento dei prodotti e nella generazione di posti di lavoro, nonostante l’alto indebitamento accumulato nella crisi sanitaria e la situazione di margini tesi per l’incremento accumulato dei costi, come evidenziano i risultati dello studio.

Zoreda ha indicato che “per mantenere il contributo storico del turismo alla società ed economia delle Canarie, è necessario, a partire dalla leadership politica, puntare su una governance che favorisca la massima allineamento degli attori pubblici e privati nelle isole, con una visione strategica e la capacità di agire su sfide tattiche critiche come la regolamentazione e il controllo dell’uso delle case in affitto turistiche nelle isole, la creazione di spazi pubblici di alta qualità di vita, la diversificazione e il riposizionamento dell’offerta turistica, e insistere sulla singolarità della proposta dei destini canari e sull’equilibrio tra l’attività turistica e il massimo beneficio per la cittadinanza”.

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