Risiedi alle Canarie e non sei iscritto all’AIRE? Ahi Ahi Ahi…

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Con l’introduzione della recente Legge Finanziaria del 30 dicembre 2023, che entrerà in vigore nel 2024, si assiste ad un significativo inasprimento delle penalità per chi non aderisce all’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Quest’obbligo di iscrizione non è una novità, essendo già stato stabilito dall’articolo 11 della legge n. 1228 del 24 dicembre 1954. Tuttavia, le multe precedentemente applicate erano modeste e raramente messe in atto. La nuova normativa modifica radicalmente questo scenario: l’articolo 242 della legge recente sostituisce la norma del 1954, introducendo sanzioni decisamente più severe (da 200 a 1000 euro per ciascun anno di mancato rispetto dell’obbligo) e incentivando le amministrazioni pubbliche a un controllo più attivo. Queste novità sono state discusse in un articolo odierno pubblicato su “Il Mitte”, un giornale online in italiano con sede a Berlino, diretto da Lucia Conti. L’articolo include un’intervista a Gioacchino Di Vita, operatore Ital-UIL in Germania e presidente del Comites Dortmund.

D. Con la recente riforma della Legge Finanziaria (30 dicembre 2023), quali sono i cambiamenti previsti per chi non rispetta l’iscrizione all’AIRE rispetto alla legislazione del 1954? Quali sono le possibili conseguenze del mancato rispetto di questo obbligo?
R. Benché l’iscrizione all’AIRE sia un requisito legale per tutti gli italiani residenti all’estero, le nuove disposizioni della legge finanziaria hanno rafforzato le pene per chi non comunica tempestivamente il cambiamento di residenza. Si prevede anche un incremento della multa amministrativa, che a partire dal 2024 varierà tra 200 e 1.000 euro per ogni anno di mancata iscrizione.
In aggiunta, si impone alle autorità pubbliche, anche estere, l’obbligo teorico di notificare al comune di iscrizione anagrafica e all’ufficio consolare competente qualora, nell’esercizio delle loro funzioni, emergano indizi concreti di residenza effettiva all’estero da parte di un cittadino italiano. Il comune dovrà poi trasmettere queste informazioni all’Agenzia delle Entrate per eventuali controlli fiscali.

D. La notifica delle sanzioni per una possibile violazione può avvenire in qualsiasi momento o esiste un termine di prescrizione?
R. La notifica e l’applicazione delle sanzioni devono avvenire, pena la prescrizione, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui si verifica la mancanza o l’omissione dell’obbligo anagrafico o della comunicazione di residenza.

D. Qual è il limite massimo di anni per cui si possono applicare sanzioni per il mancato adempimento dell’obbligo? Esiste un tetto?
R. Si possono imporre sanzioni per un massimo di cinque anni non conformi. Per esempio, se sono arrivato in Germania nel 2015 e non mi sono ancora iscritto, scoperto nel 2024, le sanzioni saranno applicabili solo per gli ultimi 5 anni, quindi a partire dal 2019.

D. Se si è già iscritti all’AIRE ma l’iscrizione è avvenuta in ritardo rispetto al trasferimento effettivo, ci sono rischi per gli anni non coperti?
R. La Legge Finanziaria non ha effetto retroattivo, il che significa che, sebbene teoricamente si possano incorrere in sanzioni anche in questi casi, non si applicano i nuovi criteri introdotti con la legge del 30 dicembre 2023.

D. In caso di famiglie, sono sanzionati tutti i membri non iscritti?
R. , e la sanzione si estende anche ai minori, per i quali i genitori sono responsabili.

D. Quali azioni si possono intraprendere per mitigare le conseguenze di una situazione irregolare?
R. La soluzione principale è procedere all’iscrizione all’AIRE al più presto possibile.”

Con le nuove disposizioni, diventa fondamentale adeguarsi per evitare penalità severe e assicurarsi che le proprie informazioni anagrafiche siano aggiornate e corrette.

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