Le Canarie si pongono come punto di riferimento mondiale nella ricerca sull’idrogeno e sui combustibili rinnovabili.

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La consigliera dell’Università, della Scienza e dell’Innovazione del Governo delle Canarie, Migdalia Machín, ha sottolineato durante la conferenza che questo progetto all’avanguardia mette l’accento sulla conoscenza scientifico-tecnologica volta a affrontare le sfide della sostenibilità e dello sviluppo regionale.

Le Canarie stanno avanzando nel loro impegno a guidare la decarbonizzazione dei trasporti con l’avvio di “Biogreenfinery“, la prima bioraffineria al 100% rinnovabile delle Canarie, un’infrastruttura unica senza precedenti nel panorama nazionale ed europeo. Affrontare la produzione locale sostenibile di carburante pulito per il trasporto, in particolare l’idrogeno verde per la mobilità su strada e i carburanti di sintesi per la navigazione marittima e aerea è una delle sfide principali sostenute dall’Istituto Tecnologico delle Canarie (ITC), dipendente dall’Assessorato all’Università, alla Scienza e all’Innovazione del Governo delle Canarie, con il duplice obiettivo di ridurre l’impronta di carbonio nei trasporti e aprire la strada a un’industria energetica promettente per lo sviluppo dell’Arcipelago e la creazione di occupazione verde.

Queste nuove infrastrutture destinate alla ricerca ed alla sperimentazione sui combustibili rinnovabili, situate presso le strutture dell’ITC a Pozo Izquierdo (Gran Canaria), sono state protagoniste e oggetto di visita durante il primo giorno della ‘Conferenza Internazionale sull’Idrogeno Verde e i Carburanti Sintetici‘, un forum di esperti del settore mondiale delle nuove energie che si tiene a Gran Canaria il 18 e 19 ottobre, con la partecipazione di una decina di organizzazioni membre dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), provenienti dagli Stati Uniti, dal Giappone, dall’Australia, dalla Nuova Zelanda, dall’Argentina, dalla Francia, dall’Italia e dalla Germania, tra gli altri.

La consigliera dell’Università, della Scienza e dell’Innovazione del Governo delle Canarie, Migdalia Machín, ha sottolineato durante la visita all’impianto sperimentale il ruolo chiave della conoscenza scientifico-tecnologica, come quella generata dall’ITC, nella “spinta delle aree strategiche di valorizzazione socioeconomica e nel trasferimento di tecnologie avanzate che arricchiscono il tessuto produttivo e ci consentono di sfruttare i punti di forza e la capacità di leadership dell’Arcipelago”.

Il direttore della Ricerca e Sviluppo dell’ITC, Gonzalo Piernavieja, ha evidenziato gli sforzi di investimento destinati a realizzare questo progetto, con un bilancio di 5,6 milioni di euro, finanziato interamente dal Governo delle Canarie tramite il Fondo REACT-EU, nell’ambito dello strumento europeo Next Generation EU. Questa piattaforma di ricerca e sperimentazione serve a “rafforzare la nostra attività di ricerca e tecnologia nel settore della transizione energetica, concentrandosi sui carburanti sintetici di nuova generazione in cui l’idrogeno rinnovabile gioca un ruolo chiave e a convalidare nuove applicazioni della risorsa rinnovabile nella mobilità”.

La bioraffineria, che occupa una superficie di 2.000 m² presso le strutture dell’ITC a Pozo Izquierdo, nel sud-est dell’isola di Gran Canaria, opera in regime di autoconsumo, isolata dalla rete, grazie a un sistema ibrido composto da un impianto eolico-fotovoltaico e un gruppo di biodiesel (prodotto nello stesso centro di ricerca) che fornisce l’energia rinnovabile necessaria per produrre idrogeno verde, precursore nella sintesi di futuri carburanti sintetici. In particolare, questa struttura mira a testare la produzione di idrogeno per il suo utilizzo nei trasporti su strada (auto, autobus e altri veicoli pesanti), a produrre ammoniaca verde per l’applicazione nel trasporto marittimo e lo sviluppo di futuri biocarburanti come il cherosene di sintesi per l’uso nei trasporti aerei. Tutto ciò in scenari in cui le stesse strutture del gas consentano di modulare il consumo energetico in base alla risorsa rinnovabile disponibile.

Importanza strategica del progetto

Il progetto rappresenta un traguardo di primissimo piano che contribuirà alla decarbonizzazione del settore dei trasporti nelle Canarie e accelererà la transizione energetica nell’arcipelago, con tutti i benefici sociali, economici, ambientali e di diversificazione che ne derivano.

La struttura è dotata di due elettrolizzatori da 1 kgH2/h e 3 kgH2/h, un generatore di azoto da 4,2 kgN2/h, un reattore HABER-BOSCH, sistemi di stoccaggio di gas, un distributore per la ricarica di veicoli a idrogeno, due auto a idrogeno e un autobus alimentato da una pila a combustibile a idrogeno. L’autobus sarà gestito dall’azienda di trasporto interurbano di Gran Canaria, GLOBAL.

A queste strutture si aggiunge il sistema stand-alone di produzione di energia rinnovabile che alimenta le strutture del gas e che comporta una potenza fotovoltaica totale di 325 kW, una potenza eolica di 100 kW, un banco di batterie da 100 kW/400 kWh e un gruppo di biodiesel da 200 kVA.