Canarie, “Carpe diem!”: adesso o mai più

Lo ammettiamo: abbiamo calcato la mano nel titolo, ma in questo articolo troverai una analisi che sicuramente ti farà riflettere su quanto ultimamente accaduto e forse il fatto che non si torni a ripetere dipende proprio da te, soprattutto nel momento in cui le cose  qui alle Canarie stanno cambiando e risulta sempre più difficile accedervi. Per qualcuno potrebbe addirittura essere troppo tardi.

Come Marco mi stai dicendo che io avrei potuto evitare i 35.058 Morti per o con coronavirus? (dati protezione civile aggiornati al 20 luglio 2020)

Ho visto file di camion nella provincia di Bergamo trasportare migliaia di bare, ho visto quotidianamente ospedali e strutture sanitarie al tracollo, ho visto persone morire nella più assoluta solitudine e ho visto la disperazione e impotenza dei famigliari che non hanno potuto dare conforto ai loro cari neanche in quel momento estremo. Seconde te potevo io personalmente evitare tutto questo?

La risposta ovviamente è no, ma abbiamo però alcune considerazioni da esporre per chi abbia deciso di vivere un’esperienza di vita differente e migliore, lontano da quegli orrori vissuti anche solo di riflesso, se non per motivi sanitari o famigliari, magari per motivi economici, aziende che hanno chiuso, economie rovinate, famiglie portate a vivere sulla soglia della povertà… dramma sul dramma.

Sia che tu sia un imprenditore, un investitore, o un pensionato o per chiunque abbia a cuore il proprio futuro e quello dei propri cari, volendolo cambiare in meglio questo non è mai stato il momento più giusto. Vediamo perché:

  • Il Coronavirus
    Dal punto di vista sanitario abbiamo già più volte spiegato come alle Canarie lo standard qualitativo di cliniche ed ospedali sia con il tempo migliorato a tal punto che alcuni ospedali sono diventati riferimento in Spagna.
    Non può mancare una considerazione iniziale sul Coronavirus, grande flagello sanitario e psicologico di questo periodo. Le Canarie hanno avuto un basso impatto, rispetto alla Spagna, per quanto riguarda i contagiati ma in particolare per coloro che hanno necessitato di cure mediche ospedaliere o intensive. Poco o meno di 200 persone, su una popolazione di oltre due milioni di abitanti, ha necessitato di cure intensive e gli ospedali canari non hanno mai superato una occupazione superiore al 60% nelle terapie intensive (UCI); questo potrebbe sembrare solo un dato statistitico ma secondo quanto dicono i medici, avere un posto assicurato in terapia intensiva in casi come quelli del coronavirus può fare la differenza tra sopravvivere e no. Non mi sembra poco.

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  • Il “lockdown” è stato seguito in maniera scrupolosa da parte dei cittadini. Il vantaggio di fare un “lockdown” a Marzo con una temperatura di 24 gradi costante, magari nella propria casa con piscina o in giardino con il barbecue è stato decisamente un valore aggiunto.
    Se mai per disgrazia tornasse a profilarsi un “lockdown” meglio viverlo alle Canarie di certo la situazione qui è stata ben diversa da quella italiana.

A tal proposito ascolta la storia di Anna ex infermiera che è rimasta bloccata a 3000 km da casa, lontano dai propri cari, avendo anche perso i documenti  proprio nel periodo del “lockdown”.

  • Il turismo e l’economia
    Tutti i Paesi del mondo, chi più e chi meno, hanno avuto un impatto economico negativo derivato dal Coronavirus. In Italia ed in Spagna si sono create realtà di forte crisi finanziaria per le famiglie e per i lavoratori, in particolare quelli autonomi che si sono visti chiudere la propria attività prima dallo Stato, e poi dalla scarsa affluenza dei clienti.
    Possiamo dire senza timore di essere smentiti che qui alle Canarie, essendo una comunità autonoma e quindi in grado di avere potere decisionale indipendente dal governo centrale in determinate materie, gli aiuti si sono materializzati in modo particolare per le aziende, per i dipendenti messi in ERTE (cassa integrazione) fino sicuramente a settembre, ed anche per i lavoratori autonomi.

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A nostro beneficio gioca anche il superavit economico  dell’anno precedente infatti lo scorso 15 giugno il consiglio dei ministri, in una disposizione addizionale al fondo Covid 19 ha autorizzato le comunità autonome a beneficiare dei propri superávit dell’anno anteriore per far fronte alla situazione del 2020. Per le isole Canarie il superávit in questione e’ di circa 300 milioni di euro.

Insomma le tante promesse tipiche dei politici qui hanno avuto in un buon numero di riscontri e per chi non sapesse cosa è il “superávit”, senza entrare in specifiche economiche o fiscali, vi basti sapere che è il contrario del deficit. Alle  Canarie nel 2019 sono avanzati parecchi soldi nelle casse della regione (oltre 300 milioni di euro); è arrivato il momento di beneficiarne.

E’ da tenere anche in conto che le Canarie ospitano annualmente circa 18 milioni di turisti e ci mettono poco a ripartire una volta riattivato il turismo in virtù di questa innata vocazione ad essere meta di ospiti stranieri. La crisi si fa sentire ma dura meno, proprio perché il PIL delle Canarie è fortemente ancorato al turismo.

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  • Il settore immobiliare
    Tolte le Cassandre che ipotizzavano il tracollo totale del settore immobiliare nei primi tre mesi di “lockdown”, ci stiamo rendendo conto che chi ha investito sulle case-vacanza (“Vivienda Vacational”) sta ricominciando ad aumentare il conto bancario proprio grazie alla ripresa del turismo stesso.
    Inoltre in questo periodo ci sono delle offerte di acquisto ed affitto davvero concorrenziali per i veri imprenditori che intravedono possibilità di business nei momenti di crisi
  • Gli allarmi meteo
    E’ il momento giusto per non sentire più parlare di Allarmi Meteo bombe d’acqua, zone a rischio idrogeologico, fiumi che tracimano, e quando magari va bene che non piove o grandina c’è invece un caldo afoso soffocante con tassi di umidità prossimi la 100% per i quali sudi solo stando fermo nel letto.  Immagina se capitasse in concomitanza  anche con un nuovo “lockdown”

E’ da tenere conto anche che ultimamente è sempre più difficile ottenere i documenti per entrare e stabilirsi alle Canarie e la situazione burocratica sta smaltendo le code di oltre 4 mesi di operatività e pratiche per cui è diventato anche complicato farsi ricevere rispetto a prima.

Aggiungi che alcuni commissariati di polizia ritengono di dover richiedere un requisito economico di 661,22 euro mensili a persona per poter dimostrare di aver diritto a vivere alle Canarie. Moltiplica questa cifra per una famiglia di 4 persone e capirai da solo quali cominciano ad essere le difficoltà per ottenere la residenza. Per fortuna abbiamo per il momento, ancora la maniera di risolvere questa situazione, ma non sappiamo per quanto.

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Mi chiedo: ma le persone che hanno già deciso di cambiare vita e sono ancora “con un piede in 2 scarpe”: non gli converrebbe darsi una mossa?

Stanno ancora pensando ma se poi il clima…ma se poi le case…ma se poi le tasse…

L’organizzazione mondiale per il Turismo ha definito le Canarie come luogo sicuro.

Se dovesse verificarsi un altro “lockdown”, preferiresti rivivere le scene e le situazioni vissute in Italia negli scorsi mesi o preferiresti magari essere qui a Gran Canaria bordo piscina?

Spesso dall’universo ci arrivano dei segnali che se ben interpretati ci fanno prendere le giuste decisioni. Chissà che tutta questa sofferenza che si è vista e vissuta in Italia questa primavera non sia un grande segnale e sia il momento veramente di “cogliere l’attimo”.

Alla fine dei conti le persone che decidono sono quelle che ottengono qualcosa nella vita, gli eterni indecisi rimangono fermi al palo e poi si accorgono solo dopo quanto gli costi lo stare fermi e non decidere mai.

Cogliete l’attimo ragazzi, rendete straordinarie la vostra vita.

( Cit. Robin Williams L’attimo fuggente)

Buona fortuna Marco Misto

Vacanze sicure. Canarie tra i posti più sicuri al mondo

Vacanze sicure Canarie
Si torna liberi!  Le Canarie decretate come uno dei posti più sicuri al mondo per fare una vacanza sicura.

Ovunque e non solo in Italia, decreti, norme, leggi e misure di sicurezza sono stati il pane quotidiano per mesi e hanno reso la vita di tutti un inferno. In Italia dal 3 giugno è iniziata la fase 2 del “liberi tutti” e dopo un lungo periodo chiusi a casa è arrivato il momento di fare un bilancio della propria vita.

Così ci siamo trovati sull’uscio della nostra abitazione con il naso all’insù a contemplare un cielo terso. In quel momento ci siamo sentiti come Chance, protagonista del romanzo “Presenze”. Dopo una vita confinata nel suo giardino, finalmente libero di sconfinare, è andato a vivere una nuova avventura.

Chi di voi, come me, non l’ha pensato e non ha sentito l’irresistibile voglia di mollare tutto e dirigersi in un paradiso tropicale per trascorrere una vacanza sicura? Ovviamente tutti ci siamo posti la domanda del momento: quale destinazione scegliere per fare una vacanza senza rischi?

In questo delicato contesto storico le Canarie sono il posto più sicuro dove rilassarsi e vivere una vacanza da sogno. I motivi per scegliere questa destinazione sono molteplici.

Primo tra tutti: le Canarie sono state il territorio con uno dei più bassi indici di contagio in tutta la Spagna già a metà maggio quando il virus imperversava in tutta Europa. Questa particolare condizione non è dovuta solo ad un caso fortuito, ma è strettamente connessa alla posizione geografica dell’arcipelago che, trovandosi tra l’Africa, l’Europa e l’Oceano Atlantico ricopre le caratteristiche ideali di un territorio protetto. Infatti, pur sembrando così lontane di fatti fanno parte del continente europeo.

Ovviamente non bisogna lasciarsi intimorire dalla lontananza che rappresenta solo una variabile di poco conto. Le Canarie sono un paradiso vicino casa… le isole più importanti si raggiungono in 3 o 4 ore di volo dai principali aeroporti italiani e ciò consente un rapido rientro in condizioni di urgenza e necessità.

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Alle Canarie la sicurezza non è demandata solo al caso… le istituzioni dell’arcipelago, in collaborazione con il servizio sanitario locale e le direzioni generali per l’innovazione e le nuove tecnologie, si adoperano da giugno per mettere in campo un’applicazione in grado di tracciare possibili infezioni, che con il turismo potrebbe giungere sulle isole, e allo stesso tempo per garantire la privacy della popolazione.

Il programma di mappatura è stato concordato con il Ministero della Sanità e il segretario di Stato per la Digitalizzazione; la prima isola a beneficiarne da fine giugno è La Gomera. Le notizie incoraggianti in tema di Covid arrivano anche dalle altre isole dell’arcipelago, dove a maggio è stato comunicato da parte del Servicio Canario de la Salud ha certificato l’assenza di pazienti affetti dal morbo in terapia intensiva in Gran Canaria e la presenza di 6 ospedali liberi da pazienti di Covid nelle restanti isole.

Anche il governo spagnolo ha riconosciuto il bassissimo rischio di contagio e ha predisposto un graduale ritorno alla normalità per l’arcipelago. Ciò non ha comportato l’abbassamento del livello di guardia che comunque rimane costante. Infatti, tutte le attività culturali, sportive, turistiche o di semplice svago sono svolte in totale sicurezza rispettando le norme indicate dal governo centrale in materia di sicurezza.

Buone notizie provengono anche dal Presidente delle Canarie Àngel Vìctor Torres, che considerate incoraggianti le notizie pervenute fino ad oggi, valuta la possibilità concreta di tornare il più presto alla normalità… ciò farebbe ben sperare e magari incoraggerebbe una vacanza esplorativa che consenta a chi ha qualche anno in più di valutare positivamente un trasferimento definitivo alle Canarie. Perché no?

L’idea non sembra per nulla azzardata, anzi realizzandola ci terrebbe lontani da pericoli di contagio che tuttora esistono nel resto d’Europa in un momento delicato come questo. Il mio consiglio è di prendersi cura di sé è la vita alle Canarie ora sarebbe un gesto concreto.

Se tutto ciò non vi persuade abbastanza, ma avete bisogno di ulteriori conferme, provate a consultare i dati incoraggianti pubblicati dalla piattaforma Travelgate che analizza milioni di prenotazioni e ricerche del settore turistico tutti i giorni. Prendete in considerazione, dunque, di non essere gli unici in tutto il mondo a considerare possibile una vacanza sicura alle Canarie. Le ricerche di mercato mostrano che da quando gli hotel e gli appartamenti hanno ripreso l’attività ricettiva, le Canarie sono state al centro di un vero e proprio boom di prenotazioni per la riapertura della stagione estiva tanto da salire sul podio mondiale delle prenotazioni.

Se la salute viene sempre al primo posto, il piacere di vivere una vacanza indimenticabile occupa il secondo. Il blocco mondiale dei viaggi turistici ha dato una mano in tal senso. Viaggiare oggi significa visitare posti incontaminati che durante l’epidemia da corona virus hanno avuto la possibilità di rigenerarsi da soli. Panorami naturalistici prima violati dall’uomo oggi appaino in tutta la loro verginità.

Le dune di Maspalomas sono uno di questi luoghi. Oggi è possibile visitarlo come appariva cinquant’anni fa. Gran Canaria ha disposto una stringente protezione attorno al sito naturalistico in modo da preservarne lo splendore. Pertanto da questo momento in poi inizia una nuova fase di rivalutazione del paesaggio. Più attenzione significa più vigilanza sui siti di interesse naturalistico lasciando che la natura da sola compia il resto. Si pensi, infatti, che sulle dune di sabbia di Maspalomas sono ricomparse le idilliache onde di un tempo e che la sabbia sia ritornata nei fossati vuoti per una serie di sorprendenti dinamiche naturali… questa volta senza l’intervento umano.

Infine sorge spontanea la domanda di come fare per cambiare vita e testare con una vacanza esplorativa le meraviglie delle Canarie. La risposta è semplice e immediata. Bisogna affidarsi ad aziende serie che collaborano sul territorio canario da molto tempo. Sentirsi sicuri è il primo passo per andare a vivere nell’arcipelago.

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Per il resto non c’è che da scegliere tra le meraviglie che l’arcipelago canario offre. A meno di 120 km dalla costa Africana si ergono le sette isole maggiori che costituiscono una delle 17 comunità autonome della Spagna. Ognuna di essa è unica e con le sue meraviglie sembra accoglierci e soddisfare tutte le eventuali esigenze di cui abbiamo bisogno.

Gran Canaria è l’isola più densamente popolata nonché una delle più visitate. Questo primato le deriva da innumerevoli eventi a cui è possibile assistere durante l’anno.

Tra i più interessanti è d’obbligo menzionare Il Carnevale di Las Palmas o la giornata Mondiale del Turismo. Se pensate che un posto così sia esclusivamente turistico, vi sbagliate di grosso. Gran Canaria ha intatto il fascino storico di snodo commerciale acquistato nel tempo dalla prima colonizzazione spagnola. Ad oggi, infatti, è ancora un hub al centro del commercio mondiale. In questa isola vivere una vacanza sicura non significa isolarsi dal resto del mondo.

Fuerteventura è famosa per la sua conformazione geografica in quanto meno montagnosa, brulla e più estesa dell’arcipelago. Chi sceglie questa isola resta incantato dalla Dune di Corralejo e dal municipio di Pájara con la meravigliosa penisola a forma semicircolare di Jandía. Per la sua posizione sull’oceano è possibile assistere ai campionati internazionali di windsurf nello splendido paese di Morro Jable. Chi ama la natura apprezza Fuerteventura nominata dall’Unesco Riserva della Biosfera.

Per gli avventurieri, amanti dei suggestivi paesaggi lunari c’é  Lanzarote. Sull’isola si contano più di 20 vulcani tra i quali il famosissimo Timanfaya e gli aspri panorami dei Parchi Vulcanici o del Massiccio di Famara.

Tenerife è l’isola più caotica  delle Canarie. Qui si concentra il maggior numero di industrie, servizi e snodi commerciali. Consigliata a chi non ama privarsi degli agi e delle comodità della vita moderna, ma al contempo non vuole privarsi delle meraviglie naturalistiche che posti come questi possono offrire. In quest’isola, sovrastata dal vulcano Teide, terzo cratere più ampio al mondo, la vista si perde nelle sconfinate piantagioni di banane e pomodori. Inutile evidenziare i dati delle statistiche mondiali che riportano il parco Nazionale del Teide come uno più frequentato sul pianeta. Dopo tanta natura è possibile trovare un po’ di riposo su una delle tante coste disseminate lungo 70 km di costa con spiagge di sabbia finissima e nera. Un vero incanto!

La Palma, isola dichiarata totalmente Riserva della Biosfera dall’Unesco, ospita il Parque Nacional de La Caldera de Taburiente. Come tutte le isole vulcaniche offre una spettacolare vegetazione rigogliosa e pittoresca. Chi ama la scienza si trova nel poto giusto. L’istituto di Astrofisica ospita uno dei telescopi più grandi al mondo e lontano dai bagliori continentali lo spettacolo della volta celesta tiene tutti con il fiato sospeso.

Non siete ancora stanchi? Fate come Colombo, giungete a Gomera come ultimo punto di vettovagliamento prima di ripartire per l’ultima grande perla dell’arcipelago.

Certo! El Hierro, posta ad occidente, è la più piccola e la più selvaggia. Non è adatta a chi cerca le comodità, ma in cambio offre molta pace e tranquillità.

Mollare tutto e cambiare vita è possibile, sicuro ed accattivante. Per chi voglia fare una vacanza esplorativa e poi trasferirsi dopo il pensionamento alle Canarie risulta anche vantaggioso. Il clima è il più mite d’Europa, sono stati stimate ben 4800 ore di sole l’anno. Ciò abbatte il costo di bollette di luce e gas e ha piacevoli ripercussioni sulla salute. Il costo della vita non è eccessivo, si pensi che è possibile pranzare con pochi euro in uno dei tantissimi ristoranti o andare in un supermercato e fare una spesa che costa in media quasi il 25% in meno di quanto spendereste in Europa.

Chi è pensionato, infine, beneficia della defiscalizzazione. L’INPS invia la pensione lorda alle Canarie. Questa viene tassata con il regime fiscale locale, molto più basso di quello italiano! Cosa significa tutto questo? Avere una pensione maggiorata in media del 10/15%… sembra poco? Allora moltiplica per il tutto per 13/14 mensilità.

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Questi calcoli hanno fatto venire voglia di trasferirti alle Canarie e fare vita sociale? Bene! Pensa che per un concerto, un film, una rappresentazione teatrale spenderai pochissimi euro.

Non sembra vero, ma con la tua pensione alle Canarie ci si può sentire liberi dalle pastoie fiscali italiane e vivere una vita soddisfacente senza avere paura di non arrivare a fine mese e magari di soffrire il freddo d’inverno. La stagione invernale nell’arcipelago non corrisponde a quella italiana. Questo significa ammalarsi di meno, soffrire meno di raffreddori e influenze. Molte persone con dolori alle ossa, artriti, asma, malattie respiratorie in genere può beneficiare di un clima unico al mondo.

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Un altro vantaggio di vivere alle Canarie è rappresentato dalle tariffe scontate del 75% sul costo dei traghetti per viaggiare da un’isola all’altra. Un’occasione da non perdere per chi ama muoversi.

Per trascorrere al meglio il tuo tempo libero puoi scegliere uno dei tanti corsi di lingua. I corsi sono organizzati da scuole convenzionate che li predispongono per tutto l’anno con sessioni settimanali e aule dotate di attrezzate, proiettori e lavagne.

Infine, ti do un consiglio che troverete molto utile per trasferirsi alle Canarie. Anche qualora pensiate di aver raggiunto un numero soddisfacente di motivi per cambiare vita ed andare a vivere alle Canarie… prendete in considerazione l’opzione di sospendere il vostro giudizio e di organizzare una vacanza esplorativa nell’arcipelago.

Lasciate che tutti i vostri pensieri siano supportati dai luoghi e dalle immagini fin qui evocate. Poi sorseggiando il vostro drink su una meravigliosa terrazza vista mare, con una leggera brezza marina e in assenza di zanzare potrete prendere la decisione giusta per voi stessi.

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E con i soldi che restano? Ricordate sempre di inviare qualche cartolina ai vostri amici italiani per invitarli da voi! Se non vorranno venire a farvi visita ricordate che il carattere degli isolani è accogliente e familiare.

Fate buon viaggio.
Marco Misto