Telelavoro LAVORARE A DISTANZA dalle Canarie. Vantaggi

Canarie solo per turismo? Manco per sogno. Oggi parliamo di tele-lavoratori in riva all’Oceano Atlantico.

Ci sono tanti vantaggi fiscali, oltre che sociali, che per esempio hanno portato un imprenditore italiano, che fa siti internet, a pagare di tasse solo 2650 euro all’anno a fonte di un utile di 104.000 (ho detto utile non fatturato).

Se ne fa un gran parlare da tempo. Su moltissimi quotidiani sono stati presentati articoli relativi alle nuove forme di lavoro che si sono venute a creare a seguito delle attuali difficoltà a livello mondiale.
In particolare, le norme di distanziamento e i protocolli di sicurezza hanno sin dal Marzo 2020 condizionato il metodo di lavoro in un’impresa laddove il lavoro degli impiegati era indirizzato esclusivamente all’uso del computer.
Si è quindi determinata la cosiddetta “extra-territorialità” aziendale. Nel senso che la presenza fisica del lavoratore assume un valore secondario rispetto al lavoro stesso effettuato dal dipendente.
Paradossalmente, questo comporta meno oneri per l’azienda, pensiamo infatti alle mense aziendali, alle assicurazioni sul lavoro aggiunte, alla gestione delle presenze, agli spazi, alle utenze, ecc.
Allo stesso modo, lato lavoratore, questo consente notevoli risparmi su mezzi di trasporto e relativi rischi, risparmio generale sulla necessità di uscire e rientrare a casa tutti i giorni.
Nessuno quindi può vietare al lavoratore da remoto di scegliersi un luogo in cui possa trovarsi al meglio sia sotto l’aspetto psicologico e sia sotto l’aspetto di benessere fisico.

Cosa c’è di meglio di un clima moderato primaverile costante a 24 gradi e sole tutto l’anno?
Cosa c’è di meglio di un ambiente di lavoro domestico con una connessione in fibra da 1Gbit/sec simmetrico (invio e ricezione), spiaggia ed ogni comfort per shopping e benessere di fronte a casa?

Questo concetto lo conosco bene da tempo i cosiddetti nomadi digitali, che possono godere dei vantaggi di mantenere il proprio lavoro, mantenere i propri clienti, lavorare da luoghi paradisiaci come le Canarie in smart work, e magari pagando meno tasse di quanto pagavano prima; se non ci fossero stati in quest’ultimo anno tante migliaia di morti verrebbe da dire che non tutti i mali vengono per nuocere.

Ad oggi è addirittura possibile aprire una posizione di autonomo alle Canarie (libero professionista) completamente a distanza, comodamente dal divano di casa tua, o addirittura creare una società alle Canarie con la quale iniziare a spostare parte dell’attività attuale svolta in Italia con l’obiettivo poi di recarsi a vivere alle Canarie con tutti i vantaggi fiscali, climatici e sociali del caso.

Pensa che le spese per iniziare a lavorare come libero professionista o autonomo alle Canarie sono veramente minime, circa 60 euro di seguridad social equivalenti a INPS e INAIL italiane, e poi pagherai le giuste imposte sul tuo utile;

È l’ideale per chi comunque volesse “provarci” perché in pochissimo tempo e con una importo minimo puoi aprire una partita iva che genera costi di mantenimento e apertura veramente minimi.

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Le Isole Canarie sono a poco più di 4 ore di aereo dall’Italia, con prezzi di viaggio aereo A/R che a volte sono inferiori alla tratta autostradale da Milano a Roma. E’ quindi possibile raggiungere l’Italia (o viceversa) in modo molto semplice, grazie anche alla fitta rete di linee aeree tra Canarie, Spagna ed Italia o direttamente da Canarie a Italia.
Sono ormai in molti studiosi a livello di sociologia e scienza del lavoro che ritengono che il passaggio al tele-lavoro sia da considerarsi una condizione di non ritorno per molte realtà in virtù dei vantaggi che esso comporta.

Se poi sei un lavoratore autonomo allora i margini di fattibilità sono talmente ampi che la scelta non è solo dipendente dall’azienda ma diventa anche un completo rinnovo dello stile di vita in un luogo che ti consente lo stare bene con te stesso in un ambiente sereno e naturale che altro non può fare che accrescere la tua creatività.
Trasferirsi Alle Canarie saprà consigliarti non solo su dove vivere e come muoverti, ma anche nell’affrontare qualsiasi situazione non legata esclusivamente al focus del tuo progetto o del tuo lavoro. Tu pensi al tuo business, Trasferirsi Alle Canarie si occupa di crearti l’autostrada ideale per fare girare al massimo ed al meglio le tue ruote.

Ci sono molti indicatori, qui alle Canarie, che fanno pensare che presto questo territorio diventerà il paradiso dei lavoratori a distanza. Come sempre, chi prima si muove, meglio si ritroverà rispetto all’ultimo arrivato.

Non a caso la capitale delle isole Canarie, Las Palmas de Gran Canaria è meta abituale di nomadi digitali (è considerata come la seconda città europea preferita proprio dai nomadi digitali per numero di trasferimenti)

Molti lavoratori a distanza che si sono già trasferiti alle Canarie, dopo qualche giorno ci dicono: “C’è il sole, posso lavorare bene, posso continuare a godermi la vita, pagare meno tasse e mi sento più sicuro che a casa in termini “sanitari”

A proposito dell’attuale problema sanitario mondiale, possiamo assicurarvi che qui non esiste il terrorismo mediatico a cui gli italiano sono quotidianamente sottoposti. Qui le televisioni non hanno audience come in Italia e non sono molto seguite dai cittadini. Paradossalmente, gli unici che continuano a guardare la televisione sono proprio gli italiani, ma lo fanno nella maggior parte per godere dello scampato pericolo, fissando nel televisore una realtà italiana che ogni giorno apparirà sempre più lontana rispetto alla serenità di una vita alle Canarie.

Le Canarie indubbiamente stanno soffrendo, come tutto il mondo, una grave crisi finanziaria dovuta alla perdita del turismo straniero che, negli anni passati, faceva transitare decine di milioni di turisti annualmente senza soluzione di continuità.
Occorre però considerare che il turismo è come la benzina di un motore. Quando sarà possibile tornare a viaggiare il turismo tornerà a far girare a pieno regime il motore ricreando gli indotti necessari. E’ come riaccendere il contatore elettrico di casa. Certo, ci saranno tempi per “leccarsi le ferite” ma l’andamento sarà verticale, cosí come già accaduto per crisi passate (vedi crisi finanziaria mondiale del 2008)

Non sarà certo verticale invece in quei tessuti sociali dove eccessive restrizioni, comportamenti troppo autoritari ed aiuti erogati con il contagocce abbiano determinato una devastazione del tessuto sociale, degli imprenditori e delle risorse necessarie per ripartire a piena potenza una volta che l’attuale emergenza andrà a ridursi (e ci sono tutti gli elementi per pensarlo grazie anche al piano di vaccinazioni in corso).

Per concludere, se sei un imprenditore digitale, oggi hai la possibilità di creare una impresa alle Canarie anche a distanza, grazie a strumenti come la procura puoi operare dall’Italia senza necessariamente fare un viaggio, per cominciare un nuovo modo di lavorare, un nuovo modo di fare business, un modo per risparmiare molte tasse alle Canarie e perché no, magari in futuro, un nuovo modo di vivere.

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Società alle Canarie: vantaggi.

Creare un’azienda alle Isole Canarie fornisce vantaggi indiscutibili: far risparmiare l’IVA ai tuoi clienti italiani, oppure incassare tu l’iva che loro dovrebbero versare. In sostanza è un po’ come darsi un aumento del 22% sul fatturato solo grazie all’iva.

Altro vantaggio indubbio è la pressione fiscale nettamente ridotta rispetto ad altre zone europee grazie al regime agevolato del “REF Canario”.
Altro indubbio vantaggio rispetto ad altre soluzioni logistiche è che le Canarie sono considerate fiscalmente Europa e non paradiso fiscale.

Altro vantaggio che di solito apprezzano molo gli imprenditori italiani è che i contributi tipo INPS e INAIL qui vengono raggruppati in una unica voce chiamata “seguridad social” ed è un importo minimo FISSO mensile (di circa 370) che è indipendente dalla busta paga che l’amministratore percepisce. Potrai percepire qualsiasi cifra tu vorrai come compenso e l’inps e l’inail (seguridad social) non varierebbero, resterebbero sempre al minimo livello.

Aggiungerei che quando la tua azienda canaria compera beni o servizi dal resto di Europa, lo fa SENZA PAGARE L’IVA quindi risparmi un bel po’ anche sugli acquisti e forniture.

Esiste una tassa locale, chiamata IGIC, che si applica nella misura del 7% ma solamente ai clienti che vivono nel tuo stesso arcipelago, e in molti casi viene ridotta al 3% o addirittura non viene applicata.
Le tue fatture ai clienti al di fuori delle Isole Canarie non sono soggette ad IVA e nemmeno a IGIC.

Ma il bello deve ancora arrivare:
I vantaggi di un’azienda creata alle Isole Canarie non si fermano alle imposte sul valore aggiunto. Occorre ricordare che le Canarie sono parte integrante dell’Europa e dell’Euro, con tutti i vantaggi di una moneta forte e con una tassazione tra le più basse nei confronti della maggior parte dei Paesi che compongono l’Unione Europea.
L’apertura di una azienda o di una attività autonoma alle Canarie è tra i servizi più richiesti che Trasferirsi Alle Canarie propone ai suoi Clienti, i quali possono anche scegliere l’opzioni di NON diventare residenti alle Canarie ma restare residenti nel loro paese.

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La consulenza sulla tassazione rappresenta il gradino di partenza di un percorso che si snoderà fino alla nascita o al trasferimento di una attività imprenditoriale alle Canarie. Il fatto che le Isole Canarie forniscano innumerevoli agevolazioni fiscali non implica che tali benefici siano facili da conseguire.
La presenza fissa e costante di un team di professionisti non può che agevolare a districarsi nella fitta foresta di vantaggi fiscali a volte impensabili ad esempio in altri Paesi, tra cui l’Italia.

Solo la presenza di una speciale “zona fiscale” denominata ZEC nella quale un’azienda può usufruire di una tassazione sugli utili del 4% dovrebbe indurre a valutare una consultazione con i nostri professionisti; (solo in tal caso l’amministratore dovrà obbligatoriamente risiedere alle Canarie) .
Un’azienda alle Canarie può dirottare fino al 90% degli utili ad un fondo speciale anziché pagarli in imposte.

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Questo fondo è generalmente utilizzato per investimenti futuri della stessa azienda in nuove attività (più specificamente per l’acquisto di beni immobili nuovi o usati, o qualsiasi bene inerente l propria attività, sottoscrizione di prodotti finanziari, ecc. ed è un valido strumento per non pagare tasse istantanee).

Anche questa volta non entriamo nel merito di questa agevolazione in quanto va analizzato caso per caso e tanto più accurata sarà la nostra consulenza sulla tassazione, tanto maggiore sarà il vantaggio consentendo all’azienda di operare in piena legalità con il massimo utilizzo delle proprie risorse finanziarie.

Il vantaggio di avere dalla tua parte professionisti che parlano la tua stessa lingua e che operano da anni con le autorità fiscali spagnole alle Canarie aumenterà la sicurezza di non fare passi falsi alla tua imprenditorialità.
Non è infatti raro trovarsi in condizioni di difficoltà in soluzioni “fai da te”.
Il fatto che le Canarie forniscano strumenti che ti consentono di ottimizzare al massimo i tuoi risparmi arrivando addirittura a pagare, caso reale di un nostro cliente, 2650 euro di tasse a fronte di dichiarazione di 104.000 euro di utile 8 ho detto utile non fatturato), non significa che tali vantaggi siano di facile acquisizione.
Anzi, a seguito di errate procedure si potrebbe addirittura ottenere un effetto opposto e, vogliamo sottolinearlo, il fisco spagnolo non è per nulla una organizzazione umanitaria. Proprio per il fatto che l’evasione è meno frequente a causa anche di una dimensione meno pressante dei prelievi fiscali, le multe sono comunque non di poco conto.

I professionisti di Trasferirsi alle Canarie, tramite il servizio di consulenza sulla tassazione, da una parte ti spiegano le differenze tra la tassazione italiana e quella spagnola su ogni singola esigenza della tua azienda e dall’altra ti propongono metodi di risparmio fiscale altrimenti impensabili per chi non conosca a fondo il regime fiscale alle Isole Canarie.

L’attuale periodo, difficile per tutti, verrà considerato come uno spartiacque nel modo di concepire una attività imprenditoriale. Laddove prima era possibile affidarsi a modelli ben collaudati di business ora, nel giro di pochi mesi, tutto è stato messo in discussione.
Ogni epoca ha avuto la sua rivoluzione e la relativa contro-rivoluzione. A volte il cambio è stato graduale, a volte invece, come in questo caso, l’imprenditore è portato a fare scelte immediate e senza errori.
Trasferire l’azienda alle Canarie, specie se legata al mondo digitale ed allo “smartworking” rappresenta una delle scelte maggiormente utilizzate in questo periodo e di maggiore rendimento.
Grazie al nostro servizio di consulenza sulla tassazione, l’imprenditore potrà preparare i propri assetti già dall’Italia, senza dovere per necessità essere costretto a numerosi viaggi per conoscere le trafile burocratiche e le leggi locali sulle imposizioni fiscali alle aziende.
E’ possibile addirittura a poter costituire le società alle Canarie senza che i soci e l’amministratore debbano spostarsi dall’Italia: è sufficiente inviarci una procura.

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In una prossima “chiacchierata” metteremo in evidenza anche l’aspetto emozionale del non sentirsi braccato dal fisco, del vivere tranquillo a contatto di una fiscalità che ti aiuta nell’attività non opprimendoti né vessandoti ed addirittura aiutandoti specie nelle altrimenti contorte fasi burocratiche tipiche di altri Stati.
La serenità nella conduzione di un’azienda è fondamentale per ottenere il massimo rendimento. Se poi aggiungiamo un clima da favola ed una solarità insita nei cittadini delle Canarie, la tua sarà un’azienda con il sorriso, anche al momento della dichiarazione dei redditi.
==>  Guarda qui, cosa pensa chi ha già usufruito di una consulenza specifica prima di te.

Mercati Canarie vendita ambulante chiosco sulla spiaggia.

mercati-canarie

Carretto per crepes, gelati, un chiosco panini e bibite, quale scelta fare, un baretto o chiosco sulla spiaggia?

 

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Lo street food e la vendita ambulante sono tra le domande più frequenti che mi fanno, leggi fino in fondo e scopri come puoi farlo.

Innanzitutto devi essere in regola con la fiscalità spagnola e pagare le poche tasse canarie che corrispondono e spesso questo tipo di attività si configura in contabilità a modulo, vuol dire che si paga sempre un fisso d’imposte, sia che si lavori poco, tanto o tantissimo, è indipendente dal fatturato (fino a un massimo di 150.000 euro l’anno) quindi la contabilità risulta molto semplice e non c’è l’obbligo di rilasciare scontrini.

Chi sta cercando lavoro alle Canarie spesso pensa di poter realizzare una delle attività di cui sopra oppure bigiotteria, manufatti artigiani, candele incensi, profumi o articoli per turisti da vendere nei mercati, per conto proprio e per farlo è necessario essere almeno lavoratori autonomi, poi se vendi nei mercati municipali devi essere in regola con la licenza comunale d’occupazione del suolo pubblico.

Un inciso, tieni presente che la vendita di cibo con carrettini da strada è sottoposta a licenza sanitaria ed è molto difficile ottenerla sul suolo comunale se non impossibile, se pensi di vendere panini bibite gelati etc., dovrai optare per farlo su suolo privato come in centri commerciali, che ti danno il permesso per farlo, oppure durante le feste e sagre di paese.

Per fare questo esiste in ogni ayuntamiento (comune) una comisiòn de fiesta al quale potrai iscriverti e avrai diritto a partecipare a tutte le feste, che qui sono numerose, ed esporrai con il tuo banchetto o chiosco per proporre il tuo prodotto.

Sono tante le cose da sapere se decidi di avviare un’attività, ma la parte più interessante è sicuramente l’aspetto fiscale. Vuoi sapere quante poche tasse si pagano alle Canarie? Meno di quanto tu possa immaginare. Scoprilo nel report gratuito che trovi qui.

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Discorso a parte per un chiosco sulla spiaggia o baretto sul mare. Alle Canarie è praticamente vietato fare attività sulle spiagge che sono preservate, essendo in buona parte riserva naturale della biosfera. Ci sono dei baretti sulla spiaggia detti chiringuitos già esistenti e gestiti dall’ayuntamiento (comune). Per gestirli dovete partecipare a un bando d’asta e prenderli tutti in gestione compreso il personale che ci lavora dentro, si tratta di una vera e propria impresa, una grande azienda con una ventina di impiegati.

Altra possibilità è quella di aprire un baretto sulla spiaggia, non direttamente sulla sabbia, ma poco prima, dove ci sono i “paseos” ovvero i lungo mare dove spesso sono presenti piccoli moduli sul mare in affitto che si possono prestare a locali come un piccolo bar o un ristorante, però molti di questi moduli sono già stati presi con la funzione di vendita e somministrazione food, ma non proprio vendita ambulante anche se la gente lo utilizza in modalità di asporto (comida para llevar). Dovrai però avere anche delle persone che lavorano per te o decidere tu di essere un collaboratore di queste attività. Come vivere alle Canarie lavorando da dipendente? Scarica la guida gratuita per trovare lavoro alle Canarie. Clicca qui.

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Per quanto riguarda i mercati, le date i luoghi in cui potresti esporre e vendere le tue creazioni d’artigianato guarda l’elenco sotto a seconda delle zone, in Gran Canaria trovi:

Agüimes

Mercadillo de Agüimes. Il giovedi dalle 08:00 alle 13:00 di fronte alla piscina municipale.  Guarda dove si trova il mercato nella  mappa.

 

Arguineguìn


Mercadillo Municipal de Arguineguìn.
Il martedi dalle 08:00 alle 14:00. C/ Paco Gonzàlez a  Arguineguìn (Mogàn). Guarda dove si trova nella mappa mappa.

 

Arucas

 

Mercadillo de  Arucas. Il sabato dalle 8:00 alle 14:00. C/ Juan de Bethencourt. Guarda dove si trova nella nella mappa.

 

Gàldar


Mercadillo de Gàldar.
Il giovedì dalle 8:00 alle 14:00. Plaza de Santiago en Gàldar. Guarda dove si trova il mercato nella mappa.

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Jinàmar

 

Mercadillo de Jinàmar. La domenica dalle 08:00 alle 14:00 nella  Ramblas de Jinàmar (Telde).

 

Santiago de Tunte


Mercadillo de Tunte.
La domenica dalle 09:00 alle 13:00 Plaza de Santiago de Tunte.

 

Mendizàbal

 

Mercadillo de Mendizàbal. Il terzo sabato di ogni mese C/ Mendizàbal (Vegueta) – Las Palmas de Gran Canaria. Guarda dove si trova nella mappa.

 

Valleseco

 

Mercado Ecològico de Valleseco, Ecovalle. Durante i fine settimana, il venerdi 16:00-20:00, il sabato dalle  10:00-14:00 e  16:00-20:00, le domeniche dalle  9:00-14:00. Nel centro di Valleseco , C/Pàrroco Josè Hernàndez Acosta, nº 11.

 

Vegueta

 

Mercadillo de Vegueta. Tutte le domeniche di ogni mese eccetto Luglio Agosto e Settembre. Mercado di Artesanìa y Cultura de  Vegueta. Plaza del Pilar Nuevo.

 

San Bartolomè de Tirajana


Mercadillo Municipal de San Bartolomè de Tirajana.
La domenica dalle  8:00 alle 13:30 nella pista di pattinaggio di San Fernando de Maspalomas.

 

Mogàn

 

Mercato Municipale della spiaggia di  Mogàn. Il venerdi dalle  8:00 alle 14:00 sul molo sportivo di  Mogàn.
The Small Market Spiaggia di Mogàn. Il lunedì dalle  9:30 alle 15:00 nel parcheggio della spiaggia di Mogan.

Moya

Mercado de Moya. La domenica dalle  8:00 alle 14:00 sopra la stazione degli autobus di Moya . Guarda dove si trova il mercatino nella  mappa.

 

Maspalomas

 

Mercado Agrìcola y Ganadero. Dalle  8.30 all 14.00 a domeniche alterne, una settimana a Puerto rico e una settimana a Maspalomas.

 

San Agustìn


Mercado Centro Comercial el Portòn.
Il lunedì e il sabato dalle 8:00 a 14:00 en Calle Las Retamas, San Agustìn.

 

Puerto Rico, Mogàn

 

Mercado de Puerto Rico, mercato agricolo di  Mogàn in  Puerto Rico nella zona del parco. Orario dalle  8.30 alle 14.00. Si svolge a domeniche alterne: una a Puerto Rico l’altra a  Maspalomas). Guarda dove si trova il mercato nella  mappa.

 

Mercato dell’usato 

 

Tutte le domeniche dalle  8:00 alle 14:00 nel parco Bianco di fianco al parco di Santa Catalina a Las Palmas de Gran Canaria.

 

San Fernando

 

Mercado de San Fernando. Il mercoledì e il sabato dalle 8:00 alle 14:00 a San Fernando de Maspalomas.

 

Vega de San Mateo

 

Mercado  de San Mateo. Il sabato dalle 8:00 alle  20:00, la domenica dalle  8:00 a 15:00.

 

Santa Brìgida

 

Mercado de Santa Brìgida. Il venerdi dalle 16:00 alle 20:00, il sabato dalle 7:00 alle 20:00 e la domeniche dalle  7:00 alle 14:00, sotto il parco municipale nella Villa de Santa Brìgida.

 

Santa Lucìa

 

Mercado de Santa Lucìa. La domenia dalle 8:00 a 14:00 mercado tradicional a la entrada del pueblo de Santa Lucìa.

 

Santa Marìa de Guìa

 

Mercado de Santa Marìa de Guìa. Dalle 10:00 alle 14:00 in Paza Grande, il martedi e la domenica dalle 8:30 alle 13:00 di fronte al comune di Santa Marìa de Guìa de Gran Canaria. Guarda dove si trova il mercato nella mappa mappa.

 

Telde

 

Mercado de Telde. Il sabato dalle 7:00 alle 14:00 in  Plaza de San Gregorio, C/ Joan Mirò. Guarda dove si trova il mercatino nella  mappa.

 

Teror 

 

Mercado de Teror. È un mercato molto grande e vario, ogni domenica dalle 8:00 alle 14:00 intorno alla  Basìlica de Nuestra Señora del Pino. Guarda dove si trova il mercato nella  mappa.

 

Valsequillo

 

Mercado de Valsequillo. La domenica dalle 8:00 alle 14:00  C/ Isla de la Gomera. Guarda dove si trova il mercato sulla  mappa.

 

Vecindario

 

Mercado de  Vecindario. Il lunedì dalle 8:00 alle 14:00 – mercato agricolo (Recinto Ferial de Vecindario), il mercoledi invece c’è il mercato tradizionale.

 

Santa Catalina

 

Mercatino de Santa Catalina. Prima domenica del mese eccetto nel periodo di carnevale, eccetto luglio agosto e settembre in orario dalle 11:00 alle 15:00. Galleria d’arte del Parque de Santa Catalina en Las Palmas de G.C.

 

Gàldar – Mercadillo del Coleccionista

 

La Casa del Coleccionista de Gàldar, è un luogo d’incontro tra collezionisti dove si possono scambiare stampe, comprare e collaborare con altri collezionisti. Indirizzo: Guaires, 26.

Vorresti fare un viaggio esplorativo che ti metta in condizioni di respirare un pò di vita canaria e tornare a casa con tutte le informazioni necessarie per un trasferimento di successo? Puoi ricevere un preventivo senza impegno. Si seguito trovi i dettagli.

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Ci sentiamo in un prossimo articolo.

Marco Misto

 

Andare a vivere nelle Canarie e non pagare l’Iva, altro che 80 euro di Renzi!

andare a vivere nelle canarie

Stai pensando di andare a vivere nelle Canarie e non sei d’accordo su quanto sta succedendo oggi a livello politico ed economico in Italia?

 

Ricordi qualche anno fa la polemica sugli 80 euro di Renzi?  Magari hai provato amarezza, magari ti sono sicurante serviti.  Continua a leggere perché ti propongo una chiave di lettura su agevolazioni e risparmio tasse alle Canarie che probabilmente non conosci . Non intendo scendere in politica ma se fosse possibile risparmiare un pò di tasse (magari il 22% d’Iva) ti interesserebbe?

Chi decide di andare a vivere nelle Canarie deve sapere che il REF (regime economico fiscale canario) non prevede l’Iva (nel senso che non esiste) infatti anche le aziende che fatturano nell’arcipelago non fatturano con Iva.

Venendo a vivere nelle Canarie e vorrai comperare un servizio dall’Italia o resto d’Europa dove vige l’Iva, ti fattureranno senza includere il 22% o l’aliquota relativa allo stato da cui stai comperando.

Questo a livello privato, ma anche le aziende o liberi professionisti / consulenti ne traggono vantaggio. Alla stessa maniera chi viene a vivere alle qui e decide di trasferirsi con la partita Iva o crearne una nuova quando offre un servizio ai suoi clienti italiani automaticamente non deve versare il giro Iva quindi può decidere 2 cose:
1) Intascarsi l’Iva che non versa creandosi un aumento istantaneo di stipendio del 22% rispetto a quando fatturava in Italia.
2) Fare uno sconto del 22% ai suoi clienti e diventare più competitivo nei confronti dei suoi concorrenti.
3) Fare un mix delle 2 cose e avere clienti più contenti e avere lui stesso un guadagno maggiore.

Sicuramente saranno tante le domande che ti starai ponendo. Per approfondire e avare informazioni sulle Canarie, ti invito a scaricare il webinar gratuito che trovi di seguito.

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Un esempio pratico ho comperato dei corsi di formazione a cui poi ho partecipato che si svolgevano in Europa (Italia compresa). Il fatto di fatturarli a una entità alle Canarie ha fatto si che risparmiassi oltre 1200 euro d’Iva. Bel risparmio non credi?

Altro esempio pratico. Ho acquistato una telecamera su un sito internet americano (Amazon) lo conoscerai immagino. La telecamera costava in media 400 euro. L’ho trovata online a 352 euro , l’ho comprata e per effetto dell’assenza Iva l’ho pagata solo 297 euro compresa la spedizione alle isole Canarie (un risparmio di circa 100 euro). Non male pagare oltre il 20% in meno vero?

Altro esempio vedi questo articolo di acquisto su acquisto in Amazon senza iva.

Per non parlare comunque della diminuzione di tasse che prevede il REF canario rispetto alle attuali tasse italiane.

Dunque ecco come risparmiamo tasse qui, ma un altro vantaggio interessante sono gli aiuti a fondo perduto che si alternano a periodi di erogazione e di ” pausa”per apertura nuova attività, si tratta d’aiuti erogati a lavoratori autonomi che aprono un’attività per la prima volta alle Canarie che arrivano fino a 7000 euro a fondo perduto che decidono di venire a vivere nelle Canarie e lavorare (aprire una nuova attività).

Questi aiuti sono da impiegare per comperare attrezzature utili allo svolgimento dell’attività che vai ad aprire, puoi comperarti un auto, un cellulare, un computer, un tablet, un forno per la pizza, dei tavoli da lavoro… Insomma attrezzature relazionate con la tua nuova impresa per le quali sia richiesto un investimento.

Sono tanti gli imprenditori che ci contattano perché stanchi della pressione fiscale italiana e intenzionati a creare un nuovo business alle Canarie; spesso citiamo un imprenditore si Roma che qui alle Canarie a fronte di 104.000 euro di utile ha pagato solo 2650 euro di tasse. Interessante?

Per questo abbiamo studiato un servizio di assistenza per tutto l’iter burocratico relativo alle società Canarie che permette di realizzare il nuovo progetto in tutta sicurezza. Nel caso fossi un imprenditore e stai pensando anche tu di creare una nuova impresa alle Canarie, ti invito a consultare di seguito i dettagli del servizio, potrebbe fare al caso tuo.

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Contattaci per qualsiasi ulteriore informazione.

Marco Misto

RESIDENZA FISCALE ALLE CANARIE CON GLI INVESTIMENTI: COME FARE?

Giovani, adulti e anziani, tutti vorrebbero trasferire la residenza fiscale alle Canarie.

 

Negli ultimi anni le Canarie sono diventate una meta privilegiata anche per tutti gli imprenditori e per chiunque voglia investire nell’arcipelago.

In particolare l’obiettivo degli investitori di tutte le nazionalità è conseguire appunto la residenza fiscale.

Il merito va alla Ley 14/2013 che è stata varata proprio allo scopo di aiutare gli imprenditori e “internazionalizzare”.

Non hai fondi da investire e vuoi venire a lavorare qui alle Canarie? Scarica la guida gratuita per trovare lavoro. Clicca qui.

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Questa legge è stata infatti pensata e formulata per favorire investitori e imprenditori stranieri altamente qualificati che vengono a effettuare investimenti sul territorio spagnolo.

In più queste agevolazioni verranno applicate anche ai coniugi e ai figli di minore età.

Questo Regio Decreto prevede una velocizzazione dell’iter, così da stabilire nel minor tempo possibile tutti i visti e acquisizioni di status previsti.

La residenza prevista da questa legge costituirebbe già titolo sufficiente per avere la residenza fiscale alle Canarie per un anno senza che sia necessario ottenere la “tarjeta de identidad de extranjero” (documento d’identitá per lo straniero).

Questa legge infatti è proprio una specifica agevolazione per gli investitori stranieri e i lavoratori di quelle imprese che decidono di spostare la loro base operativa e la loro residenza fiscale nell’arcipelago, visto che di fatto non rende necessaria la maturazione del requisito, altrimenti obbligatorio, della permanenza, anche non continuativa, di più di 6 mesi nel territorio spagnolo.

Ti piacerebbe partecipare a una consulenza privata con Marco nella quale ti spiegherà nel dettaglio tutti questi tipi d’investimento, soluzioni, strumenti e strategie per ottenere la residenza fiscale alle Canarie?

Dai un’occhiata a questo link e valuta in base alle tue necessità:

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Ora vediamo cosa serve per ottenere la residenza fiscale alle Canarie per investitori di capitale e per gli investimenti immobiliari.

 

Visto di Residenza fiscale alle Canarie per Investitori di Capitale (RIC)

 

La RIC si configura come “significativo investimento di capitale”.

In questo caso si parla di un investimento iniziale che avrà un importo uguale o maggiore di 2 milioni di euro. In cosa dovrai fare questo investimento?

Puoi optare per titoli di debito pubblico spagnolo, in azioni o partecipazioni sociali per un valore uguale o superiore a 1 milione, in imprese spagnole oppure depositi bancari, in qualche entità finanziaria spagnola.

Attento però, oltre tutti i requisiti stabiliti, dovrai realizzare l’investimento previsto entro 60 giorni anteriori alla presentazione della richiesta di residenza fiscale alle Canarie in base a queste modalità:

 

1 – in caso di un investimento in azioni non quotate o partecipazioni sociali

Bisognerà presentare la dichiarazione d’investimento che andrà estratta dal Registro degli Investimenti Esterni del Ministero di Economia e Competitività.

 

2 – in caso di un investimento in azioni quotate

Sarà necessario presentare un certificato di chi ha effettuato l’intermediazione finanziaria, se debitamente registrato nella Commissione Nazionale Borsa Valori o nella Banca Spagnola. Qui deve risultare che l’interessato ha effettuato l’investimento secondo la norma vigente.

3- in caso volessi investire in debito pubblico

Dovrai presentare un certificato rilasciato dall’entità finanziaria o dalla Banca Spagnola nel quale dovrà risultare che il richiedente è anche l’unico titolare dell’investimento per un periodo di almeno 5 anni.

 

4 – infine in caso volessi fare un investimento in deposito bancario

Bisognerà presentare un certificato rilasciato dall’entità finanziaria nella quale sia verificabile che il richiedente è l’unico titolare di quel deposito bancario.

È importante quindi per ottenere la residenza fiscale, essere ben informati e conoscere l’iter corretto da seguire per non commettere errori. Per avvalerti del nostro servizio di seguito trovi maggiori informazioni.

Clicca qui: 

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Visto di Residenza fiscale alle Canarie per Acquisizione di Beni Immobili (RIV)

 

Non finisce qui: potrai richiedere la residenza fiscale alle Canarie anche come straniero che decide di accreditare un’acquisizione di beni immobili nell’arcipelago con un investimento pari o superiore ai 500 mila euro.

Attento però, oltre tutti i requisiti stabiliti, dovrai dimostrare di aver acquisito i tuoi beni immobili tramite certificazione con informazione continuata di dominio e carichi del Registro della Proprietà che corrispondano a uno o più immobili.

Dovrai fare emettere questa certificazione con anteriorità a 90 giorni rispetto alla presentazione della richiesta di residenza fiscale alle Canarie.

Al momento della richiesta, l’acquisizione degli immobili è in fase di perfezionamento e d’iscrizione nel Registro della Proprietà?

Non ti preoccupare, sarà sufficiente la consegna della certificazione nella quale risulti in corso la presentazione di un documento di acquisizione, accompagnata dalla documentazione che accrediti il pagamento dei tributi corrispondenti.

Quindi in sostanza, dovrai dimostrare di aver effettuato un investimento in beni immobili per un importo minimo di 500 mila euro e questo investimento deve essere libero da ogni carico od onere (in parole povere devono essere soldi tuoi e non frutto di finanziamenti, mutui e quant’altro).

Hai ancora altre domande sulla vita alle Canarie? In questa raccolta di domande e risposte scoprirai le domande più frequenti che gli italiani fanno sulle Canarie. Clicca qui:

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Spero che avrai incontrato informazioni utili anche oggi.

Contattaci per qualsiasi ulteriore informazione.

Marco Misto

Pensionati all’estero: tutti i dettagli burocratici [Parte 1]

pensionati all'estero

La fortuna di essere pensionati all’estero.

 

Per tutti coloro che non riescono più ad andare avanti e vogliono trasferirsi in un altro paese, lo possono fare senza alcun problema. I pensionati all’estero non dovranno far altro che dirigersi presso il proprio ente pensionistico, dichiarando se vogliono mantenere la loro pensione in Italia oppure trasferirla nel nuovo Paese. Una volta presa questa decisione, attraverso il servizio online oppure dirigendosi direttamente all’INPS bisogna compilare una domanda: qui si deve specificare il C/c (Istituti di credito esteri) su cui verrà accreditata la pensione.

Stai ancora pianificando il tuo trasferimento? Potrà esserti utile scaricare la guida gratuita alle 8 zone del sud di Gran Canaria. Ti aiuterà a capire dove meglio insediarti. La trovi qui.

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Riscossione della pensione in Italia

 

Nel caso in cui fossimo domiciliati nel nostro Paese e risiedessimo all’estero tutto ciò che dovremo fare sarà accreditare l’importo della pensione su di un C/c postale oppure bancario; di conseguenza tutte le informazioni verranno inviate presso il domicilio.

 

Detrazioni fiscali per redditi da pensione

 

L’esecutivo Italiano per permettere alle persone di poter spostare la propria pensione all’estero, si è impegnato di redigere degli accordi bilaterali con molti paesi facente parte dell’Europa. Per vedere le convenzioni dovremo collegarci direttamente sul sito dell’Agenzia delle entrate.

 

Pensioni statali all’estero: come richiederle

 

Per richiedere la pensione in uno dei tanti paesi dell’Unione Europea, sarà necessario avere tutti i requisiti. Una volta che dovremo richiederla, la domanda sarà rivolta presso l’ente pensionistico del paese in cui si vive se si è lavorato altrimenti la domanda andrà presentata nel paese in cui lavoravamo. Rivolgiamoci direttamente all’INPS e sicuramente riusciremo ad avere tutte le informazioni necessarie. Inoltre dovrebbe arrivare a casa dal paese in cui si è lavorato, il modulo di richiesta quindi se non lo ricevessimo sarà meglio contattare l’ente. Ricordiamo che per ogni paese cambia l’età di pensionamento quindi sarà meglio andarsi ad aggiornare.

 

Pensioni all’estero: calcolo

 

Il calcolo della pensione si baserà a seconda delle normative stabilite all’interno di ogni singolo paese, prendendo conto quindi dei contributi versati. Successivamente l’importo verrà adeguato alla “prestazione pro-rata”. Prima di una pensione definitiva si metteranno a confronto le due e di conseguenza, verrà stabilita ricevendo così una remunerazione più elevata.

Esempio

Francesca ha lavorato per 20 anni nel paese A e per altri 20 anni nel paese B.

Sommando le quote pensionistiche nazionali, riceverebbe 800 euro al mese dal paese A e 900 euro dal paese B, per un totale di 1700 euro al mese.

In realtà, tenendo conto dei periodi contributivi all’estero (“quote pensionistiche UE”), Francesca dovrebbe ricevere mensilmente 1000 euro dal paese A e 1150 euro dal paese B.

Francesca ha diritto a questa pensione più elevata, pari a 2150 euro al mese.

Per sapere però esattamente quante tasse andrai a pagare nel nuovo paese di residenza, sbaglia chi pensa che è possibile fare un calcolo “fai da te”. Per ottenere un conteggio preciso è necessario che venga fatto da un commercialista in loco. Per questo abbiamo ritenuto opportuno offrire un servizio specifico. Ti permette di conoscere con molta precisione quanto risparmieresti di tasse alle Canarie rispetto alla tua situazione attuale e viene svolto da un professionista canario proprio in base ai tuoi dati. Di seguito trovi i dettagli del servizio.

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Per quanto riguarda le pensioni d’invalidità e di reversibilità, ecco maggiori dettagli: nel primo caso la persona si deve sottoporre a degli esami per controllare il suo status d’inabilità mentre nel secondo non si ha accesso alla pensione di reversibilità (determinati paesi dell’UE non li remunerano).

Come abbiamo potuto vedere sino a qui i pensionati all’estero non dovrebbero riscontrare molti problemi, ma sarà loro dovere richiedere entro un determinato tempo la loro pensione. Nel senso che prima di andarci, se lavorato in un altro paese dovranno far richiesta entro sei mesi; i tempi di burocrazia sono assi lunghi.

Parlando invece di tasse, se sei un pensionato che già vive alle Canarie e se non l’avessi già fatto,  ti può sicuramente interessare ottenere la residenza fiscale. Per questo e dopo le numerose richieste di tanti pensionati, abbiamo deciso di offrire il servizio dedicato a questa pratica. Sarai seguito per tutto l’iter burocratico che ti permetterà staccarti dall’Italia e risparmiare molti soldi. Di seguito trovi i dettagli.

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Spero esserti stato d’aiuto anche oggi con quest’articolo.

Contattaci, avremo il piacere di darti tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Marco Misto

Ecco perché dovresti decidere di vivere alle Canarie

Quali sono i motivi per i quali decidi di trasferirti alle Canarie ?

 

Scegliere le Canarie vuol dire vivere in una delle 7 isole che formano un grande arcipelago, tutte di origine vulcanica, situate nell’Oceano Atlantico al largo dell’Africa nordoccidentale.

Il loro territorio forma una comunità autonoma della Spagna, per cui deve sottostare al Governo Iberico, ma è anche da considerare che, alcuni studi economici, hanno evidenziato che in Europa le Canarie sono uno dei territori in maggiore crescita.

Questo è un elemento per il quale tanti imprenditori stanno valutando di trasferirsi alle Canarie per investire su questo territorio che in continua crescita ed evoluzione.

Questi nuovi investimenti, che vedono la nascita di nuove aziende, vedendo quindi l’aumento di posti di lavoro, per cui la scelta di cambiamento può rivelarsi una decisione alternativa e intelligente, grazie anche ai vantaggi fiscali che per esempio hanno agevolato un imprenditore romano, che si è trasferito alle Canarie e che a fronte di 104,000 euro di utile, nota che ho scritto utile non fatturato, ha pagato solo 2.650 euro di tasse. A tal proposito ti segnalo un webinar, diviso in tre video lo trovi qui:

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Un altro dei motivi che ti può far decidere di trasferirti è l’ambiente in cui andrai a stare. Un territorio con una natura spettacolare, in molti punti ancora incontaminata, un livello d’inquinamento bassissimo e città in continuo sviluppo, dove si può vivere vicino al mare con un clima sempre gradevole.

Ti lascio un link per scaricare una mini guida gratuita sulle zone del sud di Gran Canaria per capire dove insediarti se decidi di trasferiti. Spero ti possa essere utile. Lo trovi qui.

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Il fatto di essere un posto con queste caratteristiche climatiche ha anche un impatto positivo sul lavoro. Vivere in un ambiente sereno ti fa lavorare meglio e sicuramente con un maggiore rendimento, per cui vale la pena riflettere sulla scelta delle Canarie, potrebbe essere quella giusta.

Lo sviluppo economico importante di queste isole vede di pari passo una crescita anche di tutti i servizi e infrastrutture rendendo moderne e all’avanguardia le città di questo arcipelago. 

Questo aspetto è evidente su alcune diverse infrastrutture come ospedali, strade e scuole, tutte di alto livello. Oltre a questo è da segnalare un efficiente servizio di trasporti pubblici, di basso impatto ambientale. Infatti uno degli obiettivi del Governo spagnolo è proprio quello di ridurre al massimo il livello d’inquinamento ambientale di queste meravigliose isole, altro aspetto importante per valutare la decisione di viverci.

Altro fattore che valuterai è il costo della vita. Per noi italiani non si può notare la differenza. Facendo una valutazione generale (non solo basandosi sui prezzi al supermercato) si può arrivare a un risparmio di circa il 40%.

A tal proposito ti invito a leggere un articolo che abbiamo recentemente pubblicato proprio sui costi della vita a Gran Canaria. Lo trovi qui.

Una percentuale importante se si pensa che tu possa avere ulteriori risparmi, per esempio, sul costo della benzina, sulle medicine e su altri servizi di prima necessità.

Questo grazie al fatto che in questo territorio non esiste l’IVA ma una tassa sostituiva, l’IGIC che è al 7%. Questo fa sì che i prezzi della maggior parte dei beni di consumo siano più bassi rispetto che in Italia e di altri paesi europei. 

Inoltre è da sottolineare non si pagano i pedaggi autostradali e molti parcheggi, nelle principali città sono gratuiti.

Altro elemento importante per decidere di vivere alle Canarie è l’aspetto delle infrastrutture. La pulizia è al primo posto. Troverai strade sempre pulite.

 L’aspetto fondamentale è la sicurezza sociale. È molto alta grazie a un intervento importante del Governo di Spagna che ha attuato una politica di controllo ferrea, soprattutto sugli ingressi e in strada, aumentando il servizio delle forze dell’ordine al fine di tutelare tutti coloro che vivono il territorio.

Per approfondire tutte le informazioni ti suggeriamo organizzare un viaggio esplorativo che ti consenta di vivere direttamente il territorio e ti metta in condizioni di pianificare il tuo progetto di cambiamento senza problemi e soprattutto senza commettere errori. In caso fossi interessato ti lasciamo di seguito un report dove potrai richiedere un preventivo senza impegno.

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Ci auguriamo di aver contribuito a chiarire i tuoi dubbi e ad aiutarti nella decisione di volerti trasferire alle Canarie.

Contattaci per avere le informazioni di cui hai bisogno.

 

Marco Misto

Attivitá commerciale alle Canarie: come aprirla

Vediamo cosa fare per aprire una propria attività commerciale alle Canarie

Per gli imprenditori che decidono di creare impresa alle Canarie in diversi settori, il governo prevede importanti incentivi fiscali.

I vari settori in cui è possibile investire per la propria attività commerciale alle Canarie sono beni materiali (terreni esclusi) per lo sviluppo economico dell’azienda, investimenti nel settore ambientale, creare forza lavoro che includa anche persone diversamente abili, attivare impianti industriali e di produzione. Inoltre prevedere investimenti nell’esportazione, nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione tecnologica e nella comunicazione. Nel report che trovi qui avrai consigli utili per capire come muoverti.

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Inoltre è importante tenere in considerazione l’apertura di uffici in altri paesi per l’esportazione dei prodotti o per la loro vendita in Spagna. È necessario però che circa il 25% del capitale delle nuove aziende appartenga alla società spagnola.

È fondamentale prevedere investimenti per la promozione di prodotti, per presenziare nelle fiere internazionali, (incluse quelle che si svolgono in territorio spagnolo) oltre che investire anche in beni d’interesse culturale, nel settore cinematografico e in strutture per l’infanzia.

Altro passo importante per acquistare o aprire la propria attività commerciale alle Canarie è individuare il settore nel quale investire.

Per esempio il turismo è uno dei settori principali (Hotels, agenzia di autonoleggio, ristorazione, attrazioni turistiche) e fanno parte di questo indotto anche le agenzie immobiliari per affitti uso vacanza e negozi di alimentari. Ti piacerebbe vedere i veri numeri del turismo a Gran Canaria in un report dettagliato e gratuito con tanto di video in cui viene spiegato tutto quello che c’è da sapere? Scarica la mini guida che trovi di seguito.

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Per quanto riguarda gli affitti per negozi di vendita al dettaglio si parte da circa 900 € mensili e per locali in centro commerciale si sale indicativamente a 2.500 € al mese, dipendendo dalle zone. Per gli uffici la spesa può variare, approssimativamente dai 500/600€ in su, ma c’è la possibilità di abbattere i costi con spazi di coworking, con collegamento internet a banda larga.

Per aprire la propria attività commerciale alle Canarie sarà importante avere tutte quelle informazioni per evitare di commettere costosi errori. Per questo abbiamo studiato un servizio di consulenza personalizzata, allo scopo di avere strumenti, strategie e soluzioni per realizzare il proprio progetto d’impresa in tutta sicurezza. Per avere maggiori informazioni consulta la pagina che trovi qui:

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Ogni società a responsabilità limitata dovrà mantenere un conto adeguato in base al Piano General de Contabilidad (General Acounting Plan).

Si tratta di una serie di conti e numeri di conto standardizzati, che bisognerà prensentare annualmente al fisco. Il pagamento delle tasse è trimestrale e richiede l’elaborazione e la compilazione di vari documenti.

Anche per la messa in regola di ogni lavoratore assunto oppure licenziato sarà necessario richiedere i documenti a chi di competenza. Ci vorrà circa un mese per rendere operativa la propria attività commerciale alle Canarie.

È quindi importante conoscere bene la realtà del nuovo paese. Per questo raccomandiamo sempre fare preventivamente un viaggio esplorativo del territorio. Per vorrai ricevere un preventivo gratuito, consulta la pagina che trovi di seguito.

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Per quanto riguarda invece la procedura per l’apertura, il primo passo è la scelta del nome della società e la sua registrazione a breve termine (dai 3 ai 5 giorni).

A seguire l’apertura di un conto corrente bancario con il conseguente trasferimento di capitale dal proprio paese (in caso di contanti).

Affidarsi a un notaio per la preparazione di tutti i documenti che riguardano l’azienda (ci vorranno 2/3 giorni).

Una volta firmati i documenti ricevuti dal notaio si potrà richiedere un codice fiscale di registrazione provvisorio CIF e successivamente fare richiesta di costituzione legale dell’azienda.

A questo punto la società verrà registrata nel registro delle imprese (tempi di attesa di una settimana) per cui si emetterà un numero fiscale definitivo. Ultimo passo è andare in banca con questo codice per lo sblocco del proprio account e poterne così fare uso.

Il vantaggio principale che si ha se si decide di aprire la propria attività commerciale alle Canarie è creare una società in zona ZEC (zona especial Canaria) e aderire a una fiscalità speciale al 4% d’imposte, senza pagare IVA, IGIC tra società ZEC, evitando anche le tasse di trasmissioni patrimoniali e altri vantaggi che per esempio hanno agevolato un imprenditore romano, che si è trasferito alle Canarie e che a fronte di 104,000 euro di utile, nota che ho scritto utile non fatturato, ha pagato solo 2.650 euro di tasse.

Spero di esserti stato d’aiuto, ma contattaci se pensi di voler approfondire ulteriormente tutte queste informazioni.

Marco Misto

Quali sono le spese per acquistare o vendere casa alle Canarie?

Quando decidiamo di fare un investimento immobiliare, l’interrogativo che potrebbe compromettere la nostra decisione è l’entitá delle spese a cui far fronte.

Ecco come possiamo calcolarle:

1 –  Atto pubblico nel notaio

2 – Registrazione nel registro fondiario

3 – Tassazione

4 – Commercialista (Gestorìa se chiediamo un mutuo)

5 –  Plusvalenza Municipale (Plusvalìa Municipal)

6 – Tasse dovute in Italia (se siete ancora residenti fiscalmente in Italia)

La legge indica quali spese  per l’acquisto o la vendita di una casa corrispondono al pagamento del compratore (quasi tutto) e del venditore (solo il guadagno in conto capitale comunale e l’originale dell’atto).

C’è poco spazio per la negoziazione di questi costi, anche se è vero che qualsiasi tipo di distribuzione delle spese per l’acquisto o la vendita di una casa, può essere concordata, compreso che tutti sono pagati dalla parte acquirente, a condizione che sia fatto attraverso una clausola pienamente legale.

Quando il venditore è un promotore immobiliare, la legge lo obbliga a pagare la plusvalenza comunale e le spese della dichiarazione di nuovi lavori e divisione orizzontale.

È inoltre necessario pagare la cancellazione dell’ipoteca esistente sulla casa fino a quando non si surroga nella stessa. Per avere maggiori informazioni in caso decidessi di fare degli investimenti a Gra Canarie ti invito a scaricare la guida gratuita che trovi di seguito. Scoprirai come altri italiani stanno ottenendo delle rendite sorprendenti.

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Le spese per l’acquisto o la vendita di una casa in dettaglio sono:

 

1 – Notaio

Una spesa da considerare al momento dell’acquisto di una casa, sia nuova che usata, è il notaio. Le spese notarili, dette tariffe, sono regolate dallo stato e tutte addebitano lo stesso per gli stessi servizi. Il loro ammontare dipende dall’entità della proprietà, anche se può essere aumentata da aspetti dell’operazione notarile: il numero di copie, l’estensione dell’atto, la presentazione, ecc.

Nel caso della concessione dell’atto pubblico di vendita, i prezzi sono compresi tra 600 e 875 euro, a seconda del prezzo della proprietà. Ad esempio, per un appartamento di 100.000 euro pagheresti circa 850 euro, mentre per uno di 250.000 euro dovresti pagare circa 1.000 euro.

2 – Iscrizione della proprietà all’Ufficio del Registro

Tra le spese da calcolare, ci sono poi i costi generati dall’iscrizione al catasto (Ufficio del Registro) di vendita o acquisto di un immobile. Sono anche fissati dai regolamenti e il loro ammontare dipende dal prezzo della proprietà. Generalmente sono comprese tra 400 e 650 euro.

Se hai deciso di fare un investimento alle Canarie o pensi di creare un’impresa o ancora se vuoi trasferirti, sarà importantissimo prima di tutto fare un viaggio esplorativo per conoscere il territorio, sciogliere tutti i tuoi dubbi e avere le giuste informazioni per non commettere errori. Scopri come farlo scaricando la guida gratuita che trovi di seguito.

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3 – Tasse

In questa sezione abbiamo due principali differenze in base al tipo di alloggio: tasse sull’acquisto di una nuova casa e sull’acquisto di abitazioni di seconda mano.

A – Imposte sull’acquisto di nuove abitazioni:

Quando si acquista una casa che ci viene consegnata per la prima volta si paga l’IVA in Spagna, che nel 2020 ammonta al 10%. Praticamente, sarebbero 10.000 euro nel caso di una casa da 100.000 euro e 25.000 in una casa da 250.000 euro. Ma qui alle Canarie, dove abbiamo un regime agevolato si pagherà l’IGIC al 7%. Nel caso dell’edilizia popolare, l’IVA può essere del 4%, ma varia a seconda della Comunità autonoma e del tipo di edilizia sociale in questione.

Rispetto al pagamento delle imposte di trasmissioni Patrimoniali e’ possibile non pagarle in determinati casi. Abbiamo un servizio di consulenza personalizzata dove spieghiamo in maniera molto più approfondita, come sia possibile evitare di pagare questo IGIC  o meglio Imposte di trasmissione patrimoniale pari al 6,5% del valore dell’immobile.

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Per “prima volta o prima consegna” si intendono quegli immobili che vengono acquisiti dal promotore immobiliare dopo la costruzione degli stessi.

Se le case sono state affittate dopo il completamento dei lavori e le persone che hanno vissuto in esse le acquistano, anche in questo caso è considerata “prima consegna”, per cui pagherebbero l’IGIC in canaria. Mentre nel caso in cui gli acquirenti sono diversi dagli inquilini, pagherebbero per l’alloggio di seconda mano. Le imposte di trasmissione patrimoniali pari al 6,5% del valore reale dell’immobile (sceglieranno il valore maggiore tra il dichiarato dal notaio e il valore catastale).

In caso di edilizia popolare l’aliquota fiscale può essere del 4% ma varia a seconda della Comunità autonoma e del tipo di edilizia sociale in questione.

IAJD (impuesto sobre Actos Jurìdicos Documentados – Imposta sugli atti legali documentati): questa tassa è generata dalla firma degli atti in presenza di un notaio  e successivamente dalla iscrizione al registro.

L’aliquota d’imposta applicabile sarà determinata da ciascuna comunità autonoma, in termini generali sarebbe compresa tra 0,5% e 1,5% sull’importo della vendita.

Questa tassa dovrà essere aggiunta all’IGIC quindi sarà da pagare IGIC  che in nuove abitazioni può essere al 7% o al 4% + IAJD (0,5% – 1,5%). Dall’entrata in vigore di un decreto legge nel novembre 2018, le banche hanno l’obbligo di farsi carico si questa tassa.

B – Imposte sull’acquisto di abitazioni di seconda mano

ITP (Impuestos de Transmisiones Patrimonialesè l’imposta di Trasmissione Patrimoniale.  L’importo dipende dalla percentuale che viene applicata sul prezzo dichiarato e dalla comunità autonoma in cui si trova la casa, sebbene di norma venga applicato un tasso compreso tra il 6% e il 10%; alle Canarie e’ fissata al 6,5%.

Per VPO (Vivienda de Protecciòn Oficial  conosciuta anche come Vivienda con Protecciòn Pùblica o Vivienda Protegida cioè alloggi per classi sociali deboli), le famiglie numerose e i giovani di solito hanno tariffe ridotte per cui la tassa ITP potrebbe abbassarsi anche al 4% sul valore dell’immobile dichiarato.

Se l’acquirente acquisirà la casa nuova o usata tramite un mutuo, si dovranno considerare dei costi aggiuntivi quali le spese ipotecarie che andranno ad aggiungersi a quelli relativi alla vendita.

Inoltre se l’acquirente intende richiedere un mutuo, dovrà pagare un perito per la valutazione della proprietà, permettendo cosí alla banca di capire quale possa essere la percentuale di finanziamento erogabile.

In generale, gli istituti finanziari prestano un importo equivalente all’80% del prezzo di acquisto o del valore della valutazione fatta dal perito.

In alcuni casi il finanziamento può arrivare al 90-100% del prezzo di acquisto o della valutazione periziale, considerando tra i 2 valori ( perizia e prezzo dichiarato) quello minore.

Attualmente, la valutazione periziale (tasacción)oscilla  tra 250 e 600 euro, a seconda dell’entità che esegue la valutazione, del tipo di proprietà e della sua valutazione. Una volta effettuata la valutazione è valida per 6 mesi dalla data di emissione e potrai riutilizzarla anche con diversi istituti bancari per ottenere il mutuo.

Se stai pensando ad un investimento immobiliare alle Canarie è anche importante sapere che per tutti gli stranieri non residenti le banche erogano mutui fino ad un massimo del 50% del valore dell’immobile.

Se ti trovi nella posizione di dover chiedere un mutuo per il tuo investimento potrebbe essere conveniente richiederlo in Italia, dove potresti avere delle condizioni migliori o più vantaggiose.

Quando una società o impresa, acquista un immobile può avere grandi agevolazioni fiscali e crediti di imposta, oltre a risparmiare le spese di trasmissione patrimoniali ITP 6,5%.

Nel caso fossi un imprenditore potrebbe interessarti avere maggiori informazioni su come fare impresa alle Canarie e risparmiare parecchie tasse. Scarica il report gratuito che trovi qui:

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4 – Commercialista (gestorìa):

L’unica spesa facoltativa per l’acquisto e la vendita di una casa è quella del commercialista (l’entità che il cliente può contrattare per elaborare il regolamento delle imposte e svolgere altri documenti).

L’agenzia che si incaricherà dello svolgimento delle pratiche (gestoría) è selezionata dall’istituto finanziario poiché altrimenti non consegnerebbe il denaro fino a quando l’acquisto e l’ipoteca non fossero iscritti all’ufficio del Registro. Trattandosi di liberi professionisti, non ci sono tariffe specifiche. Il costo indicativo è di 300 euro.

Normalmente il giorno della firma, in presenza del notaio viene richiesto un fondo per poter pagare tutte le procedure sopra specificate, si chiama provision de fondo e solitamente eccede leggermente dal preventivo di costi effettuato per prevenire eventuali ulteriori spese impreviste da sostenere da parte della gestoria.  Una volta che l’acquisto e l’ipoteca sono stati iscritti all’ufficio del Registro, e le pratiche sono state portate a termine, la gestoria ti restituisce i soldi della provision de fondo che sono avanzati dall’operazione.

Per semplificare e avere una idea immediata dell’importo da spendere in termini di costi per l’acquisto di una casa alle Canarie con mutuo, calcola circa un costo TOTALE DEL 10% da aggiungere al costo della casa.

Come mai le spese sono più alte in caso di mutuo rispetto a un acquisto immobile senza mutuo? Semplice ci sarà la gestoria che chiederà un suo compenso e il notaio dovrà fare  2 scritture notarili: 1 per la vendita dell’immobile e una per la costituzione del mutuo.

5 –  Plusvalenza Municipale (Plusvalìa Municipal)

Infine, c’è da pagare anche l’IIVTNU (Impuestos sobre el Incremento de Valor de los Terrenos de Naturaleza Urbana – aumento del valore del suolo urbano)  che viene comunemente chiamata plusvalìa municipal – plusvalenza municipale o comunale”, che è la tassa comunale sull’aumento di valore dei terreni di natura urbana.

Questa tassa comunale, che non deve essere confusa con la “plusvalenza fiscale”, considera l’aumento del valore del terreno di natura urbana, vissuto durante gli anni in cui il venditore è stato proprietario della casa. Per il calcolo della tassa è preso in considerazione il valore catastale e il numero di anni che il venditore ha tenuto la proprietà, che ha come limite massimo 20 anni e non può essere inferiore a 1 anno.

In caso di superamento di 20 anni, sarà preso come riferimento il limite massimo di 20 anni. Secondo la legge, questa tassa è pagata dal venditore, salvo diverso accordo tra le parti. C’è un periodo di 30 giorni dalla data dell’atto per regolarizzare questo pagamento che va fatto in comune.

Importante: per versare imposte e per registrare un immobile alle Canarie, hai bisogno di un documento indispensabile per portare a termine l’operazione immobiliare: il NIE. E’ sufficiente il nie bianco da non residente

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6- Tasse dovute in Italia (se siete ancora residenti fiscalmente in Italia)

Esiste una tassa dovuta anche all’Italia: l’IVIE (Imposta sul Valore degli Immobili all’estero) si paga per differenza con quanto pagato in Spagna a titolo di IBI (impuesto sobre los Bienes Inmuebles).

Questa tassa corrisponde al 7,6 x 1000 del valore dell’immobile e si paga solo se l’importo supera i 200 euro (i primi 200 euro sono in esenzione, in tal caso non serve neanche comunicarlo nella vostra dichiarazione italiana quadro RM, ma comunque andrà dichiarata nel quadro RW2 in quanto reddito prodotto all’estero).

Se siete all’estero per lavoro, anche se fiscalmente residenti in Italia e la vostra casa all’estero è adibita a prima abitazione, in tal caso l’IVIE non è dovuta (fatta eccezione per gli immobili di Lusso).

Ci auguriamo di averti aiutato ad arricchire le tue conoscenze, chiarendo i tuoi dubbi e allontanando tutte le tue paure causate dagli interrogativi sulle spese e fare serenamente il passo di un acquisto con le giuste informazioni sul mercato immobiliare.

Speriamo inoltre di averti  anche rassicurato sulla fattibilità di quanto alcune persone ritengono estremamente difficile, ma con le giuste conoscenze, possiamo farlo.

Marco Misto

Quante tasse risparmiano i pensionati in Portogallo e alle Canarie?

Che cosa accomuna queste persone desiderose di uscire dall’Italia per cercare una vita migliore, magari dal clima tropicale, un posto dove ci sia bassa pressione fiscale per chi sia in pensione?

Sicuramente scappare da una situazione in Italia che non è più sostenibile e questa soluzione la stanno trovando sia in Portogallo che alle Canarie.

C’è però una novità, apparsa un po su tutti i quotidiani: il Portogallo ha chiuso i rubinetti, e le Canarie rimarrebbero l’unica possibilità di pagare meno tasse rispetto l’Italia, con un clima e una vita dall’eterna primavera con i servizi comunque di elevata qualità, una criminalità a bassissimi livelli, con una certa facilità a socializzare a cambiare vita e fare un salto di qualità.

Andiamo  a vedere cos’è successo in Portogallo e poi possiamo capire se la cosa può essere percorribile alle Canarie.

Nell’articolo uscito nel giornale “La Repubblica”

Come puoi vedere nell’immagine se andiamo a leggere ciò che è stato pubblicato notiamo subito dal titolo: “Addio alle pensioni senza tasse in Portogallo. Lisbona mette un’imposta del 10% agli stranieri”

Ovviamente con una certa limitazione perché se continuiamo a leggere l’articolo dice: il 10% è stato stabilito dal governo di Antonio Costa con un pagamento minimo di 7500 euro su tutte le entrate previdenziali degli stranieri residenti non abituali.

Quindi che cosa succede?

Quando prima tutti i pensionati riuscivano a non pagare le tasse ora si trovano a dover pagare almeno un 10% ma comunque dai 7500 euro non ci  ci sono sconti, quindi a seconda della pensione tu hai dovresti calcolare se per te e percorribile il Portogallo o meno.  A questo punto, conti alla mano è facile capire che non diventa più così conveniente. Guarda il video qui sotto.

Continuando nell’articolo vediamo inoltre che il portavoce dell’esecutivo dice che la misura che si applicherà solo ai nuovi arrivati e non riguarderà chi già sta usufruendo di queste agevolazioni quindi per chi è entrato prima in Portogallo e ha già fatto le cose da tempo, non deve temere. Per chi decide adesso quindi sembra non ci sia più possibilità di usufruire dei vantaggi fiscali che c’erano prima.

Continuando con l’articolo si precisa che “La trasformazione del Portogallo in una sorta di paradiso fiscale per pensionati risale al 2009 quando il Paese, in piena crisi finanziaria e alla ricerca di nuove entrate, varò il programma di incentivi che consentiva agli “immigrati economici” di percepire per intero i loro assegni previdenziali senza pagare un euro di tasse. Il programma ha avuto enorme successo e almeno 27mila stranieri hanno fatto i bagagli riorganizzandosi una seconda vita”

Proseguendo vediamo che i tempi sono cambiati “Affitti e ristoranti, specie nelle zone più turistiche, sono cresciuti. Molte nazioni europee hanno protestato con Bruxelles per la concorrenza fiscale lusitana.” Sembrerebbe quindi che il governo ora voglia dare fine a queste agevolazioni.

Alle Canarie invece? Ci sono ancora le agevolazioni fiscali?

Per chi decide di trasferirsi e vivere alle Canarie le agevolazioni fiscali ci sono ancora.  

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Quindi per effetto delle diverse fasce di tassazione per chi può defiscalizzare la propria pensione si viene a pagare meno di tasse rispetto l’Italia.  Questo non per una misura occasionale per rimediare un periodo di crisi ma perché queste sono le nostre aliquote fiscali, in sostanza non ci hanno dato degli aiuti, ma perché alle Canarie si pagano cosi le tasse.

Scopri qui quali sono le Aliquote alle Canarie: Aliquote IRPEF Canarie

Ma al di là di quello che si può risparmiare di tasse quello che dico e che fa la differenza è la qualità di vita che puoi ottenere. Il fatto di poter vivere in ciabatte e pantaloncini tutto l’anno quando magari nel tuo paese è inverno, fa freddo e umido, ci sono situazioni di delinquenza insostenibili, situazioni politiche antipatiche, immigrazione e tutto quello che ne consegue.

Fare un pensierino per migliorare la vita, è una cosa che le persone stanno iniziando a fare anche perché risparmiano parecchie tasse alle Canarie.

Stai pensando di fare un viaggio esplorativo per capire realmente come si vive alle Canarie?

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Quindi tornando al discorso del del Portogallo finita la pacchia!

Ma qui alle Canarie non abbiamo nessuna misura applicata a far fronte a situazioni di crisi ma semplicemente paghiamo le tasse in questo modo e per effetto delle differenti fasce di tassazione andiamo a beneficiare e pagare meno tasse quindi no sono provvedimenti che possono venire  a mancare da un momento all’altro come e’ successo per i pensionati in Portogallo.

Spero che questo articolo ti sia servito per Capire meglio quanti vantaggi hai nel trasferire la tua pensione alle Canarie e soprattutto a goderti la qualità di vita meritata.
Ciao Marco Misto