Centri commerciali in rinascita anche alle Canarie

I centri commerciali tornano di moda. Vediamo il processo di questa ricrescita.

 

14 Maggio 2018 – Centri commerciali: li amiamo o li odiamo? Difficile dare una risposta netta. Sono amati quando dobbiamo fare shopping per ogni evento. Sono odiati per le file tipiche chilometriche, come cercare un parcheggio di domenica pomeriggio.

I centri commerciali sono luoghi che per molte persone hanno un’accezione diversa che va al di là del loro stesso significato, diventando punti di aggregazione e svago oltre che avere un peso rilevante nell’economia del paese e nel mattone.

In base a una ricerca dell’AECC (l’Associazione spagnola dei parchi e centri commerciali), in Spagna sono presenti 555 centri commerciali con una superficie lorda affittabile complessiva di 15,8 milioni di m2 e 33,744 commercianti che lavorano. Il fatto rilevante è la disponibilità di superficie, 340 m2 ogni 1.000 abitanti.

Questo settore in ripresa, ha subito delle devastazioni durante gli anni di piena crisi, quando gli investimenti e le operazioni di questo business erano quasi ferme. Vediamo ora a grandi linee la situazione del mercato:

Nel 2017 si sono realizzate 29 transazioni, un volume d’investimento di 2.700 milioni di euro, che ha sviluppato una crescita del 35% rispetto al 2016.

Per il 2018 l’aspettativa è mantenere gli investimenti nelle transazioni a questo stesso ritmo.

A oggi sono state realizzate quattro operazioni che hanno visto la realizzazione dei centri commerciali di Parque CorredorRivas Futura a Madrid, Modoo a Oviedo e Plaza Imperial a Zaragoza,  per un totale di oltre 300 milioni di euro.

Si prevede l’apertura di 22 nuovi centri commerciali tra il 2018 e il 2020, con cinque estensioni di stabilimenti già esistenti.

Per il periodo compreso tra il 2018 e il 2020 è prevista l’apertura di 22 nuovi stabilimenti. Inoltre, ci saranno cinque estensioni dei centri commerciali esistenti. I 27 progetti vedranno un aumento degli spazi commerciali di più di 1 milione di m2.

Il 2017 ha visto l’apertura di 5 nuovi centri commerciali e tra questi lo stabilimento Alisios a Gran Canaria. Quest’operazione ha permesso così di generare 6.000 nuovi posti di lavoro. Complessivamente stiamo sui 720.000 posti di lavoro.

A tal proposito segnaliamo una guida gratuita “Trova lavoro” potrai capire come vivere alle Canarie lavorando da dipendente. Scarica la guida gratuita per trovare lavoro alle Canarie. Clicca qui.

#—3—#

In Spagna i centri commerciali e altri stabilimenti del settore, hanno contribuito all’economia con più di 8.000 milioni di euro, ciò significa il 5,7% del settore dei servizi e lo 0,7% del PIL totale.

Inoltre il 2017 ha visto un aumento delle vendite del 3,05%, raggiungendo 43.950 milioni di euro. È la cifra più alta dal 2001.

La conseguenza di questo aumento delle vendite è stata la crescita della quota di mercato e la posiziona al 18% del totale. Sempre il 2017 ha registrato circa 1.900 di visitatori per parchi e centri commerciali.

Per Gran Canaria la maggior parte dei centri commerciali è situata a Nord vicino alla capitale, Las Palmas de Gran Canaria, una grande città cosmopolita.

Fai un “viaggio gratuito” tra le vie di Las Palmas de Gran Canaria . Clicca qui:

#—7—#

Questa nuova situazione del settore e le sue prospettive, vede anche un nuovo profilo dell’investitore. Ce lo spiega Javier Hortelano de la Lastra, presidente dell’AECC (Associazione spagnola dei parchi e centri commerciali).

“El buen momento de la inversiòn no solo es cuestiòn de cantidad sino tambi è n de calidad ya que las operaciones han afectado a todo tipo de activos y se han incorporado nuevos actores como fondos internacionales e inversores que llegan por primera vez a este mercado”, explica Javier Hortelano de la Lastra, presidente de la AECC.

Ci dice “il buon momento di un investimento non è solo questione di quantità ma anche di qualità dal momento che le operazioni hanno interessato tutte le classi d’attività e si sono inseriti nuovi attori come fondi internazionali e investitori che esplorano per la prima volta questo mercato”.

Nello specifico si è vista l’entrata di nuovi fondi stranieri come l’inglese Aberdeen, Barings e Schroders e il sudafricano Vukile.

Stiamo assistendo a un vero e proprio restyling e Hortelano ha messo in evidenza l’impegno che i centri commerciali stanno facendo in questo senso. Circa 20 anni fa i settori del tempo libero e della gastronomia coprivano una presenza de 3% che ora raggiunge il 15%.

Hortelano individua anche le ragioni dicendo che “come l’architettura, permettono differenziarti da altri modelli di distribuzione. Il centro commerciale sta diventando più un’esperienza “.

Si è sviluppata un’attenzione estetica al prodotto che vede i nuovi centri commerciali con architetture sempre più attente ed eleganti con un design importante che sfida quello dei ristoranti.

Sempre secondo Javier Hortelano la trasformazione del settore sarà profonda. La tecnologia sta prendendo un posto sempre più importante nella nostra società. Oggi si fanno cose che prima richiedevano la presenza fisica come per gli acquisti.

Le vendite online sono in continuo aumento e questo è positivo anche se le conseguenze sono evidenti.

A oggi in Spagna il commercio elettronico rappresenta un il 5% della spesa delle famiglie e Hortolano aggiunge anche che “la tecnologia crea un consumatore iperconnesso e competente che ha convertito l’atto d’acquisto più in un’esperienza che in un obbligo”. 

Fare impresa in questa realtà è un’idea di molti. A tal proposito ti invito a trovare maggiori informazioni nel report gratuito che trovi di seguito.

#—1—#

Quindi l’attenzione a investire in questo settore sta diventando sempre più alta e interessante.

Mi auguro di averti dato delle notizie interessanti.

Contattaci per tutte le informazioni di cui hai bisogno

Marco Misto

Disoccupazione Canarie

Com’è la disoccupazione alle Canarie?

 

03 Febbraio 2016 – Me lo chiedono spesso. Certo che c’è ma bisogna saper leggere bene tra le righe. I dati di disoccupazione alle Canarie infatti includono anche i vari ammortizzatori sociali come mobilità o cassa integrazione che in Italia vengono trattati separatamente almeno statisticamente. Di conseguenza i dati sulla disoccupazione risultano diversi rispetto quanto vediamo nel bel paese e risulta difficile confrontarli.

In aggiunta ci mettiamo che la percentuale di disoccupazione nell’arcipelago è spesso stagionale, ovvero gli hotel e le grandi strutture turistiche assumono da ottobre a maggio e poi durante l’estate (bassa stagione) invitano i lavoratori a farsi qualche mese d’interruzione lavorativa e andare al mare tutta l’estate dandosi appuntamento per fine estate alle 8 e mezza!

Pensi di fare un’esperienza lavorativa alle Canarie? Per avere una situazione reale e verificarla direttamente, ti suggeriamo fare un viaggio esplorativo che ti metta in condizioni di capire che possibilità possono esserci per te. Per avere un preventivo senza impegno trovi maggiori informazioni qui di seguito.

#—100—#

Risultato il lavoratore fa la campagna stagionale alta e poi si rilassa 4 mesi al mare pagato dallo stato…mi piace poco questa cosa perché è troppo comodo; però di fatto funziona così. Ti ricordo che il lavoro alle Canarie non è abbondante ma la situazione è sicuramente diversa dall’Italia. Settimana scorsa facendo colazione a un bar mi sono soffermato a leggere un articolo che diceva:

CANARIE IN TESTA ALLA CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO IN SPAGNA; L’impiego stagionale cresce più che mai alle Canarie. La quantità di lavoratori canari impiegati torna ai livelli del 2008 (prima della crisi). La Spagna raggiunge la maggior riduzione di disoccupati della sua storia.

disoccupazione Canarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Detto questo non voglio dire che verrai qui a trovare un impiego in quattro e quattr’otto, perché il lavoro da dipendente al giorno d’oggi scarseggia ovunque. Personalmente ritengo che il lavoro come dipendente oramai sia cosa d’altri tempi. Però, capire come muoverti ed evitare di commettere errori, scarica la mini guida gratuita che trovi di seguito.

#—3—#

Resta da aggiungere che il PIL spagnolo, nel penultimo trimestre 2015, ha continuato a crescere di quasi un punto portando la crescita annuale al 3,4%. Dato abbastanza significativo se si pensa che la Germania si piazza con + 1,7% pari periodo, Regno Unito con + 2,1%, la media della zona euro è cresciuta dell’ 1,6%.

Comunque se vuoi vedere cosa abbiamo scoperto riguardo la disoccupazione alle Canarie e soprattutto lavorare alle Canarie dai un occhio a questi link. Clicca qui.

Contattaci pure per qualsiasi ulteriore informazione.

Marco Misto

Innovazione o aprire bar alle Canarie?

Aprire bar canarie

Vuoi aprire bar alle Canarie? Aspetta leggi qui sotto.

 

Il mondo della tecnologia può diventare una grande potenza economica gli imprenditori canari. Ci sono molte idee su come investire a livello tecnologico ma servono anche finanziatori per realizzarle. Proprio per questo motivo il Cabildo di Tenerife, attraverso il Parco Scientifico e Tecnologico di Tenerife (PCTT) promuove TF Investment Forum una delle principali attività del più grande forum d’innovazione nell’arcipelago canario.

Prima di questo potrebbe esserti utile avere informazione su come fare impresa alle Canarie. Scpri le informazioni nella guida gratuita che trovi qui.

#—1—#

Poi ti parlerò anche di come aprire bar, ma prima leggi qui sotto le 10 idee d’investimento tecnologico innovativo:

E-move crociere: Fornisce un servizio turistico innovativo dove il vacanziere in crociera è libero di decidere come conoscere la città e i suoi dintorni noleggiando auto elettriche, dotate di tablet con mappe interattive e informazioni turistiche.

Check Incoming: piattaforma di gestione integrata di servizi per gruppi turistici nelle Isole Canarie. Sono gestite in maniera automatica le attività di turismo e tempo libero per gruppi (scuole, viaggi a incentivi, etc.). Una varietà di servizi con la garanzia del miglior prezzo, disponibili attraverso un sistema di aste con una risposta della disponibilità entro 48 ore.

Bar galleggiante: aprire bar che galleggia sull’acqua? Lascia perdere è uno scherzo!

Cleo: progetto Business che fa parte del settore dei cartoni animati. Questo progetto si basa sulla realizzazione di una nuova proposta di ludo-book e applicazioni educativi interattivi della piattaforma per il mercato globale.

Rewi: soluzioni di fidelizzazione dei clienti. Il vantaggio rispetto alla concorrenza che si pone è la semplicità per l’utente e per il commercianti. I clienti possono utilizzare l’applicazione per guadagnare punti per ogni visita per ottenere vantaggi nei posti che frequentano e le imprese possono utilizzare quello strumento per fidelizzare il cliente.

Boncarry: Fornire un servizio web (sistema di trasporto alternativo e collaborativo, basato sullo scambio di esperienze tra gli utenti), che fornisce una serie di vantaggi per i clienti e gli utenti che influenzano la componente umana e le loro relazioni.

Bar Multimediale: aprire un bar alle collegato in fibra ottica con i principali fornitori di wurstell… Dai non è vero neanche questo…

Voiver: quando qualcuno ha bisogno di veicolare un prodotto con una voce, in questa piattaforma può restringere la ricerca e trovare la voce perfetta per il suo spot. E, soprattutto, la può noleggiare subito sapere quanto costerà. Nessuna attesa, nessun preventivo, nessun casting nessuna audizione.

Cognitive Grafotelemetrìa: questa applicazione permette ad ogni atleta di inviare i campioni della sua scrittura per analizzare e diagnosticare in quali aspetti mentali deve lavorare per migliorare le sue prestazioni atletiche, il tutto con una comunicazione online immediata.

Roxy Bar: poi ci troveremo come le star ad aprire bar alle canarie…

Questo per dirti che non esiste solo la possibilità di lavorare aprendo una pizzeria o gestendo un ristorante italiano oppure aprire bar perché non sappiamo cosa fare. Sopra ci sono diverse idee in corsa per essere scelte come progetti alternativi.

Una strategia del cabildo di Tenerife per promuovere la cultura dell’innovazione e del talento dell’isola come un modo per attirare nuovi investimenti attraverso la sponsorizzazione di banche come Cajasiete e La Caixa e molti altri collaboratori provenienti da diversi settori.

Per chi avesse ancora voglia di aprire bar alle Canarie tra le prime cose importanti da fare c’è la scelta della zona giusta sia per l’attività che per insediarsi. Ti può essere d’aiuto scaricare la guida gratuita alle 8 zone del sud di Gran Canaria. La trovi di seguito.

#—5—#

Ti passo ora un paio d’informazioni per come iniziare:

I passi per cominciare sono quelli di avere un Nie, liquidare le imposte dello stesso in una tesoreria tramite il modello 790, poi censire il Nie in Hacienda, registrarsi per pagare la tassa IAE (Impuesto de Actividades Econòmicas), dichiarare che si sta aprendo l’attività (Declaraciòn Censal de Inicio de Actividad, e registrati con la sicurezza sociale (Seguridad Social).

Volendo ottenere i primi documenti senza commettere errori ti segnaliamo il nostro servizio dedicato. Sarai seguito per tutto l’iter burocratico. Di seguito trovi tutti i dettagli.

#—105—#

Fatto questo se il locale è già aperto e funzionante e non fai modifiche essenziali non ti serve richiedere licenza se non solo andare in comune per fare il passaggio della licenza a tuo nome.

Tieni conto che ogni 3 mesi sarà necessario pagare al proprietario la retenciòn che corrisponde al 20% del prezzo di affitto che stati pagando (in questa maniera il proprietario si garantisce di ottenere un affitto netto).

Fatto questo non ti rimane altro che rimboccarti le maniche e goderti la tua nuova attività alle Canarie.

Ci sentiamo in un prossimo articolo.

Marco Misto