Aliquote IRPEF canarie

investire alle canarie

Meno tasse sulla persona fisica, aliquote IRPEF Canarie:

Troppo spesso mi viene chiesto: quali sono le aliquote IRPEF canarie?

Voglio calcolarmi quanto sarà la pensione alle Canarie, oppure voglio confrontare le tasse canarie con quelle Italiane, voglio calcolare il costo della vita prima di decidere di trasferirmi.

Mi spiace ma queste persone continuano a pensare in “italiano” e sbagliano tutto!

Si possono fare grossi errori provando a valutare le aliquote IRPEF Canarie con la cultura italiana.

Se ti dicessi che fino a 17.000 euro paghi 11,50% di IRPEF diresti che è poco o molto rispetto all’Italia?

Io direi moltissimo, ma le aliquote IRPEF vanno intese nella cornice economica canaria che prevede numerosissimi sgravi fiscali.

La base imponibile sulla quale calcolare le tasse che pagherai qui viene “depurata” da numerosissimi deduzioni che in Italia non esistono nemmeno.

Dopo aver dedotto tutto quello che c’è da dedurre, allora è possibile applicare l’aliquota riportata sotto. Scoprirai che si applicano molte agevolazioni fiscali.

Circa il 95,72% delle dichiarazioni di persone fisiche alle Canarie sono negative (il che significa che riceveranno soldi invece che pagarli).

Qui trovi le aliquote IRPEF che sono comunque proporzionali:

Una breve spiegazione di come si legge ma attenzione, perché poi arriveranno le sorprese…

Sui primi 12.450 euro si fissa un aliquota IRPEF del 9%, poi fino a 17.707,21 pagherai 1.120,50 euro (il 9% dei primi 12.450 più 11,50% sui restanti).

Andando fino a 90.000 euro pagherai 7.641,08 (aliquota mista sui primi  53.407,21 + il 23,50% di 36.592,80).

Sorpassando la soglia dei 90.000 pagherai 16.240,39 (aliquota mista dei primi 90.000 euro + il 24,00% della differenza tra quanto percepisci di netto e 90.000).

Ma se vuoi sapere esattamente quante poche tasse pagheresti alle Canarie lo puoi fare attraverso uno studio personalizzato tasse basato sui tuoi dati specifici. Viene elaborato da un commercialista canario che si appoggia al sistema nazionale tributario per fare un calcolo preciso.

Un esempio pratico di come verrà applicata l’aliquota:

Base liquidabile generale: € 20.000

La sezione corrispondente a una base imponibile generale di € 20.000 è compresa tra € 17.707,21 e € 33,007,21:

Ai primi € 17.707,21 corrisponde ad un aliquota di € 1.725,08.

Per i restanti € 2.292,79 (che sarebbe il risultato di € 20.000 – € 17.707,21), si applicherà la tariffa applicabile per la sezione: € 2,292,79 x 14% = € 320,99.

Questo vuol dire che si pagherà: € 1.725,08 + € 320,99 = € 2,046,07.

Le aliquote IRPEF canarie fino a qui potrebbero apparire come poco vantaggiose e le tasse canarie sembrerebbero non così distanti da quelle italiane.

Ma il bello è che esistono sgravi fiscali esagerati che abbassano tantissimo l’imponibile. Anche per chi vuole fare impresa la fiscalità canaria è vantaggiosissima.

Se sei un imprenditore, troverai maggiori informazioni nella guida gratuita che trovi di seguito:

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Cito ad esempio un caso reale:

Una recente dichiarazione per 18.014,52 euro annui netti che come spese ha solo un piano di accumuli pensionistici di 450 euro al mese, alla fine è risultata negativa, ovvero deve ricevere dall’agenzia delle entrate canaria €8,12.

Ma come è possibile? Se avessimo considerato solo le aliquote IRPEF Canarie saremmo arrivati ad immaginarlo?

    • Sapevi che se alle Canarie nasce un figlio sgravi € 300 dalla dichiarazione;
    • Se hai un figlio che studia su un’altra isola dell’arcipelago sgravi € 1700;
    • Una famiglia sgrava € 5141 solo per il fatto che deve mangiare…;
    • Sgravi altri € 1980 per ogni figlio minore di 13 anni (solo per il fatto che deve mangiare…);
    • € 1500 di sgravi per ogni figlio a carico che abbia più di 15 anni (solo per il fatto che deve mangiare);
    • Se hai almeno 3 figli diventi famiglia numerosa ed accedi ad ulteriori sgravi;
    • Puoi decidere se presentare la dichiarazione separata per coniuge oppure unita, a seconda di come più ti convenga;
    • Hai più di 65 anni e lavori? Vengono applicate riduzioni doppie rispetto a normali lavoratori (“prolongaciòn de la vida laboral”);
    • I costi del mutuo relativi alla casa li puoi scaricare se ci vivi (prima casa) ma anche se è necessario spostarti di casa alla ricerca di lavoro (esempio su altra isola);
    • Se fai donazioni le puoi dedurre;
    • Se guadagni meno di € 28.000 NETTI / anno e stai pagando un affitto, tra governo autonomo delle Canarie e governo statale ti scontano fino a 800 euro dalle imposte;
    • Se hai un coniuge a carico consideri l’imponibile tra i 2 coniugi e scendi quindi di aliquota IRPEF.

Il mio caso personale:

Io stesso lo scorso anno ho pagato di IRPEF l’equivalente del 6,1% avendo una base imponibile di 30.029,00 euro. Com’è possibile? Hai capito l’importanza di fare uno studio personalizzato tasse redatto sulla tua reale situazione persona fatto sui tuoi propri e personali numeri.

Insomma, questo per dire basta a chi continua a preoccuparsi chiedendosi quanto “esattamente” riceverò di pensione alle Canarie o quanto pagherò di tasse alle Canarie…

Come ho già detto vivere alle Canarie sarebbe da prendere in considerazione anche se fosse più costoso che in Italia, visti gli enormi benefici di salute e qualità di vita che ne conseguono. Se pensi che per te risparmiare tasse sia un argomento importante e decisivo per programmare il tuo trasferimento, organizza un viaggio per capire come potrebbe essere il tuo nuovo stile di vita. Trovi ulteriori informazioni nel seguente report:

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Spero avrai capito che le tasse alle Canarie sono estremamente più basse che in Italia.

Nonostante le aliquote IRPEF siano comparabili con quelle del bel paese, non riuscirai a fare un calcolo esatto da solo basandoti solo sui numeri. Sbaglieresti clamorosamente.

Avrai capito che potendoci applicare tante detrazioni, il calcolo va fatto bene per essere attendibile,  metà dell’imponibile verrà imputato alla quota autonomica e l’altra metà alla quota statale, insomma va visto da un professionista.

Marco Misto

Tasse alle Canarie: Il governo Canario valuta i tagli fiscali proposti dal PP

Martedì Il governo Canario ha accettato di negoziare i tagli delle tasse alle Canarie proposti dal PP per approvare i bilanci regionali per il 2019.

 

10 Ottobre 2018 – Tra i tagli in oggetto c’è una riduzione del tasso generale IGIC (Impuesto General Indirecto Canario) alle Canarie dal 7% al 5% che arriva allo 0% per beni di prima necessità, elettricità, telecomunicazioni e tutti i servizi pubblici e privati e di carattere sociale.

Il presidente dell’esecutivo, Fernando Clavijo e il ministro delle Finanze Rosa Dàvila, si sono incontrati col portavoce parlamentare per il PP e il responsabile della proposta, Jose Tomas Estalella, hanno istituito una commissione per negoziare il taglio delle tasse alle Canarie proposto dal PP nella bozza preliminare di budget che verrà inviato al Parlamento entro la fine del mese.

Vista la situazione minoranza di CC in Parlamento, il presidente Clavijo ha tre opzioni: Prorogare la proposta attuale, cercare l’appoggio della sinistra con la sua “voracità fiscale” o studiare le proposte del PP.

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Il ministro delle Finanze, Rosa Dàvila, afferma che il governo è favorevole alla valutazione di nuove proposte per dare stabilità alle Canarie, e ha detto che è espansivo, anche se limitato alla regola di spesa al 27% sul 2018.

 

Navarro, sebbene non volesse rendere pubblico il costo delle misure fiscali proposte, assicura che sono state valutate dal PP e, a suo parere, sono perfettamente accettabili vista anche la ripresa economica e l’aumento del budget. Oltretutto i tagli delle tasse sono compatibili con un migliore finanziamento dei servizi pubblici essenziali, che corrisponde con le volontà del PP.

Dàvila sostiene che i tagli fiscali proposti dal PP sono in linea con quanto fatto dal governo ed è quello che desidera continuare a fare.

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680 milioni in più

 

Secondo i dati forniti dal Estalella, il Governo delle Canarie riceverà 680 milioni di euro nel 2019 in più rispetto al 2018, di cui applicando le regole di spesa, saranno disponibili 450 milioni. 220 milioni sono già destinati all’aumento degli stipendi per impiegati pubblici, carriere professionali nel settore sanitario ed educativo, così che restino da distribuire 230 milioni, nell’attesa dell’incorporazione dell’eccedenza di 598 milioni.

Grazie a questi margini sulla spesa pubblica, il PP propone i tagli delle tasse abbassando il tasso generale del IGIC (Impuesto General Indirecto Canario) al 5% contro il 7% attuale, e l’esenzione dall’ IGIC per i beni di prima necessità (pane, pasta e olio), nonchè per i servizi di assistenza sociale, elettricità, telefono e dati.

Oltre a questo, nella proposta del PP c’è una riduzione dell’IRPF per le famiglie con reddito medio di 21.900 euro, raddoppiando le detrazioni per quelle numerose, la detrazione del 20% per alloggi per chi guadagna meno di 30.000 euro, aumentare gli sconti fiscali sulle imposte per successioni e donazioni da zii e nipoti da regalo, aumentare fino a due anni l’agevolazione delle spese per i liberi professionisti (50 euro al mese di seguridad social) ed estendere la franchigia dell’IGIC per liberi professionisti e piccole e medie imprese con un fatturato inferiore a 50.000 euro annui contro gli attuali 30.000.

Spese educative

 

Oltre a tutte queste agevolazioni fiscali, le condizioni del PP per appoggiare la proposta del CC comprendono un aumento di spesa per l’istruzione fino al 4% del PIL, un finanziamento specifico per i servizi sociali, l’aumento dei costi per assistenza sanitaria superiore all’8,5% e il congelamento della spesa burocratica dell’amministrazione regionale.

Il PP proporrà anche misure d’investimento pubblico e sostegno ai settori produttivi, ma questi verranno negoziati nella fase di emendamenti parziali, dopo che il governo avrà approvato il progetto come tutti i precedenti.

Secondo Navarro, i tagli fiscali e aumenti di spesa proposti dalla PP sono sostenibili, anche grazie all’aumento dei ricavi derivanti dalla ripresa economica.

“Non intendiamo discostarci dalle riduzioni delle tasse alle Canarie” nel negoziato, ha dichiarato Navarro, che ha ricordato che “il governo canario ha annunciato un anno fa una riforma fiscale di cui non si è saputo nulla”.

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Restituire lo sforzo

 

“Non si può più aspettare, bisogna restituire ai canari lo sforzo fiscale fatto e rispettare gli impegni”, ha detto riferendosi all’aumento dell’IGIC al 7% nel 2012 con l’impegno di riportarlo a 5% in due anni, cosa che chiaramente non era ancora successa.

Il ministro delle Finanze, Rosa Dàvila, sottolinea che il governo condivide con il PP la necessità di migliorare i servizi pubblici, contenere le spese dell’amministrazione e abbassare le tasse alle Canarie, così mostra la sua ricettività per formare un gruppo di lavoro al fine di valutare la possibilità d’integrare tali proposte nel bilancio.

Tuttavia Dàvila mantiene le distanze: “non respingiamo nè appoggiamo alcuna proposta” e chiede la responsabilità di tutti i gruppi parlamentari per garantire la stabilità attraverso un ampio accordo di bilancio.

Clavijo e Dàvila si incontrano questo mercoledì con i rappresentanti di PSOE, NC e ASG per discutere i bilanci, e resta da fissare l’incontro con il gruppo parlamentare di Podemos.

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Marco Misto