Mercati Canarie vendita ambulante chiosco sulla spiaggia.

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Carretto per crepes, gelati, un chiosco panini e bibite, quale scelta fare, un baretto o chiosco sulla spiaggia?

 

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Lo street food e la vendita ambulante sono tra le domande più frequenti che mi fanno, leggi fino in fondo e scopri come puoi farlo.

Innanzitutto devi essere in regola con la fiscalità spagnola e pagare le poche tasse canarie che corrispondono e spesso questo tipo di attività si configura in contabilità a modulo, vuol dire che si paga sempre un fisso d’imposte, sia che si lavori poco, tanto o tantissimo, è indipendente dal fatturato (fino a un massimo di 150.000 euro l’anno) quindi la contabilità risulta molto semplice e non c’è l’obbligo di rilasciare scontrini.

Chi sta cercando lavoro alle Canarie spesso pensa di poter realizzare una delle attività di cui sopra oppure bigiotteria, manufatti artigiani, candele incensi, profumi o articoli per turisti da vendere nei mercati, per conto proprio e per farlo è necessario essere almeno lavoratori autonomi, poi se vendi nei mercati municipali devi essere in regola con la licenza comunale d’occupazione del suolo pubblico.

Un inciso, tieni presente che la vendita di cibo con carrettini da strada è sottoposta a licenza sanitaria ed è molto difficile ottenerla sul suolo comunale se non impossibile, se pensi di vendere panini bibite gelati etc., dovrai optare per farlo su suolo privato come in centri commerciali, che ti danno il permesso per farlo, oppure durante le feste e sagre di paese.

Per fare questo esiste in ogni ayuntamiento (comune) una comisiòn de fiesta al quale potrai iscriverti e avrai diritto a partecipare a tutte le feste, che qui sono numerose, ed esporrai con il tuo banchetto o chiosco per proporre il tuo prodotto.

Sono tante le cose da sapere se decidi di avviare un’attività, ma la parte più interessante è sicuramente l’aspetto fiscale. Vuoi sapere quante poche tasse si pagano alle Canarie? Meno di quanto tu possa immaginare. Scoprilo nel report gratuito che trovi qui.

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Discorso a parte per un chiosco sulla spiaggia o baretto sul mare. Alle Canarie è praticamente vietato fare attività sulle spiagge che sono preservate, essendo in buona parte riserva naturale della biosfera. Ci sono dei baretti sulla spiaggia detti chiringuitos già esistenti e gestiti dall’ayuntamiento (comune). Per gestirli dovete partecipare a un bando d’asta e prenderli tutti in gestione compreso il personale che ci lavora dentro, si tratta di una vera e propria impresa, una grande azienda con una ventina di impiegati.

Altra possibilità è quella di aprire un baretto sulla spiaggia, non direttamente sulla sabbia, ma poco prima, dove ci sono i “paseos” ovvero i lungo mare dove spesso sono presenti piccoli moduli sul mare in affitto che si possono prestare a locali come un piccolo bar o un ristorante, però molti di questi moduli sono già stati presi con la funzione di vendita e somministrazione food, ma non proprio vendita ambulante anche se la gente lo utilizza in modalità di asporto (comida para llevar). Dovrai però avere anche delle persone che lavorano per te o decidere tu di essere un collaboratore di queste attività. Come vivere alle Canarie lavorando da dipendente? Scarica la guida gratuita per trovare lavoro alle Canarie. Clicca qui.

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Per quanto riguarda i mercati, le date i luoghi in cui potresti esporre e vendere le tue creazioni d’artigianato guarda l’elenco sotto a seconda delle zone, in Gran Canaria trovi:

Agüimes

Mercadillo de Agüimes. Il giovedi dalle 08:00 alle 13:00 di fronte alla piscina municipale.  Guarda dove si trova il mercato nella  mappa.

 

Arguineguìn


Mercadillo Municipal de Arguineguìn.
Il martedi dalle 08:00 alle 14:00. C/ Paco Gonzàlez a  Arguineguìn (Mogàn). Guarda dove si trova nella mappa mappa.

 

Arucas

 

Mercadillo de  Arucas. Il sabato dalle 8:00 alle 14:00. C/ Juan de Bethencourt. Guarda dove si trova nella nella mappa.

 

Gàldar


Mercadillo de Gàldar.
Il giovedì dalle 8:00 alle 14:00. Plaza de Santiago en Gàldar. Guarda dove si trova il mercato nella mappa.

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Jinàmar

 

Mercadillo de Jinàmar. La domenica dalle 08:00 alle 14:00 nella  Ramblas de Jinàmar (Telde).

 

Santiago de Tunte


Mercadillo de Tunte.
La domenica dalle 09:00 alle 13:00 Plaza de Santiago de Tunte.

 

Mendizàbal

 

Mercadillo de Mendizàbal. Il terzo sabato di ogni mese C/ Mendizàbal (Vegueta) – Las Palmas de Gran Canaria. Guarda dove si trova nella mappa.

 

Valleseco

 

Mercado Ecològico de Valleseco, Ecovalle. Durante i fine settimana, il venerdi 16:00-20:00, il sabato dalle  10:00-14:00 e  16:00-20:00, le domeniche dalle  9:00-14:00. Nel centro di Valleseco , C/Pàrroco Josè Hernàndez Acosta, nº 11.

 

Vegueta

 

Mercadillo de Vegueta. Tutte le domeniche di ogni mese eccetto Luglio Agosto e Settembre. Mercado di Artesanìa y Cultura de  Vegueta. Plaza del Pilar Nuevo.

 

San Bartolomè de Tirajana


Mercadillo Municipal de San Bartolomè de Tirajana.
La domenica dalle  8:00 alle 13:30 nella pista di pattinaggio di San Fernando de Maspalomas.

 

Mogàn

 

Mercato Municipale della spiaggia di  Mogàn. Il venerdi dalle  8:00 alle 14:00 sul molo sportivo di  Mogàn.
The Small Market Spiaggia di Mogàn. Il lunedì dalle  9:30 alle 15:00 nel parcheggio della spiaggia di Mogan.

Moya

Mercado de Moya. La domenica dalle  8:00 alle 14:00 sopra la stazione degli autobus di Moya . Guarda dove si trova il mercatino nella  mappa.

 

Maspalomas

 

Mercado Agrìcola y Ganadero. Dalle  8.30 all 14.00 a domeniche alterne, una settimana a Puerto rico e una settimana a Maspalomas.

 

San Agustìn


Mercado Centro Comercial el Portòn.
Il lunedì e il sabato dalle 8:00 a 14:00 en Calle Las Retamas, San Agustìn.

 

Puerto Rico, Mogàn

 

Mercado de Puerto Rico, mercato agricolo di  Mogàn in  Puerto Rico nella zona del parco. Orario dalle  8.30 alle 14.00. Si svolge a domeniche alterne: una a Puerto Rico l’altra a  Maspalomas). Guarda dove si trova il mercato nella  mappa.

 

Mercato dell’usato 

 

Tutte le domeniche dalle  8:00 alle 14:00 nel parco Bianco di fianco al parco di Santa Catalina a Las Palmas de Gran Canaria.

 

San Fernando

 

Mercado de San Fernando. Il mercoledì e il sabato dalle 8:00 alle 14:00 a San Fernando de Maspalomas.

 

Vega de San Mateo

 

Mercado  de San Mateo. Il sabato dalle 8:00 alle  20:00, la domenica dalle  8:00 a 15:00.

 

Santa Brìgida

 

Mercado de Santa Brìgida. Il venerdi dalle 16:00 alle 20:00, il sabato dalle 7:00 alle 20:00 e la domeniche dalle  7:00 alle 14:00, sotto il parco municipale nella Villa de Santa Brìgida.

 

Santa Lucìa

 

Mercado de Santa Lucìa. La domenia dalle 8:00 a 14:00 mercado tradicional a la entrada del pueblo de Santa Lucìa.

 

Santa Marìa de Guìa

 

Mercado de Santa Marìa de Guìa. Dalle 10:00 alle 14:00 in Paza Grande, il martedi e la domenica dalle 8:30 alle 13:00 di fronte al comune di Santa Marìa de Guìa de Gran Canaria. Guarda dove si trova il mercato nella mappa mappa.

 

Telde

 

Mercado de Telde. Il sabato dalle 7:00 alle 14:00 in  Plaza de San Gregorio, C/ Joan Mirò. Guarda dove si trova il mercatino nella  mappa.

 

Teror 

 

Mercado de Teror. È un mercato molto grande e vario, ogni domenica dalle 8:00 alle 14:00 intorno alla  Basìlica de Nuestra Señora del Pino. Guarda dove si trova il mercato nella  mappa.

 

Valsequillo

 

Mercado de Valsequillo. La domenica dalle 8:00 alle 14:00  C/ Isla de la Gomera. Guarda dove si trova il mercato sulla  mappa.

 

Vecindario

 

Mercado de  Vecindario. Il lunedì dalle 8:00 alle 14:00 – mercato agricolo (Recinto Ferial de Vecindario), il mercoledi invece c’è il mercato tradizionale.

 

Santa Catalina

 

Mercatino de Santa Catalina. Prima domenica del mese eccetto nel periodo di carnevale, eccetto luglio agosto e settembre in orario dalle 11:00 alle 15:00. Galleria d’arte del Parque de Santa Catalina en Las Palmas de G.C.

 

Gàldar – Mercadillo del Coleccionista

 

La Casa del Coleccionista de Gàldar, è un luogo d’incontro tra collezionisti dove si possono scambiare stampe, comprare e collaborare con altri collezionisti. Indirizzo: Guaires, 26.

Vorresti fare un viaggio esplorativo che ti metta in condizioni di respirare un pò di vita canaria e tornare a casa con tutte le informazioni necessarie per un trasferimento di successo? Puoi ricevere un preventivo senza impegno. Si seguito trovi i dettagli.

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Ci sentiamo in un prossimo articolo.

Marco Misto

 

Andare a vivere nelle Canarie e non pagare l’Iva, altro che 80 euro di Renzi!

andare a vivere nelle canarie

Stai pensando di andare a vivere nelle Canarie e non sei d’accordo su quanto sta succedendo oggi a livello politico ed economico in Italia?

 

Ricordi qualche anno fa la polemica sugli 80 euro di Renzi?  Magari hai provato amarezza, magari ti sono sicurante serviti.  Continua a leggere perché ti propongo una chiave di lettura su agevolazioni e risparmio tasse alle Canarie che probabilmente non conosci . Non intendo scendere in politica ma se fosse possibile risparmiare un pò di tasse (magari il 22% d’Iva) ti interesserebbe?

Chi decide di andare a vivere nelle Canarie deve sapere che il REF (regime economico fiscale canario) non prevede l’Iva (nel senso che non esiste) infatti anche le aziende che fatturano nell’arcipelago non fatturano con Iva.

Venendo a vivere nelle Canarie e vorrai comperare un servizio dall’Italia o resto d’Europa dove vige l’Iva, ti fattureranno senza includere il 22% o l’aliquota relativa allo stato da cui stai comperando.

Questo a livello privato, ma anche le aziende o liberi professionisti / consulenti ne traggono vantaggio. Alla stessa maniera chi viene a vivere alle qui e decide di trasferirsi con la partita Iva o crearne una nuova quando offre un servizio ai suoi clienti italiani automaticamente non deve versare il giro Iva quindi può decidere 2 cose:
1) Intascarsi l’Iva che non versa creandosi un aumento istantaneo di stipendio del 22% rispetto a quando fatturava in Italia.
2) Fare uno sconto del 22% ai suoi clienti e diventare più competitivo nei confronti dei suoi concorrenti.
3) Fare un mix delle 2 cose e avere clienti più contenti e avere lui stesso un guadagno maggiore.

Sicuramente saranno tante le domande che ti starai ponendo. Per approfondire e avare informazioni sulle Canarie, ti invito a scaricare il webinar gratuito che trovi di seguito.

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Un esempio pratico ho comperato dei corsi di formazione a cui poi ho partecipato che si svolgevano in Europa (Italia compresa). Il fatto di fatturarli a una entità alle Canarie ha fatto si che risparmiassi oltre 1200 euro d’Iva. Bel risparmio non credi?

Altro esempio pratico. Ho acquistato una telecamera su un sito internet americano (Amazon) lo conoscerai immagino. La telecamera costava in media 400 euro. L’ho trovata online a 352 euro , l’ho comprata e per effetto dell’assenza Iva l’ho pagata solo 297 euro compresa la spedizione alle isole Canarie (un risparmio di circa 100 euro). Non male pagare oltre il 20% in meno vero?

Altro esempio vedi questo articolo di acquisto su acquisto in Amazon senza iva.

Per non parlare comunque della diminuzione di tasse che prevede il REF canario rispetto alle attuali tasse italiane.

Dunque ecco come risparmiamo tasse qui, ma un altro vantaggio interessante sono gli aiuti a fondo perduto che si alternano a periodi di erogazione e di ” pausa”per apertura nuova attività, si tratta d’aiuti erogati a lavoratori autonomi che aprono un’attività per la prima volta alle Canarie che arrivano fino a 7000 euro a fondo perduto che decidono di venire a vivere nelle Canarie e lavorare (aprire una nuova attività).

Questi aiuti sono da impiegare per comperare attrezzature utili allo svolgimento dell’attività che vai ad aprire, puoi comperarti un auto, un cellulare, un computer, un tablet, un forno per la pizza, dei tavoli da lavoro… Insomma attrezzature relazionate con la tua nuova impresa per le quali sia richiesto un investimento.

Sono tanti gli imprenditori che ci contattano perché stanchi della pressione fiscale italiana e intenzionati a creare un nuovo business alle Canarie; spesso citiamo un imprenditore si Roma che qui alle Canarie a fronte di 104.000 euro di utile ha pagato solo 2650 euro di tasse. Interessante?

Per questo abbiamo studiato un servizio di assistenza per tutto l’iter burocratico relativo alle società Canarie che permette di realizzare il nuovo progetto in tutta sicurezza. Nel caso fossi un imprenditore e stai pensando anche tu di creare una nuova impresa alle Canarie, ti invito a consultare di seguito i dettagli del servizio, potrebbe fare al caso tuo.

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Contattaci per qualsiasi ulteriore informazione.

Marco Misto

Residenza Canarie tasse canarie – Residenza Italiana tasse italiane

residenza canarie

RESIDENZA CANARIE:

 

Spesso sento commenti di utenti riguardo la residenza alle Canarie e percepisco che la confondono con la residenza fiscale. Sono due cose ben distinte:

La residenza anagrafica non implica che pagherai le tasse alle Canarie

Dobbiamo introdurre il concetto di residenza fiscale. Un errore in questo ambito potrebbe costare il 50% del tuo reddito prodotto all’estero; perché? Il fatto di essere residente alle Canarie non significa aver acquisito la residenza fiscale e questo ti porterebbe a pagare le tasse in Italia. Cosa che mi auguro non avvenga se realmente non è quello che desideri che accada.

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Andiamo a vedere cosa s’intende per residenza fiscale:

Si considerano residenti in Italia “le persone che per la maggior parte del periodo d’imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente, o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del codice civile” (arti. 2, comma 2 Testo unico imposte sui redditi, approvato con DPR 22/12/ 1986, n. 917) (TUIR).

Il conseguimento della residenza alle Canarie viene raggiunto solo dopo aver verificato che la persona fisica abbia soddisfatto il requisito temporale di permanenza ovvero che tu sia a vivere alle Canarie per almeno 6 mesi e 1 giorno, e può essere accertato solo alla fine dell’anno solare. Dovrai quindi considerare un trasferimento per insediarti nel territorio spagnolo, nello specifico canario.

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I soggetti obbligati al monitoraggio della residenza fiscale (le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici e i soggetti equiparati) devono essere residenti in Italia, mentre se costituisci una società canaria sarà la stessa a essere residente alle Canarie in quanto figura giuridica.

L’amministratore, invece, in quanto persona fisica potrà essere oppure no residente alle Canarie. Nel caso di non essere residente fiscalmente alle Canarie, nel momento in cui otterrai dei benefici dalla tua società (dividendi o busta paga) ci sarà l’obbligo di versare le tasse all’agenzia delle entrate italiana.

Come figurare residente fiscale in Spagna e pagare le tasse alle Canarie?

Attenzione perché potresti vederti negata la residenza fiscale se non soddisfi una delle ipotesi di cui sotto, anche se ti sei cancellato dalle liste anagrafiche italiane e sei iscritto all’Aire.

Le ipotesi che vengono prese in considerazione per stabilire se hai la residenza fiscale alle Canarie sono:

  • Persone iscritte all’anagrafe della popolazione residente per la maggior parte del periodo d’imposta;
  • soggetti non iscritti nelle anagrafi della popolazione residente, che hanno nello Stato il domicilio (inteso come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi anche di carattere affettivo familiare) per la maggior parte del periodo d’imposta;
  • soggetti non iscritti nelle anagrafi della popolazione residente, che hanno nello Stato italiano la residenza (inteso come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale) per la maggior parte del periodo d’imposta.

Viene inoltre considerato il centro d’interesse famigliare e patrimoniale per determinare l’attribuzione della residenza: ovvero se hai affetti / famigliari in Italia e tu hai residenza qui (a livello anagrafico) e hai il tuo centro predominante patrimoniale in Italia, non verrai considerato fiscalmente residente alle Canarie

Queste che abbiamo appena citato, sono solo alcune “pillole” d’informazione relativa al mondo fiscale delle Canarie; come avrai capito ci sono tanti altri elementi da conoscere come spesso si domandano moltissimi nostri lettori.

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Ovviamente per ottenere la residenza alle Canarie, sarà anche necessario fare l’iscrizione all’AIRE.

Tale iscrizione potrai farla online, accedendo al portale dei servizi consolari esteri collegato con Madrid, o direttamente nei consolati italiani presenti sulle isole Canarie dove il servizio sia previsto. Per i nostri clienti abbiamo un servizio di ottenimento residenza Anagrafica che include tra le varie cose anche proprio l’ottenimento dell’iscrizione all’AIRE.

Alcuni elementi che aiutano a dimostrare la residenza fiscale alle Canarie sono:

  • Prendere dimora abituale (per almeno 6 mesi e un giorno alle Canarie)
  • dimostrare l’iscrizione a scuole Canarie dei propri figli
  • La presenza sul territorio canario di tutto il nucleo famigliare
  • Lavorare alle Canarie in maniera continuativa e con carattere di stabilità
  • Preferibilmente acquisto di un immobile residenziale
  • Fornire fatture del pagamento corrente elettricità, telefono etc…
  • Eventuale iscrizione in liste elettorali Canarie
  • l’assenza di unità immobiliari in Italia o di atti di donazione, compravendita, costituzione di società
  • la movimentazione a qualsiasi titolo di somme di danaro o di altre attività finanziarie nel Paese estero da e per l’Italia;
  • l’eventuale iscrizione nelle liste elettorali del paese d’immigrazione

Quindi presta molta attenzione nel momento in cui farai tutti i documenti relativi a un trasferimento alle Canarie ( NIE bianco Nie verde empadronamiento iscrizione aire etc.) perché non saranno sufficienti per farti pagare le tasse alle Canarie.

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Immagina se per errore dovessi versare le imposte in Italia ove la pressione fiscale è molto più elevata che alle Canarie, il tuo nuovo business potrebbe non stare più in piedi e perderesti il sogno di poter vivere alle Canarie facendo impresa “sana” come fino a qualche decennio fa era possibile fare anche in Italia.

Presta quindi molta attenzione a come ti muovi con la burocrazia. Contattaci se hai bisogno di maggiori informazioni.

Marco Misto

Tasse alle Canarie: Il governo Canario valuta i tagli fiscali proposti dal PP

Martedì Il governo Canario ha accettato di negoziare i tagli delle tasse alle Canarie proposti dal PP per approvare i bilanci regionali per il 2019.

 

10 Ottobre 2018 – Tra i tagli in oggetto c’è una riduzione del tasso generale IGIC (Impuesto General Indirecto Canario) alle Canarie dal 7% al 5% che arriva allo 0% per beni di prima necessità, elettricità, telecomunicazioni e tutti i servizi pubblici e privati e di carattere sociale.

Il presidente dell’esecutivo, Fernando Clavijo e il ministro delle Finanze Rosa Dàvila, si sono incontrati col portavoce parlamentare per il PP e il responsabile della proposta, Jose Tomas Estalella, hanno istituito una commissione per negoziare il taglio delle tasse alle Canarie proposto dal PP nella bozza preliminare di budget che verrà inviato al Parlamento entro la fine del mese.

Vista la situazione minoranza di CC in Parlamento, il presidente Clavijo ha tre opzioni: Prorogare la proposta attuale, cercare l’appoggio della sinistra con la sua “voracità fiscale” o studiare le proposte del PP.

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Il ministro delle Finanze, Rosa Dàvila, afferma che il governo è favorevole alla valutazione di nuove proposte per dare stabilità alle Canarie, e ha detto che è espansivo, anche se limitato alla regola di spesa al 27% sul 2018.

 

Navarro, sebbene non volesse rendere pubblico il costo delle misure fiscali proposte, assicura che sono state valutate dal PP e, a suo parere, sono perfettamente accettabili vista anche la ripresa economica e l’aumento del budget. Oltretutto i tagli delle tasse sono compatibili con un migliore finanziamento dei servizi pubblici essenziali, che corrisponde con le volontà del PP.

Dàvila sostiene che i tagli fiscali proposti dal PP sono in linea con quanto fatto dal governo ed è quello che desidera continuare a fare.

Dove insediarsi alle Canarie? Guida gratuita alle 8 zone. Clicca qui.

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680 milioni in più

 

Secondo i dati forniti dal Estalella, il Governo delle Canarie riceverà 680 milioni di euro nel 2019 in più rispetto al 2018, di cui applicando le regole di spesa, saranno disponibili 450 milioni. 220 milioni sono già destinati all’aumento degli stipendi per impiegati pubblici, carriere professionali nel settore sanitario ed educativo, così che restino da distribuire 230 milioni, nell’attesa dell’incorporazione dell’eccedenza di 598 milioni.

Grazie a questi margini sulla spesa pubblica, il PP propone i tagli delle tasse abbassando il tasso generale del IGIC (Impuesto General Indirecto Canario) al 5% contro il 7% attuale, e l’esenzione dall’ IGIC per i beni di prima necessità (pane, pasta e olio), nonchè per i servizi di assistenza sociale, elettricità, telefono e dati.

Oltre a questo, nella proposta del PP c’è una riduzione dell’IRPF per le famiglie con reddito medio di 21.900 euro, raddoppiando le detrazioni per quelle numerose, la detrazione del 20% per alloggi per chi guadagna meno di 30.000 euro, aumentare gli sconti fiscali sulle imposte per successioni e donazioni da zii e nipoti da regalo, aumentare fino a due anni l’agevolazione delle spese per i liberi professionisti (50 euro al mese di seguridad social) ed estendere la franchigia dell’IGIC per liberi professionisti e piccole e medie imprese con un fatturato inferiore a 50.000 euro annui contro gli attuali 30.000.

Spese educative

 

Oltre a tutte queste agevolazioni fiscali, le condizioni del PP per appoggiare la proposta del CC comprendono un aumento di spesa per l’istruzione fino al 4% del PIL, un finanziamento specifico per i servizi sociali, l’aumento dei costi per assistenza sanitaria superiore all’8,5% e il congelamento della spesa burocratica dell’amministrazione regionale.

Il PP proporrà anche misure d’investimento pubblico e sostegno ai settori produttivi, ma questi verranno negoziati nella fase di emendamenti parziali, dopo che il governo avrà approvato il progetto come tutti i precedenti.

Secondo Navarro, i tagli fiscali e aumenti di spesa proposti dalla PP sono sostenibili, anche grazie all’aumento dei ricavi derivanti dalla ripresa economica.

“Non intendiamo discostarci dalle riduzioni delle tasse alle Canarie” nel negoziato, ha dichiarato Navarro, che ha ricordato che “il governo canario ha annunciato un anno fa una riforma fiscale di cui non si è saputo nulla”.

Vedi il webinar gratuito sulle Canarie in cui trovi informazione di carattere generale. Clicca qui.

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Restituire lo sforzo

 

“Non si può più aspettare, bisogna restituire ai canari lo sforzo fiscale fatto e rispettare gli impegni”, ha detto riferendosi all’aumento dell’IGIC al 7% nel 2012 con l’impegno di riportarlo a 5% in due anni, cosa che chiaramente non era ancora successa.

Il ministro delle Finanze, Rosa Dàvila, sottolinea che il governo condivide con il PP la necessità di migliorare i servizi pubblici, contenere le spese dell’amministrazione e abbassare le tasse alle Canarie, così mostra la sua ricettività per formare un gruppo di lavoro al fine di valutare la possibilità d’integrare tali proposte nel bilancio.

Tuttavia Dàvila mantiene le distanze: “non respingiamo nè appoggiamo alcuna proposta” e chiede la responsabilità di tutti i gruppi parlamentari per garantire la stabilità attraverso un ampio accordo di bilancio.

Clavijo e Dàvila si incontrano questo mercoledì con i rappresentanti di PSOE, NC e ASG per discutere i bilanci, e resta da fissare l’incontro con il gruppo parlamentare di Podemos.

Hai qualche domanda sulla vita alle Canarie? Scopri le domande più frequenti che gli italiani fanno sulle Canarie. Clicca qui.

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Contattaci per qualsiasi informazione.

Marco Misto

Canarie – dichiarazione conti correnti all’estero

dichiarazione conti correnti all'estero

Per effettuare la dichiarazione conti correnti all’estero è necessario compilare il modello 720

 

Per chi è residente alle Canarie ovviamente i conti correnti che ha in Italia vengono considerati conti all’estero. La pratica è, a parte obbligatoria, anche, consigliabile visti proprio gli ultimi sviluppi sulla legge 10/2010 relativa all’antiriciclaggio.

Come ci torna a nostro vantaggio questa dichiarazione? È sicuramente conveniente perché nel momento in cui dovessero entrare soldi nel vostro conto corrente dall’estero (esempio Italia) alle Canarie, questi soldi sarebbero già considerati tassati e regolari.

Di contro nel caso di omessa dichiarazione, un ingresso di denaro dall’estero seppur da conto corrente Italiano (zona SEPA) potrebbe destare sospetti.

Con il modello 720 le persone fisiche e giuridiche residenti in Spagna assolvono l’obbligo d’informare l’Agenzia Tributaria non solo riguardo la dichiarazione conti correnti, ma anche la proprietà di beni e diritti posseduti all’estero (esempio Italia).

Hai la residenza anagrafica alle Canarie e non hai ancora quella fiscale? Possiamo aiutarti, se vuoi, a staccarti dall’Italia e recuperare molti soldi di tasse. Di seguito trovi i dettagli.

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Ci sono tre categorie di beni da dichiarare all’estero e sono indipendenti tra loro

immobili;

titoli, partecipazioni fondi, redditi assicurazioni;

conti correnti.

Potete evitare di presentare la dichiarazione quando il valore totale dei beni appartenenti a una stessa categoria è al di sotto del valore di 50.000 euro.

La presentazione del modello 720, ha come scadenza di presentazione il 31 marzo dell’anno successivo a quello a cui si riferisce l’informazione dichiarata; negli anni successivi, non sarà necessario fare la dichiarazione dei conti correnti all’estero e dei beni in generale, a meno che il valore complessivo della singola categoria di beni o diritti s’incrementi di oltre 20.000 euro.

Questa dichiarazione ha solo carattere informativo, tuttavia l’omessa dichiarazione è considerata un’infrazione grave da parte dell’Agenzia Tributaria spagnola.

La sanzione minima per mancata presentazione è di 10.000 euro (più 5.000 per ogni dato che avrebbe dovuto includersi nella dichiarazione e che si è omesso) per ciascuna delle tre categoria di beni.

La sanzione minima per presentazione fuori termine è di 1.500 euro (più 100 euro per ogni bene) per ogni singola categoria, se l’Agenzia Tributaria Spagnola dovesse scoprire l’esistenza dei beni non dichiarati, questi ultimi sarebbero considerati come patrimonio o reddito non dichiarato e immediatamente integrati nell’ultima dichiarazione dei redditi spagnoli, con una multa del 150% dell’eventuale imposta risultante.

Risulta quindi chiaro come sia conveniente fare la dichiarazione conti correnti all’estero appena si diventa residenti alle Canarie.

È importante non fare confusione con la residenza anagrafica (vedi questo articolo www.trasferirsiallecanarie.info/residenza) e la residenza fiscale.

Nel primo caso infatti continuiamo a dichiarare in Italia, mentre nel secondo caso la nostra Agenzia Tributaria di riferimento diventa quella spagnola.

Stai pensando di trasferirti alle Canarie? Scarica il report gratuito che trovi di seguito. Scoprirai tante informazioni utili.

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Ricorda quindi che se sei residente fiscale alle Canarie che l’anno successivo all’ottenimento della tua residenza fiscale dovrai fare non solo la dichiarazione conti correnti all’estero ma anche dei beni appartenenti alle 3 categorie sopra citate.

Hai tempo dal 1 gennaio al 31 marzo dell’anno successivo all’ottenimento della tua residenza fiscale. Se l’anno scorso hai fatto residenza fiscale hai tempo ancora poco tempo. Sbrigati!

Marco Misto

Gelateria alle Canarie locali e affitti

Gelateria Alle Canarie

Trasferirsi alle Canarie: Marco Misto risponde alle domande di: Rosa (Gelateria Alle Canarie)

 

10 Maggio 2014 – Principali argomenti trattati in questa skype call: aprire una gelateria alle Canarie, costi di affitto, spese e tasse Canarie, agevolazioni, iscrivere i figli a scuola.

Nel sud di Gran Canaria ci sono poche gelaterie. I centri commerciali offrono moduli, spazi standard per aprire locali. Ci sono circa 25 centri commerciali. Gli affitti possono partire da 600 euro mese più spese comunità e affitto della terrazza davanti al vostro locale dove mettere sedie e tavolini.

In zona Meloneras gli affitti dei locali in riva al mare sono molto più elevati. Agevolazioni per donne imprenditrici o per uomo che esce dal “paro” e fa una sua società / posizione autonomo, sono state sospese a giugno dell’anno scorso. Le tasse alle Canarie sono il 25% e possono arrivare al 15% per le imprese che creano impiego (basta assumere una persona).

È importante scegliere la zona d’insediamento anche in funzione dell’attività da avviare. Ti può aiutare la guida gratuita delle 8 zone del sud di Gran Canaria. Scaricala, ti guiderà nella scelta del posto migliore dove vivere in base alle tue esigenze. La trovi qui.

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Ci sono molte cose deducibili quando create una attività alle Canarie. La pressione fiscale, le tasse quindi risultano ancor più basse. È un modo di fare impresa che ricorda l’Italia di 30 anni fa. Trovare lavoro alle Canarie come dipendente non è così facile. Meglio un impiego autonomo.

Ti può comunque essere utile la guida gratuita che trovi di seguito, ti aiuta a capire come funzionano le cose alle Canarie e come muoverti per creare la tua impresa.

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La scuola qui è obbligatoria e i ragazzi che si trasferiscono hanno assicurata la scolarizzazione. Imparare la lingua è abbastanza semplice e rapido. Lo spagnolo è molto simile all’italiano. Con lezioni di spagnolo private i bambini si mettono in pari con gli altri bambini a scuola. Prima di vendere la casa restate in affitto a Gran Canaria per cominciare a fare business poi con calma deciderete di comprare casa.

Ti do appuntamento al prossimo articolo.

Contattaci per qualsiasi informazione.

Marco Misto