Voli per le isole Canarie

voli per Canarie

In questo articolo vedremo quali voli per le isole Canarie puoi trovare quest’estate.

Per fare una vacanza o un viaggio esplorativo alle isole Canarie e stai cercando dei voli, ne puoi trovare diversi low cost e risparmiare un bel po’ di soldi seguendo questi semplici consigli prima di vedere in concreto quali compagnie aeree scegliere per comprare il biglietto al miglior prezzo:

1) Scegli uno degli aeroporti da dove partono compagnie aeree voli low cost che operino voli per le isole Canarie (vedi elenco sotto).

2) Verifica come sia possibile per te raggiungere tale aeroporto anche con voli interni in modo da garantirti la tratta aerea maggiore (verso le Canarie) con prezzi low cost e lascia che il percorso inferiore influisca poco sul costo totale dei voli.

3) Assicurati che le coincidenze non comportino un pernottamento fuori casa, altrimenti dovrai sommare alle 2 tratte aeree il costo dell’hotel, perdendo la possibilità di risparmiare sul totale, oltre che perdere un giorno di ferie.

4) Prendendo l’auto per andare in aeroporto, scegli un parcheggio poco distante dal terminal che disponga di navetta da e per l’aeroporto in questa maniera risparmierai molto anche sul parcheggio.

5) Per un soggiorno esplorativo abbastanza lungo (esempio 2 settimane) il costo del parcheggio per l’auto potrebbe influire sulla tua vacanza . In questo caso ti farà piacere sapere che ci sono alcuni hotel vicino agli aeroporti per cui se soggiorni ti fanno custodire gratis l’auto fino al tuo rientro (a conti fatti si tratta di un bel risparmio), quindi verifica che l’hotel scelto per pernottare offra questa opportunità.

Detto questo andiamo a verificare nel momento in cui scriviamo quali siano le offerte voli per le Canarie.

Al momento i voli low cost per le Canarie partono da :

Da: Milano Bergamo e viceversa (Ryanair.com) voli scontati per Fuerteventura, Gran Canaria, Lanzarote, Tenerife 

milano-grancanaria

Da: Bologna ( Ryanair.com)  :Gran canaria, Lanzarote, Tenerife e viceversa

bologna-grancanaria

 

Questi i principali voli diretti Canarie.

Da poco la compagnia canaria Binter ha inserito nel suo piano voli anche da altre città Italiane. Ne abbiamo parlato nella notizia uscita poco tempo fa che puoi trovare qui: https://www.trasferirsiallecanarie.info/notizie/news-la-compagnia-canaria-binter-sbarca-in-italia

Poi ci sono anche altri voli per Canarie con piccoli scali (detti voli in connection)

Da Roma:vueling.com o iberia.com) Fuerteventura, Gran Canaria Lanzarote, Tenerife e viceversa

roma-grancanaria

Da Venezia, Torino (vueling.com oppure iberia.com), Gran Canaria, oppure (neosair.com) da Milano Malpensa a Lanzarote e Gran Canaria, Neos Air non è delle più economiche come compagnie però offre un gran servizio a bordo e soprattutto accetta cani anche di taglia grande (quindi che vanno in stiva pressurizzata)

(Iberia.com) Da Milano Linate a Gran Canaria con una fermata tecnica di circa 1 ora a Madrid (volo in connection) oppure da Malpensa a Tenerife.

Ricorda che la tecnica per risparmiare denaro nel trovare i voli consiste nel raggiungere uno degli aeroporti dove operano compagnie con voli low cost per le Canarie, esempio se vivi a Catania, dovrai cercare un volo esempio Ryanair che ti porta a Bergamo (Milano Orio al Serio) e poi da li prendere il volo per Gran Canaria, oppure raggiungerai Bologna e da li volerai per le Canarie.

Vuoi avere ulteriori informazioni specifiche sulle Canarie? Informarti al meglio cosi da essere preparato al tuo arrivo?

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Altro consiglio per raggiungere le diverse isole Canarie con voli aerei interni:

Se dalla tua città c’è un volo diretto per Tenerife ma vuoi venire a trovarci a Las Palmas de Gran Canaria, sappi che con www.bintercanarias.com puoi spostarti all’interno delle isole con voli molto frequenti e della durata di circa mezz’ora. Io per esempio quando non esisteva ancora il volo diretto per Gran Canaria volavo da Bergamo a Fuerteventura con Ryanair e successivamente da Fuerteventura a Gran Canaria con un volo interno risparmiando parecchi soldi.

Sia che tu decida o meno di venire a vivere alle Canarie o semplicemente fare una piccola vacanza esplorativa, mi auguro tu possa trovare i voli per le Canarie che fanno per te.

Vuoi venire a fare un viaggio esplorativo per capre come funziona la vita qui alle canarie?

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Clima pazzo in tutta Europa e il clima alle Canarie?

Clima alle canarie

In questi ultimi tempi molti si chiedono cosa sia successo al clima. Abbiamo visto che in tutta Europa il clima è impazzito, ma alle Canarie?

 

In Europa negli ultimi anni (e soprattutto in quest’ultimo anno) si sta vivendo un clima molto particolare, altalenante, dove ci troviamo inverni ed estati con sbalzi di temperatura, dal freddo al caldo, con maggiore frequenza di piogge che portano spesso a grandi alluvioni, piogge molto più forti. Come successo da poco in Italia dove ci sono state precipitazioni con grandine grande come palline da golf, portando danni a persone, oggetti e all’agricoltura. 

In Spagna stiamo assistendo a nevicate di circa 1 metro nell’entroterra e temperature che hanno raggiunto i 24,4 gradi sotto zero, in zone dell’entroterra oppure di 15 gradi sotto zero in centro a Madrid

In poche parole, non ci sono più le mezze stagioni. 

Guarda il webinar gratuito sulle Canarie in cui trovi informazione di carattere generale.

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Nelle ultime estati invece nei notiziari si sentono spesso persone anziane e giovani che richiedono assistenza per il troppo caldo o si sente parlare di decessi anche per l’alto livello di umidità, che fa mancare il respiro e che fa sudare anche stando fermi.

Ma nel dettaglio: com’è il clima alle Canarie? È cambiato come in tutta Europa?

La risposta a queste domande è si, il clima alle Canarie è cambiato anche qui, ma resta comunque molto più mite. Anche qui in questi anni abbiamo subito un pò di cambiamenti rispetto gli anni scorsi, dati dalla “coda” del ciclone che sta colpendo l’Europa.

Qui il clima resta sempre più mite, con temperature che vanno mediamente dai 17 ai 23 gradi in inverno, e dai 24 ai 28 gradi d’estate, senza troppi sbalzi termici e senza troppe precipitazioni violente durante l’anno.

In quest’anno appena trascorso per esempio abbiamo visto la pioggia solo 3/4 volte, con la durata di 1/2 giorni.
Le piogge si verificano solitamente nei periodi invernali. Il clima però cambia molto anche dalla zona in cui ci si trova. Nel report gratuito che trovi di seguito avrai informazioni sulle 8 zone del sud dove potersi insediare.

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Alle Canarie possiamo trovare più precipitazioni nel nord e all’interno dell’isola, mentre nel sud e nella costa piove con frequenza ridotta, appunto 2/3 volte l’anno.

Sono anche possibili nevicate sulle cime delle nostre montagne (monte Teide alto 3718 m a Tenerife  e Pico de las Nieve 1956 metri a Gran Canaria). La cosa curiosa é che nello stesso momento in cui nevica per esempio in montagna, delle persone al mare (a pochissimi chilometri di distanza) stanno facendo il bagno in costume). Che stranezze climatiche. Non a caso le Canarie vengono chiamate un micro continente in miniatura.

Ma tornando al caldo (non necessariamente estivo) anche alle Canarie però abbiamo dei periodi “sfavorevoli”, dove soffia la Calima, un vento di scirocco proveniente dal vicino Sahara, che porta aria calda africana provocando un aumento delle temperature che possono toccare i 40º e oltre.

Fortunatamente questo fenomeno dura solo qualche giorno e non è molto frequente, si limita ai mesi estivi. L’ultimo anno abbiamo visto la Calima solo una/due volte, neanche molto forte rispetto gli scorsi anni.

Molte persone pensano che se in inverto ci sono temperature così miti allora chissà in estate che caldo farà!

Alle Canarie Durante tutto il periodo estivo il caldo non è insopportabile come in Italia e in Europa, il clima e le temperature sono comunque nella media, ma con un caldo molto più secco e molto più vivibile durante tutta la giornata.

Questo particolare clima alle Canarie è favorevole durante tutta la durata dell’anno, crea un benessere che si rispecchia perfino sui suoi abitanti e sui molti turisti che vengono a passare le loro vacanze, le persone sono molto più socievoli, aperte e con molta voglia di vivere la giornata, tanto che tanti stranieri l’hanno scelta come seconda casa per passare i rigidi inverni europei.

È stato riconosciuto che le Canarie sono uno dei posti con il miglior clima al mondo!

Vorresti fare un viaggio esplorativo che ti metta in condizioni di respirare un pò di vita canaria e tornare a casa con tutte le informazioni necessarie a un trasferimento di successo? Verifica qui le informazioni, potrai ricevere un preventivo senza impegno.

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Infine anche le ore di luce diurna e di sole influiscono molto sul buon umore delle persone; quindi abbiamo deciso che smetteremo di lamentarci la prossima volta che il cielo sarà un po’ nuvoloso e penseremo intensamente che altrove non va certamente bene come qui alle Canarie.

Spero averti dato informazioni utili.

Per eventuali necessità contattaci!

Marco Misto

Mercati Canarie vendita ambulante chiosco sulla spiaggia.

mercati-canarie

Carretto per crepes, gelati, un chiosco panini e bibite, quale scelta fare, un baretto o chiosco sulla spiaggia?

 

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Lo street food e la vendita ambulante sono tra le domande più frequenti che mi fanno, leggi fino in fondo e scopri come puoi farlo.

Innanzitutto devi essere in regola con la fiscalità spagnola e pagare le poche tasse canarie che corrispondono e spesso questo tipo di attività si configura in contabilità a modulo, vuol dire che si paga sempre un fisso d’imposte, sia che si lavori poco, tanto o tantissimo, è indipendente dal fatturato (fino a un massimo di 150.000 euro l’anno) quindi la contabilità risulta molto semplice e non c’è l’obbligo di rilasciare scontrini.

Chi sta cercando lavoro alle Canarie spesso pensa di poter realizzare una delle attività di cui sopra oppure bigiotteria, manufatti artigiani, candele incensi, profumi o articoli per turisti da vendere nei mercati, per conto proprio e per farlo è necessario essere almeno lavoratori autonomi, poi se vendi nei mercati municipali devi essere in regola con la licenza comunale d’occupazione del suolo pubblico.

Un inciso, tieni presente che la vendita di cibo con carrettini da strada è sottoposta a licenza sanitaria ed è molto difficile ottenerla sul suolo comunale se non impossibile, se pensi di vendere panini bibite gelati etc., dovrai optare per farlo su suolo privato come in centri commerciali, che ti danno il permesso per farlo, oppure durante le feste e sagre di paese.

Per fare questo esiste in ogni ayuntamiento (comune) una comisiòn de fiesta al quale potrai iscriverti e avrai diritto a partecipare a tutte le feste, che qui sono numerose, ed esporrai con il tuo banchetto o chiosco per proporre il tuo prodotto.

Sono tante le cose da sapere se decidi di avviare un’attività, ma la parte più interessante è sicuramente l’aspetto fiscale. Vuoi sapere quante poche tasse si pagano alle Canarie? Meno di quanto tu possa immaginare. Scoprilo nel report gratuito che trovi qui.

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Discorso a parte per un chiosco sulla spiaggia o baretto sul mare. Alle Canarie è praticamente vietato fare attività sulle spiagge che sono preservate, essendo in buona parte riserva naturale della biosfera. Ci sono dei baretti sulla spiaggia detti chiringuitos già esistenti e gestiti dall’ayuntamiento (comune). Per gestirli dovete partecipare a un bando d’asta e prenderli tutti in gestione compreso il personale che ci lavora dentro, si tratta di una vera e propria impresa, una grande azienda con una ventina di impiegati.

Altra possibilità è quella di aprire un baretto sulla spiaggia, non direttamente sulla sabbia, ma poco prima, dove ci sono i “paseos” ovvero i lungo mare dove spesso sono presenti piccoli moduli sul mare in affitto che si possono prestare a locali come un piccolo bar o un ristorante, però molti di questi moduli sono già stati presi con la funzione di vendita e somministrazione food, ma non proprio vendita ambulante anche se la gente lo utilizza in modalità di asporto (comida para llevar). Dovrai però avere anche delle persone che lavorano per te o decidere tu di essere un collaboratore di queste attività. Come vivere alle Canarie lavorando da dipendente? Scarica la guida gratuita per trovare lavoro alle Canarie. Clicca qui.

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Per quanto riguarda i mercati, le date i luoghi in cui potresti esporre e vendere le tue creazioni d’artigianato guarda l’elenco sotto a seconda delle zone, in Gran Canaria trovi:

Agüimes

Mercadillo de Agüimes. Il giovedi dalle 08:00 alle 13:00 di fronte alla piscina municipale.  Guarda dove si trova il mercato nella  mappa.

 

Arguineguìn


Mercadillo Municipal de Arguineguìn.
Il martedi dalle 08:00 alle 14:00. C/ Paco Gonzàlez a  Arguineguìn (Mogàn). Guarda dove si trova nella mappa mappa.

 

Arucas

 

Mercadillo de  Arucas. Il sabato dalle 8:00 alle 14:00. C/ Juan de Bethencourt. Guarda dove si trova nella nella mappa.

 

Gàldar


Mercadillo de Gàldar.
Il giovedì dalle 8:00 alle 14:00. Plaza de Santiago en Gàldar. Guarda dove si trova il mercato nella mappa.

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Jinàmar

 

Mercadillo de Jinàmar. La domenica dalle 08:00 alle 14:00 nella  Ramblas de Jinàmar (Telde).

 

Santiago de Tunte


Mercadillo de Tunte.
La domenica dalle 09:00 alle 13:00 Plaza de Santiago de Tunte.

 

Mendizàbal

 

Mercadillo de Mendizàbal. Il terzo sabato di ogni mese C/ Mendizàbal (Vegueta) – Las Palmas de Gran Canaria. Guarda dove si trova nella mappa.

 

Valleseco

 

Mercado Ecològico de Valleseco, Ecovalle. Durante i fine settimana, il venerdi 16:00-20:00, il sabato dalle  10:00-14:00 e  16:00-20:00, le domeniche dalle  9:00-14:00. Nel centro di Valleseco , C/Pàrroco Josè Hernàndez Acosta, nº 11.

 

Vegueta

 

Mercadillo de Vegueta. Tutte le domeniche di ogni mese eccetto Luglio Agosto e Settembre. Mercado di Artesanìa y Cultura de  Vegueta. Plaza del Pilar Nuevo.

 

San Bartolomè de Tirajana


Mercadillo Municipal de San Bartolomè de Tirajana.
La domenica dalle  8:00 alle 13:30 nella pista di pattinaggio di San Fernando de Maspalomas.

 

Mogàn

 

Mercato Municipale della spiaggia di  Mogàn. Il venerdi dalle  8:00 alle 14:00 sul molo sportivo di  Mogàn.
The Small Market Spiaggia di Mogàn. Il lunedì dalle  9:30 alle 15:00 nel parcheggio della spiaggia di Mogan.

Moya

Mercado de Moya. La domenica dalle  8:00 alle 14:00 sopra la stazione degli autobus di Moya . Guarda dove si trova il mercatino nella  mappa.

 

Maspalomas

 

Mercado Agrìcola y Ganadero. Dalle  8.30 all 14.00 a domeniche alterne, una settimana a Puerto rico e una settimana a Maspalomas.

 

San Agustìn


Mercado Centro Comercial el Portòn.
Il lunedì e il sabato dalle 8:00 a 14:00 en Calle Las Retamas, San Agustìn.

 

Puerto Rico, Mogàn

 

Mercado de Puerto Rico, mercato agricolo di  Mogàn in  Puerto Rico nella zona del parco. Orario dalle  8.30 alle 14.00. Si svolge a domeniche alterne: una a Puerto Rico l’altra a  Maspalomas). Guarda dove si trova il mercato nella  mappa.

 

Mercato dell’usato 

 

Tutte le domeniche dalle  8:00 alle 14:00 nel parco Bianco di fianco al parco di Santa Catalina a Las Palmas de Gran Canaria.

 

San Fernando

 

Mercado de San Fernando. Il mercoledì e il sabato dalle 8:00 alle 14:00 a San Fernando de Maspalomas.

 

Vega de San Mateo

 

Mercado  de San Mateo. Il sabato dalle 8:00 alle  20:00, la domenica dalle  8:00 a 15:00.

 

Santa Brìgida

 

Mercado de Santa Brìgida. Il venerdi dalle 16:00 alle 20:00, il sabato dalle 7:00 alle 20:00 e la domeniche dalle  7:00 alle 14:00, sotto il parco municipale nella Villa de Santa Brìgida.

 

Santa Lucìa

 

Mercado de Santa Lucìa. La domenia dalle 8:00 a 14:00 mercado tradicional a la entrada del pueblo de Santa Lucìa.

 

Santa Marìa de Guìa

 

Mercado de Santa Marìa de Guìa. Dalle 10:00 alle 14:00 in Paza Grande, il martedi e la domenica dalle 8:30 alle 13:00 di fronte al comune di Santa Marìa de Guìa de Gran Canaria. Guarda dove si trova il mercato nella mappa mappa.

 

Telde

 

Mercado de Telde. Il sabato dalle 7:00 alle 14:00 in  Plaza de San Gregorio, C/ Joan Mirò. Guarda dove si trova il mercatino nella  mappa.

 

Teror 

 

Mercado de Teror. È un mercato molto grande e vario, ogni domenica dalle 8:00 alle 14:00 intorno alla  Basìlica de Nuestra Señora del Pino. Guarda dove si trova il mercato nella  mappa.

 

Valsequillo

 

Mercado de Valsequillo. La domenica dalle 8:00 alle 14:00  C/ Isla de la Gomera. Guarda dove si trova il mercato sulla  mappa.

 

Vecindario

 

Mercado de  Vecindario. Il lunedì dalle 8:00 alle 14:00 – mercato agricolo (Recinto Ferial de Vecindario), il mercoledi invece c’è il mercato tradizionale.

 

Santa Catalina

 

Mercatino de Santa Catalina. Prima domenica del mese eccetto nel periodo di carnevale, eccetto luglio agosto e settembre in orario dalle 11:00 alle 15:00. Galleria d’arte del Parque de Santa Catalina en Las Palmas de G.C.

 

Gàldar – Mercadillo del Coleccionista

 

La Casa del Coleccionista de Gàldar, è un luogo d’incontro tra collezionisti dove si possono scambiare stampe, comprare e collaborare con altri collezionisti. Indirizzo: Guaires, 26.

Vorresti fare un viaggio esplorativo che ti metta in condizioni di respirare un pò di vita canaria e tornare a casa con tutte le informazioni necessarie per un trasferimento di successo? Puoi ricevere un preventivo senza impegno. Si seguito trovi i dettagli.

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Ci sentiamo in un prossimo articolo.

Marco Misto

 

Sanitá alle Canarie

Assistenza sanitaria alle Canarie. Come funziona

 

Attenzione ai costi che si potrebbero generare dall’uso improprio della tessera sanitaria europea.

La tessera sanitaria Europea è il documento personale che ti dà il diritto di ricevere le prestazioni sanitarie che dovessero essere necessarie, da un punto di vista medico, durante la permanenza temporanea alle Canarie. La chiave di questo concetto è la permanenza temporanea con cui ci si interfaccia alla sanità canaria.

L’obiettivo è quello di garantire la libera circolazione dei cittadini all’interno dello spazio europeo, pertanto qualora fosse necessario ottenere assistenza medica alle Canarie, non ci sono obblighi di anticipare i costi della prestazione.

La sanità alle Canarie, faciliterà le prestazioni secondo la vigente legislazione e queste prestazioni danno diritto a un rimborso totale, ma attenzione, la tessera sanitaria Europea, che dovrebbe dare accesso alle prestazioni, sia sanità pubblica che alla sanità privata, (sempre che siano convenzionate con il sistema sanitario pubblico) nelle isole Canarie non è sempre ben vista soprattutto nelle strutture private convenzionate con la sanità pubblica; è capitato che alcuni pazienti siano stati trattati come pazienti privati anche se in possesso della tessera sanitaria europea italiana, alla quale le strutture danno poca fiducia forse dovuto al ritardo nei pagamenti che la sanità italiana effettua nei confronti di quella dell’arcipelago.

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Nel caso di una necessità di cure urgenti o anche solo medicalmente necessarie, durante un periodo di vacanza alle Canarie potrai dunque utilizzare la TEAM (Tessera Europea di Assicurazione Malattia), in vigore in tutta l’Unione Europea in Svizzera, in Norvegia, in Islanda ed in Liechtenstein grazie alla quale non è più necessario richiedere i vecchi modelli E 110, E 111, E 119 ed E 128: permette di recarsi direttamente presso un medico, pronto soccorso o ospedali convenzionati in territorio canario; ma attenzione, non confondiamo le cure di alta specializzazione già programmate (es. operazioni), per le quali è necessaria l’autorizzazione preventiva da parte della propria ASL inoltre devi ricordare che la tessera sanitaria Europea non viene accettata nelle cliniche private o ospedali privati che sono numerosi soprattutto nelle zone turistiche.

Nel momento in cui verrai a vivere alle Canarie e diventerai residente ti verrà sospesa l’assistenza sanitaria medica in Italia, e comunque ti verrà sospesa già da 90 giorni dopo che sei uscito/a dall’Italia anche se non sei ancora residente alle Canarie, ma non preoccuparti perché puoi sempre recuperarla se tornerai ad essere residente in Italia.

Può interessarti acquisire molte altre informazioni se decidi di trasferirti alle Canarie. Scarica il webinar gratuito che trovi di seguito.

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Nel caso in cui tu abbia già ottenuto la residenza alle Canarie e dovessi tornare in Italia per brevi periodi, puoi utilizzare la TEAM (in questo caso emessa dallo Stato spagnolo) per curarti in Italia, nel caso non avessi ancora ottenuto la copertura sanitaria canaria (non hai ancora la tessera sanitaria spagnola) in Italia puoi sempre e comunque usufruire di prestazioni ospedaliere urgenti sia in regime di ricovero che ambulatoriali per un periodo massimo di 90 giorni nell’arco dell’anno (in pratica ottieni lo stesso trattamento che ottiene un italiano che va a vivere in Canarie durante il periodo di transizione).

Chi ha diritto alla sanità Canarie?

Vediamo diversi casi: dal lavorare, alle imprese, ai pensionati, ai disoccupati, al lavoratore autonomo.

Abbiamo la “Seguridad Social” che si fa garante di una serie di prestazioni stabilite per legge col fine di affrontare differenti situazioni di necessità sociale che vengono divise in due categorie:

1) Contributive: ovvero che fanno riferimento ai cosiddetti contributi versati mensilmente tanto dai datori di lavoro quanto dai lavoratori, che possono essere di natura sanitaria e quelle di natura economica (es. malattia, maternità, disoccupazione, pensione di vecchiaia, prestazioni familiari, infortuni sul lavoro e malattie professionali).

2) Assistenziali: sono quelle concesse per l’esistenza di una necessità indipendentemente dai contributi versati e pertanto finanziate dalle casse pubbliche. Ad esempio pensione d’invalidità, pensione d’anzianità non contributiva, sussidio per figli a carico in caso di mezzi economici limitati, sussidio di disoccupazione (di tratta del paro di livello assistenziale per soggetti con specifici requisiti) etc.

È evidente che le prestazioni sanitarie alle Canarie vengono erogate su base contributiva; premesso questo vediamo a chi spetta o meno la sanità Canarie:

 Lavoratori: svolgere un’attività lavorativa alle Canarie comporta obbligatoriamente il versamento dei contributi e contestualmente consente l’accesso a tutte le prestazioni erogate dalla “Seguridad Social”.

Pensionati: I pensionati italiani che spostano la residenza all’estero, per poter usufruire dell’assistenza sanitaria devono presentare alle istituzioni competenti degli Stati esteri (è possibile recarsi direttamente al Centro de Salud del Municipio di residenza) il modello S1 (ex modello E121) che va richiesto alla ASL italiana.

Beneficiari di sussidi o disoccupazione: quando un lavoratore rimane disoccupato e riceve una prestazione contributiva per disoccupazione, continua il versamento dei contributi presso la seguridad social e di conseguenza continua la copertura della sanità Canaria.

Disoccupati: coloro che abbiano già versato contributi ma rimangano iscritti alle liste di disoccupazione, usufruiscono dell’estensione del diritto di assistenza sanitaria stabilito dalla Ley General de Salud Pùblica del 2012, sempre che i soggetti in questione si mantengano iscritti come disoccupati presso l’ufficio di collocamento.

Minori di età: sono coperti anche se non residenti.

Lavoratori autonomi: hanno le stesse condizioni che ai lavoratori dipendenti. Quindi per poter godere dell’assistenza sanitaria basta essersi iscritto nelle liste della seguridad social ed effettuare per conto proprio i versamenti. Se come lavoratore autonomo dovessi rimanere fuori attività potrai continuare ad esercitare il diritto all’assistenza sanitaria canaria a seconda di quanti versamenti sono stati fatti l’anno precedente: se sono stati versati contributi per almeno 90 giorni, si avrà diritto alla sanità per altri 12 mesi, se invece sono stati versati contributi per meno di 90 giorni, si potrà avere diritto alla sanità canaria fino a 39 settimane successive dall’inizio della disoccupazione.

Quando prenderai la residenza, ti verrà richiesta di soddisfare la condizione sanitaria senza la quale non viene emesso il NIE verde (e di conseguenza niente residenza).

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Successivamente nel caso tu non rinnovassi per esempio l’assicurazione privata che ti permette di essere residente alle Canarie hai la possibilità di accedere alla sanità Canarie in 2 modi:

O puoi richiedere la tessera sanitaria per persone senza mezzi economici (tarjeta sanitaria para personas sin recuros), ovvero persone che non hanno i mezzi di sostentamento richiesti dalla legge 4/2000 in materia di extranjeria, oppure puoi diventare beneficiario della tessera sanitaria di un familiare. Il coniuge o il partner nelle coppie di fatto registrate, l’ex coniuge o l’ex partner in stato di separazione, i figli minori di 26 anni o che siano invalidi, fratelli e sorelle, sempre che questi siano conviventi con il titolare tessera sanitaria canaria, devono essere a carico del titolare e non devono percepire una rendita superiore secondo l’indice IPREM (Indicador Pùblico de Renta de Efectos Mùltiples).

Ricorda che finche non ottieni la residenza alle Canarie, puoi ricevere assistenza sanitaria unicamente in caso di urgenza per malattia grave o incidente o in caso di gravidanza (compreso parto e post parto), per i bambini invece si applica una copertura sanitaria identica a quella dei cittadini canari anche se i bambini non sono residenti. Recarti presso una struttura privata con la tessera sanitaria europea ti causerà l’addebito totale del costo delle cure / diagnosi / indagini mediche ricevute.

Spero averti dato informazioni utili anche oggi.

Contattaci per qualsiasi informazione.

Marco Misto

Andare a vivere nelle Canarie e non pagare l’Iva, altro che 80 euro di Renzi!

andare a vivere nelle canarie

Stai pensando di andare a vivere nelle Canarie e non sei d’accordo su quanto sta succedendo oggi a livello politico ed economico in Italia?

 

Ricordi qualche anno fa la polemica sugli 80 euro di Renzi?  Magari hai provato amarezza, magari ti sono sicurante serviti.  Continua a leggere perché ti propongo una chiave di lettura su agevolazioni e risparmio tasse alle Canarie che probabilmente non conosci . Non intendo scendere in politica ma se fosse possibile risparmiare un pò di tasse (magari il 22% d’Iva) ti interesserebbe?

Chi decide di andare a vivere nelle Canarie deve sapere che il REF (regime economico fiscale canario) non prevede l’Iva (nel senso che non esiste) infatti anche le aziende che fatturano nell’arcipelago non fatturano con Iva.

Venendo a vivere nelle Canarie e vorrai comperare un servizio dall’Italia o resto d’Europa dove vige l’Iva, ti fattureranno senza includere il 22% o l’aliquota relativa allo stato da cui stai comperando.

Questo a livello privato, ma anche le aziende o liberi professionisti / consulenti ne traggono vantaggio. Alla stessa maniera chi viene a vivere alle qui e decide di trasferirsi con la partita Iva o crearne una nuova quando offre un servizio ai suoi clienti italiani automaticamente non deve versare il giro Iva quindi può decidere 2 cose:
1) Intascarsi l’Iva che non versa creandosi un aumento istantaneo di stipendio del 22% rispetto a quando fatturava in Italia.
2) Fare uno sconto del 22% ai suoi clienti e diventare più competitivo nei confronti dei suoi concorrenti.
3) Fare un mix delle 2 cose e avere clienti più contenti e avere lui stesso un guadagno maggiore.

Sicuramente saranno tante le domande che ti starai ponendo. Per approfondire e avare informazioni sulle Canarie, ti invito a scaricare il webinar gratuito che trovi di seguito.

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Un esempio pratico ho comperato dei corsi di formazione a cui poi ho partecipato che si svolgevano in Europa (Italia compresa). Il fatto di fatturarli a una entità alle Canarie ha fatto si che risparmiassi oltre 1200 euro d’Iva. Bel risparmio non credi?

Altro esempio pratico. Ho acquistato una telecamera su un sito internet americano (Amazon) lo conoscerai immagino. La telecamera costava in media 400 euro. L’ho trovata online a 352 euro , l’ho comprata e per effetto dell’assenza Iva l’ho pagata solo 297 euro compresa la spedizione alle isole Canarie (un risparmio di circa 100 euro). Non male pagare oltre il 20% in meno vero?

Altro esempio vedi questo articolo di acquisto su acquisto in Amazon senza iva.

Per non parlare comunque della diminuzione di tasse che prevede il REF canario rispetto alle attuali tasse italiane.

Dunque ecco come risparmiamo tasse qui, ma un altro vantaggio interessante sono gli aiuti a fondo perduto che si alternano a periodi di erogazione e di ” pausa”per apertura nuova attività, si tratta d’aiuti erogati a lavoratori autonomi che aprono un’attività per la prima volta alle Canarie che arrivano fino a 7000 euro a fondo perduto che decidono di venire a vivere nelle Canarie e lavorare (aprire una nuova attività).

Questi aiuti sono da impiegare per comperare attrezzature utili allo svolgimento dell’attività che vai ad aprire, puoi comperarti un auto, un cellulare, un computer, un tablet, un forno per la pizza, dei tavoli da lavoro… Insomma attrezzature relazionate con la tua nuova impresa per le quali sia richiesto un investimento.

Sono tanti gli imprenditori che ci contattano perché stanchi della pressione fiscale italiana e intenzionati a creare un nuovo business alle Canarie; spesso citiamo un imprenditore si Roma che qui alle Canarie a fronte di 104.000 euro di utile ha pagato solo 2650 euro di tasse. Interessante?

Per questo abbiamo studiato un servizio di assistenza per tutto l’iter burocratico relativo alle società Canarie che permette di realizzare il nuovo progetto in tutta sicurezza. Nel caso fossi un imprenditore e stai pensando anche tu di creare una nuova impresa alle Canarie, ti invito a consultare di seguito i dettagli del servizio, potrebbe fare al caso tuo.

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Contattaci per qualsiasi ulteriore informazione.

Marco Misto

Canarie, “Carpe diem!”: adesso o mai più

Lo ammettiamo: abbiamo calcato la mano nel titolo, ma in questo articolo troverai una analisi che sicuramente ti farà riflettere su quanto ultimamente accaduto e forse il fatto che non si torni a ripetere dipende proprio da te, soprattutto nel momento in cui le cose  qui alle Canarie stanno cambiando e risulta sempre più difficile accedervi. Per qualcuno potrebbe addirittura essere troppo tardi.

Come Marco mi stai dicendo che io avrei potuto evitare i 35.058 Morti per o con coronavirus? (dati protezione civile aggiornati al 20 luglio 2020)

Ho visto file di camion nella provincia di Bergamo trasportare migliaia di bare, ho visto quotidianamente ospedali e strutture sanitarie al tracollo, ho visto persone morire nella più assoluta solitudine e ho visto la disperazione e impotenza dei famigliari che non hanno potuto dare conforto ai loro cari neanche in quel momento estremo. Seconde te potevo io personalmente evitare tutto questo?

La risposta ovviamente è no, ma abbiamo però alcune considerazioni da esporre per chi abbia deciso di vivere un’esperienza di vita differente e migliore, lontano da quegli orrori vissuti anche solo di riflesso, se non per motivi sanitari o famigliari, magari per motivi economici, aziende che hanno chiuso, economie rovinate, famiglie portate a vivere sulla soglia della povertà… dramma sul dramma.

Sia che tu sia un imprenditore, un investitore, o un pensionato o per chiunque abbia a cuore il proprio futuro e quello dei propri cari, volendolo cambiare in meglio questo non è mai stato il momento più giusto. Vediamo perché:

  • Il Coronavirus
    Dal punto di vista sanitario abbiamo già più volte spiegato come alle Canarie lo standard qualitativo di cliniche ed ospedali sia con il tempo migliorato a tal punto che alcuni ospedali sono diventati riferimento in Spagna.
    Non può mancare una considerazione iniziale sul Coronavirus, grande flagello sanitario e psicologico di questo periodo. Le Canarie hanno avuto un basso impatto, rispetto alla Spagna, per quanto riguarda i contagiati ma in particolare per coloro che hanno necessitato di cure mediche ospedaliere o intensive. Poco o meno di 200 persone, su una popolazione di oltre due milioni di abitanti, ha necessitato di cure intensive e gli ospedali canari non hanno mai superato una occupazione superiore al 60% nelle terapie intensive (UCI); questo potrebbe sembrare solo un dato statistitico ma secondo quanto dicono i medici, avere un posto assicurato in terapia intensiva in casi come quelli del coronavirus può fare la differenza tra sopravvivere e no. Non mi sembra poco.

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  • Il “lockdown” è stato seguito in maniera scrupolosa da parte dei cittadini. Il vantaggio di fare un “lockdown” a Marzo con una temperatura di 24 gradi costante, magari nella propria casa con piscina o in giardino con il barbecue è stato decisamente un valore aggiunto.
    Se mai per disgrazia tornasse a profilarsi un “lockdown” meglio viverlo alle Canarie di certo la situazione qui è stata ben diversa da quella italiana.

A tal proposito ascolta la storia di Anna ex infermiera che è rimasta bloccata a 3000 km da casa, lontano dai propri cari, avendo anche perso i documenti  proprio nel periodo del “lockdown”.

  • Il turismo e l’economia
    Tutti i Paesi del mondo, chi più e chi meno, hanno avuto un impatto economico negativo derivato dal Coronavirus. In Italia ed in Spagna si sono create realtà di forte crisi finanziaria per le famiglie e per i lavoratori, in particolare quelli autonomi che si sono visti chiudere la propria attività prima dallo Stato, e poi dalla scarsa affluenza dei clienti.
    Possiamo dire senza timore di essere smentiti che qui alle Canarie, essendo una comunità autonoma e quindi in grado di avere potere decisionale indipendente dal governo centrale in determinate materie, gli aiuti si sono materializzati in modo particolare per le aziende, per i dipendenti messi in ERTE (cassa integrazione) fino sicuramente a settembre, ed anche per i lavoratori autonomi.

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A nostro beneficio gioca anche il superavit economico  dell’anno precedente infatti lo scorso 15 giugno il consiglio dei ministri, in una disposizione addizionale al fondo Covid 19 ha autorizzato le comunità autonome a beneficiare dei propri superávit dell’anno anteriore per far fronte alla situazione del 2020. Per le isole Canarie il superávit in questione e’ di circa 300 milioni di euro.

Insomma le tante promesse tipiche dei politici qui hanno avuto in un buon numero di riscontri e per chi non sapesse cosa è il “superávit”, senza entrare in specifiche economiche o fiscali, vi basti sapere che è il contrario del deficit. Alle  Canarie nel 2019 sono avanzati parecchi soldi nelle casse della regione (oltre 300 milioni di euro); è arrivato il momento di beneficiarne.

E’ da tenere anche in conto che le Canarie ospitano annualmente circa 18 milioni di turisti e ci mettono poco a ripartire una volta riattivato il turismo in virtù di questa innata vocazione ad essere meta di ospiti stranieri. La crisi si fa sentire ma dura meno, proprio perché il PIL delle Canarie è fortemente ancorato al turismo.

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  • Il settore immobiliare
    Tolte le Cassandre che ipotizzavano il tracollo totale del settore immobiliare nei primi tre mesi di “lockdown”, ci stiamo rendendo conto che chi ha investito sulle case-vacanza (“Vivienda Vacational”) sta ricominciando ad aumentare il conto bancario proprio grazie alla ripresa del turismo stesso.
    Inoltre in questo periodo ci sono delle offerte di acquisto ed affitto davvero concorrenziali per i veri imprenditori che intravedono possibilità di business nei momenti di crisi
  • Gli allarmi meteo
    E’ il momento giusto per non sentire più parlare di Allarmi Meteo bombe d’acqua, zone a rischio idrogeologico, fiumi che tracimano, e quando magari va bene che non piove o grandina c’è invece un caldo afoso soffocante con tassi di umidità prossimi la 100% per i quali sudi solo stando fermo nel letto.  Immagina se capitasse in concomitanza  anche con un nuovo “lockdown”

E’ da tenere conto anche che ultimamente è sempre più difficile ottenere i documenti per entrare e stabilirsi alle Canarie e la situazione burocratica sta smaltendo le code di oltre 4 mesi di operatività e pratiche per cui è diventato anche complicato farsi ricevere rispetto a prima.

Aggiungi che alcuni commissariati di polizia ritengono di dover richiedere un requisito economico di 661,22 euro mensili a persona per poter dimostrare di aver diritto a vivere alle Canarie. Moltiplica questa cifra per una famiglia di 4 persone e capirai da solo quali cominciano ad essere le difficoltà per ottenere la residenza. Per fortuna abbiamo per il momento, ancora la maniera di risolvere questa situazione, ma non sappiamo per quanto.

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Mi chiedo: ma le persone che hanno già deciso di cambiare vita e sono ancora “con un piede in 2 scarpe”: non gli converrebbe darsi una mossa?

Stanno ancora pensando ma se poi il clima…ma se poi le case…ma se poi le tasse…

L’organizzazione mondiale per il Turismo ha definito le Canarie come luogo sicuro.

Se dovesse verificarsi un altro “lockdown”, preferiresti rivivere le scene e le situazioni vissute in Italia negli scorsi mesi o preferiresti magari essere qui a Gran Canaria bordo piscina?

Spesso dall’universo ci arrivano dei segnali che se ben interpretati ci fanno prendere le giuste decisioni. Chissà che tutta questa sofferenza che si è vista e vissuta in Italia questa primavera non sia un grande segnale e sia il momento veramente di “cogliere l’attimo”.

Alla fine dei conti le persone che decidono sono quelle che ottengono qualcosa nella vita, gli eterni indecisi rimangono fermi al palo e poi si accorgono solo dopo quanto gli costi lo stare fermi e non decidere mai.

Cogliete l’attimo ragazzi, rendete straordinarie la vostra vita.

( Cit. Robin Williams L’attimo fuggente)

Buona fortuna Marco Misto

Le psicosi divulgative sulle Isole Canarie

ripresa Canarie da covid

Ci è stata portata a conoscenza l’esistenza di un paio di aspiranti guru dei social che, nelle loro divulgazioni ai propri adepti, riferiscono cose e fatti assolutamente non veritieri sull’attuale situazione alle Isole Canarie. Tali affermazioni, causate per la maggior parte dalla non conoscenza della lingua spagnola, dal mancato approfondimento di alcuni argomenti e da una profonda ignoranza di base, potrebbero indurre a mostrare una realtà distorta delle Isole Canarie. Vediamo di fare chiarezza.

Chiunque abbia la facoltà di elaborare una propria idea su qualsiasi argomento in modo non superficiale, ha necessariamente l’obbligo morale di valutare le diverse realtà che ogni ragionamento richiede.
Farsi un’idea prevede solitamente di valutare i pro ed i contro, comparare tesi differenti, verificare quanto dichiarato ed alla fine giungere ad un proprio convincimento.

Premessa

Prima di affrontare l’argomento, teniamo a precisare che abbiamo le seguenti convinzioni, tutte motivate:
1) Il Covid-19 nel mondo esiste veramente, come pure i deceduti
2) Nessun governo ha agito in modo perfetto, d’altronde nessuno si sarebbe mai aspettata un’emergenza del genere
3) Per noi la Terra e rotonda, non esistono Satana, i 7 nani e Barbablù. Siamo abbastanza razionali da poter discernere tra i film e la realtà.
Precisato questo, chiunque abbia dubbi o convinzioni su quanto sopra e creda fermamente nelle politiche di sterminio di massa da parte di Bill Gates, illuminati, Rotshild o Rockerduck che sia, è pregato di premere “indietro” sul browser.

La Pandemia e la disponibilità assistenziale

La pandemia del Covid-19 ha provocato danni tremendi in tutto il mondo e non solo inerenti alla pandemia stessa, ma anche a tutto l’indotto, tra cui, nel nostro caso, il turismo e la sicurezza sanitaria.

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Le misure che deve intraprendere un’isola rispetto ad una città del continente sono profondamente differenti, dal momento che la gestione di un virus, per quanto pericoloso sia, è assai più gestibile su un’area smisurata (possibilità di coinvolgere altri ospedali, confinamenti, strutture sanitarie) piuttosto che su un’area limitata, l’isola appunto, dove la capacità assistenziale deve essere auto-sufficiente non potendo evocare trasferimenti aerei di routine verso il continente.

Pertanto, prima di tutto, la capacità assistenziale deve essere solida. Alle Canarie, con una ricettività simile a quella del Veneto e con una popolazione minore della metà, il problema della scarsità di strutture ospedaliere non si è mai realmente posto.

In una realtà di quasi 20 milioni di turisti annui, perlopiù nordici e quindi con alti standard sanitari, le strutture ospedaliere delle Canarie hanno sempre fatto fronte alla richiesta trovandosi sempre molto spesso con un livello di operatività inferiore al 60% della capacità totale.

Pertanto il picco della pandemia rilevato qui alle Canarie nel mese di Marzo non ha costretto i sanitari a creare situazioni di triage e nuove strutture: tutto è stato gestito con le risorse disponibili considerando anche il fatto che a seguito della legge di emergenza spagnola, gli ospedali privati (che sono molti qui alle Canarie) sono costretti a mettere a disposizione le proprie strutture come se fossero pubblici venendo quindi a creare una straordinaria capacità aggiuntiva della disponibilità assistenziale sia in termini di professionisti medici ed infermieri, sia in termini di strutture, terapie intensive ventilate incluse.

La Pandemia e la realtà turistica

A livello europeo le Canarie sono state una delle poche aree in cui la pandemia ha avuto il più basso tasso di mortalità. Sono anche l’area in cui si è verificato il minor numero di decessi nelle cosiddette residenze per anziani.

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Qualcuno potrebbe considerarla fortuna, altri invece organizzazione: il “lockdown” alle Canarie è partito subito nella forma più drastica: niente passeggiate, niente “sport”, niente autocertificazioni: tutti a casa. Alle Canarie, quando è iniziata la pandemia, c’erano 5 milioni di turisti ed eventi internazionali di grande affluenza come ad esempio il Carnevale. Nell’arco di meno di 3 settimane si è provveduto ad effettuare la più grande operazione di rimpatrio turistico mai fatta prima alle Canarie.

Decine di migliaia di turisti sono rientrati a casa dal momento che il rischio paventato era quello di coinvolgere loro stessi nel lockdown.
Le strutture alberghiere si sono chiuse, una dopo l’altra ed i lavoratori posti in uno stato di sospensione del lavoro denominato “ERTE” (più o meno simile all’italiana cassa integrazione).
Al fine di tutelare i lavoratori, il governo spagnolo/canario da una parte ha impedito i licenziamenti e dall’altra iniziato ad erogare aiuti prima di tutto alle fasce più deboli e poco dopo anche ad autonomi e piccole medie imprese.

La riapertura graduale e la bassa stagione

Ci sono volute 4 distinte fasi per un graduale ritorno alla normalità, ciascuna delle quali è durata dai 7 ai 15 giorni. Il monitoraggio dei possibili contagi è stato fondamentale per accedere alla fase successiva.

Il periodo da Maggio a Novembre alle Canarie coincide con la bassa stagione e il danno attuale dovuto alle chiusure delle attività dedicate al turismo è stato relativamente più limitato che non se si fosse verificato un blocco totale turistico nell’alta stagione.

Va detto che alle Canarie oltre la metà del proprio “PIL” è generata dall’indotto del turismo, per cui il blocco turistico è un’arma mortale per l’economia canaria.

Nel periodo da maggio a novembre, in condizioni normali, molte strutture alberghiere e turistiche ma anche bar, ristoranti, ecc. chiudono: alcuni per ristrutturazioni, altri per stagionalità. E’ quindi normale, in bassa stagione, emergenza Covid o no, che una buona parte delle strutture turistiche sia chiusa in bassa stagione alle Canarie. Se hai seguito in passato il blog di trasferirsi alle Canarie, ricorderai che spesso ho documentato hoteles  e ristoranti chiusi in luglio o agosto (negli anni passati) e ho sempre spiegato che la stagionalità alle Canarie e’ esattamente l’opposto che in Italia.

Non si tratta di “fallimenti”  ma semplicemente della sovrapposizione di due eventi: l’ERTE (se non ci sono turisti inutile e costoso aprire lo stesso), e la chiusura stagionale.

D’altronde non ci risulta che ad esempio in Febbraio a Riccione ci siano “movide” con attività notturne e spiagge aperte, come del resto in una qualsiasi località turistica in bassa stagione. Definire “fallita” un’attività che chiude per stagionalità significa definire eccezionale che a Gennaio in Italia la gente non faccia il bagno in mare il Liguria o che nessuno metta gli sci ad Agosto a Madonna di Campiglio.

Certo quest’anno hanno molti esercenti hanno approfittato e beneficiato degli aiuti governativi per rimanere chiusi in bassa stagione, cosa che non tutti facevano negli anni precedenti, ma non si può certo definire questa strategia il “fallimento delle attività che non riapriranno mai più”.

Le chiusure definitive dovute al Covid ci sono state ma perlopiù associate ad attività già in crisi prima del lockdown. Nessuna struttura economicamente solida può passare dall’attività al fallimento a causa di un blocco di tre mesi.
Ricordiamo infine che qui il sistema bancario eroga credito e che i prestiti coperti da garanzia dello Stato sono stati tutti erogati.

 

La situazione attuale

Le Canarie, essendo una delle mete europee più richiesta in virtù delle facoltà terapeutiche del proprio clima e dell’eterna primavera, stanno lentamente riaprendo le strutture ricettive ed il relativo indotto grazie alla ripresa graduale dei voli.

Nonostante l’ERTE sia esteso in alcuni casi anche sino alla fine dell’anno, si sta assistendo ad una progressiva ripopolazione turistica al punto che alcuni hotel sono già nuovamente al completo e con previsione di sold-out anche per il periodo di alta stagione (da Novembre ad Aprile).

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Gli appartamenti adibiti ad affitto turistico si stanno riempiendo anche in bassa stagione visto che diversi hotel hanno deciso di aprire più avanti e il turismo locale e nazionale si sta riversando proprio nelle case private ovviamente a prezzi più bassi che nell’alta stagione.

Certamente rimane l’incognita di nuovi focolai e cosa succederà nella stagione autunnale ed invernale per quanto riguarda il Covid-19. Nessuno può certamente sapere come andrà a finire in virtù del fatto che ci si muove senza avere una reale cura che limiti il contagio. Tuttavia questo è un problema a livello mondiale, non solo relativo alle Canarie.

La teoria del “martello e la danza” dove per martello si intende il “lockdown” e per danza le variazioni dei contagi giornalieri dopo il “lockdown” non viene smentita neppure alle Canarie. Molto probabilmente terminerà con il vaccino o con la cura definitiva. Per ora si è in ballo e tocca ballare.

La crisi immobiliare?

In soli 3 mesi non è possibile profetizzare fantomatici tracolli del mercato immobiliare. Come prima citato, le Canarie sono isole che vivono sul turismo, pertanto qualsiasi crisi basata su uno stop dello stesso si risolve nel momento della ripartenza.

L’ investitore straniero NON ha fatto un passo indietro negli investimenti o nella gestione degli attuali cantieri aperti a causa di 3 mesi di blocco. Persino i piccoli titolari di appartamenti stagionali stanno ricominciando ad avere profitti giá dal mese scorso dopo il “lockdown”.

Il fatto che ad un motore manchi benzina in un particolare momento non significa affatto che il motore sia rotto. Alle Canarie la benzina è il turismo ed oggi vi stiamo scrivendo con un clima mite e 24 gradi, esattamente come lo è da un migliaio di anni. Ci prepariamo a fare nuovamente il pieno!

Conclusione

Se non vuoi crearti confusione sulla reale situazione alle Canarie, evita di frequentare fantomatici gruppi facebook o canali  youtube  animati solo da rabbia, desiderio di “gufare” su chi , come te, può andare  a stare meglio di loro, evita di credere a tutto quello che ti propongono su internet senza una razionale valutazione, non credere neanche a noi, magari vieni di persona e verifica personalmente, ricordandoci di accendere sempre il lume della ragione quando si fanno valutazioni così importanti come quelle di un cambio vita o sulla creazione di una nuova società,  senza farsi condizionare da dissacratori o psico divulgatori di profezie auto avveranti e chi più ne ha più ne metta.
Abbiamo qualche consiglio da dare a questi divulgatori di psicosi sulle Canarie. In altre culture vengono definiti “cazzari”, ma noi ci limitiamo ai termini medici.

  1. Prima di tutto iniziare a farsi una vera cultura, basata sul sapersi mettere in discussione, di non avere l’arroganza della verità assoluta ma l’umiltà tipica del ricercatore della verità.
  2. Non speculare sui drammi altrui per vendere magliette, merchandising o fare cassa.
  3. Imparare la lingua spagnola. Questo è un obbligo perché da molti discorsi si capisce che la totale ignoranza della lingua e quindi dell’apprendimento porta a conclusioni completamente sballate

Ti do appuntamento ad un prossimo articolo dove smetteremo di perdere tempo con gli  psico “cazzari” e torneremo a parlare di realtà Canarie.

Nel frattempo dai un occhio a questo articolo di qualche tempo fa sulla stagionalità e sulla ricerca di lavoro e sulla chiusura di hotel e ristoranti in bassa stagione.

A presto Marco Misto

 

 

 

Pensionati alle Canarie: ancora lavoro o meritato riposo?

Ciao e benvenuti nella rubrica Marco risponde, dove oggi parleremo dei pensionati alle Canarie.

 

Leggiamo la mail che mi hai inviato Tamara. Tamara scrive:

“Ciao Marco! Mi sono iscritta di recente al tuo blog e ho appena ricevuto la Guida alle 8 zone del Sud di Gran Canaria. Io e mio marito siamo una coppia di futuri pensionati alle Canarie, però io ancora lavoro come consulente di laboratorio artistico per un centro psichiatrico diurno degli ospedali civili di Brescia. Sono restauratrice e decoratrice d’interni e in questo laboratorio produciamo mobili decorati, dei mobili dipinti come quadri. Alle Canarie esistono questi tipi di strutture per persone con handicap vari? C’è richiesta di decoratori murali o simili? Se mi puoi rispondere ti ringrazio infinitamente.”

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Sì, ci sono strutture socialmente attive e solitamente sono iniziative private appoggiate dal Comune. Ad esempio a San Fernando (Maspalomas, sud di Gran Canaria) ci sono diverse strutture: un centro della terza età per pensionati e un centro per le persone disabili che hanno bisogno di essere aiutate, seguite e integrate .

Come ti dicevo già in altre mail e in altri video che hai visto sul blog qui alle Canarie il discorso del sociale è molto sentito.

Nello specifico, se ci siano richieste per decorare muri o mobili questo non te lo so dire con precisione. Voglio però spostare l’attenzione e farti riflettere su un concetto molto importate: mi stai chiedendo se ci sia la possibilità di trovare lavoro quando sarai qui alle e hai aperto la tua mail dicendomi che sei pensionata.

Il consiglio che voglio darti e che voglio dare a voi che mi state leggendo è questo: dovete cominciare a pensare in maniera un pò diversa. Lo facevo anch’io, quindi vi capisco perfettamente, ma dovreste riuscire a pensare in maniera differente perché siamo alle Canarie e per i pensionati le cose funzionano in maniera canaria, in Italia funzioneranno in maniera italiana così come in Francia funzioneranno in maniera francese.

Perché mi chiedi se c’è possibilità di trovare lavoro una volta trasferita pur essendo già in pensione? Provo a rispondere io. Non hai ben chiaro che i pensionati alle Canarie possono vivere tranquillamente con la pensione, io adesso non conosco l’entità della tua, ma con grandissima probabilità ti sarà sufficiente per vivere e per stare bene, potrai magari dedicarti alle cose che ti piace fare per passione, come passatempo, per divertimento, per stare con le persone con cui ti piace stare.

Perché ti dico questo? Perché molto spesso siamo abituati a pensare in italiano e dire “ah devo continuare a lavorare per tirare a fine mese e per aiutare la famiglia”. Io sono fortemente convinto che non avrai bisogno di fare questo, almeno per necessità economica, se poi lo vorrai fare perché ti fa piacere aiutare le persone avrai anche la possibilità di farlo.

Quindi il concetto che volevo far passare oggi è: cominciamo a pensare in maniera diversa. Capisco che sia difficile ed è per questo che secondo me è molto importante fare un viaggio esplorativo dove poter capire, sondare, toccare con mano, vedere con i vostri occhi come funzionano le cose per i pensionati alle Canarie.

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Ti faccio alcuni esempi, sai che la pensione può essere defiscalizzata? Sì hai capito bene, il reddito dei pensionati alle Canarie sarà maggiore in quanto l’aliquota Irpef che versano in Italia può essere completamente, o parzialmente, risparmiata.

Ovviamente io non posso sapere quanto guadagni ma è abbastanza semplice capire quanto in più potresti ottenere dalla tua pensione: guarda sul cedolino a quanto corrisponde la tua aliquota Irpef e puoi farti un’idea di come potrebbe diventare la tua pensione alle Canarie.

Per avere una stima esatta, basata sui tuoi dati personali, se vuoi, puoi avvalerti dello studio personalizzato tasse. Di seguito trovi maggiori dettagli.

#—110—#

Altro esempio: la parte di risparmio che molti futuri pensionati non prendono in considerazione, proviene dal fatto che alle Canarie il clima è molto mite, il microclima del sud di Gran Canaria è considerato Il miglior clima al mondo; le “isole dell’eterna primavera” si trovano infatti sul tropico del cancro.

Da questo ne consegue un grande risparmio sulle bollette di riscaldamento (un lontano ricordo), e luce / gas, ti dirò di più: qui il gas non esiste e l’elettricità proviene dall’energia eolica (i famosi mulini a vento).

Per avere informazioni generali sulle Canarie guarda il webinar gratuito (3 video gratuiti) che spiegano di più su queste isole. Lo trovi qui.

#—4—#

Alle Canarie sono pochissime le zone in cui avrai bisogno del riscaldamento, quindi grazie al clima sempre mite e temperato si aggiunge un altro importante risparmio: nessuna spesa per comprare cappotti, piumoni, scarpe e scarponi, sciarpe e guantoni, per non parlare degli armadi in casa per contenere il cambio stagioni. Qui potenzialmente starai sempre in magliettina pantaloncini corti e ciabatte!

Ci sono poi tante altre spese da considerare non solo per un pensionato e che sono molto convenienti:

  • il carburante auto? Qui alle Canarie ha un costo inferiore rispetto all’Italia
  • il bollo auto? Può arrivare a costare anche 7/8 volte meno che in Italia
  • anche l’assicurazione auto è molto più economica
  • la spesa al supermercato? Puoi risparmiare un abbondante 20% se sai dove comprare.

A tal proposito ti rimando a un altro articolo che trovi qui per saperne di più sul costo della vita.

Anche la sanità ha i suoi bei vantaggi: qui abbiamo un sistema sanitario pubblico che funziona molto bene e uno privato a costi più che accessibili!

Scarica il mini report gratuito sulla sanità per scoprire in dettaglio come funziona.

#—2—#

Ultimo ma non meno importante sono i viaggi: nel momento in cui i pensionati alle Canarie (ma non solo) ottengono la residenza, hanno diritto a sconti sui viaggi interni che raggiungono il 75%!!

Hai capito bene: vuoi fare il giro delle isole? Tutti i tuoi viaggi saranno scontati! Ma non solo: anche i viaggi verso la penisola spagnola saranno agevolati!

A chi mi fa queste domande di solito rispondo: Devi fare un viaggio esplorativo in cui avrai la possibilità di ottenere tutte le informazioni di cui hai bisogno per trasferirti, clicca qui e scopri come avere strategie, soluzioni e strumenti per non commettere costosi errori.

#—102—#

Tamara grazie per la tua domanda, spero di essere riuscito a risponderti in maniera esaustiva.

Ciao!

Marco Misto

Panoramica degli ospedali nelle Isole Canarie

ospedali Canarie

Le Canarie dispongono in totale di 6.037 camere ospedaliere di cui:
1.970 in ospedali privati e 4.067 in ospedali pubblici.

Ascoltando i giudizi dei connazionali italiani che si siano trovati ad avere bisogno di utilizzare il servizio ospedaliero canario, per diversi motivi (dal più semplice come per esempio una slogatura a una caviglia, a situazioni più complesse come una operazione all’anca o trattamento post infarto)  ci siamo fatti una ottima impressione e giudizio sul trattamento, cure ricevute, preparazione e cortesia dei medici.

Oggi prendiamo in considerazione gli ospedali pubblici.

Le camere di terapie intensiva sono in tutto 563 con una media di 180 normalmente occupate (dal 30% al 37% come media annuale).

Vedi qui sotto la testimonianza di una pensionata italiana operata e ricoverata in ospedale.

Ecco la lista degli ospedali pubblici:

Hospital Insular Nuestra Señora de Los Reyes

Si trova nell’isola di EL HIERRO a Valverde. Dispone di 38 camere più 4 di terapia intensiva.
E’ l’unico ospedale nell’isola (che ricordiamo avere poco più di diecimila abitanti).
Durante l’emergenza COVID non è mai stata utilizzata la terapia intensiva e si sono contati solo 3 pazienti.

Hospital General de La Palma

Localizzato nell’isola de La Palma a Breña Alta. Dispone di 184 camere più 35 di terapia intensiva.
Anche in questo caso è l’unico ospedale dell’isola con una popolazione di 82.671 abitanti. Ha una percentuale media di occupazione del 50%

Hospital Nuestra Señora de Guadalupe

Situato nell’isola de La Gomera a San Sebastián de La Gomera. Dispone di 46 camere e 5 di terapia intensiva.
E’ l’unico ospedale dell’isola con un bacino di popolazione di 21.503 abitanti.
Ha una percentuale media di occupazione del 25,5%.
E’ rimasto praticamente immune dai casi Covid-19, così come quello di El Hierro.

#—2—#

Hospital Dr. José Molina Orosa

Situato nell’isola di Lanzarote, dispone di 265 camere più 24 di terapia intensiva.
Risulta anche questo essere l’unico dell’isola e copre le necessità di una popolazione di 152.289 abitanti.
Ha una percentuale media di occupazione del 55%.

Hospital General de Fuerteventura

Situato nell’omonima isola, dispone di 93 camere più 40 di terapia intensiva.
Unico ospedale dell’isola con un bacino di 116.886 abitanti ed una occupazione media del 55%

Nell’isola di Tenerife (917.841 abitanti) troviamo due grandi ospedali pubblici:

Il Complejo Hospitalario Universitario de Canarias

nella città de La Laguna con una disponibilità di 658 camere più 81 di terapia intensiva.
Con un totale di 2.534 professionisti, si rivolge alle cure mediche nel nord di Tenerife ed è un ospedale di riferimento per l’isola di La Palma. E’ stato anche il primo centro ospedaliero delle Isole Canarie a detenere la categoria di Ospedale Accademico. L’ospedale ha un’aula per l’impianto di Pediatria, al servizio di bambini ospedalizzati di media e lunga permanenza.
Inoltre è un riferimento per la specialità del trapianto renale e della cardiochirurgia  e centro di riferimento delle Isole Canarie per trapianti renopancreatici, ricovero per disturbi alimentari, unità medica chirurgica per epilessia refrattaria e radiochirurgia. È, a sua volta, un centro di riferimento del sistema sanitario nazionale per il trapianto di pancreas.

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Il Complejo Hospitalario Universitario Nuestra Señora de Candelaria

localizzato a Santa Cruz de Tenerife con una disponibilità di 867 camere più 65 di terapia intensiva.

È il più grande complesso ospedaliero delle Isole Canarie ed un ospedale di riferimento in alcune specialità persino per la Spagna.
Ha un’area utile costruita di 82.035 m², di cui 26.930 corrispondono all’edificio centrale, 23.980 ai blocchi di ricovero, 3.532 al pronto soccorso e due edifici di 19.663 e 7.430 per consultazioni esterne. Oltre al centro principale, ha un altro edificio situato a circa 900 metri dal precedente, chiamato ospedale Ofra, che misura 12.069 m², destinato al ricovero per soggiorni più lunghi. Il complesso ospedaliero è ben collegato alle autostrade nord e sud di Tenerife.
Inoltre, per le sue caratteristiche strutturali e tecnologiche  è accreditato come riferimento per tutte le aree sanitarie delle Isole Canarie, il servizio di trapianto di fegato e il servizio di allergologia per la provincia di Santa Cruz da Tenerife.
In totale l’isola di Tenerife ha una capacità assistenziale pubblica di 1525 camere più 146 unità di terapia intensiva.
L’occupazione dei due ospedali è mediamente del 70%.

Infine, nell’isola di Gran Canaria (851.231 abitanti) troviamo altri due grandi ospedali delle Canarie:

il Complejo Hospitalario Universitario de Gran Canaria Dr. Negrín

con 698 camere più 92 unità di Terapia intensiva.
È anche l’ospedale di riferimento per l’isola di Lanzarote.
È il centro ospedaliero di riferimento per la Provincia di Las Palmas nella specialità della cardiochirurgia ed è anche il centro ospedaliero di riferimento per tutte le Isole Canarie nella specialità del relativo trapianto allogenico (trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche), ed è anche uno dei sette ospedali spagnoli che ha ricevuto il riconoscimento per l’eccellenza nelle cure pre e post-trapianto.

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Complejo Hospitalario Universitario Insular – Materno Infantil

con 786 camere più 90 unità di Terapia intensiva.
Serve la popolazione delle aree meridionali e orientali di Gran Canaria ed è un ospedale di riferimento per l’isola di Fuerteventura. Il complesso è costruito su un terreno vicino all’ingresso meridionale della città, ai margini di Avenida Marítima e con vista sul mare, che facilita un rapido accesso dalla principale rete di circolazione della città e consente le condizioni di tranquillità necessaria per l’assistenza medica.
È l’ospedale di riferimento per l’intera provincia di Las Palmas nella specialità del trapianto renale ed è anche l’ospedale di riferimento per l’intera Isole Canarie nella specialità delle lesioni del midollo spinale.

Entrambi gli ospedali sono localizzati nella capitale delle isole Canarie: Las Palmas de Gran Canaria.
In totale l’isola di Gran Canaria ha una capacità assistenziale pubblica di 1484 camere più 182 unità di terapia intensiva.
L’occupazione dei due ospedali è mediamente del 75%.

#—108—#

In definitiva noi residenti ci sentiamo soddisfatti della copertura capillare ospedaliera su tutto l’arcipelago.

In un prossimo articolo parleremo degli ospedali privati, che contano numerosi posti letto e relative terapie intensive.

Con la speranza di vederti presto, e senza bisogno di utilizzare gli ospedali Canari. A presto Marco Misto

 

Vivere all’estero, vivere alle Canarie: cosa ti succede?

Vivere alle Canarie

IL PRINCIPIO DELLA RANA BOLLITA
(di Noam Chomsky)

 

Immaginati come una rana… Immagina un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana.

Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare.
La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un pò più di quanto la rana non apprezzi.

La rana si stanca un pò, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora la sopporta e non fa nulla.

Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita. Questa è la fine che rischi di fare.

Nel caso in cui la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, un colpo di reni, e sarebbe balzata subito fuori dal pentolone. Ne saresti venuto fuori.

Questa esperienza mostra che – quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente lenta – sfugge alla coscienza e non suscita – per la maggior parte del tempo – nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta.

Funziona ovviamente anche a livello sociale ed è conosciuto come il principio di Noam Chomsky (o della Rana bollita)

Guardando ciò che succede nella nostra amata Italia da alcuni anni, ci accorgiamo che stiamo subendo una lenta deriva alla quale ci fanno abituare poco a poco.

Un sacco di cose, che ci avrebbero fatto orrore diversi anni fa, a poco a poco sono diventate banali, edulcorate e – oggi – ci disturbano solo leggermente o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone.

Non solo in nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle libertà individuali, alla dignità della persona, all’integrità della natura, alla bellezza e alla felicità di vivere, si effettuano lentamente e inesorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute, ma anche a livello politico e sociale  viene  costantemente sfruttato il principio della Rana Bollita:

Ti sei sicuramente accorto che la tua città è diventata invivibile?

Che i servizi non funzionano più come prima?

Tagli costanti a istruzione, sanità sicurezza sociale. Immigrazione clandestina, situazioni di disordine sociale, violenze furti.

Soprusi fiscali, legali, tasse a livelli inimmaginabili solo qualche anno fa, la gente non arriva fine mese.

Politici corrotti che fanno una politica a dir poco discutibile che invece che favorire i cittadini favorisce le loro  tasche  e quelle dei loro collaboratori o raccomandati.

Bene sappi che hanno alzato, poco a poco, la temperatura della pentola “Italia” in cui anche tu ti trovi.

Uno degli strumenti più utilizzati per renderci “zombie” in tale maniera soprattutto sono i media televisione in primis; il permanente ingozzamento d’informazioni da parte dei media satura i nostri cervelli che non riescono più a discernere, a pensare con la loro testa, anche i foschi presagi annunciati per il futuro, anziché suscitare delle reazioni e delle misure preventive, non fanno altro che prepararti psicologicamente ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche.

Rifletti:

Per aver una prestazione sanitaria devi aspettare a volte diversi mesi:è normale d’altronde ci sono le liste d’attesa, è sempre stato così…

I politici fanno solo i loro interessi: “e vabbè cosa ti aspetti sono tutti uguali sia di destra che di sinistra, che di centro… Basta che si prendono loro la poltrona…”

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Agli immigrati danno casa 30 euro al giorno i nostri Italiani dormono in macchina: “ovvio, certo ci sono degli interessi dietro, è tutto un magna magna sai quanto ci guadagnano sugli immigrati? Addirittura le nostre navi li vanno a prendere in acque internazionali… Vabbè dai sbrighiamoci che tra poco inizia il derby in televisione!”

Hanno violentato una ragazza mentre passeggiava nel parco: “vabbè ma anche lei se lo va a cercare… passeggia nel parco di sera e addirittura portava la minigonna…È ovvio che la violentino… Con tutti i delinquenti che ci sono in giro!”

Sii sincero cosa hai fatto fino a ora in concreto per evitare o reagire alle situazioni che stanno mandando a fondo la cara Italia e stanno facendo alzare sempre più la temperatura nella pentola in cui anche tu ti stai involontariamente trovando.

Stanno bollendo anche te! Ricorda il fatto che magari tu stia ancora bene economicamente o in ambito lavorativo non significa che la temperatura nella pentola non stia salendo: sono proprio le persone come te, il ceto medio, che ha più da perdere.

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Del principio di Noam Chomsky (o della Rana bollita), ne parliamo anche a questo corso in aula che teniamo qui a Gran canaria, per chi sta pensando di saltare fuori dalla pentola. Diverse centinaia di persone hanno partecipato e molte di loro hanno dato il colpo di reni necessario per saltare fuori dalla pentola prima che sia troppo tardi, altri lo hanno pianificato a breve, altri hanno almeno raggiunto la consapevolezza e sapranno come correre ai ripari. Per partecipare trovi di seguito i dettagli.

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Attenzione! Se scegli di guardare questo video sotto  che ho trovato su youtube sappi che le immagini potrebbero non piacerti. Se decidi di premere Play ti consiglio di vederlo assolutamente fino in fondo.

Vedendo il video sono sicuro che abbia suscitato in te una sensazione molto sgradevole (almeno in principio). Ho scelto questo video perché era uno dei più sobri in youtube, altri analoghi hanno scatenato l’ira di molti utenti commenti durissimi e offensivi nei confronti di chi ha realizzato le riprese.

È normale che questo video abbia smosso / generato delle emozioni anche a te, ma è altrettanto curioso che ti preoccupi tanto (giustamente) per una rana però non ti renda conto che in questa pentola di acqua prossima al bollore ci sia tu stesso, non ci si rende più conto della fine che faremo noi e i nostri figli.

Vivere all’estero ha rappresentato la soluzione per molte persone. Potrebbe comportare lo stesso di sentirsi a mollo in una pentola d’acqua, ma la differenza sta nella temperatura dell’acqua.

Vivere all’estero potrebbe fare la differenza tra farsi bollire o stare a mollo in acqua tiepida.

Allora se non sei come la rana, già mezza bollita, dai il colpo di reni, e verifica se anche per te sia possibile saltare fuori dalla pentola prima che sia troppo tardi! Molte persone come te hanno deciso almeno d’informarsi: ecco quale è stata la loro esperienza clicca qui.

Ti auguro di trovare la forza di reagire e avere una nuova vita per te e i tuoi cari, il tutto comincia sempre con un primo passo, anche solo con l’informazione.

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Spero che questo articolo ti abbia aiutato a prendere coscienza e a darti il giusto impulso per decidere di cambiare vita.

Marco Misto