Le psicosi divulgative sulle Isole Canarie

ripresa Canarie da covid

Ci è stata portata a conoscenza l’esistenza di un paio di aspiranti guru dei social che, nelle loro divulgazioni ai propri adepti, riferiscono cose e fatti assolutamente non veritieri sull’attuale situazione alle Isole Canarie. Tali affermazioni, causate per la maggior parte dalla non conoscenza della lingua spagnola, dal mancato approfondimento di alcuni argomenti e da una profonda ignoranza di base, potrebbero indurre a mostrare una realtà distorta delle Isole Canarie. Vediamo di fare chiarezza.

Chiunque abbia la facoltà di elaborare una propria idea su qualsiasi argomento in modo non superficiale, ha necessariamente l’obbligo morale di valutare le diverse realtà che ogni ragionamento richiede.
Farsi un’idea prevede solitamente di valutare i pro ed i contro, comparare tesi differenti, verificare quanto dichiarato ed alla fine giungere ad un proprio convincimento.

Premessa

Prima di affrontare l’argomento, teniamo a precisare che abbiamo le seguenti convinzioni, tutte motivate:
1) Il Covid-19 nel mondo esiste veramente, come pure i deceduti
2) Nessun governo ha agito in modo perfetto, d’altronde nessuno si sarebbe mai aspettata un’emergenza del genere
3) Per noi la Terra e rotonda, non esistono Satana, i 7 nani e Barbablù. Siamo abbastanza razionali da poter discernere tra i film e la realtà.
Precisato questo, chiunque abbia dubbi o convinzioni su quanto sopra e creda fermamente nelle politiche di sterminio di massa da parte di Bill Gates, illuminati, Rotshild o Rockerduck che sia, è pregato di premere “indietro” sul browser.

La Pandemia e la disponibilità assistenziale

La pandemia del Covid-19 ha provocato danni tremendi in tutto il mondo e non solo inerenti alla pandemia stessa, ma anche a tutto l’indotto, tra cui, nel nostro caso, il turismo e la sicurezza sanitaria.

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Le misure che deve intraprendere un’isola rispetto ad una città del continente sono profondamente differenti, dal momento che la gestione di un virus, per quanto pericoloso sia, è assai più gestibile su un’area smisurata (possibilità di coinvolgere altri ospedali, confinamenti, strutture sanitarie) piuttosto che su un’area limitata, l’isola appunto, dove la capacità assistenziale deve essere auto-sufficiente non potendo evocare trasferimenti aerei di routine verso il continente.

Pertanto, prima di tutto, la capacità assistenziale deve essere solida. Alle Canarie, con una ricettività simile a quella del Veneto e con una popolazione minore della metà, il problema della scarsità di strutture ospedaliere non si è mai realmente posto.

In una realtà di quasi 20 milioni di turisti annui, perlopiù nordici e quindi con alti standard sanitari, le strutture ospedaliere delle Canarie hanno sempre fatto fronte alla richiesta trovandosi sempre molto spesso con un livello di operatività inferiore al 60% della capacità totale.

Pertanto il picco della pandemia rilevato qui alle Canarie nel mese di Marzo non ha costretto i sanitari a creare situazioni di triage e nuove strutture: tutto è stato gestito con le risorse disponibili considerando anche il fatto che a seguito della legge di emergenza spagnola, gli ospedali privati (che sono molti qui alle Canarie) sono costretti a mettere a disposizione le proprie strutture come se fossero pubblici venendo quindi a creare una straordinaria capacità aggiuntiva della disponibilità assistenziale sia in termini di professionisti medici ed infermieri, sia in termini di strutture, terapie intensive ventilate incluse.

La Pandemia e la realtà turistica

A livello europeo le Canarie sono state una delle poche aree in cui la pandemia ha avuto il più basso tasso di mortalità. Sono anche l’area in cui si è verificato il minor numero di decessi nelle cosiddette residenze per anziani.

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Qualcuno potrebbe considerarla fortuna, altri invece organizzazione: il “lockdown” alle Canarie è partito subito nella forma più drastica: niente passeggiate, niente “sport”, niente autocertificazioni: tutti a casa. Alle Canarie, quando è iniziata la pandemia, c’erano 5 milioni di turisti ed eventi internazionali di grande affluenza come ad esempio il Carnevale. Nell’arco di meno di 3 settimane si è provveduto ad effettuare la più grande operazione di rimpatrio turistico mai fatta prima alle Canarie.

Decine di migliaia di turisti sono rientrati a casa dal momento che il rischio paventato era quello di coinvolgere loro stessi nel lockdown.
Le strutture alberghiere si sono chiuse, una dopo l’altra ed i lavoratori posti in uno stato di sospensione del lavoro denominato “ERTE” (più o meno simile all’italiana cassa integrazione).
Al fine di tutelare i lavoratori, il governo spagnolo/canario da una parte ha impedito i licenziamenti e dall’altra iniziato ad erogare aiuti prima di tutto alle fasce più deboli e poco dopo anche ad autonomi e piccole medie imprese.

La riapertura graduale e la bassa stagione

Ci sono volute 4 distinte fasi per un graduale ritorno alla normalità, ciascuna delle quali è durata dai 7 ai 15 giorni. Il monitoraggio dei possibili contagi è stato fondamentale per accedere alla fase successiva.

Il periodo da Maggio a Novembre alle Canarie coincide con la bassa stagione e il danno attuale dovuto alle chiusure delle attività dedicate al turismo è stato relativamente più limitato che non se si fosse verificato un blocco totale turistico nell’alta stagione.

Va detto che alle Canarie oltre la metà del proprio “PIL” è generata dall’indotto del turismo, per cui il blocco turistico è un’arma mortale per l’economia canaria.

Nel periodo da maggio a novembre, in condizioni normali, molte strutture alberghiere e turistiche ma anche bar, ristoranti, ecc. chiudono: alcuni per ristrutturazioni, altri per stagionalità. E’ quindi normale, in bassa stagione, emergenza Covid o no, che una buona parte delle strutture turistiche sia chiusa in bassa stagione alle Canarie. Se hai seguito in passato il blog di trasferirsi alle Canarie, ricorderai che spesso ho documentato hoteles  e ristoranti chiusi in luglio o agosto (negli anni passati) e ho sempre spiegato che la stagionalità alle Canarie e’ esattamente l’opposto che in Italia.

Non si tratta di “fallimenti”  ma semplicemente della sovrapposizione di due eventi: l’ERTE (se non ci sono turisti inutile e costoso aprire lo stesso), e la chiusura stagionale.

D’altronde non ci risulta che ad esempio in Febbraio a Riccione ci siano “movide” con attività notturne e spiagge aperte, come del resto in una qualsiasi località turistica in bassa stagione. Definire “fallita” un’attività che chiude per stagionalità significa definire eccezionale che a Gennaio in Italia la gente non faccia il bagno in mare il Liguria o che nessuno metta gli sci ad Agosto a Madonna di Campiglio.

Certo quest’anno hanno molti esercenti hanno approfittato e beneficiato degli aiuti governativi per rimanere chiusi in bassa stagione, cosa che non tutti facevano negli anni precedenti, ma non si può certo definire questa strategia il “fallimento delle attività che non riapriranno mai più”.

Le chiusure definitive dovute al Covid ci sono state ma perlopiù associate ad attività già in crisi prima del lockdown. Nessuna struttura economicamente solida può passare dall’attività al fallimento a causa di un blocco di tre mesi.
Ricordiamo infine che qui il sistema bancario eroga credito e che i prestiti coperti da garanzia dello Stato sono stati tutti erogati.

 

La situazione attuale

Le Canarie, essendo una delle mete europee più richiesta in virtù delle facoltà terapeutiche del proprio clima e dell’eterna primavera, stanno lentamente riaprendo le strutture ricettive ed il relativo indotto grazie alla ripresa graduale dei voli.

Nonostante l’ERTE sia esteso in alcuni casi anche sino alla fine dell’anno, si sta assistendo ad una progressiva ripopolazione turistica al punto che alcuni hotel sono già nuovamente al completo e con previsione di sold-out anche per il periodo di alta stagione (da Novembre ad Aprile).

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Gli appartamenti adibiti ad affitto turistico si stanno riempiendo anche in bassa stagione visto che diversi hotel hanno deciso di aprire più avanti e il turismo locale e nazionale si sta riversando proprio nelle case private ovviamente a prezzi più bassi che nell’alta stagione.

Certamente rimane l’incognita di nuovi focolai e cosa succederà nella stagione autunnale ed invernale per quanto riguarda il Covid-19. Nessuno può certamente sapere come andrà a finire in virtù del fatto che ci si muove senza avere una reale cura che limiti il contagio. Tuttavia questo è un problema a livello mondiale, non solo relativo alle Canarie.

La teoria del “martello e la danza” dove per martello si intende il “lockdown” e per danza le variazioni dei contagi giornalieri dopo il “lockdown” non viene smentita neppure alle Canarie. Molto probabilmente terminerà con il vaccino o con la cura definitiva. Per ora si è in ballo e tocca ballare.

La crisi immobiliare?

In soli 3 mesi non è possibile profetizzare fantomatici tracolli del mercato immobiliare. Come prima citato, le Canarie sono isole che vivono sul turismo, pertanto qualsiasi crisi basata su uno stop dello stesso si risolve nel momento della ripartenza.

L’ investitore straniero NON ha fatto un passo indietro negli investimenti o nella gestione degli attuali cantieri aperti a causa di 3 mesi di blocco. Persino i piccoli titolari di appartamenti stagionali stanno ricominciando ad avere profitti giá dal mese scorso dopo il “lockdown”.

Il fatto che ad un motore manchi benzina in un particolare momento non significa affatto che il motore sia rotto. Alle Canarie la benzina è il turismo ed oggi vi stiamo scrivendo con un clima mite e 24 gradi, esattamente come lo è da un migliaio di anni. Ci prepariamo a fare nuovamente il pieno!

Conclusione

Se non vuoi crearti confusione sulla reale situazione alle Canarie, evita di frequentare fantomatici gruppi facebook o canali  youtube  animati solo da rabbia, desiderio di “gufare” su chi , come te, può andare  a stare meglio di loro, evita di credere a tutto quello che ti propongono su internet senza una razionale valutazione, non credere neanche a noi, magari vieni di persona e verifica personalmente, ricordandoci di accendere sempre il lume della ragione quando si fanno valutazioni così importanti come quelle di un cambio vita o sulla creazione di una nuova società,  senza farsi condizionare da dissacratori o psico divulgatori di profezie auto avveranti e chi più ne ha più ne metta.
Abbiamo qualche consiglio da dare a questi divulgatori di psicosi sulle Canarie. In altre culture vengono definiti “cazzari”, ma noi ci limitiamo ai termini medici.

  1. Prima di tutto iniziare a farsi una vera cultura, basata sul sapersi mettere in discussione, di non avere l’arroganza della verità assoluta ma l’umiltà tipica del ricercatore della verità.
  2. Non speculare sui drammi altrui per vendere magliette, merchandising o fare cassa.
  3. Imparare la lingua spagnola. Questo è un obbligo perché da molti discorsi si capisce che la totale ignoranza della lingua e quindi dell’apprendimento porta a conclusioni completamente sballate

Ti do appuntamento ad un prossimo articolo dove smetteremo di perdere tempo con gli  psico “cazzari” e torneremo a parlare di realtà Canarie.

Nel frattempo dai un occhio a questo articolo di qualche tempo fa sulla stagionalità e sulla ricerca di lavoro e sulla chiusura di hotel e ristoranti in bassa stagione.

A presto Marco Misto

 

 

 

Pensionati alle Canarie: ancora lavoro o meritato riposo?

Ciao e benvenuti nella rubrica Marco risponde, dove oggi parleremo dei pensionati alle Canarie.

 

Leggiamo la mail che mi hai inviato Tamara. Tamara scrive:

“Ciao Marco! Mi sono iscritta di recente al tuo blog e ho appena ricevuto la Guida alle 8 zone del Sud di Gran Canaria. Io e mio marito siamo una coppia di futuri pensionati alle Canarie, però io ancora lavoro come consulente di laboratorio artistico per un centro psichiatrico diurno degli ospedali civili di Brescia. Sono restauratrice e decoratrice d’interni e in questo laboratorio produciamo mobili decorati, dei mobili dipinti come quadri. Alle Canarie esistono questi tipi di strutture per persone con handicap vari? C’è richiesta di decoratori murali o simili? Se mi puoi rispondere ti ringrazio infinitamente.”

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Sì, ci sono strutture socialmente attive e solitamente sono iniziative private appoggiate dal Comune. Ad esempio a San Fernando (Maspalomas, sud di Gran Canaria) ci sono diverse strutture: un centro della terza età per pensionati e un centro per le persone disabili che hanno bisogno di essere aiutate, seguite e integrate .

Come ti dicevo già in altre mail e in altri video che hai visto sul blog qui alle Canarie il discorso del sociale è molto sentito.

Nello specifico, se ci siano richieste per decorare muri o mobili questo non te lo so dire con precisione. Voglio però spostare l’attenzione e farti riflettere su un concetto molto importate: mi stai chiedendo se ci sia la possibilità di trovare lavoro quando sarai qui alle e hai aperto la tua mail dicendomi che sei pensionata.

Il consiglio che voglio darti e che voglio dare a voi che mi state leggendo è questo: dovete cominciare a pensare in maniera un pò diversa. Lo facevo anch’io, quindi vi capisco perfettamente, ma dovreste riuscire a pensare in maniera differente perché siamo alle Canarie e per i pensionati le cose funzionano in maniera canaria, in Italia funzioneranno in maniera italiana così come in Francia funzioneranno in maniera francese.

Perché mi chiedi se c’è possibilità di trovare lavoro una volta trasferita pur essendo già in pensione? Provo a rispondere io. Non hai ben chiaro che i pensionati alle Canarie possono vivere tranquillamente con la pensione, io adesso non conosco l’entità della tua, ma con grandissima probabilità ti sarà sufficiente per vivere e per stare bene, potrai magari dedicarti alle cose che ti piace fare per passione, come passatempo, per divertimento, per stare con le persone con cui ti piace stare.

Perché ti dico questo? Perché molto spesso siamo abituati a pensare in italiano e dire “ah devo continuare a lavorare per tirare a fine mese e per aiutare la famiglia”. Io sono fortemente convinto che non avrai bisogno di fare questo, almeno per necessità economica, se poi lo vorrai fare perché ti fa piacere aiutare le persone avrai anche la possibilità di farlo.

Quindi il concetto che volevo far passare oggi è: cominciamo a pensare in maniera diversa. Capisco che sia difficile ed è per questo che secondo me è molto importante fare un viaggio esplorativo dove poter capire, sondare, toccare con mano, vedere con i vostri occhi come funzionano le cose per i pensionati alle Canarie.

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Ti faccio alcuni esempi, sai che la pensione può essere defiscalizzata? Sì hai capito bene, il reddito dei pensionati alle Canarie sarà maggiore in quanto l’aliquota Irpef che versano in Italia può essere completamente, o parzialmente, risparmiata.

Ovviamente io non posso sapere quanto guadagni ma è abbastanza semplice capire quanto in più potresti ottenere dalla tua pensione: guarda sul cedolino a quanto corrisponde la tua aliquota Irpef e puoi farti un’idea di come potrebbe diventare la tua pensione alle Canarie.

Per avere una stima esatta, basata sui tuoi dati personali, se vuoi, puoi avvalerti dello studio personalizzato tasse. Di seguito trovi maggiori dettagli.

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Altro esempio: la parte di risparmio che molti futuri pensionati non prendono in considerazione, proviene dal fatto che alle Canarie il clima è molto mite, il microclima del sud di Gran Canaria è considerato Il miglior clima al mondo; le “isole dell’eterna primavera” si trovano infatti sul tropico del cancro.

Da questo ne consegue un grande risparmio sulle bollette di riscaldamento (un lontano ricordo), e luce / gas, ti dirò di più: qui il gas non esiste e l’elettricità proviene dall’energia eolica (i famosi mulini a vento).

Per avere informazioni generali sulle Canarie guarda il webinar gratuito (3 video gratuiti) che spiegano di più su queste isole. Lo trovi qui.

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Alle Canarie sono pochissime le zone in cui avrai bisogno del riscaldamento, quindi grazie al clima sempre mite e temperato si aggiunge un altro importante risparmio: nessuna spesa per comprare cappotti, piumoni, scarpe e scarponi, sciarpe e guantoni, per non parlare degli armadi in casa per contenere il cambio stagioni. Qui potenzialmente starai sempre in magliettina pantaloncini corti e ciabatte!

Ci sono poi tante altre spese da considerare non solo per un pensionato e che sono molto convenienti:

  • il carburante auto? Qui alle Canarie ha un costo inferiore rispetto all’Italia
  • il bollo auto? Può arrivare a costare anche 7/8 volte meno che in Italia
  • anche l’assicurazione auto è molto più economica
  • la spesa al supermercato? Puoi risparmiare un abbondante 20% se sai dove comprare.

A tal proposito ti rimando a un altro articolo che trovi qui per saperne di più sul costo della vita.

Anche la sanità ha i suoi bei vantaggi: qui abbiamo un sistema sanitario pubblico che funziona molto bene e uno privato a costi più che accessibili!

Scarica il mini report gratuito sulla sanità per scoprire in dettaglio come funziona.

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Ultimo ma non meno importante sono i viaggi: nel momento in cui i pensionati alle Canarie (ma non solo) ottengono la residenza, hanno diritto a sconti sui viaggi interni che raggiungono il 75%!!

Hai capito bene: vuoi fare il giro delle isole? Tutti i tuoi viaggi saranno scontati! Ma non solo: anche i viaggi verso la penisola spagnola saranno agevolati!

A chi mi fa queste domande di solito rispondo: Devi fare un viaggio esplorativo in cui avrai la possibilità di ottenere tutte le informazioni di cui hai bisogno per trasferirti, clicca qui e scopri come avere strategie, soluzioni e strumenti per non commettere costosi errori.

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Tamara grazie per la tua domanda, spero di essere riuscito a risponderti in maniera esaustiva.

Ciao!

Marco Misto

Panoramica degli ospedali nelle Isole Canarie

ospedali Canarie

Le Canarie dispongono in totale di 6.037 camere ospedaliere di cui:
1.970 in ospedali privati e 4.067 in ospedali pubblici.

Ascoltando i giudizi dei connazionali italiani che si siano trovati ad avere bisogno di utilizzare il servizio ospedaliero canario, per diversi motivi (dal più semplice come per esempio una slogatura a una caviglia, a situazioni più complesse come una operazione all’anca o trattamento post infarto)  ci siamo fatti una ottima impressione e giudizio sul trattamento, cure ricevute, preparazione e cortesia dei medici.

Oggi prendiamo in considerazione gli ospedali pubblici.

Le camere di terapie intensiva sono in tutto 563 con una media di 180 normalmente occupate (dal 30% al 37% come media annuale).

Vedi qui sotto la testimonianza di una pensionata italiana operata e ricoverata in ospedale.

Ecco la lista degli ospedali pubblici:

Hospital Insular Nuestra Señora de Los Reyes

Si trova nell’isola di EL HIERRO a Valverde. Dispone di 38 camere più 4 di terapia intensiva.
E’ l’unico ospedale nell’isola (che ricordiamo avere poco più di diecimila abitanti).
Durante l’emergenza COVID non è mai stata utilizzata la terapia intensiva e si sono contati solo 3 pazienti.

Hospital General de La Palma

Localizzato nell’isola de La Palma a Breña Alta. Dispone di 184 camere più 35 di terapia intensiva.
Anche in questo caso è l’unico ospedale dell’isola con una popolazione di 82.671 abitanti. Ha una percentuale media di occupazione del 50%

Hospital Nuestra Señora de Guadalupe

Situato nell’isola de La Gomera a San Sebastián de La Gomera. Dispone di 46 camere e 5 di terapia intensiva.
E’ l’unico ospedale dell’isola con un bacino di popolazione di 21.503 abitanti.
Ha una percentuale media di occupazione del 25,5%.
E’ rimasto praticamente immune dai casi Covid-19, così come quello di El Hierro.

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Hospital Dr. José Molina Orosa

Situato nell’isola di Lanzarote, dispone di 265 camere più 24 di terapia intensiva.
Risulta anche questo essere l’unico dell’isola e copre le necessità di una popolazione di 152.289 abitanti.
Ha una percentuale media di occupazione del 55%.

Hospital General de Fuerteventura

Situato nell’omonima isola, dispone di 93 camere più 40 di terapia intensiva.
Unico ospedale dell’isola con un bacino di 116.886 abitanti ed una occupazione media del 55%

Nell’isola di Tenerife (917.841 abitanti) troviamo due grandi ospedali pubblici:

Il Complejo Hospitalario Universitario de Canarias

nella città de La Laguna con una disponibilità di 658 camere più 81 di terapia intensiva.
Con un totale di 2.534 professionisti, si rivolge alle cure mediche nel nord di Tenerife ed è un ospedale di riferimento per l’isola di La Palma. E’ stato anche il primo centro ospedaliero delle Isole Canarie a detenere la categoria di Ospedale Accademico. L’ospedale ha un’aula per l’impianto di Pediatria, al servizio di bambini ospedalizzati di media e lunga permanenza.
Inoltre è un riferimento per la specialità del trapianto renale e della cardiochirurgia  e centro di riferimento delle Isole Canarie per trapianti renopancreatici, ricovero per disturbi alimentari, unità medica chirurgica per epilessia refrattaria e radiochirurgia. È, a sua volta, un centro di riferimento del sistema sanitario nazionale per il trapianto di pancreas.

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Il Complejo Hospitalario Universitario Nuestra Señora de Candelaria

localizzato a Santa Cruz de Tenerife con una disponibilità di 867 camere più 65 di terapia intensiva.

È il più grande complesso ospedaliero delle Isole Canarie ed un ospedale di riferimento in alcune specialità persino per la Spagna.
Ha un’area utile costruita di 82.035 m², di cui 26.930 corrispondono all’edificio centrale, 23.980 ai blocchi di ricovero, 3.532 al pronto soccorso e due edifici di 19.663 e 7.430 per consultazioni esterne. Oltre al centro principale, ha un altro edificio situato a circa 900 metri dal precedente, chiamato ospedale Ofra, che misura 12.069 m², destinato al ricovero per soggiorni più lunghi. Il complesso ospedaliero è ben collegato alle autostrade nord e sud di Tenerife.
Inoltre, per le sue caratteristiche strutturali e tecnologiche  è accreditato come riferimento per tutte le aree sanitarie delle Isole Canarie, il servizio di trapianto di fegato e il servizio di allergologia per la provincia di Santa Cruz da Tenerife.
In totale l’isola di Tenerife ha una capacità assistenziale pubblica di 1525 camere più 146 unità di terapia intensiva.
L’occupazione dei due ospedali è mediamente del 70%.

Infine, nell’isola di Gran Canaria (851.231 abitanti) troviamo altri due grandi ospedali delle Canarie:

il Complejo Hospitalario Universitario de Gran Canaria Dr. Negrín

con 698 camere più 92 unità di Terapia intensiva.
È anche l’ospedale di riferimento per l’isola di Lanzarote.
È il centro ospedaliero di riferimento per la Provincia di Las Palmas nella specialità della cardiochirurgia ed è anche il centro ospedaliero di riferimento per tutte le Isole Canarie nella specialità del relativo trapianto allogenico (trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche), ed è anche uno dei sette ospedali spagnoli che ha ricevuto il riconoscimento per l’eccellenza nelle cure pre e post-trapianto.

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Complejo Hospitalario Universitario Insular – Materno Infantil

con 786 camere più 90 unità di Terapia intensiva.
Serve la popolazione delle aree meridionali e orientali di Gran Canaria ed è un ospedale di riferimento per l’isola di Fuerteventura. Il complesso è costruito su un terreno vicino all’ingresso meridionale della città, ai margini di Avenida Marítima e con vista sul mare, che facilita un rapido accesso dalla principale rete di circolazione della città e consente le condizioni di tranquillità necessaria per l’assistenza medica.
È l’ospedale di riferimento per l’intera provincia di Las Palmas nella specialità del trapianto renale ed è anche l’ospedale di riferimento per l’intera Isole Canarie nella specialità delle lesioni del midollo spinale.

Entrambi gli ospedali sono localizzati nella capitale delle isole Canarie: Las Palmas de Gran Canaria.
In totale l’isola di Gran Canaria ha una capacità assistenziale pubblica di 1484 camere più 182 unità di terapia intensiva.
L’occupazione dei due ospedali è mediamente del 75%.

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In definitiva noi residenti ci sentiamo soddisfatti della copertura capillare ospedaliera su tutto l’arcipelago.

In un prossimo articolo parleremo degli ospedali privati, che contano numerosi posti letto e relative terapie intensive.

Con la speranza di vederti presto, e senza bisogno di utilizzare gli ospedali Canari. A presto Marco Misto

 

Vivere all’estero, vivere alle Canarie: cosa ti succede?

Vivere alle Canarie

IL PRINCIPIO DELLA RANA BOLLITA
(di Noam Chomsky)

 

Immaginati come una rana… Immagina un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana.

Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare.
La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un pò più di quanto la rana non apprezzi.

La rana si stanca un pò, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora la sopporta e non fa nulla.

Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita. Questa è la fine che rischi di fare.

Nel caso in cui la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, un colpo di reni, e sarebbe balzata subito fuori dal pentolone. Ne saresti venuto fuori.

Questa esperienza mostra che – quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente lenta – sfugge alla coscienza e non suscita – per la maggior parte del tempo – nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta.

Funziona ovviamente anche a livello sociale ed è conosciuto come il principio di Noam Chomsky (o della Rana bollita)

Guardando ciò che succede nella nostra amata Italia da alcuni anni, ci accorgiamo che stiamo subendo una lenta deriva alla quale ci fanno abituare poco a poco.

Un sacco di cose, che ci avrebbero fatto orrore diversi anni fa, a poco a poco sono diventate banali, edulcorate e – oggi – ci disturbano solo leggermente o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone.

Non solo in nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle libertà individuali, alla dignità della persona, all’integrità della natura, alla bellezza e alla felicità di vivere, si effettuano lentamente e inesorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute, ma anche a livello politico e sociale  viene  costantemente sfruttato il principio della Rana Bollita:

Ti sei sicuramente accorto che la tua città è diventata invivibile?

Che i servizi non funzionano più come prima?

Tagli costanti a istruzione, sanità sicurezza sociale. Immigrazione clandestina, situazioni di disordine sociale, violenze furti.

Soprusi fiscali, legali, tasse a livelli inimmaginabili solo qualche anno fa, la gente non arriva fine mese.

Politici corrotti che fanno una politica a dir poco discutibile che invece che favorire i cittadini favorisce le loro  tasche  e quelle dei loro collaboratori o raccomandati.

Bene sappi che hanno alzato, poco a poco, la temperatura della pentola “Italia” in cui anche tu ti trovi.

Uno degli strumenti più utilizzati per renderci “zombie” in tale maniera soprattutto sono i media televisione in primis; il permanente ingozzamento d’informazioni da parte dei media satura i nostri cervelli che non riescono più a discernere, a pensare con la loro testa, anche i foschi presagi annunciati per il futuro, anziché suscitare delle reazioni e delle misure preventive, non fanno altro che prepararti psicologicamente ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche.

Rifletti:

Per aver una prestazione sanitaria devi aspettare a volte diversi mesi:è normale d’altronde ci sono le liste d’attesa, è sempre stato così…

I politici fanno solo i loro interessi: “e vabbè cosa ti aspetti sono tutti uguali sia di destra che di sinistra, che di centro… Basta che si prendono loro la poltrona…”

La capitale delle isole Canarie è una grande città cosmopolita. Fai un “viaggio gratuito” tra le vie di Las Palmas de Gran Canaria. Clicca qui.

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Agli immigrati danno casa 30 euro al giorno i nostri Italiani dormono in macchina: “ovvio, certo ci sono degli interessi dietro, è tutto un magna magna sai quanto ci guadagnano sugli immigrati? Addirittura le nostre navi li vanno a prendere in acque internazionali… Vabbè dai sbrighiamoci che tra poco inizia il derby in televisione!”

Hanno violentato una ragazza mentre passeggiava nel parco: “vabbè ma anche lei se lo va a cercare… passeggia nel parco di sera e addirittura portava la minigonna…È ovvio che la violentino… Con tutti i delinquenti che ci sono in giro!”

Sii sincero cosa hai fatto fino a ora in concreto per evitare o reagire alle situazioni che stanno mandando a fondo la cara Italia e stanno facendo alzare sempre più la temperatura nella pentola in cui anche tu ti stai involontariamente trovando.

Stanno bollendo anche te! Ricorda il fatto che magari tu stia ancora bene economicamente o in ambito lavorativo non significa che la temperatura nella pentola non stia salendo: sono proprio le persone come te, il ceto medio, che ha più da perdere.

Dove insediarsi alle Canarie? Scarica la guida gratuita alle 8 zone. Clicca qui.

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Del principio di Noam Chomsky (o della Rana bollita), ne parliamo anche a questo corso in aula che teniamo qui a Gran canaria, per chi sta pensando di saltare fuori dalla pentola. Diverse centinaia di persone hanno partecipato e molte di loro hanno dato il colpo di reni necessario per saltare fuori dalla pentola prima che sia troppo tardi, altri lo hanno pianificato a breve, altri hanno almeno raggiunto la consapevolezza e sapranno come correre ai ripari. Per partecipare trovi di seguito i dettagli.

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Attenzione! Se scegli di guardare questo video sotto  che ho trovato su youtube sappi che le immagini potrebbero non piacerti. Se decidi di premere Play ti consiglio di vederlo assolutamente fino in fondo.

Vedendo il video sono sicuro che abbia suscitato in te una sensazione molto sgradevole (almeno in principio). Ho scelto questo video perché era uno dei più sobri in youtube, altri analoghi hanno scatenato l’ira di molti utenti commenti durissimi e offensivi nei confronti di chi ha realizzato le riprese.

È normale che questo video abbia smosso / generato delle emozioni anche a te, ma è altrettanto curioso che ti preoccupi tanto (giustamente) per una rana però non ti renda conto che in questa pentola di acqua prossima al bollore ci sia tu stesso, non ci si rende più conto della fine che faremo noi e i nostri figli.

Vivere all’estero ha rappresentato la soluzione per molte persone. Potrebbe comportare lo stesso di sentirsi a mollo in una pentola d’acqua, ma la differenza sta nella temperatura dell’acqua.

Vivere all’estero potrebbe fare la differenza tra farsi bollire o stare a mollo in acqua tiepida.

Allora se non sei come la rana, già mezza bollita, dai il colpo di reni, e verifica se anche per te sia possibile saltare fuori dalla pentola prima che sia troppo tardi! Molte persone come te hanno deciso almeno d’informarsi: ecco quale è stata la loro esperienza clicca qui.

Ti auguro di trovare la forza di reagire e avere una nuova vita per te e i tuoi cari, il tutto comincia sempre con un primo passo, anche solo con l’informazione.

Vuoi venire a fare un viaggio esplorativo per capre come funziona la vita qui alle Canarie e avere tutte le informazioni per un trasferimento sicuro e senza “mal di pancia”? Di seguito trovi maggiori dettagli e puoi richiedere un preventivo senza impegno.

Spero che questo articolo ti abbia aiutato a prendere coscienza e a darti il giusto impulso per decidere di cambiare vita.

Marco Misto

RESIDENZA FISCALE ALLE CANARIE CON GLI INVESTIMENTI: COME FARE?

Giovani, adulti e anziani, tutti vorrebbero trasferire la residenza fiscale alle Canarie.

 

Negli ultimi anni le Canarie sono diventate una meta privilegiata anche per tutti gli imprenditori e per chiunque voglia investire nell’arcipelago.

In particolare l’obiettivo degli investitori di tutte le nazionalità è conseguire appunto la residenza fiscale.

Il merito va alla Ley 14/2013 che è stata varata proprio allo scopo di aiutare gli imprenditori e “internazionalizzare”.

Non hai fondi da investire e vuoi venire a lavorare qui alle Canarie? Scarica la guida gratuita per trovare lavoro. Clicca qui.

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Questa legge è stata infatti pensata e formulata per favorire investitori e imprenditori stranieri altamente qualificati che vengono a effettuare investimenti sul territorio spagnolo.

In più queste agevolazioni verranno applicate anche ai coniugi e ai figli di minore età.

Questo Regio Decreto prevede una velocizzazione dell’iter, così da stabilire nel minor tempo possibile tutti i visti e acquisizioni di status previsti.

La residenza prevista da questa legge costituirebbe già titolo sufficiente per avere la residenza fiscale alle Canarie per un anno senza che sia necessario ottenere la “tarjeta de identidad de extranjero” (documento d’identitá per lo straniero).

Questa legge infatti è proprio una specifica agevolazione per gli investitori stranieri e i lavoratori di quelle imprese che decidono di spostare la loro base operativa e la loro residenza fiscale nell’arcipelago, visto che di fatto non rende necessaria la maturazione del requisito, altrimenti obbligatorio, della permanenza, anche non continuativa, di più di 6 mesi nel territorio spagnolo.

Ti piacerebbe partecipare a una consulenza privata con Marco nella quale ti spiegherà nel dettaglio tutti questi tipi d’investimento, soluzioni, strumenti e strategie per ottenere la residenza fiscale alle Canarie?

Dai un’occhiata a questo link e valuta in base alle tue necessità:

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Ora vediamo cosa serve per ottenere la residenza fiscale alle Canarie per investitori di capitale e per gli investimenti immobiliari.

 

Visto di Residenza fiscale alle Canarie per Investitori di Capitale (RIC)

 

La RIC si configura come “significativo investimento di capitale”.

In questo caso si parla di un investimento iniziale che avrà un importo uguale o maggiore di 2 milioni di euro. In cosa dovrai fare questo investimento?

Puoi optare per titoli di debito pubblico spagnolo, in azioni o partecipazioni sociali per un valore uguale o superiore a 1 milione, in imprese spagnole oppure depositi bancari, in qualche entità finanziaria spagnola.

Attento però, oltre tutti i requisiti stabiliti, dovrai realizzare l’investimento previsto entro 60 giorni anteriori alla presentazione della richiesta di residenza fiscale alle Canarie in base a queste modalità:

 

1 – in caso di un investimento in azioni non quotate o partecipazioni sociali

Bisognerà presentare la dichiarazione d’investimento che andrà estratta dal Registro degli Investimenti Esterni del Ministero di Economia e Competitività.

 

2 – in caso di un investimento in azioni quotate

Sarà necessario presentare un certificato di chi ha effettuato l’intermediazione finanziaria, se debitamente registrato nella Commissione Nazionale Borsa Valori o nella Banca Spagnola. Qui deve risultare che l’interessato ha effettuato l’investimento secondo la norma vigente.

3- in caso volessi investire in debito pubblico

Dovrai presentare un certificato rilasciato dall’entità finanziaria o dalla Banca Spagnola nel quale dovrà risultare che il richiedente è anche l’unico titolare dell’investimento per un periodo di almeno 5 anni.

 

4 – infine in caso volessi fare un investimento in deposito bancario

Bisognerà presentare un certificato rilasciato dall’entità finanziaria nella quale sia verificabile che il richiedente è l’unico titolare di quel deposito bancario.

È importante quindi per ottenere la residenza fiscale, essere ben informati e conoscere l’iter corretto da seguire per non commettere errori. Per avvalerti del nostro servizio di seguito trovi maggiori informazioni.

Clicca qui: 

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Visto di Residenza fiscale alle Canarie per Acquisizione di Beni Immobili (RIV)

 

Non finisce qui: potrai richiedere la residenza fiscale alle Canarie anche come straniero che decide di accreditare un’acquisizione di beni immobili nell’arcipelago con un investimento pari o superiore ai 500 mila euro.

Attento però, oltre tutti i requisiti stabiliti, dovrai dimostrare di aver acquisito i tuoi beni immobili tramite certificazione con informazione continuata di dominio e carichi del Registro della Proprietà che corrispondano a uno o più immobili.

Dovrai fare emettere questa certificazione con anteriorità a 90 giorni rispetto alla presentazione della richiesta di residenza fiscale alle Canarie.

Al momento della richiesta, l’acquisizione degli immobili è in fase di perfezionamento e d’iscrizione nel Registro della Proprietà?

Non ti preoccupare, sarà sufficiente la consegna della certificazione nella quale risulti in corso la presentazione di un documento di acquisizione, accompagnata dalla documentazione che accrediti il pagamento dei tributi corrispondenti.

Quindi in sostanza, dovrai dimostrare di aver effettuato un investimento in beni immobili per un importo minimo di 500 mila euro e questo investimento deve essere libero da ogni carico od onere (in parole povere devono essere soldi tuoi e non frutto di finanziamenti, mutui e quant’altro).

Hai ancora altre domande sulla vita alle Canarie? In questa raccolta di domande e risposte scoprirai le domande più frequenti che gli italiani fanno sulle Canarie. Clicca qui:

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Spero che avrai incontrato informazioni utili anche oggi.

Contattaci per qualsiasi ulteriore informazione.

Marco Misto

Vacanze sicure. Canarie tra i posti più sicuri al mondo

Vacanze sicure Canarie
Si torna liberi!  Le Canarie decretate come uno dei posti più sicuri al mondo per fare una vacanza sicura.

Ovunque e non solo in Italia, decreti, norme, leggi e misure di sicurezza sono stati il pane quotidiano per mesi e hanno reso la vita di tutti un inferno. In Italia dal 3 giugno è iniziata la fase 2 del “liberi tutti” e dopo un lungo periodo chiusi a casa è arrivato il momento di fare un bilancio della propria vita.

Così ci siamo trovati sull’uscio della nostra abitazione con il naso all’insù a contemplare un cielo terso. In quel momento ci siamo sentiti come Chance, protagonista del romanzo “Presenze”. Dopo una vita confinata nel suo giardino, finalmente libero di sconfinare, è andato a vivere una nuova avventura.

Chi di voi, come me, non l’ha pensato e non ha sentito l’irresistibile voglia di mollare tutto e dirigersi in un paradiso tropicale per trascorrere una vacanza sicura? Ovviamente tutti ci siamo posti la domanda del momento: quale destinazione scegliere per fare una vacanza senza rischi?

In questo delicato contesto storico le Canarie sono il posto più sicuro dove rilassarsi e vivere una vacanza da sogno. I motivi per scegliere questa destinazione sono molteplici.

Primo tra tutti: le Canarie sono state il territorio con uno dei più bassi indici di contagio in tutta la Spagna già a metà maggio quando il virus imperversava in tutta Europa. Questa particolare condizione non è dovuta solo ad un caso fortuito, ma è strettamente connessa alla posizione geografica dell’arcipelago che, trovandosi tra l’Africa, l’Europa e l’Oceano Atlantico ricopre le caratteristiche ideali di un territorio protetto. Infatti, pur sembrando così lontane di fatti fanno parte del continente europeo.

Ovviamente non bisogna lasciarsi intimorire dalla lontananza che rappresenta solo una variabile di poco conto. Le Canarie sono un paradiso vicino casa… le isole più importanti si raggiungono in 3 o 4 ore di volo dai principali aeroporti italiani e ciò consente un rapido rientro in condizioni di urgenza e necessità.

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Alle Canarie la sicurezza non è demandata solo al caso… le istituzioni dell’arcipelago, in collaborazione con il servizio sanitario locale e le direzioni generali per l’innovazione e le nuove tecnologie, si adoperano da giugno per mettere in campo un’applicazione in grado di tracciare possibili infezioni, che con il turismo potrebbe giungere sulle isole, e allo stesso tempo per garantire la privacy della popolazione.

Il programma di mappatura è stato concordato con il Ministero della Sanità e il segretario di Stato per la Digitalizzazione; la prima isola a beneficiarne da fine giugno è La Gomera. Le notizie incoraggianti in tema di Covid arrivano anche dalle altre isole dell’arcipelago, dove a maggio è stato comunicato da parte del Servicio Canario de la Salud ha certificato l’assenza di pazienti affetti dal morbo in terapia intensiva in Gran Canaria e la presenza di 6 ospedali liberi da pazienti di Covid nelle restanti isole.

Anche il governo spagnolo ha riconosciuto il bassissimo rischio di contagio e ha predisposto un graduale ritorno alla normalità per l’arcipelago. Ciò non ha comportato l’abbassamento del livello di guardia che comunque rimane costante. Infatti, tutte le attività culturali, sportive, turistiche o di semplice svago sono svolte in totale sicurezza rispettando le norme indicate dal governo centrale in materia di sicurezza.

Buone notizie provengono anche dal Presidente delle Canarie Àngel Vìctor Torres, che considerate incoraggianti le notizie pervenute fino ad oggi, valuta la possibilità concreta di tornare il più presto alla normalità… ciò farebbe ben sperare e magari incoraggerebbe una vacanza esplorativa che consenta a chi ha qualche anno in più di valutare positivamente un trasferimento definitivo alle Canarie. Perché no?

L’idea non sembra per nulla azzardata, anzi realizzandola ci terrebbe lontani da pericoli di contagio che tuttora esistono nel resto d’Europa in un momento delicato come questo. Il mio consiglio è di prendersi cura di sé è la vita alle Canarie ora sarebbe un gesto concreto.

Se tutto ciò non vi persuade abbastanza, ma avete bisogno di ulteriori conferme, provate a consultare i dati incoraggianti pubblicati dalla piattaforma Travelgate che analizza milioni di prenotazioni e ricerche del settore turistico tutti i giorni. Prendete in considerazione, dunque, di non essere gli unici in tutto il mondo a considerare possibile una vacanza sicura alle Canarie. Le ricerche di mercato mostrano che da quando gli hotel e gli appartamenti hanno ripreso l’attività ricettiva, le Canarie sono state al centro di un vero e proprio boom di prenotazioni per la riapertura della stagione estiva tanto da salire sul podio mondiale delle prenotazioni.

Se la salute viene sempre al primo posto, il piacere di vivere una vacanza indimenticabile occupa il secondo. Il blocco mondiale dei viaggi turistici ha dato una mano in tal senso. Viaggiare oggi significa visitare posti incontaminati che durante l’epidemia da corona virus hanno avuto la possibilità di rigenerarsi da soli. Panorami naturalistici prima violati dall’uomo oggi appaino in tutta la loro verginità.

Le dune di Maspalomas sono uno di questi luoghi. Oggi è possibile visitarlo come appariva cinquant’anni fa. Gran Canaria ha disposto una stringente protezione attorno al sito naturalistico in modo da preservarne lo splendore. Pertanto da questo momento in poi inizia una nuova fase di rivalutazione del paesaggio. Più attenzione significa più vigilanza sui siti di interesse naturalistico lasciando che la natura da sola compia il resto. Si pensi, infatti, che sulle dune di sabbia di Maspalomas sono ricomparse le idilliache onde di un tempo e che la sabbia sia ritornata nei fossati vuoti per una serie di sorprendenti dinamiche naturali… questa volta senza l’intervento umano.

Infine sorge spontanea la domanda di come fare per cambiare vita e testare con una vacanza esplorativa le meraviglie delle Canarie. La risposta è semplice e immediata. Bisogna affidarsi ad aziende serie che collaborano sul territorio canario da molto tempo. Sentirsi sicuri è il primo passo per andare a vivere nell’arcipelago.

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Per il resto non c’è che da scegliere tra le meraviglie che l’arcipelago canario offre. A meno di 120 km dalla costa Africana si ergono le sette isole maggiori che costituiscono una delle 17 comunità autonome della Spagna. Ognuna di essa è unica e con le sue meraviglie sembra accoglierci e soddisfare tutte le eventuali esigenze di cui abbiamo bisogno.

Gran Canaria è l’isola più densamente popolata nonché una delle più visitate. Questo primato le deriva da innumerevoli eventi a cui è possibile assistere durante l’anno.

Tra i più interessanti è d’obbligo menzionare Il Carnevale di Las Palmas o la giornata Mondiale del Turismo. Se pensate che un posto così sia esclusivamente turistico, vi sbagliate di grosso. Gran Canaria ha intatto il fascino storico di snodo commerciale acquistato nel tempo dalla prima colonizzazione spagnola. Ad oggi, infatti, è ancora un hub al centro del commercio mondiale. In questa isola vivere una vacanza sicura non significa isolarsi dal resto del mondo.

Fuerteventura è famosa per la sua conformazione geografica in quanto meno montagnosa, brulla e più estesa dell’arcipelago. Chi sceglie questa isola resta incantato dalla Dune di Corralejo e dal municipio di Pájara con la meravigliosa penisola a forma semicircolare di Jandía. Per la sua posizione sull’oceano è possibile assistere ai campionati internazionali di windsurf nello splendido paese di Morro Jable. Chi ama la natura apprezza Fuerteventura nominata dall’Unesco Riserva della Biosfera.

Per gli avventurieri, amanti dei suggestivi paesaggi lunari c’é  Lanzarote. Sull’isola si contano più di 20 vulcani tra i quali il famosissimo Timanfaya e gli aspri panorami dei Parchi Vulcanici o del Massiccio di Famara.

Tenerife è l’isola più caotica  delle Canarie. Qui si concentra il maggior numero di industrie, servizi e snodi commerciali. Consigliata a chi non ama privarsi degli agi e delle comodità della vita moderna, ma al contempo non vuole privarsi delle meraviglie naturalistiche che posti come questi possono offrire. In quest’isola, sovrastata dal vulcano Teide, terzo cratere più ampio al mondo, la vista si perde nelle sconfinate piantagioni di banane e pomodori. Inutile evidenziare i dati delle statistiche mondiali che riportano il parco Nazionale del Teide come uno più frequentato sul pianeta. Dopo tanta natura è possibile trovare un po’ di riposo su una delle tante coste disseminate lungo 70 km di costa con spiagge di sabbia finissima e nera. Un vero incanto!

La Palma, isola dichiarata totalmente Riserva della Biosfera dall’Unesco, ospita il Parque Nacional de La Caldera de Taburiente. Come tutte le isole vulcaniche offre una spettacolare vegetazione rigogliosa e pittoresca. Chi ama la scienza si trova nel poto giusto. L’istituto di Astrofisica ospita uno dei telescopi più grandi al mondo e lontano dai bagliori continentali lo spettacolo della volta celesta tiene tutti con il fiato sospeso.

Non siete ancora stanchi? Fate come Colombo, giungete a Gomera come ultimo punto di vettovagliamento prima di ripartire per l’ultima grande perla dell’arcipelago.

Certo! El Hierro, posta ad occidente, è la più piccola e la più selvaggia. Non è adatta a chi cerca le comodità, ma in cambio offre molta pace e tranquillità.

Mollare tutto e cambiare vita è possibile, sicuro ed accattivante. Per chi voglia fare una vacanza esplorativa e poi trasferirsi dopo il pensionamento alle Canarie risulta anche vantaggioso. Il clima è il più mite d’Europa, sono stati stimate ben 4800 ore di sole l’anno. Ciò abbatte il costo di bollette di luce e gas e ha piacevoli ripercussioni sulla salute. Il costo della vita non è eccessivo, si pensi che è possibile pranzare con pochi euro in uno dei tantissimi ristoranti o andare in un supermercato e fare una spesa che costa in media quasi il 25% in meno di quanto spendereste in Europa.

Chi è pensionato, infine, beneficia della defiscalizzazione. L’INPS invia la pensione lorda alle Canarie. Questa viene tassata con il regime fiscale locale, molto più basso di quello italiano! Cosa significa tutto questo? Avere una pensione maggiorata in media del 10/15%… sembra poco? Allora moltiplica per il tutto per 13/14 mensilità.

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Questi calcoli hanno fatto venire voglia di trasferirti alle Canarie e fare vita sociale? Bene! Pensa che per un concerto, un film, una rappresentazione teatrale spenderai pochissimi euro.

Non sembra vero, ma con la tua pensione alle Canarie ci si può sentire liberi dalle pastoie fiscali italiane e vivere una vita soddisfacente senza avere paura di non arrivare a fine mese e magari di soffrire il freddo d’inverno. La stagione invernale nell’arcipelago non corrisponde a quella italiana. Questo significa ammalarsi di meno, soffrire meno di raffreddori e influenze. Molte persone con dolori alle ossa, artriti, asma, malattie respiratorie in genere può beneficiare di un clima unico al mondo.

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Un altro vantaggio di vivere alle Canarie è rappresentato dalle tariffe scontate del 75% sul costo dei traghetti per viaggiare da un’isola all’altra. Un’occasione da non perdere per chi ama muoversi.

Per trascorrere al meglio il tuo tempo libero puoi scegliere uno dei tanti corsi di lingua. I corsi sono organizzati da scuole convenzionate che li predispongono per tutto l’anno con sessioni settimanali e aule dotate di attrezzate, proiettori e lavagne.

Infine, ti do un consiglio che troverete molto utile per trasferirsi alle Canarie. Anche qualora pensiate di aver raggiunto un numero soddisfacente di motivi per cambiare vita ed andare a vivere alle Canarie… prendete in considerazione l’opzione di sospendere il vostro giudizio e di organizzare una vacanza esplorativa nell’arcipelago.

Lasciate che tutti i vostri pensieri siano supportati dai luoghi e dalle immagini fin qui evocate. Poi sorseggiando il vostro drink su una meravigliosa terrazza vista mare, con una leggera brezza marina e in assenza di zanzare potrete prendere la decisione giusta per voi stessi.

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E con i soldi che restano? Ricordate sempre di inviare qualche cartolina ai vostri amici italiani per invitarli da voi! Se non vorranno venire a farvi visita ricordate che il carattere degli isolani è accogliente e familiare.

Fate buon viaggio.
Marco Misto

Pensionati all’estero: tutti i dettagli burocratici [Parte 1]

pensionati all'estero

La fortuna di essere pensionati all’estero.

 

Per tutti coloro che non riescono più ad andare avanti e vogliono trasferirsi in un altro paese, lo possono fare senza alcun problema. I pensionati all’estero non dovranno far altro che dirigersi presso il proprio ente pensionistico, dichiarando se vogliono mantenere la loro pensione in Italia oppure trasferirla nel nuovo Paese. Una volta presa questa decisione, attraverso il servizio online oppure dirigendosi direttamente all’INPS bisogna compilare una domanda: qui si deve specificare il C/c (Istituti di credito esteri) su cui verrà accreditata la pensione.

Stai ancora pianificando il tuo trasferimento? Potrà esserti utile scaricare la guida gratuita alle 8 zone del sud di Gran Canaria. Ti aiuterà a capire dove meglio insediarti. La trovi qui.

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Riscossione della pensione in Italia

 

Nel caso in cui fossimo domiciliati nel nostro Paese e risiedessimo all’estero tutto ciò che dovremo fare sarà accreditare l’importo della pensione su di un C/c postale oppure bancario; di conseguenza tutte le informazioni verranno inviate presso il domicilio.

 

Detrazioni fiscali per redditi da pensione

 

L’esecutivo Italiano per permettere alle persone di poter spostare la propria pensione all’estero, si è impegnato di redigere degli accordi bilaterali con molti paesi facente parte dell’Europa. Per vedere le convenzioni dovremo collegarci direttamente sul sito dell’Agenzia delle entrate.

 

Pensioni statali all’estero: come richiederle

 

Per richiedere la pensione in uno dei tanti paesi dell’Unione Europea, sarà necessario avere tutti i requisiti. Una volta che dovremo richiederla, la domanda sarà rivolta presso l’ente pensionistico del paese in cui si vive se si è lavorato altrimenti la domanda andrà presentata nel paese in cui lavoravamo. Rivolgiamoci direttamente all’INPS e sicuramente riusciremo ad avere tutte le informazioni necessarie. Inoltre dovrebbe arrivare a casa dal paese in cui si è lavorato, il modulo di richiesta quindi se non lo ricevessimo sarà meglio contattare l’ente. Ricordiamo che per ogni paese cambia l’età di pensionamento quindi sarà meglio andarsi ad aggiornare.

 

Pensioni all’estero: calcolo

 

Il calcolo della pensione si baserà a seconda delle normative stabilite all’interno di ogni singolo paese, prendendo conto quindi dei contributi versati. Successivamente l’importo verrà adeguato alla “prestazione pro-rata”. Prima di una pensione definitiva si metteranno a confronto le due e di conseguenza, verrà stabilita ricevendo così una remunerazione più elevata.

Esempio

Francesca ha lavorato per 20 anni nel paese A e per altri 20 anni nel paese B.

Sommando le quote pensionistiche nazionali, riceverebbe 800 euro al mese dal paese A e 900 euro dal paese B, per un totale di 1700 euro al mese.

In realtà, tenendo conto dei periodi contributivi all’estero (“quote pensionistiche UE”), Francesca dovrebbe ricevere mensilmente 1000 euro dal paese A e 1150 euro dal paese B.

Francesca ha diritto a questa pensione più elevata, pari a 2150 euro al mese.

Per sapere però esattamente quante tasse andrai a pagare nel nuovo paese di residenza, sbaglia chi pensa che è possibile fare un calcolo “fai da te”. Per ottenere un conteggio preciso è necessario che venga fatto da un commercialista in loco. Per questo abbiamo ritenuto opportuno offrire un servizio specifico. Ti permette di conoscere con molta precisione quanto risparmieresti di tasse alle Canarie rispetto alla tua situazione attuale e viene svolto da un professionista canario proprio in base ai tuoi dati. Di seguito trovi i dettagli del servizio.

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Per quanto riguarda le pensioni d’invalidità e di reversibilità, ecco maggiori dettagli: nel primo caso la persona si deve sottoporre a degli esami per controllare il suo status d’inabilità mentre nel secondo non si ha accesso alla pensione di reversibilità (determinati paesi dell’UE non li remunerano).

Come abbiamo potuto vedere sino a qui i pensionati all’estero non dovrebbero riscontrare molti problemi, ma sarà loro dovere richiedere entro un determinato tempo la loro pensione. Nel senso che prima di andarci, se lavorato in un altro paese dovranno far richiesta entro sei mesi; i tempi di burocrazia sono assi lunghi.

Parlando invece di tasse, se sei un pensionato che già vive alle Canarie e se non l’avessi già fatto,  ti può sicuramente interessare ottenere la residenza fiscale. Per questo e dopo le numerose richieste di tanti pensionati, abbiamo deciso di offrire il servizio dedicato a questa pratica. Sarai seguito per tutto l’iter burocratico che ti permetterà staccarti dall’Italia e risparmiare molti soldi. Di seguito trovi i dettagli.

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Spero esserti stato d’aiuto anche oggi con quest’articolo.

Contattaci, avremo il piacere di darti tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Marco Misto

Ecco perché dovresti decidere di vivere alle Canarie

Quali sono i motivi per i quali decidi di trasferirti alle Canarie ?

 

Scegliere le Canarie vuol dire vivere in una delle 7 isole che formano un grande arcipelago, tutte di origine vulcanica, situate nell’Oceano Atlantico al largo dell’Africa nordoccidentale.

Il loro territorio forma una comunità autonoma della Spagna, per cui deve sottostare al Governo Iberico, ma è anche da considerare che, alcuni studi economici, hanno evidenziato che in Europa le Canarie sono uno dei territori in maggiore crescita.

Questo è un elemento per il quale tanti imprenditori stanno valutando di trasferirsi alle Canarie per investire su questo territorio che in continua crescita ed evoluzione.

Questi nuovi investimenti, che vedono la nascita di nuove aziende, vedendo quindi l’aumento di posti di lavoro, per cui la scelta di cambiamento può rivelarsi una decisione alternativa e intelligente, grazie anche ai vantaggi fiscali che per esempio hanno agevolato un imprenditore romano, che si è trasferito alle Canarie e che a fronte di 104,000 euro di utile, nota che ho scritto utile non fatturato, ha pagato solo 2.650 euro di tasse. A tal proposito ti segnalo un webinar, diviso in tre video lo trovi qui:

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Un altro dei motivi che ti può far decidere di trasferirti è l’ambiente in cui andrai a stare. Un territorio con una natura spettacolare, in molti punti ancora incontaminata, un livello d’inquinamento bassissimo e città in continuo sviluppo, dove si può vivere vicino al mare con un clima sempre gradevole.

Ti lascio un link per scaricare una mini guida gratuita sulle zone del sud di Gran Canaria per capire dove insediarti se decidi di trasferiti. Spero ti possa essere utile. Lo trovi qui.

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Il fatto di essere un posto con queste caratteristiche climatiche ha anche un impatto positivo sul lavoro. Vivere in un ambiente sereno ti fa lavorare meglio e sicuramente con un maggiore rendimento, per cui vale la pena riflettere sulla scelta delle Canarie, potrebbe essere quella giusta.

Lo sviluppo economico importante di queste isole vede di pari passo una crescita anche di tutti i servizi e infrastrutture rendendo moderne e all’avanguardia le città di questo arcipelago. 

Questo aspetto è evidente su alcune diverse infrastrutture come ospedali, strade e scuole, tutte di alto livello. Oltre a questo è da segnalare un efficiente servizio di trasporti pubblici, di basso impatto ambientale. Infatti uno degli obiettivi del Governo spagnolo è proprio quello di ridurre al massimo il livello d’inquinamento ambientale di queste meravigliose isole, altro aspetto importante per valutare la decisione di viverci.

Altro fattore che valuterai è il costo della vita. Per noi italiani non si può notare la differenza. Facendo una valutazione generale (non solo basandosi sui prezzi al supermercato) si può arrivare a un risparmio di circa il 40%.

A tal proposito ti invito a leggere un articolo che abbiamo recentemente pubblicato proprio sui costi della vita a Gran Canaria. Lo trovi qui.

Una percentuale importante se si pensa che tu possa avere ulteriori risparmi, per esempio, sul costo della benzina, sulle medicine e su altri servizi di prima necessità.

Questo grazie al fatto che in questo territorio non esiste l’IVA ma una tassa sostituiva, l’IGIC che è al 7%. Questo fa sì che i prezzi della maggior parte dei beni di consumo siano più bassi rispetto che in Italia e di altri paesi europei. 

Inoltre è da sottolineare non si pagano i pedaggi autostradali e molti parcheggi, nelle principali città sono gratuiti.

Altro elemento importante per decidere di vivere alle Canarie è l’aspetto delle infrastrutture. La pulizia è al primo posto. Troverai strade sempre pulite.

 L’aspetto fondamentale è la sicurezza sociale. È molto alta grazie a un intervento importante del Governo di Spagna che ha attuato una politica di controllo ferrea, soprattutto sugli ingressi e in strada, aumentando il servizio delle forze dell’ordine al fine di tutelare tutti coloro che vivono il territorio.

Per approfondire tutte le informazioni ti suggeriamo organizzare un viaggio esplorativo che ti consenta di vivere direttamente il territorio e ti metta in condizioni di pianificare il tuo progetto di cambiamento senza problemi e soprattutto senza commettere errori. In caso fossi interessato ti lasciamo di seguito un report dove potrai richiedere un preventivo senza impegno.

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Ci auguriamo di aver contribuito a chiarire i tuoi dubbi e ad aiutarti nella decisione di volerti trasferire alle Canarie.

Contattaci per avere le informazioni di cui hai bisogno.

 

Marco Misto

Come trovare Lavoro alle Canarie – Parte 1-

Vuoi sapere come trovare lavoro alle Canarie?

 

In questa serie di articoli “lavoro alle Canarie“, imparerai quali sono le risorse per trovare lavoro e vedrai l’esperienza diretta di altri italiani che si sono trasferiti, iniziando una nuova vita lavorativa in una nuova realtà, lasciando il bel paese e realizzando un nuovo progetto di cambiamento.

Innanzitutto ecco le risorse che la maggior parte degli italiani non conosce, le trovi in una serie di articoli che usciranno sul sito trasferirsiallecanarie.info periodicamente, riceverai consigli e allo stesso tempo valuterai quali saranno per te le possibilità di venire a vivere e lavorare alle Canarie oppure potrai capire come poter far impresa e creare una società; scoprirai anche il regime di tassazione che è molto basso rispetto all’Italia. In caso fossi un imprenditore che volesse investire in un nuovo progetto dovrai capire come funziona qui.

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Leggi fino in fondo per avere le risposte alle tue domande.

Prima di parlare di lavoro Alle Canarie, vorrei introdurre un concetto di mentalità: non pensare come se fossi in Italia. Si esatto questo modo di pensare potrebbe penalizzarti perché qui le cose funzionano in maniera diversa… A parte che ho visto italiani venire a cercare lavoro sprovvisti di curriculum vitae, alcuni più arditi invece lo avevano, però scritto in italiano, e molti di questi con un numero di telefono di recapito non spagnolo! Capisci perfettamente che queste persone hanno avuto possibilità pari a zero di trovare lavoro alle Canarie, buttando via del tempo e denaro e facendo una brutta esperienza e si sono fatti una loro idea del lavoro nel territorio canario. Quindi bisogna conoscere bene come funzionano qui le cose. Per questo di seguito trovi le giuste informazioni nella guida gratuita che t’invito a scaricare.

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A parte questi episodi veramente scontati che immagino condividerai con me, voglio farti un esempio di mentalità diversa nel mondo del lavoro rispetto all’Italia. Ti sarà già capitato di vedere questo video… Guardalo attentamente fino in fondo e poi ritorniamo al nostro concetto di diversità:

Perfetto nel video parlavo di lavoro innovativo alle Canarie, ti faccio riflettere. Pensa, il tuo “cameriere”, dopo averti servito a tavola, lo trovi a cantare sul palco, oppure lo vedi balzare sui veli e fare capriole a 10 metri di altezza a suon di musica tra mille luci colorate. Ora prova a pensare da italiano e immagina se potessi mai arrivare a concepire un concetto simile; solo dal punto di vista contributivo come lo inquadreresti: Enpals perché è un artista oppure Inps perché è un cameriere? Inoltre dal punto di vista sicurezza, in Italia, un cameriere è coperto se volteggia su dei veli a 10 metri dal suolo? Potresti farlo o anche solo immaginarlo in Italia? No! Ecco perché non devi pensare in italiano alle Canarie. Qui le cose sono diverse.

Insomma questo è uno spunto che volevo passarti per farti rendere conto che a volte pensare in italiano dove le cose sono veramente diverse non ti porterà lontano.

Altra premessa doverosa: per trovare lavoro alle Canarie, devi essere veramente bravo o brava, devi essere brillante, disponibile creare le opportunità, confrontarti costantemente con la gente e stamparti il sorriso sulla fronte. Fatte queste piccole cose potrai cominciare la tua ricerca…non farlo prima! Non funziona! Non credere che di lavoro ce ne sia a bizzeffe, la crisi europea si è fatta sentire anche qui (molto meno che in Italia), ma i posti di lavoro non crescono sugli alberi… Ecco perché è importante che tu sappia:

  1. Come comportarti; l’atteggiamento da tenere.
  2. La stagionalità e il periodo migliore per cercare lavoro.
  3. Gli strumenti che esistono per farsi “vedere” nel mondo del lavoro.
  4. Osservare e perché no, prendere spunto da chi ci è già riuscito prima di te.

Per quanto riguarda il primo punto, sostanzialmente si tratta di uscire dagli schemi italiani e rendersi disponibili, senza fare troppo gli schizzinosi se ci chiedono di lavorare in agosto o durante i giorni festivi o in orari serali, in turni spezzati.

D’altra parte l’isola vive di turismo (ne abbiamo anche parlato nella video guida specifica sulle Canarie nel capitolo lavoro, la trovi qui) e soprattutto quando trovi un lavoro prendilo come temporaneo, nel frattempo ti servirà per capire come muoverti. Poi avrai modo di decidere meglio dove andare a vivere, ma solo in un secondo momento. Per questo scarica il report gratuito che trovi qui.

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Per quanto riguarda la stagionalità tieni in conto che tipo di lavoro stai cercando: se lavorerai nel mondo del turismo (solitamente concentrato nel sud di Gran Canaria e Tenerife) allora dovrai tenere presente che l’alta stagione inizia a ottobre e finisce ad aprile, con la Pasqua, con fortissime punte sotto Natale e Capodanno, a Febbraio per il Carnevale e Maggio per il Gay Pride (concentrato in Maspalomas). Le strutture faranno i contratti prima dell’inizio della stagione quindi in estate è un momento buono per proporsi.

Pensando invece di lavorare nei servizi o nel terziario, in genere sappi che a luglio e agosto la maggior parte delle imprese chiudono per ferie di conseguenza ti inviteranno a tornare a settembre per riparlarne, in quanto non vorranno trattare l’argomento durante o poco prima dell’estate (il classico “ci rivediamo a settembre”).

Per quanto riguarda il terzo punto e gli strumenti disponibili, ti darò dei link per cercare lavoro, in cui potrai metterti per proporti al mercato. Seguimi fino in fondo.

Per quanto riguarda il quarto punto, osservare chi ha trovato lavoro prima di te, ti passerò nei prossimi articoli le video esperienze di diverse persone. Persone normalissime che in Italia si occupavano dei più svariati lavori e sono venuti a lavorare e vivere alle Canarie in maniera “diversa da come te l’aspetti”.

Parleremo e vedrai l’esperienza di Giuseppe, che ha aperto un negozio di prodotti made in Italy in una zona popolare (non turistica) del sud di Gran Canaria, parleremo con Leonardo che era un pizzaiolo in Italia e alle Canarie ha aperto un’attività di noleggio bici elettriche, parleremo con Paolo che fa l’idraulico, con Joe Maria che fa il veterinario in una maniera veramente particolare, parleremo con Francesco che lavora come pizzaiolo e vedremo come Marco, ex gioielliere ha aperto un ristorante fuori dagli schemi, oppure Michele che fa il parrucchiere. Vedremo Gabriele, che lavora in un settore di nicchia che sta funzionando molto bene anche in Italia, vedremo più avanti di cosa si tratta.

Per quanto riguarda la situazione occupazionale, alle Canarie sono presenti soprattutto piccole e medie imprese, nel 90% dei casi si tratta di realtà imprenditoriali con meno di 5 lavoratori mentre per il restante 10% quasi non si superano i 50 dipendenti (statistica stilata nella primavera 2014). L’86% delle imprese si colloca nel settore dei servizi, che insieme all’industria del commercio danno lavoro a oltre il 40% della popolazione canaria.

Prima di passarti con la curiosissima intervista di Gabriele ti passo alcuni link per cercare lavoro alle Canarie: Monster, Infojobs, Adecco,

Qui funziona molto bene anche il passaparola, nonostante ciò i portali che offrono lavoro sono la scelta migliore se le tue competenze possono abbracciare più settori professionali o vuoi ampliare la visione della richiesta di lavoro. Tuttavia, se si cerca un lavoro molto specifico, oggi, praticamente ogni settore ha il proprio portale.

Ecco alcuni dei principali siti web specializzati, nel settore professionale, sono portali dove gli imprenditori si appoggiano per cercare collaboratori. Devi riuscire a “venderti” su questi portali se sei molto specializzato.

Giornalismo, Media
Educazione, istruzione
Computer, telecomunicazioni
Hotel, Turismo
Ingegneria: Industriale, etc…
Infermieristica, sanità

Per capire meglio come funziona il lavoro alle Canarie, ti rimando a un altro articolo che trovi qui.

Ora ti lascio con l’esperienza di Gabriele che lavora alle Canarie ma anche in Italia, la sua scelta di lavoro gli permette di potersi muovere tra Italia e Canarie.

Ti sarà utile quindi fare un viaggio esplorativo nel periodo idoneo per poter verificare direttamente la realtà del territorio. In questo modo capirai che opportunità potranno esserci per te e agire subito per riuscire nel tuo obiettivo. Per questo abbiamo pensato a un servizio che ti permetterà di essere pronto con i documenti giusti per poter essere assunto. Trovi di seguito le informazioni in dettaglio.

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Contattaci per avere ulteriori dettagli, avremo il piacere di aiutarti.

Marco Misto

Attivitá commerciale alle Canarie: come aprirla

Vediamo cosa fare per aprire una propria attività commerciale alle Canarie

Per gli imprenditori che decidono di creare impresa alle Canarie in diversi settori, il governo prevede importanti incentivi fiscali.

I vari settori in cui è possibile investire per la propria attività commerciale alle Canarie sono beni materiali (terreni esclusi) per lo sviluppo economico dell’azienda, investimenti nel settore ambientale, creare forza lavoro che includa anche persone diversamente abili, attivare impianti industriali e di produzione. Inoltre prevedere investimenti nell’esportazione, nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione tecnologica e nella comunicazione. Nel report che trovi qui avrai consigli utili per capire come muoverti.

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Inoltre è importante tenere in considerazione l’apertura di uffici in altri paesi per l’esportazione dei prodotti o per la loro vendita in Spagna. È necessario però che circa il 25% del capitale delle nuove aziende appartenga alla società spagnola.

È fondamentale prevedere investimenti per la promozione di prodotti, per presenziare nelle fiere internazionali, (incluse quelle che si svolgono in territorio spagnolo) oltre che investire anche in beni d’interesse culturale, nel settore cinematografico e in strutture per l’infanzia.

Altro passo importante per acquistare o aprire la propria attività commerciale alle Canarie è individuare il settore nel quale investire.

Per esempio il turismo è uno dei settori principali (Hotels, agenzia di autonoleggio, ristorazione, attrazioni turistiche) e fanno parte di questo indotto anche le agenzie immobiliari per affitti uso vacanza e negozi di alimentari. Ti piacerebbe vedere i veri numeri del turismo a Gran Canaria in un report dettagliato e gratuito con tanto di video in cui viene spiegato tutto quello che c’è da sapere? Scarica la mini guida che trovi di seguito.

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Per quanto riguarda gli affitti per negozi di vendita al dettaglio si parte da circa 900 € mensili e per locali in centro commerciale si sale indicativamente a 2.500 € al mese, dipendendo dalle zone. Per gli uffici la spesa può variare, approssimativamente dai 500/600€ in su, ma c’è la possibilità di abbattere i costi con spazi di coworking, con collegamento internet a banda larga.

Per aprire la propria attività commerciale alle Canarie sarà importante avere tutte quelle informazioni per evitare di commettere costosi errori. Per questo abbiamo studiato un servizio di consulenza personalizzata, allo scopo di avere strumenti, strategie e soluzioni per realizzare il proprio progetto d’impresa in tutta sicurezza. Per avere maggiori informazioni consulta la pagina che trovi qui:

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Ogni società a responsabilità limitata dovrà mantenere un conto adeguato in base al Piano General de Contabilidad (General Acounting Plan).

Si tratta di una serie di conti e numeri di conto standardizzati, che bisognerà prensentare annualmente al fisco. Il pagamento delle tasse è trimestrale e richiede l’elaborazione e la compilazione di vari documenti.

Anche per la messa in regola di ogni lavoratore assunto oppure licenziato sarà necessario richiedere i documenti a chi di competenza. Ci vorrà circa un mese per rendere operativa la propria attività commerciale alle Canarie.

È quindi importante conoscere bene la realtà del nuovo paese. Per questo raccomandiamo sempre fare preventivamente un viaggio esplorativo del territorio. Per vorrai ricevere un preventivo gratuito, consulta la pagina che trovi di seguito.

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Per quanto riguarda invece la procedura per l’apertura, il primo passo è la scelta del nome della società e la sua registrazione a breve termine (dai 3 ai 5 giorni).

A seguire l’apertura di un conto corrente bancario con il conseguente trasferimento di capitale dal proprio paese (in caso di contanti).

Affidarsi a un notaio per la preparazione di tutti i documenti che riguardano l’azienda (ci vorranno 2/3 giorni).

Una volta firmati i documenti ricevuti dal notaio si potrà richiedere un codice fiscale di registrazione provvisorio CIF e successivamente fare richiesta di costituzione legale dell’azienda.

A questo punto la società verrà registrata nel registro delle imprese (tempi di attesa di una settimana) per cui si emetterà un numero fiscale definitivo. Ultimo passo è andare in banca con questo codice per lo sblocco del proprio account e poterne così fare uso.

Il vantaggio principale che si ha se si decide di aprire la propria attività commerciale alle Canarie è creare una società in zona ZEC (zona especial Canaria) e aderire a una fiscalità speciale al 4% d’imposte, senza pagare IVA, IGIC tra società ZEC, evitando anche le tasse di trasmissioni patrimoniali e altri vantaggi che per esempio hanno agevolato un imprenditore romano, che si è trasferito alle Canarie e che a fronte di 104,000 euro di utile, nota che ho scritto utile non fatturato, ha pagato solo 2.650 euro di tasse.

Spero di esserti stato d’aiuto, ma contattaci se pensi di voler approfondire ulteriormente tutte queste informazioni.

Marco Misto