Pensione alle Canarie: risiedi all’estero? Verifica se IMU e Tasi per te sono agevolate

Vediamo quali sono le regole e i requisiti per l’esenzione dal pagamento di IMUTASI e quando invece è previsto uno sconto sull’importo dovuto.

 

18 Ottobre 2018 – Ti godi la tua pensione alle Canarie? Buone notizie! I pensionati residenti all’estero che ricevono una pensione godranno di particolari esenzioni e agevolazioni sulle due imposte sulla casa.

Quali sono le regole per chi non vive in Italia? Cominciamo specificando che, se risiedi in un altro paese ed hai una o più case di proprietà in Italia, le agevolazioni valgono solo se sei pensionato con residenza fiscale e percepisci la pensione dalla Spagna.

Inoltre bisognerà rispettare determinati requisiti, tra i quali, oltre alla non residenza in Italia, vi è l’iscrizione all’AIRE, che è semplicemente l’anagrafe degli italiani residenti all’estero. Come pensionato una delle cose che sicuramente ti interesserà sapere è il livello di assistenza medica.

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Pensione alle Canarie: partiamo dall’Esenzione sull’IMU

 

Cominciamo a parlare dell’IMU: i residenti all’estero con pensione spagnola  godranno dell’esenzione totale dall’imposta a partire dal 2015 e per effetto di quanto disposto dall’articolo 9-bis della Legge 23 maggio 2014, n. 80.

L’esenzione IMU è quindi rivolta specificatamente ai pensionati residenti all’estero titolari di proprietà o usufrutto di un’abitazione in Italia che ricevono la pensione dalle Canarie essendo ivi anche residenti fiscali.

La casa sarà quindi assimilata ad abitazione principale, anche senza la sussistenza dei 2 requisiti della residenza anagrafica e della dimora abituale.

Riepiloghiamo, Vuoi beneficiare dell’esenzione? Dovrai rispettare i seguenti requisiti:

  • Essere iscritto all’AIRE e quindi non risiedere fiscalmente in Italia,
  • percepire la pensione dal paese di residenza (quindi non l’Italia)

Hai messo in affitto o comodato d’uso la tua proprietà? In questo caso sarai obbligato a pagare l’IMU, se invece sei tra coloro che devono ancora pianificare la loro residenza, dovrai innanzitutto decidere dove andare a vivere.

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Pensione alle Canarie: vediamo le agevolazioni TASI

 

Vediamo come funziona la TASI. A differenza di quanto previsto per l’IMU, non è prevista l’esenzione totale dal pagamento di quest’imposta e l’immobile non rientra tra quelli assimilati ad abitazione principale.

Tuttavia, il pensionato che risiede all’estero può beneficiare dell’agevolazione TASI, che prevede uno sconto di 2/3 dell’imposta.

Questo significa che chi si gode la pensione alle Canarie è tenuto a versare la TASI, ma il versamento sarà nella misura di un terzo dell’imposta calcolata, ovviamente, sulla base dell’aliquota TASI prevista dal comune per l’abitazione principale.

Ti ricordo che la stessa agevolazione prevista per la TASI sarà applicata anche per quanto riguarda la TARI, l’imposta sui rifiuti.

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Buone notizie per coloro che ancora non sono in pensione ma contano i giorni per potersela godere alle Canarie!

 

La quota 100 è ufficiale: se hai cominciato a lavorare giovane la tua età pensionabile si avvicina sempre di più.

La nuova riforma delle pensioni è stata deliberata: quota 100, con uscita dal lavoro a 62 anni con 38 anni di contributi.

 

Pensioni, al via la quota 100 a partire da febbraio 2019

 

La riforma, fortemente voluta dalla Lega, è arrivata a destinazione e inizia a modificare la Legge Fornero.

A febbraio 2019 debutterà la cosiddetta “quota 100”.  L’attuale governo è stato chiarissimo sulle modalità pensionistiche: non ci saranno condizioni ulteriori alla “quota 100” nè penalizzazioni sugli assegni previdenziali.

Siamo davanti a un passo importante verso una più profonda rivisitazione del sistema pensioni.

Quindi per te che vorrai goderti la pensione alle Canarie è il momento di pensare a quali sono i passi da compiere appena ottenuta la libertà.

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Il passo successivo dovrebbe essere la “quota 41”, ovvero l’uscita dal mondo del lavoro con un minimo di 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Nel 2019 sarà quindi possibile scegliere tra 4 finestre di uscita dal mondo del lavoro.

Ad avere maggiori vantaggi saranno quelli che hanno cominciato a lavorare tra i 22 e i 26 anni. Questa fascia d’età sarà infatti quella che trarrà più benefici dalla nuova riforma.

La legge di bilancio è attesa nei prossimi giorni, qui sono introdotte ufficialmente tutte le manovre economiche volute dall’esecutivo e sono chiariti i dettagli di ciascun provvedimento.

Tutto questo, una volta passato l’esame alla Camera dei Deputati e Senato, troverà approdo a Bruxelles, in cui l’Unione Europea dovrà dare il suo bollino verde anche se, quasi sicuramente, già si prospetta uno scontro.

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Ci sentiamo in un prossimo articolo.

Marco Misto

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